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[TOPIC UFFICIALE] Rome Casus Belli Gold

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2022 16:56
08/01/2014 18:11
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Tribunus Angusticlavius
Re:
Annibale_Barca, 08/01/2014 16:25:



Invece ora ho da sottoporvi un dubbio al quale non ho ancora trovato una spiegazione soddisfacente: il tumulto e la devastazione nelle città.
In Rome vanilla credo che il tumulto sia dovuto essenzialmente alla presenza di spie nemiche nell'insediamento, in una percentuale di circa 10/20%, mentre ne è presente un'altra percentuale quando si conquista una nuova città; percentuale che si riduce del 5% al passare di ogni turno. Qui ho notato che invece rimane sempre un 15-20% anche dopo molti turni dalla conquista dell'insediamento, e questo mi è capitato con tutti quelli che ho soggiogato (tra cui Africa, Sicilia, Palma, Gades e Carthago Nova, Sardinia e Aleria, Lucania e Crotone) tranne Tapso e le città iniziali. Dal momento che mi sembra impossibile che ci siano spie in tutti i miei insediamenti (a Palma ci metto la mano sul fuoco anche perché non ho ancora mai visto uno sbarco dell'IA in qualche isola), probabilmente mi sfugge qualcosa. (Ovviamente escludo dal discorso eventuali tratti dei governatori e/o ancillari).
Per quano riguarda la devastazione invece, credo di aver capito che essa si riduce nel giro di molti turni, fino ad azzerarsi dopo un po' di anni (sempre che non ci siano armate nemiche o ribelli a scorrazzare sul territorio); inoltre, tale valore è indipendente dal fatto che ci sia tumulto o meno nelle città. È così?

Grazie e saluti!



In questo caso sembra proprio il classico mix di fattori usuali, distanza dalla capitale, mancanza o meno di un'adeguata guarnigione, svantaggio culturale, eccesso di popolazione e via dicendo. Anche io ho trovato difficoltà a mantenere alcuni insediamenti ma alla fine non c'è mai una ribellione vera e propria e riesco ad appianare la situazione facilmente.
Devi inoltre pianificare una costruzione adeguata, cercando di privilegiare già dall'inizio della campagna gli insediamenti "critici" con edifici militari, templi e strutture igieniche. Ti ricordo inoltre che: in Casus Belli si possono espandere gli insediamenti solo dopo aver costruito alcuni edifici (es. strade, coltivazioni e mercati), quindi la loro costruzione preventiva è da tenere in considerazione onde evitare di arrivare al momento di espansione dell'insediamento senza averli costruiti; alcuni templi presenti negli insediamenti conquistati ad altre fazioni sono dedicati a divinità che sono "affini" alle tue, pertanto in quel caso devi distruggerli al fine di poter procedere nella costruzione di templi più grandi (a tal proposito se non sai quali divinità sono quelle giuste puoi consultare l'albero di sviluppo dell'insediamento che ti mostrerà se puoi continuare a costruire templi o meno con quelli già presenti)...anche costruire templi a Giove e a Saturno negli insediamenti riottosi ti da più bonus di felicità che in quei momenti sono preziosi.

Per il momento Casus Belli mi sembra ben bilanciato sotto questo aspetto, insediamenti felici ma non troppo, crescita adeguata alle possibilità economiche del giocatore, un nutrito numero di edifici tra i quali scegliere...bene! :supersbav
[Modificato da Legio XIII gemina 08/01/2014 18:19]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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