Scritto da: Tymoleon 13/07/2006 10.05
Poi dici che filippo appianò le differenze grazie alle falangi macedoni,giustissimo anche se cio ci obbliga a dire che l'esercito persiano fosse all'altezza di quello macedone
Hai discrete capacità dialettiche ma non ci obbliga a dire niente; il singolo falangita è ovvio che fosse meno addestrato dell'immortale perchè l'utilizzo stesso della falange presupponeva un addestramento a combattere in formazione, che raramente necessitava di lottare singolarmente. E' lo strumento tattico che fa la differenza, e i persiani non furono mai in grado nè all'altezza di sconfiggere definitivamente Alessandro; guardacaso la più potente e utilizzata formazione bellica dell'antichità fu scardinata proprio dai romani.
Nn sn daccordo quando dici che i falangiti avevano uno scarso addestramento per il corpo a corpo questo nn è vero perchè venivano addestrati anche cn armi sussidiarie cm la lancia corta e la spada.Poi ho seri dubbi che i persiani nn fossero all'altezza di Alessandro perchè indisciplinati e mal addestrati,nn si considera nemmeno il genio tattico di Alessandro(lui a sentire alcuni ha conquistato il mondo sl per fortuna e perchè i suoi avversari stavano morendo di fame,tutte affermazioni molto colorite
).Le falangi che spazzarono via i romani nn erano completamente all'altezza,erano falangi ossessionate dalla compattezza,i loro comandanti nn avrebbero mai concepito l'idea di fare attraversare fiumi e terreni accidentati ai loro uomini,poi c sn altri motivi cm il nn uso della cavalleria e della fanteria leggera,cmq nn era questo il discorso.
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".
Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia
Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)