Scritto da: Tymoleon 13/07/2006 15.49
Nn sn daccordo quando dici che i falangiti avevano uno scarso addestramento per il corpo a corpo
Puoi anche non essere d'accordo ma solo in pochissimi casi si arrivava allo scontro corpo a corpo, ed un lungo addestramento(cioè non sommario) con armi bianche era praticamente impossibile e non aveva senso per dei soldati che dovevano imparare a combattere in formazione. La cosa divertente è insisti ancora sulle virtù belliche persiane.... L'ho già detto più volte e lo ripeto; Alessandro non regge il confronto con Annibale tatticamente, ma recupera terreno strategicamente; e come politico ed intellettuale è inferiore a Cesare.
[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 15.55]
nn ha senso l'addestramento per il corpo a corpo certo......cosi se la formazione viene a mancare,cosa che poteva succedere,i falangiti rimanevano fermi a farsi massacrare bello no...anzi bellissimo,e poi se un grande generale cm filippo lo faceva fare forse c'era un senso.Dovresti sapere che prima si insegna il combatttimento individuale e poi quello inm formazione
Cmq la tua è un opinione che Alessandro fosse inferiore ad annibale tatticamente,inoltre nn hai detto nulla per dimostrarla.
Per i persiani sn sicuro al 100%di avere ragione(grazie a quello che ho letto su dei libri,e anche per quello che ho trovato su internet) sull'addestramento e la validità individuale delle truppe.
Questa poi è bellissima:Alessandro,intellettualmente è inferiore a cesare.Posso essere daccordo sulla politica visto che nn ha avuto modo di dimostrarlo,ma sul resto no(nn sn solo io a pensarlo,lo pensano anche gli storici)
[Modificato da Alessandro Magno III 13/07/2006 16.26]
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".
Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia
Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)