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Sondaggio: ANNIBALE O ALESSANDRO: CHI ERA SUPERIORE
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Sondaggio: ANNIBALE O ALESSANDRO: CHI ERA SUPERIORE

Ultimo Aggiornamento: 04/09/2006 19:06
12/07/2006 21:00
50.000 cartaginesi è un numero assurdamente grande,si parla di un numero che va dalle 26.000 alle 35.000 unità. 50.000 somiglia ai numeri che sparava livio. di 90.000 partiti da sagunto,contati per via di annibale che gli ha dato licenza di tornare a casa per ritornare l'anno dopo, si ripresentarono tutti. 45.000 morirono tra schermaglie contro tribu galliche ostili e nella grandissima tempesta di neve quasi in cima del valico delle alpi che dimezzò l'esercito di annibale. gli elefanti sopravvissuti, morirono appena scesi in piemonte. le loro carni usate come cibo. dopo le battaglie del ticino, della trebbia, del trasimeno, l'assedio di spoleto ecc ecc, si presentarono a cannae in 26.000 uomini. polibio narra come la abnorme massa di soldati romani fosse incredibilmente piu numerosa del totale dei cartaginesi e che fossero in schiacciante inferiorità numerica (100.000 contro 50.000 non è schiacciante inferiorità numerica essendo 1 a 2) dopo la vittoria di cannae, annibale non potè fare niente per via del ridottissimo numero di effettivi rimasti. dovette cercare alleanza con popoli del sud italia per arruolare uomini

12/07/2006 21:07
annibale in italia, non fece solo ticino, trebbia, trasimeno e canne, fece molti assedi e combattè molte volte in italia, prima di cannae e dopo
12/07/2006 21:14
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una domanda
visto che voi credete(contro ogni verità storica) che i persiani erano scadenti combattenti(c mettiamo anche 300.000 mercenari greci dico 300.000 pure loro facevano pena...certo...certo...)perchè io dovrei credere che i soldati romani erano dei super uomini addestratissimi,invece che sciocche reclute del tutto impreparate???

[Modificato da Alessandro Magno III 12/07/2006 21.18]

"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
12/07/2006 21:46
perk il sistema militare romano premario era piu evoluto di quello persiano. l'addestramento singolare di un soldato era migliore, l'equipaggiamento di un soldato era migliore, la disciplina insegnata era migliore mentre i persiani non avevano disciplina, il sistema di combattimento, le tattiche di difesa e offesa, gli insegnamenti su come colpire con il lato tagliente dello scudo in assenza di spada, il fatto dei pilum ecc. ecc. il fatto di imparare dalle sconfitte e rafforzare i punti deboli ecc, la riforma di quinto fabio massimo ecc, questo rendeva fortissima roma. il fatto ke qualcuno può dire: si roma contro annibale ha subito molte sconfitte prima di ammodernarsi e a cannae sono stati disintegrati.....la risposta è: roma, appresa la sconfitta della trebbia e ticino, era convinta che fosse dovuta alla fortuna, dopo il trasimeno, i senatori di roma dissero che annibale fosse bravo e fortunato ma che non poteva fare niente contro un esercito romano preparato, dopo cannae, roma capii che cosa era il pericolo cartaginese e rafforzò i punti deboli (cavalleria) in punti forti.

l'esercito persiano per dirla in breve, mancava di disciplina, utilizzava tecniche di combattimento obsolete, non aveva un sistema di addestramento tipo il romano. venivano prelevati contadini e uomini dal regno e mandati subito al fronte, l'equipaggiamento di base era inferiore ecc ecc

qualcuno di sicuro spiega meglio di me. se ho errato correggetemi pure
12/07/2006 21:54
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Concordo pienamente con Davide su quasi tutto; sei tu Alessandro che evidentemente poco conosci la cosidetta "verità storica"....

[Modificato da Tymoleon 12/07/2006 21.56]

[Modificato da Tymoleon 12/07/2006 21.57]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
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12/07/2006 23:20
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studiate storia su topolino ragazzi? [SM=g27963] [SM=g27963]
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ma allora qui si scherza?ah ho capito?come fate a paragonare romani e persiani?Allora i persiani per cultura combattevano disposti in profondità,i romani cn le legioni e i greci cn le falangi;questi sn modi di combattere cn cui ogni civiltà si distingue dalle altre.
Nn si possono fare paragoni tra romani e persiani sn periodi completamente diversi.
Io nn ho detto che i persiani fossero addestrati cm soldati romani o che fossero disciplinati quanto loro,ho sl detto che per il mondo del 300 a.c i persiani erano una super potenza,un mostro bellico.E' chiaro che i romani erano migliori dei persiani nn c vuole una laurea per capirlo,se volete vi posso paragonare i romani cn gli americani del 2000,vi piace cm paragone?mi sa che le tattiche persiane sn obsolete rispetto a quelle degli americani..voi che ne pensate?

vi ripeto per la centesima volta che le truppe persiane prese una per una erano validissime e addestratissime,inoltre nn si dimentichino 300.000 mercenari greci
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Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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ah dimenticavo
leggete cosi parliamo di verità storica

www.warfare.it/storie/persiani.html
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Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
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Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
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Mi sa davvero che siate tu e Pertinax a leggere storia su topolino... Se cerchi su internet puoi anche trovare chi sostiene che l'olocausto non sia mai esistito... [SM=x506666]
Non solo non ho mai parlato di persiani barbarici, non ho mai negato neanche le immense risorse finanziarie; l'eterogeneità delle forze persiane non implica sempre capacità di manovra superiore, e anche se l'addestramento da parte di alcune fanterie fosse stato superiore a quello dei greci(cosa possibile solo per alcune unità speciali, non per tutto l'esercito) le differenze vennero appianate dalle compatte falangi macedoni, le cui tattiche, il dispiegamento e l'addestramento erano stati curati già da Filippo.

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 0.07]

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 0.08]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
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Re:

Scritto da: Tymoleon 12/07/2006 23.49
Mi sa davvero che siate tu e Pertinax a leggere storia su topolino... Se cerchi su internet puoi anche trovare chi sostiene che l'olocausto non sia mai esistito... [SM=x506666]
Non solo non ho mai parlato di persiani barbarici, non ho mai negato neanche le immense risorse finanziarie; l'eterogeneità delle forze persiane non implica sempre capacità di manovra superiore, e anche se l'addestramento da parte di alcune fanterie fosse stato superiore a quello dei greci(cosa possibile solo per alcune unità speciali, non per tutto l'esercito) le differenze vennero appianate dalle compatte falangi macedoni, le cui tattiche, il dispiegamento e l'addestramento erano stati curati già da Filippo.

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 0.07]

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 0.08]




apparte il fatto che nn ho cercato a caso su internet ma ho cercato all'interno di questo sito che è curato da persone preparate.
Mi sembra che nicola zotti ne sappia piu di te(senza offesa)
Poi dici che filippo appianò le differenze grazie alle falangi macedoni,giustissimo anche se cio ci obbliga a dire che l'esercito persiano fosse all'altezza di quello macedone
x pertinax
dicci cosa ne pensi

[Modificato da Alessandro Magno III 13/07/2006 0.20]

"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
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apparte il fatto che nn ho cercato a caso su internet ma ho cercato all'interno di questo sito che è curato da persone preparate.
Mi sembra che nicola zotti ne sappia piu di te(senza offesa)


ne sono convinto....


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

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La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
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13/07/2006 10:05
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Poi dici che filippo appianò le differenze grazie alle falangi macedoni,giustissimo anche se cio ci obbliga a dire che l'esercito persiano fosse all'altezza di quello macedone


Hai discrete capacità dialettiche ma non ci obbliga a dire niente; il singolo falangita è ovvio che fosse meno addestrato dell'immortale perchè l'utilizzo stesso della falange presupponeva un addestramento a combattere in formazione, che raramente necessitava di lottare singolarmente. E' lo strumento tattico che fa la differenza, e i persiani non furono mai in grado nè all'altezza di sconfiggere definitivamente Alessandro; guardacaso la più potente e utilizzata formazione bellica dell'antichità fu scardinata proprio dai romani.


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La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
13/07/2006 11:23
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Re:

Scritto da: Tymoleon 13/07/2006 10.05

Poi dici che filippo appianò le differenze grazie alle falangi macedoni,giustissimo anche se cio ci obbliga a dire che l'esercito persiano fosse all'altezza di quello macedone


Hai discrete capacità dialettiche ma non ci obbliga a dire niente; il singolo falangita è ovvio che fosse meno addestrato dell'immortale perchè l'utilizzo stesso della falange presupponeva un addestramento a combattere in formazione, che raramente necessitava di lottare singolarmente. E' lo strumento tattico che fa la differenza, e i persiani non furono mai in grado nè all'altezza di sconfiggere definitivamente Alessandro; guardacaso la più potente e utilizzata formazione bellica dell'antichità fu scardinata proprio dai romani.



Nn sn daccordo quando dici che i falangiti avevano uno scarso addestramento per il corpo a corpo questo nn è vero perchè venivano addestrati anche cn armi sussidiarie cm la lancia corta e la spada.Poi ho seri dubbi che i persiani nn fossero all'altezza di Alessandro perchè indisciplinati e mal addestrati,nn si considera nemmeno il genio tattico di Alessandro(lui a sentire alcuni ha conquistato il mondo sl per fortuna e perchè i suoi avversari stavano morendo di fame,tutte affermazioni molto colorite [SM=x506669] ).Le falangi che spazzarono via i romani nn erano completamente all'altezza,erano falangi ossessionate dalla compattezza,i loro comandanti nn avrebbero mai concepito l'idea di fare attraversare fiumi e terreni accidentati ai loro uomini,poi c sn altri motivi cm il nn uso della cavalleria e della fanteria leggera,cmq nn era questo il discorso.
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
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Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
13/07/2006 12:27
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Praefectus Fabrum
I falangiti avevano uno scarso addestramento alla lotta individuale. A Pidna e Cinoscefale i Romani massacrarono migliaia di falangiti che o rimasero sul posto con la lancia in mano o provarono inutilmente ad attaccare singolarmente i soldati capitolini.
E' vero, nell'età ellenistica la falange era diventata troppo grande e ingombrante, si puntava molto sul numero, ma questo non toglie che la formazione con le sarisse fosse assolutamente obsoleta di fronte ai manipoli romani.
I soldati persiani avevano un armamento ridicolo e un mediocre addestramento. Basti pensare che a Maratona bastò la carica degli Opliti a spezzare il fronte persiano, quegli stessi opliti sconfitti poi dalla falange di Filippo a Cheronea, mentre i persiani rimasero sempre gli stessi.

Sextus
24/01/08 L'Italia è morta, W l'Italia paese di idioti.

"Time will tell, when I unleash hell! Blood will flow when I unleash hell!" Norther




http://nonciclopedia.wikia.com/wiki/Regno_dei_Parti
Basta! Parlamento pulito
Se Dio esiste perchè esistono i Finley, i Tokio Hotel, i catt..., i legh..., i fasc... e gli Emo?
13/07/2006 13:36
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Tribunus Angusticlavius
[SM=x506672] topolino stà diventando famoso...ragà avere idee diverse non vuol dire leggere topolino [SM=x506645]


13/07/2006 13:50
tornando a gaugamela, è da dire che non fu una importante battaglia antica, lo fu sicuramente per i persiani che scomparvero subito dopo dividendosi in 2 regni. il 1 ottobre 331 AC, undicesimo giorno di combattimento, il centro della formazione di dario collassa su se stessa e il re viene circondato. Dario preso dalla paura fugge, portandosi con se il suo esercito in fuga. I cadaveri persiani a gaugamela furono 53.000, alessandro perde non piu di 2000 uomini! partiti in 250.000 persiani, ne morirono per mano mnacedone 53.000 quindi:

250.000-
53.000
---------- =
197.000

197 mila uomini non vennero uccisi, quindi si può constatare che la vittoria di alessandro non è totale, in quanto finita per ritirata del nemico e non per sterminio. alessandro uccise 1/5 del nemico cioè 53.000 uomini in 11 giorni di durata complessiva di battaglia

vi ricordo che annibale a cannae, uccise 75.000 legionari romani in 6 ore, gli altri furono catturati e resi schiavi

quindi per fare un semplice calcolo si vede come:

annibale uccise 12500 uomini/ora

alessandro uccise 2735/giorno


13/07/2006 14:03
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beh va a cesare [SM=x506642] [SM=x506642] o a silla

[Modificato da Pertinax 13/07/2006 14.10]

13/07/2006 14:33
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Re:

Scritto da: Pertinax 13/07/2006 14.09
beh va a cesare [SM=x506642] [SM=x506642] o a silla

[Modificato da Pertinax 13/07/2006 14.10]




concordo pienamente [SM=x506627] ! ci mettere pure però anche se è un po troppo later, Vladimir III Tepes detto draculia l'impalatore

[Modificato da davide.cool 13/07/2006 14.38]

13/07/2006 15:47
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Re:

Scritto da: Sextus 13/07/2006 12.27
I falangiti avevano uno scarso addestramento alla lotta individuale. A Pidna e Cinoscefale i Romani massacrarono migliaia di falangiti che o rimasero sul posto con la lancia in mano o provarono inutilmente ad attaccare singolarmente i soldati capitolini.
E' vero, nell'età ellenistica la falange era diventata troppo grande e ingombrante, si puntava molto sul numero, ma questo non toglie che la formazione con le sarisse fosse assolutamente obsoleta di fronte ai manipoli romani.
I soldati persiani avevano un armamento ridicolo e un mediocre addestramento. Basti pensare che a Maratona bastò la carica degli Opliti a spezzare il fronte persiano, quegli stessi opliti sconfitti poi dalla falange di Filippo a Cheronea, mentre i persiani rimasero sempre gli stessi.

Sextus


per l'addstramento individuale dei falangiti io mi riferivo al tempo di filippo o Alessandro,sinceramente nn mi importano i falangiti che furono annientati a cinocefale(cmq i falangiti di cinoscefale avevano dato una carica cosi forte che i romani dovettero ritirarsi sulle colline) o fare paragoni tra romani e macedoni che cm ho gia detto hanno età diverse e culture diverse.
C'è l'abitudine di semplificare e rendere banali le battaglie ieri sentivo gente che diceva che a gaugamela Alessandro caricò il centro e vinse,ora sento che a maratona bastò una carica per mandare in rotta 10000 persiani,beh nn è cosi semplice.
A maratona i persiani annientarono il centro oplitico ma commisero l'errore tattico di infilarsi sempre piu tra le due ali che alla fine si chiusero e annientarono i persiani.In questa battaglia hanno fatto la differenza la determinazione degli atenesi e la migliore impostazione tattica della battaglia da parte dei greci.
A gaugamela nn si puo fare un conteggio dei morti perchè le fonti antiche nn sn per niente chiare,a isso ne morirono 100.000 un numero piu che giustificato visto che la battaglia si svolse in una strettoia dove alessandro massacrò l'esercito persiano che nn riuscì nemmeno a fuggire.
Gaugamela fu una vittoria decisiva per vari motivi:il piu importante è che cn questa vittoria Alessandro aveva in pugno le capitali storiche della persia(susa,babilonia,ectabana e persepoli)centri importantissimi per quanto riguarda la loro disponibilità di denaro(immensa)e per il loro significato politico anche se dario rimaneva re dell'asia.
I sopravvissuti di gaugamela ho si sciolsero o si unirono cn besso e i rivoltosi o si unirono cn mazeo satrapo di babilonia.
Quelli finiti cn mazeo si arresero ad Alessandro,quelli che si unirono a besso dopo aver ucciso il grande re invece organizzarono la guerriglia in afghanistan.
Cmq se dobbiamo fare una gara a chi uccide di piu,Alessandro anche qui supera annibale dall'asia minore sino in india chissa quanti ne ha ammazzati
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
13/07/2006 15:49
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Nn sn daccordo quando dici che i falangiti avevano uno scarso addestramento per il corpo a corpo



Puoi anche non essere d'accordo ma solo in pochissimi casi si arrivava allo scontro corpo a corpo, ed un lungo addestramento(cioè non sommario) con armi bianche era praticamente impossibile e non aveva senso per dei soldati che dovevano imparare a combattere in formazione. La cosa divertente è insisti ancora sulle virtù belliche persiane.... L'ho già detto più volte e lo ripeto; Alessandro non regge il confronto con Annibale tatticamente, ma recupera terreno strategicamente; e come politico ed intellettuale è inferiore a Cesare.

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 15.55]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

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Re:

Scritto da: Tymoleon 13/07/2006 15.49

Nn sn daccordo quando dici che i falangiti avevano uno scarso addestramento per il corpo a corpo



Puoi anche non essere d'accordo ma solo in pochissimi casi si arrivava allo scontro corpo a corpo, ed un lungo addestramento(cioè non sommario) con armi bianche era praticamente impossibile e non aveva senso per dei soldati che dovevano imparare a combattere in formazione. La cosa divertente è insisti ancora sulle virtù belliche persiane.... L'ho già detto più volte e lo ripeto; Alessandro non regge il confronto con Annibale tatticamente, ma recupera terreno strategicamente; e come politico ed intellettuale è inferiore a Cesare.

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 15.55]



nn ha senso l'addestramento per il corpo a corpo certo......cosi se la formazione viene a mancare,cosa che poteva succedere,i falangiti rimanevano fermi a farsi massacrare bello no...anzi bellissimo,e poi se un grande generale cm filippo lo faceva fare forse c'era un senso.Dovresti sapere che prima si insegna il combatttimento individuale e poi quello inm formazione
Cmq la tua è un opinione che Alessandro fosse inferiore ad annibale tatticamente,inoltre nn hai detto nulla per dimostrarla.
Per i persiani sn sicuro al 100%di avere ragione(grazie a quello che ho letto su dei libri,e anche per quello che ho trovato su internet) sull'addestramento e la validità individuale delle truppe.
Questa poi è bellissima:Alessandro,intellettualmente è inferiore a cesare.Posso essere daccordo sulla politica visto che nn ha avuto modo di dimostrarlo,ma sul resto no(nn sn solo io a pensarlo,lo pensano anche gli storici)

[Modificato da Alessandro Magno III 13/07/2006 16.26]

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Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
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Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

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I Falangiti di Cinoscefale erano gli stessi di Gaugamela, che tu lo voglia o no. Stesso armamento, stessi schemi, stesso modo di combattere. Lo sfondamento di cui parli diede possibilità ai romani di incunearsi facilmente nella linea macedone.
Il comandante non era certo Alessandro, ma a parità di generale un Manipolo ha gioco facile sulla Falange, ci gioca come il gatto con il topo.

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nn ha senso l'addestramento per il corpo a corpo certo......cosi se la formazione viene a mancare,cosa che poteva succedere,i falangiti rimanevano fermi a farsi massacrare bello no...anzi bellissimo,e poi se un grande generale cm filippo lo faceva fare forse c'era un senso.Dovresti sapere che prima si insegna il combatttimento individuale e poi quello inm formazione



L'ironia maschera l'ignoranza.... Se non ricordo male sei stato tu a nominare Brizzi in un' altra occasione; Dal Brizzi: "Privi dell'innata consuetudine con le armi che è propria delle fanterie cittadine greche, i contadini e i montanari chiamati a formare i quadri della sua fanteria potrebbero ben difficilmente provvedersi della costosa armatura che equipaggia i guerrieri dell'Ellade...(questo per quanto riguarda la panoplia difensiva, ma andiamo avanti)... l'attitudine alla lotta corpo a corpo è pressochè inesistente nel falangita, penalizzato da un armamento inadatto. Impacciato piuttosto che difeso dalla picca troppo ingombrante, e senza alcun vero armamento difensivo, egli dispone, per il combattimento individuale, solo di un cortissimo stocco... Filippo ha compreso come la vera forza della formazione chiusa sia da cercarsi nella sua coesione; e nell'organismo da lui creato porta quindi questo requisito agli estremi, anche a discapito delle capacità combattive del singolo" va da sè che l'addestramento alle armi bianche era sommario, di secondaria importanza.
Sulla questione persiana, ti ho già risposto prontamente; la qualità individuale di alcuni reparti può anche essere stata migliore di quella macedone, ma il perfezionatissimo (da Filippo non da Alessandro) sistema falangitico non aveva rivali, e l'eterogeneità delle forze persiane presupponeva un buon comandante e Dario non lo era.
Così possiamo tornare alla questione principale: Alessandro non aveva un nemico all'altezza, ma questo è solo uno dei punti.
Annibale disponeva di forze eterogenee e mercenarie, Alessandro di un esercito ben formato, addestrato e fedele. Nonostante questa disparità di forze Annibale spinse al massimo le tattiche di suo padre e fu anche un grande innovatore in questo campo(cosa che non fu il macedone dato che le sue tattiche più famose erano già nel suo bagaglio strategico di per merito di suo padre). Riuscì a tenere in scacco Roma mancando di rifornimenti quasi fino all'occupazione di Capua, e di rinforzi e per vent'anni rimase in Italia, diversamente da Alessandro che grazie all'abilità di Nearco e dopo l'occupazione dei porti sul Mediterraneo aveva piena disponibilità di rifornimenti(anche se l'occupazione dei porti fu sicuramente una strategia eccellente) e ci sarebbero tante altre cose già dette(l'impresa delle Alpi ecc...) e ovviamente lasciamo stare Gedrosia....
Come dire.... Alessandro intellettuale? Uhmm..... non ricordo cosa abbia scritto.... avere una buona preparazione greca non vuol dire essere intellettuale....

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 19.02]

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 19.07]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
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Hai qualche altra verità o dogma storico da sottoporci, o ti accontenti della fallace opinione?


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
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Re:

Scritto da: Tymoleon 13/07/2006 18.59

nn ha senso l'addestramento per il corpo a corpo certo......cosi se la formazione viene a mancare,cosa che poteva succedere,i falangiti rimanevano fermi a farsi massacrare bello no...anzi bellissimo,e poi se un grande generale cm filippo lo faceva fare forse c'era un senso.Dovresti sapere che prima si insegna il combatttimento individuale e poi quello inm formazione



L'ironia maschera l'ignoranza.... Se non ricordo male sei stato tu a nominare Brizzi in un' altra occasione; Dal Brizzi: "Privi dell'innata consuetudine con le armi che è propria delle fanterie cittadine greche, i contadini e i montanari chiamati a formare i quadri della sua fanteria potrebbero ben difficilmente provvedersi della costosa armatura che equipaggia i guerrieri dell'Ellade...(questo per quanto riguarda la panoplia difensiva, ma andiamo avanti)... l'attitudine alla lotta corpo a corpo è pressochè inesistente nel falangita, penalizzato da un armamento inadatto. Impacciato piuttosto che difeso dalla picca troppo ingombrante, e senza alcun vero armamento difensivo, egli dispone, per il combattimento individuale, solo di un cortissimo stocco... Filippo ha compreso come la vera forza della formazione chiusa sia da cercarsi nella sua coesione; e nell'organismo da lui creato porta quindi questo requisito agli estremi, anche a discapito delle capacità combattive del singolo" va da sè che l'addestramento alle armi bianche era sommario, di secondaria importanza.
Sulla questione persiana, ti ho già risposto prontamente; la qualità individuale di alcuni reparti può anche essere stata migliore di quella macedone, ma il perfezionatissimo (da Filippo non da Alessandro) sistema falangitico non aveva rivali, e l'eterogeneità delle forze persiane presupponeva un buon comandante e Dario non lo era.
Così possiamo tornare alla questione principale: Alessandro non aveva un nemico all'altezza, ma questo è solo uno dei punti.
Annibale disponeva di forze eterogenee e mercenarie, Alessandro di un esercito ben formato, addestrato e fedele. Nonostante questa disparità di forze Annibale spinse al massimo le tattiche di suo padre e fu anche un grande innovatore in questo campo(cosa che non fu il macedone dato che le sue tattiche più famose erano già nel suo bagaglio strategico di per merito di suo padre). Riuscì a tenere in scacco Roma mancando di rifornimenti quasi fino all'occupazione di Capua, e di rinforzi e per vent'anni rimase in Italia, diversamente da Alessandro che grazie all'abilità di Nearco e dopo l'occupazione dei porti sul Mediterraneo aveva piena disponibilità di rifornimenti(anche se l'occupazione dei porti fu sicuramente una strategia eccellente) e ci sarebbero tante altre cose già dette(l'impresa delle Alpi ecc...) e ovviamente lasciamo stare Gedrosia....
Come dire.... Alessandro intellettuale? Uhmm..... non ricordo cosa abbia scritto.... avere una buona preparazione greca non vuol dire essere intellettuale....

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 19.02]

[Modificato da Tymoleon 13/07/2006 19.07]




e allora ho ricontrollato i miei post e nn ho mai parlato di brizzi,semmai è stato generale massimo;e qua nn ti dico niente che è meglio....
Quello che dice brizzi nn lo sapevo cmq io ho una altra fonte senza dubbio autorevole che è quella di bosworth,e mi ricordo chiaramente(ho prestato il libro) che parlava in una appendice dedicata all'esercito macedone,di un addestramento specifico per il corpo a corpo cn lancia corta e spada.Quindi le cose nn me le invento,nn le tiro fuori dal cilindro magico.
Io nn intendevo dire che i persiani fossero migliori dei macedoni,ma ho solo detto che erano avversari temibili e nn contadini da macellare cm dice davide e che individualmente sn validi.
Criticare la loro tattica(disporsi in profondità,fare affidamento sulla superiorità numerica etc)nn mi sembra il caso perchè era la loro cultura.
Poi sei poco informato forse,Alessandro quando sbarcò nella troade nn aveva nessuna disponibilità di denaro,nessun apporto dalla flotta visto che i mari erano persiani e provviste per soli 30 giorni,quindi anche cm hai detto tu Alessandro se li è guadagnati cn il sangue gli approvvigionamenti,annibale invece aspettava la manna dal cielo;nn mi sembrano condizioni per iniziare una guerra.Alessandro semmai migliorò la tattica di suo padre,cioè le armi combinate,visto che quella che usava filippo era grezza,inoltre nn comprendeva ancora la fanteria leggera che a cheronea nn ebbe nessun ruolo.Ora parliamo dei soldati battuti da Annibale,io devo ammettere che sn un po ignorante a riguardo,ma mi sembra di ricordare che la maggior parte dei romani affrontai dal punico erano reclute,correggietemi se sbaglio.
Se tu intendi per intellettuale(Che viene da intelletto [SM=g27964] )uno che scrive libri allora andremo lontano....molto lontano
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Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
13/07/2006 21:05
ricostruzione soldato persiano a gaugamela, truppa leggera

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