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Sondaggio: ANNIBALE O ALESSANDRO: CHI ERA SUPERIORE
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Sondaggio: ANNIBALE O ALESSANDRO: CHI ERA SUPERIORE

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2006 19:06
18/07/2006 15:26
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Esatto , magari di contadini ce n'erano ma non erano sicuramente la spina dorsale dell'esercito , c'è molta differenza tra un fante leggero e un contadino


18/07/2006 15:32
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ancora con questo sondaggio........saranno mesi che gira!! [SM=g27964]
io comunque sono sempre dell'opinione che annibale era meglio!
----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio
18/07/2006 16:30
Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 18/07/2006 15.00
[SM=x506627] quoto mather

cmq io vi posso assicurare e ve lo confermerà greek che i persiani nn erano contadini.In tutti i libri che ho letto su Alessandro nessuno degli autori parla di contadini.
A gaugamela nessuno poteva essere informato della fuga di dario visto che c'era un polverone incredibile,anche se fosssero stati informati nn avrebbero potuto fare nulla visto che erano caduti nell'incudi e nel martello(cosa che all'inizio sembrava impossibile)

[Modificato da Alessandro Magno III 18/07/2006 15.03]




hai presente come in storia dell'arte nell'antichità si raffigurava la potenza e la gloria di un popolo? ti faccio un esempio inprovvisato.... metti che te sei i greci e hai appena vinto una battaglia contro contadini persiani. Per massimizzare la tua vittoria agli occhi delk tuo popolo, cosa fai? crei bassorilievi in cui fai vedere una battaglia tra persiani e gli dei, poi in un altro, fai vedere te che sconfiggi i persiani. Cosi la gente greca che non era sul campo di battaglia e non poteva sapere l'entità tecnica dell'avversario pensa: Se i persiani hanno combattuto contro gli dei, loro dovevano essere dei giganti o dei soldati divini e noi che li abbiamo battuti siamo ancora piu divini di loro....tutto ciò per dire che: in un romanzo o testo su alessandro o di stampo greco o di stampo moderno filo-alessandrino, non troverai mai nessuno che sottovaluta il nemico persiano o che ne denigra l'equipaggiamento.... troverai tutti i narratori, raccontare gli eserciti nemici al condottiero greco come se fossero stati invincibili per sottolineare un famoso detto: LORO sono forti, noi che li abbiamo battuti lo sono di piu. è una specie di propaganda militare antica quello che cercavo di fare capire. di annibale il fatto ke mather mi posti quello che ho scritto, citando alcune frasi tipo il sole negli occhi, non c'entra niente con il resoconto. di annibale esistono resoconti di storici antichi romani LIVIO e POLIBIO... essi non erano neutrali e si vede piu nettamente come LIVIO, che non era presente ai fatti di battaglia, pompava le cifre a favore dei romani quando vincevano e sminuendo le sconfitte quando perdevano. la frase i romani combattevano con il sole negli occhi e con la polvere, fu scritta da lui per sminuire le vittorie del cartaginese.

Hai finalmente capito?
18/07/2006 17:34
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Re: Re:

Scritto da: davide.cool 18/07/2006 16.30


hai presente come in storia dell'arte nell'antichità si raffigurava la potenza e la gloria di un popolo? ti faccio un esempio inprovvisato.... metti che te sei i greci e hai appena vinto una battaglia contro contadini persiani. Per massimizzare la tua vittoria agli occhi delk tuo popolo, cosa fai? crei bassorilievi in cui fai vedere una battaglia tra persiani e gli dei, poi in un altro, fai vedere te che sconfiggi i persiani. Cosi la gente greca che non era sul campo di battaglia e non poteva sapere l'entità tecnica dell'avversario pensa: Se i persiani hanno combattuto contro gli dei, loro dovevano essere dei giganti o dei soldati divini e noi che li abbiamo battuti siamo ancora piu divini di loro....tutto ciò per dire che: in un romanzo o testo su alessandro o di stampo greco o di stampo moderno filo-alessandrino, non troverai mai nessuno che sottovaluta il nemico persiano o che ne denigra l'equipaggiamento.... troverai tutti i narratori, raccontare gli eserciti nemici al condottiero greco come se fossero stati invincibili per sottolineare un famoso detto: LORO sono forti, noi che li abbiamo battuti lo sono di piu. è una specie di propaganda militare antica quello che cercavo di fare capire. di annibale il fatto ke mather mi posti quello che ho scritto, citando alcune frasi tipo il sole negli occhi, non c'entra niente con il resoconto. di annibale esistono resoconti di storici antichi romani LIVIO e POLIBIO... essi non erano neutrali e si vede piu nettamente come LIVIO, che non era presente ai fatti di battaglia, pompava le cifre a favore dei romani quando vincevano e sminuendo le sconfitte quando perdevano. la frase i romani combattevano con il sole negli occhi e con la polvere, fu scritta da lui per sminuire le vittorie del cartaginese.

Hai finalmente capito?



Hai ragione Davide e sono d'accordo con te.

Ogni vittoria risulterà grandiosa agli occhi dei vincitori solamente se gli storici sono dalla loro parte.

E' pura propaganda ma ciò non toglie che valga anche da entrambe le parti !

Se è vero, come tu dici che i Greci hanno enfatizzato l'entità del pericolo persiano per risultare più grandi, chi ti dice che non abbiano fatto lo stesso i Romani con i Cartaginesi ?

Vorrei poi richiamare all'attenzione un'altra questione : a differenza dei Romani, Alessandro Magno e i suoi Macedoni hanno immediatamente inglobato le fanterie persiane nel loro esercito subito dopo la conquista di Babilonia (cosa che ha provocato le ire di tutti i Greci) senza impartirgli (almeno per i primi anni) un addestramento macedone.

Alessandro assoldò gli immortali persiani come sue guardie del corpo, e ne elogiò la grande disciplina e assoluta fedeltà che era ben superiore a quella dei macedoni.

Per non parlare della grande tradizione balistica dei Persiani che a quel tempo non aveva semplicemente eguali.

Più volte quando c'erano diserzioni, Alessandro minacciava i macedoni di voler proseguire nella conquista solamente con le sue fanterie persiane.

Per quale motivo avrebbe dovuto farlo se facevano tanto schifo come guerrieri? Con Dario ancora nei paraggi che minacciava di ricostituire un esercito e di riprendersi il trono ?

INVOCO EGUALMENTE LA CHIUSURA DEL TOPIC ! [SM=x506631]

Tanto nessuno cambia parere !

Piuttosto facciamo un altro confronto...

[Modificato da + Mather + 18/07/2006 17.35]

18/07/2006 19:39
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Re: Re:

Scritto da: davide.cool 18/07/2006 16.30


hai presente come in storia dell'arte nell'antichità si raffigurava la potenza e la gloria di un popolo? ti faccio un esempio inprovvisato.... metti che te sei i greci e hai appena vinto una battaglia contro contadini persiani. Per massimizzare la tua vittoria agli occhi delk tuo popolo, cosa fai? crei bassorilievi in cui fai vedere una battaglia tra persiani e gli dei, poi in un altro, fai vedere te che sconfiggi i persiani. Cosi la gente greca che non era sul campo di battaglia e non poteva sapere l'entità tecnica dell'avversario pensa: Se i persiani hanno combattuto contro gli dei, loro dovevano essere dei giganti o dei soldati divini e noi che li abbiamo battuti siamo ancora piu divini di loro....tutto ciò per dire che: in un romanzo o testo su alessandro o di stampo greco o di stampo moderno filo-alessandrino, non troverai mai nessuno che sottovaluta il nemico persiano o che ne denigra l'equipaggiamento.... troverai tutti i narratori, raccontare gli eserciti nemici al condottiero greco come se fossero stati invincibili per sottolineare un famoso detto: LORO sono forti, noi che li abbiamo battuti lo sono di piu. è una specie di propaganda militare antica quello che cercavo di fare capire. di annibale il fatto ke mather mi posti quello che ho scritto, citando alcune frasi tipo il sole negli occhi, non c'entra niente con il resoconto. di annibale esistono resoconti di storici antichi romani LIVIO e POLIBIO... essi non erano neutrali e si vede piu nettamente come LIVIO, che non era presente ai fatti di battaglia, pompava le cifre a favore dei romani quando vincevano e sminuendo le sconfitte quando perdevano. la frase i romani combattevano con il sole negli occhi e con la polvere, fu scritta da lui per sminuire le vittorie del cartaginese.

Hai finalmente capito?



scusa davide allora gli storici moderni su che cosa si basano??visto che tutto è ingrandito a favore dei vincitori??.
Io ti parlavo di storici moderni,lo stesso arriano che è del 90a.c è di una obbiettività paurosa perchè nn dovrei fidarmi??

poi scusa lo stesso ragionamento si può fare anche per annibale e per i romani

Io faccio questo ragionamento i persiani erano una società di stampo nobiliare,per questo tutti i componenti dell'esercito erano abituati sin da piccoli a fare il soldato,specialmente le popolazioni del nord cm quella battriana,aracosa,partica,sogdiana,sciitica,daha e indiana

Poi un altra cosa su che cosa ti basi per dire che l'esercito persiano era formato da contadini?
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
18/07/2006 19:41
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la storiella della propaganda storica è palesemente falsa in quanto venne inventata da storici anglosassoni per minimizzare i successi di chi li aveva preceduti, è roba vecchia che fortunatamente oggi viene messa da parte.
18/07/2006 19:55
un esempio lampante del mondo romano è la colonna traiana, sicuramente c'è incisa la storia come fu però, in molte raffigurazioni incise, si vede Decebalo, il capo dei daci, come un grande ed eroico guerriero, cui di sicuro va tributato l'onore delle armi e del suo poderoso esercito barbaro. inoltre è inciso come i romani hanno vinto contro un grandissimo avversario. cosa che non erano affatto
18/07/2006 19:58
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già, infatti i daci erano dei pastori pacifici [SM=x506627] stai andando oltre, abbiamo capito che sei un ammiratore di hannibal ma infangare tutto il resto in nome della simpatia che provi per lui ti fa assomigliare, appunto, agli storici inglesi.
18/07/2006 20:07
Re:

Scritto da: Pertinax 18/07/2006 19.58
già, infatti i daci erano dei pastori pacifici [SM=x506627] stai andando oltre, abbiamo capito che sei un ammiratore di hannibal ma infangare tutto il resto in nome della simpatia che provi per lui ti fa assomigliare, appunto, agli storici inglesi.



di solito le guerre antiche iniziavano perkè o si attacca o si era attaccati. I daci vivevano si, come pastori con le loro casette e con i loro bestiami, facevano pure loro le loro battagliette contro tribu vicine o di steppo originario simile però furono i romani a penetrare nel territorio senza preavviso. questi pacifici uomini della dacia continuando a ricevere incursioni in terra loro, si sono ribellati. capita a tutti di perdere le staffe contro un popolo straniero che vive a casa tua e si sono ribellati. adesso fa piu da inglese la storiella [SM=x506627]
18/07/2006 20:31
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la fonte è sempre topolino? [SM=x506638]
18/07/2006 20:42
Re:

Scritto da: Pertinax 18/07/2006 20.31
la fonte è sempre topolino? [SM=x506638]



no, i fumetti di pimpa, il cane a pois [SM=x506627]
18/07/2006 22:00
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Praefectus Fabrum
Servo del Lato oscuro
Comunque la propaganda nella storia c'è stata eccome, non nego che lo stesso cesare probabilmente abbia ingrandito le sue vittorie in Gallia.
Però secondo me anche la battaglia di cannae è stata notevolmente ingigantita dopo la vittoria di scipione in Africa per accrescere il successo dell'Africano.
Sono solo pareri soggetti cmq...


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



18/07/2006 22:34
Re:

Scritto da: TGD5511 18/07/2006 22.00
Comunque la propaganda nella storia c'è stata eccome, non nego che lo stesso cesare probabilmente abbia ingrandito le sue vittorie in Gallia.
Però secondo me anche la battaglia di cannae è stata notevolmente ingigantita dopo la vittoria di scipione in Africa per accrescere il successo dell'Africano.
Sono solo pareri soggetti cmq...



che gli storici romani ingigantissero la verità per propaganda militare è un fatto accertato. ma non lo facevano solo loro... lo facevano i micenei, i greci classici, i persiani, i latini...
pure omero nell'odissea giganteggiava i suoi racconti e mitologizzando popolazioni di varie parti del mediterraneo. come la popolazione dei ciclopi. l'isola dei ciclopi non è altro che la sicilia pre colonizzazione greca. erano di un altezza media piu alta rispetto ad un greco e omero con le sue opere li ha resi possenti e cattivi

nel mio ex libro di storia dell'arte classica e non topolino, come qualcuno dice, è pieno di riferimenti ad opere, statue, fregi, decorazioni dipinti della grecia classica e romana che narrassero al loro interno in modo "mitologico" oppure enfatizzato, la vittoria di popoli contro altri, valorizzando al massimo la forza e la potenza dei vinti così da celebrare ancora di piu la grandezza del popolo vincitore

La stessa opera gli dei contro i titani, non è altro che il narrare le gesta dei valorosi greci contro le popolazioni dell'europa orientale, in maniera mitologica. in antichità non esistevano tv, radio e libri e l'unico modo di fare propagana militare era quello di commisssionare scultori, pittori, artisti e fargli narrare, in maniera semplice atraverso le opere, la grandezza del proprio popolo o dell'esercito che combatteva per il proprio paese.


19/07/2006 09:14
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già solo i cartaginesi e gli storici al seguito dei barca era obbiettivi [SM=x506627] [SM=x506627] [SM=x506627]
19/07/2006 10:17
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Re:

Scritto da: Pertinax 19/07/2006 9.14
già solo i cartaginesi e gli storici al seguito dei barca era obbiettivi [SM=x506627] [SM=x506627] [SM=x506627]



[SM=x506627] i cartaginesi erano i primi a fare propaganda militare,se nn ricordo male la mia professoressa disse che usavano il greco per farlo
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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19/07/2006 11:31
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1 qui prima di scrivere bisogna essere sicuri
-2 te l'ho detto questa informazione dell'addestramento l'ho letta su un libro che ho prestato cmq era di bosworth uno storico australiano molto apprezzato.Quindi la tua è una opinione,cm la mia del resto anche se fondata su una cosa che ho letto.Tu la pensi cosi,io in un altro modo e la chiudiamo qua
-3 guarda su annibale ti ripeto che nn so molto quindi aspetto il parere di altri
-4 vatti a leggere i nomi di tutte le truppe che hanno partecipato alla battaglia del granico,di isso e gaugamela e vedrai se se sn contadini.L'sercito persiano aveva un assortimento incredibile di truppe,immortali,melofori,guardia reale,cavalleria battriana,sciita,daha,saha,topira,partica e aracosa e chi piu ne ha piu ne metta,elefanti,carri falcati,arceri a cavallo,arcieri del re,insomma c'è ne sn tantissime.Se questi ti sembrano contadini allora...
-5 visto che ti piace brizzi ho trovato un articolo su una rivista dv rispondeva hai lettori,sta di fatto che in una risposta diceva approposito del tuo innovatore che la tattica avvolgente di annibale in realtà fu inventata da alessandro e poi portata alla perfezione da scipione,poi parla della guerra lampo cartaginese portata avanti da annibale,anche questa inventata da Alessandro e poi molto usata dai regni ellenistici.
Quindi come vedi Tymoleon,Alessandro fu anche innovatore.

Adesso passiamo al vocabolario

intelletto

1 capacità, facoltà dello spirito di intendere, ragionare e giudicare, intelligenza: la forza dell’i., offuscare, velare l’i., uomo di scarso, di grande i., essere privo di i.
2 estens., persona di notevoli doti intellettuali: essere tra i più grandi intelletti del proprio tempo | il primo, il divino i., Dio
3a TS filos., facoltà teoretica propria dell’uomo di formulare, scegliere e coordinare i concetti
3b TS filos., nella filosofia classica, attività intuitiva contrapposta all’attività discorsiva della ragione | nella filosofia moderna, attività analitica contrapposta all’attività sintetica della ragione
4 TS teol., uno dei sette doni dello Spirito Santo
5a OB LE cognizione, conoscenza: donne c’avete i. d’amore (Dante)
5b OB LE concetto che si intende esprimere, significato: col dir pien d’intelletti dolci et alti (Petrarca)
6 OB LE indole, personalità

quindi cm vedi nn puo ridurre tutto a opere scritte.
Poi cosa ti sembra,un uomo che cerca di fondere oriente e occidente cn la cultura senza imporla cn la spada e che fonda l'ellenismo che ha cambiato il mondo in cui viviamo oggi.Ti ricordo che è stao discepolo di Aristotele e che discuteva ad alti livelli di filosofia cn lui.

Ora ti spiego la mia frase,la società persiana essendo di stampo nobiliare era conservatrice,orgogliosa e nn permetteva al mondo esterno di penetrarvi.Quindi in sostanza nn era disposta a cambiare il suo modo di combattere pur sapendo che era obsoleto,per questo prima di criticare un intero popolo per la loro tattica sul campo di battaglia bisognerebbe riflettere di piu sulla loro storia o sulle loro abitudini


1- Ti sei offeso percaso? [SM=x506647]
2- non ti capisco, ho solo risposto e rilanciato, non capisco perchè chiuderla..... sei in difficoltà? [SM=x506661]
3- allora informati prima di paragonare
4- guardacaso hai nominato quasi solamente cavalleria.... i cui membri di certo non lavorano nei campi. [SM=x506651] (la sintesi è la migliore virtù)
5- Ho nominato Brizzi solo in quella occasione, non vuol dire che sia d'accordo su ogni cosa che dice. ps. la tattica di Annibale era una sintesi di ellenismo combinato e ottenuto con forze variegate, non c'è neanche collegamento diretto con Alessandro, e non è propriamente una manovra avvolgente di stampo filippico-alessandrino. Poi tu hai detto che di Annibale conosci poco.....
6-Hai provato invece che cercare intelletto, a cercare intellettuale? Non credo sia tanto difficile.
7- L'unificazione politica è una cosa, quella culturale è un'altra; il vero progetto di unificazione fu quello realizzato da alcuni regni ellenistici, specialmente l'Egitto tolemaico. Poi non mi dire che è un intellettuale perchè discuteva con Platone; offendi la mia e la tua intelligenza.
8- Certo, dire che le loro tattiche erano obsolete offende la loro cultura, anzi ho offeso il popolo persiano(se veramente può chiamarsi così) perchè non rispetto la loro storia e le loro abitudini; Ho solo un commento: si commenta da sola.... [SM=x506666]


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
19/07/2006 13:04
Re: Re:

Scritto da: Alessandro Magno III 19/07/2006 10.17


[SM=x506627] i cartaginesi erano i primi a fare propaganda militare,se nn ricordo male la mia professoressa disse che usavano il greco per farlo



certo che si! i cartaginesi, non avendo molta abilità nella scultorea (come d'altronde lo erano i fenici... commissionavano artisti greci), facevano propaganda delle loro gesta, su steli di pietra oppure tramandando ai posteri grazie all'oratoria
19/07/2006 13:26
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Centurio Primus Pilus
è daltronde risaputo che i fenici non sapessero scrivere
19/07/2006 13:29
Re:

Scritto da: Pertinax 19/07/2006 13.26
è daltronde risaputo che i fenici non sapessero scrivere



sapevano fare bene molte cose. la nostra lingua deriva dal latino, il latino dal greco e il greco dal fenicio. molte lettere tipo la A ecc. deriva da li
19/07/2006 13:47
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Centurio Primus Pilus
il latino deriva dal greco? quante cose mai sentite prima si leggono in questo topic [SM=x506627]

mi viene un dubbio... ma cristo era fenicio?

[Modificato da Pertinax 19/07/2006 13.50]

19/07/2006 14:02
Re:

Scritto da: Pertinax 19/07/2006 13.47
il latino deriva dal greco? quante cose mai sentite prima si leggono in questo topic [SM=x506627]

mi viene un dubbio... ma cristo era fenicio?

[Modificato da Pertinax 19/07/2006 13.50]




il latino era una lingua dialettale della penisola italica che prese moltissimi spunti dalla lingua greca. il latino, il greco, il fenicio, il sancrito,ecc, provengono tutte dalla stessa lingua arcaica, detta indoeuropea. vekkio insegnamento del professore
19/07/2006 17:35
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Re:

Scritto da: Pertinax 18/07/2006 19.41
la storiella della propaganda storica è palesemente falsa in quanto venne inventata da storici anglosassoni per minimizzare i successi di chi li aveva preceduti, è roba vecchia che fortunatamente oggi viene messa da parte.


Ma davvero non sapevi che i Britanni avevano conquistato la Gallia e Cesare gli ha rubato di soppiatto il diritto di proprietà? [SM=x506668]


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
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Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
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20/07/2006 11:08
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Ragazzi, parliamo di tattiche e strategie che è meglio: ho letto parecchie castronerie. Il fenicio lingua indoeuropea??? Ma quando mai??? Il latino nasce dal greco...?!

Chiariamo le cose... il fatto che i Greci per il loro alfabeto abbiano attinto dal fenicio è un dato di fatto... ma guardate che c'è una bella differenza tra lato grafico e lato fonetico di una lingua.
Primo: nasce prima la lingua parlata di quella scritta.
Secondo: posso trascrivere col nostro alfabeto parole dell'arabo, non per questo l'arabo è indoeuropeo! (Anche gli Etruschi mutuarono il loro alfabeto dai Greci, pur non parlando una lingua indoeuropea...).
Terzo: andrebbe fatta una seria riforma scolastica per evitare che i professori mettano in giro certe voci! :-)

[Modificato da Zimisce 20/07/2006 11.09]


20/07/2006 11:27
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Tornando all'aspetto tattico della battaglia di Zama (mi rendo conto che sarebbe meglio aprire un topic apposito, comunque...), vedo che il brizzianesimo impera nei vostri topic: me ne compiaccio, adoro quei libri. Però le cose andrebbero valutate con la mente sgombra da pregiudizi. Qualcosa, nella trattazione di Brizzi, non torna. Perché? Semplice.

Primo: gli hastati non possono da soli aver fatto strage di Galli, Liguri, Macedoni, Talebani e Cinesi... sicuramente hanno agito "all'antica" con l'ausilio dei principi. E' poco ma sicuro.
Secondo: le truppe di cui sopra, che le fonti definiscono sempre scarsissime pur essendo bellicose (ovviamente la mia ironia ne ha aggiunte altre...), erano sbandate, quasi in rotta, decimate. E cosa mi fa Annibale? Le schiera ai lati dei suoi veterani libici allargando il fronte. Bene.
Terzo: Scipione fa la stessa mossa, schierando ai lati principi e triari, mica pizza e fichi... meditate su un fatto: i triari sono freschi come ghiaccioli, i principi pure, nonostante l'aiuto dato agli hastati...
Quarto: in una battaglia normale, non analizzata da fonti filopuniche, o meglio antiromane, principi e triari fanno strage delle ali cartaginesi... gli hastati, inoltre, fanno muro contro gli invincibili di Annibale (anche se qui ammetto la grande fatica e le possibili perdite).
Quinto: si chiude il cerchio anche prima dell'arrivo della cavalleria, che, per inciso, fa sempre parte di un esercito!

Sapete meglio di me che i punti 4 e 5 non si sono potuti avverare per l'arrivo delle cavallerie... ma sono così irrealistici? oppure le fonti sopravvalutano certi aspetti ignorandone altri?
Ai posteri l'ardua sentenza! :-)

20/07/2006 13:30
quello della lingua indoeuropea arcaica è verissimo. ti faccio un esempio

i numeri per fare un esempio da 1 a 3

- sanscrito: ekas, dva, trayas
- greco antico: heis, duo, trei
- latino: unus, duo, tres

A sua volta la famiglia indeoeuropea si può suddividere in sottofamiglie: le lingue slave (russo, ucraino, polacco, ceco, sloveno, serbocroato...), celtiche (gallese, gaelico, bretone...), romanze (italiano, francese, spagnolo, portoghese, rumeno...), germaniche (tedesco, inglese, olandese, svedese...), quelle baltiche (lettone, lituano...), iraniche (farsi, curdo, pashtu...), indiane (hindi, bengali, punjabi, singalese...), più altre lingue "single", come il greco, l'albanese, l'armeno

20/07/2006 17:52
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Lo so, davide, e ci sono tanti esempi. Tipo il sal latino e il salt goto indicavano entrambi il sale con parole molto simili. E' troppo interessante il mondo delle lingue indoeuropee, però il fenicio non c'entra proprio nulla.

20/07/2006 17:57
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la civilta indoeuropea non è l'unica civilta antica...
20/07/2006 23:11
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Re:

Scritto da: Tymoleon 19/07/2006 11.31


1- Ti sei offeso percaso? [SM=x506647]
2- non ti capisco, ho solo risposto e rilanciato, non capisco perchè chiuderla..... sei in difficoltà? [SM=x506661]
3- allora informati prima di paragonare
4- guardacaso hai nominato quasi solamente cavalleria.... i cui membri di certo non lavorano nei campi. [SM=x506651] (la sintesi è la migliore virtù)
5- Ho nominato Brizzi solo in quella occasione, non vuol dire che sia d'accordo su ogni cosa che dice. ps. la tattica di Annibale era una sintesi di ellenismo combinato e ottenuto con forze variegate, non c'è neanche collegamento diretto con Alessandro, e non è propriamente una manovra avvolgente di stampo filippico-alessandrino. Poi tu hai detto che di Annibale conosci poco.....
6-Hai provato invece che cercare intelletto, a cercare intellettuale? Non credo sia tanto difficile.
7- L'unificazione politica è una cosa, quella culturale è un'altra; il vero progetto di unificazione fu quello realizzato da alcuni regni ellenistici, specialmente l'Egitto tolemaico. Poi non mi dire che è un intellettuale perchè discuteva con Platone; offendi la mia e la tua intelligenza.
8- Certo, dire che le loro tattiche erano obsolete offende la loro cultura, anzi ho offeso il popolo persiano(se veramente può chiamarsi così) perchè non rispetto la loro storia e le loro abitudini; Ho solo un commento: si commenta da sola.... [SM=x506666]



1 mi danno fastidio le persone superficiali
-2 abbiamo diverse opinioni io nn cambierò la mia perchè me la sn fatta leggendo libri di storici apprezzati,tu hai la tua.Semplice,perchè scaldarsi,senti la pressione del dibattito
-3 mi sn informato,dovresti farlo anche tu su alessandro
-4 Gli immortali,i mercenari greci,i melofori e la guardia reale sn tutta fanteria e nn sn contadini e poi ti ripeto nei libri che ho letto nessuno parla di contadini,nn aggiungo altro [SM=g27964]
-5 guarda tymoleon tu nn sei daccordo cn brizzi ma a me nn me ne frega niente,perchè brizzi è uno storico molto apprezzato tu sei...boh,quindi perdonami se per me quello che dice brizzi ha piu fondamento di quello che di dici tu.La manovra avvolgente fu inventata da Filippo II e da Alessandro Magno, poi Annibale ne fece ampio uso e l'adattò alle formazioni di guerrieri dell'Occidente.Questo è quello che ho letto
-6 intellettuale:che riguarda l'intelletto e i suoi prodotti [SM=x506651] [SM=x506696],si commenta da sola [SM=g27964]
-7 Alessandro fu il primo ha cercare di fondere oriente e occidente cn la cultura e in parte c'è pure riuscito,scusa se in 13 anni nn è riuscito a farlo politicamente.
-8 nn ho parlato di rispetto,dicevo solamente che si devono prendere in considerazione fattori storico-culturali(tutto questo dimostra la tua superficialità).Un esempio?Quando Alessandro sbarcò nella troade,Memnone di Rodi propose ai fieri satrapi persiani di fare terra bruciate per impedire l'avanzata ad alessandro,ma i persiani cn il loro stupido orgoglio e la loro mentalità chiusa(derivata dalla loro società profondamente di stampo aristocratico) snobbarono memnone e preferirono affrontare un genio militare cm Alessandro in campo aperto.I persiani a differenza dei romani nn impararono dai loro errori.

Ora si arriva alla frase del secolo [SM=x506669] [SM=x506661]
rullo di tamburi
Alessandro intellettuale? Uhmm..... non ricordo cosa abbia scritto.... [SM=x506651]


Alessandro riuscì a diffondere la cultura greca in Asia,scusate se è poco,dopo di lui si sviluppa l'ellenismo che ha cambiato il mondo.

Alessandro innovatore?te l'ho gia dimostrato

Ora dimmi una cosa come fai ha dire che i persiani erano contadini??su che cosa ti basi per dirlo??

[Modificato da Alessandro Magno III 20/07/2006 23.13]

"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
21/07/2006 09:24
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Beh con il tuo atteggiamento stizzito dimostri tutti i tuoi limiti d'età; le mie obiezioni erano fondate e corrette, e mi spiace che te la sia presa a male, ma da parte mia non ti ho mai accusato di niente. [SM=x506649] [SM=x506644] Ti ho solo messo un pò sotto pressione, e non penso ci si possa offendere per questo. Con tutta tranquillità ti posso dire che le mie fonti oltre a Brizzi sono Frediani, Fuller, Mack Smith e ho letto anche qualcosina(poco) di Bosworth oltre alla biografia di Alessandro di Faure. E non parliamo del Sun Tzu che è fondamentale, quando si parla di tattica e strategia. Se non conosci Annibale, perchè dici che Alessandro è migliore? E' solo una domanda logica, non voleva essere cattiva. Poi: non hai risposto alla mia richiesta; perchè non vai a cercare intellettuale sul dizionario? Perchè l'intellettuale risulta essere anche un detto di persona, un sotantivo, ma tu hai solo riportato l'aggettivo.
Oltretutto la mia è una definizione filosofica e politica dell'intellettuale, non da dizionario. Hai detto bene: Alessandro ha cercato di fondere oriente e occidente; riuscire è tutto un altro paio di maniche. I fattori storico culturali sono da tenere in considerazione perchè confermano che le tattiche dei persiani erano obsolete, non il contrario.
Se non altro hai smesso di parlare di verità e dogma storico e ti sei accontentato di darmi del superficiale. Un bel passo in avanti, senza dubbio.

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 9.53]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 9.56]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 10.14]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 10.14]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
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Re:

Scritto da: Tymoleon 21/07/2006 9.24
Beh con il tuo atteggiamento stizzito dimostri tutti i tuoi limiti d'età; le mie obiezioni erano fondate e corrette, e mi spiace che te la sia presa a male, ma da parte mia non ti ho mai accusato di niente. [SM=x506649] [SM=x506644] Ti ho solo messo un pò sotto pressione, e non penso ci si possa offendere per questo. Con tutta tranquillità ti posso dire che le mie fonti oltre a Brizzi sono Frediani, Fuller, Mack Smith e ho letto anche qualcosina(poco) di Bosworth oltre alla biografia di Alessandro di Faure. E non parliamo del Sun Tzu che è fondamentale, quando si parla di tattica e strategia. Se non conosci Annibale, perchè dici che Alessandro è migliore? E' solo una domanda logica, non voleva essere cattiva. Poi: non hai risposto alla mia richiesta; perchè non vai a cercare intellettuale sul dizionario? Perchè l'intellettuale risulta essere anche un detto di persona, un sotantivo, ma tu hai solo riportato l'aggettivo.
Oltretutto la mia è una definizione filosofica e politica dell'intellettuale, non da dizionario. Hai detto bene: Alessandro ha cercato di fondere oriente e occidente; riuscire è tutto un altro paio di maniche. I fattori storico culturali sono da tenere in considerazione perchè confermano che le tattiche dei persiani erano obsolete, non il contrario.
Se non altro hai smesso di parlare di verità e dogma storico e ti sei accontentato di darmi del superficiale. Un bel passo in avanti, senza dubbio.

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 9.53]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 9.56]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 10.14]

[Modificato da Tymoleon 21/07/2006 10.14]




è da quando è stato aperto questo topic che dico che le tattiche persiane erano obsolete(per i motivi sopracitati) ma nn mi potete dire che i persiani erano contadinelli morti di fame.Io la vedo cosi:i persiani avevano un esercito cosi eterogeneo e preparato che se guidato da un generale competente avrebbe usato senza problemi la tattica delle armi combinate.La spina dorsale dell'esercito persiano era formata dalla nobiltà achemenide che sin dall'infanzia veniva addestrata all'uso delle armi.La cavalleria leggera persiana equipaggiata cn archi,giavellotti e altre armi da tiro era addestratissima perchè l'uso di queste armi(specialmente a cavallo)richiedeva un costante esercizio.
Sulla tattica annibalica mi sn informato(vedrò di leggere un libro su annibale)e per me nn si può confrontare cn quella di alessandro anche se hanno aspetti in comune,per il semplice fatto che cambia il fine della tattica:alessandro sapeva quali erano i suoi punti di forza e li scagliava cn tutta la loro potenza sui punti deboli del nemico,Annibale invece creava l'insieme di condizioni che rendono inevitabile la sconfitta del nemico.Cambia anche il concetto di armi combinate nn sn piu un insieme di truppe organizzate che avevano dei compiti precisi,ma un unico movimento compiuto da tutto l'esercito finalizzato alla vittoria.Alessandro e Annibale nn erano uomini del loro tempo tutti e due furono all'avanguardia nella tattica e nella strategia,insomma dei pionieri.
Questo è quello che ho capito per grandi linee,vedrò di approndire le mie conoscenze.
A questo proposito ti volevo chiedere una cosa,oggi ho studiacchiato la battaglia di cannae è ho notato che assomiglia molto a quella di gaugamela.Lo schieramento è molto simile,i romani fanno affidamento sul loro numero(un errore che nn si ci può aspettare dai romani)e schierano l'esercito in un unica grande linea in modo tale da superare per estensione lo schieramento di annibale e tentare o uno sfondamento del centro cartaginese o un suo accerchiamento.Ora Annibale per evitare un accerchiamento schiera la sua fanteria a semiluna propio cm fece Alessandro a Gaugamela contro dario per lo stesso motivo(i persiani superavano di molto per estensione l'esercito macedone).Un altro punto in comune si può trovare quando annibale libera le ali per prendere alle spalle i romani(che per la confusione creatasi tra le loro linee nn videro questo movimento)che si trovano a combattere su due fronti uno contro la fanteria e un altro cn la cavalleria alle loro spalle.Lo stesso avvenne a gaugamela(anche si vi si arrivò cn modalità diverse)quando alessandro prese alle spalle i persiani cn la cavalleria.Ora è chiaro che la tattica di alessandro era quella dell'incudine e del martello e che quella di annibale era una specie di mossa avvolgente(cm la chiama brizzi)però mi è sembrato di trovare delle analogie tra cannae e gaugamela.
é corretta secondo te questa mia intuizione?

nn è che mi sn stizzito però se mi dici che ho scritto una cosa senza che la controlli,rimango perplesso.
Ritornando al de bello gallico,cesare lo scrisse in latino pulito e semplice(esaltando le sue doti cm scrittore),però nn puoi nascondere il fatto che la sua opera fu a scopo propagandistico per ingraziarsi una fetta di cittadini a roma(qua si può notare il suo infinito genio politico)
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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