ma la vogliamo smettere di dire che i persiani erano male armati,che nn sapevano combattere e che erano contadini,erano tutte truppe scelte e dedicavano la loro vita alla guerra,poi Dario si è vero nn si puo paragonare a cesare ma c sn storici che stanno nettamente riconsiderando la sua posizione sul piano militare.La Persia all'epoca era una super potenza che tutti temevano e rispettavano,che aveva disponibilità di denaro illimitate e che disponeva di moltissimi uomini,insomma un vero gigante per chi l'affrontava.Poi si parla tanto della traversata delle Alpi,per me si è un impresa ma nn si possono perdere la metà degli uomini per compierle,Alessandro ne ha fatte di migliori ma nn ha perso tanti uomini,sl in gedrosia attraversando il deserto ne morirono parecchi ma di certo nn piu di quelli che ha perso annibale.
Poi nn mi sembra un bel ideale l'odio per roma,lo è invece unire oriente e occidente senza l'uso della forza,senza imporre gli usi e costumi dell'invasore.
Annibale nn ha compiuto grandi imprese per questo nn si è guadagnata la gloria eterna
x pius
Da quello che so i carri falcati erano molto usati dai persiani e dagli indiani,e in seguito nel periodo ellenistico i diadochi ne fecero ampio uso.Qualunque popolo che si trovò a combattere cn questi carri ebbe molte difficoltà,i metodi che alessandro usò per annientarli erano molto innovativi.
x davide
stai scherzando?
dopo gaugamela nessuno volle ammutinarsi,solo dopo la battaglia dell'idaspe alcuni uomini vollero andarsene e Alessandro si chiuse nella sua tenda per giorni finchè i suoi uomini con le lacrime agli occhi gli chiesero il perdono.Quando era sul letto di morte tutti i soldati sfilarono davanti a lui per salutarlo,persino i mercenari mandati a casa dopo la traversata del fiume osso decisero di rimanere a costo di nn prendere la paga.Tutti gli storici gli riconobbero il suo sprezzo del pericolo quando si buttava in mezzo alla mischia per combattere insieme ai suoi uomini,e il suo amore per loro.
Solo a Opi a ritorno in patria concluso c fu una levata di scudi e tutti i veterani tornarono in patria
[Modificato da Alessandro Magno III 12/07/2006 13.58]
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".
Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia
Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)