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[TOPIC UFFICIALE] Rome Casus Belli Gold

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2022 16:56
20/02/2014 19:38
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Centurio
Re:
Legio XIII gemina, 25/10/2013 21:16:

In effetti le onde a riva di Rome I sono bellissime

p.s. colgo l'occasione per ringraziare Iulianus sia di farmi partecipare al modding che per i veri e propri insegnamenti che mi sta dando a riguardo, sono molto riconoscente.




Siccome ho finito da tempo di giocare con De Bello Mundi e Rome II mi fa ancora ammosciare l'ego, mi sa che scarico CB e mi ci metto a giocare!!
:superxd







20/02/2014 22:12
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Tribunus Angusticlavius
Re:
+windir+, 20/02/2014 18:05:

Ciao a tutti,complimenti per la mod,è veramente fantastica,ho visto che la cavalleria è stata depotenziata volutamente e non riesco a usarla in modo decisivo come nel gioco liscio,però ci sta dai,rende più difficile il suo utilizzo.
Ho più che altro un problema con elefanti: li mando contro dei semplici schiavi e dopo 5 minuti buoni di combattimenti il risultato è che è morto un solo schiavo e gli altri vengono lanciati per aria per diversi metri ma dopo essere atterrati si rialzano come se niente fosse. Succede anche a voi? premetto che ho sempre giocato con RTW liscio e non ho mai usato fazioni con elefanti (ora sto usando i cartaginesi) però me li aspettavo più distruttivi...
Un altro problema è quello riguardante i carri falcati,dovrebbero trinciare le persone e invece passando e ripassando più volte non c'è l'effetto di distruzione che mi ricordavo dal gioco liscio.
E' solo mio il problema?

Sapete anche come cambiare la datazione da AVC in a.c.-d.c.?Non mi ci trovo XD



Nell'antichità la cavalleria non era molto potente: si è già discusso a riguardo. Mi pare che non sia possibile modificare le caratteristiche degli elefanti e dei carri falcati. Forse sbaglio. Controllerò.

Fino al 27 Febbraio sarò impegnato per altre cose, pertanto non potrò dedicarmi alla mod.

Buona serata a tutti.


[Modificato da Iulianus Apostata 21/02/2014 11:43]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

23/02/2014 13:07
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Tribunus Angusticlavius
Re: Re:
LouisAquila, 20/02/2014 19:38:




Siccome ho finito da tempo di giocare con De Bello Mundi e Rome II mi fa ancora ammosciare l'ego, mi sa che scarico CB e mi ci metto a giocare!!
:superxd



Mi sembra un'ottima scelta!

Alcune immagini di battaglia di questa splendida mod:








« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

24/02/2014 20:17
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Miles
Vorrei consigliare ai produttori della mod di modificare anche le musiche, aggiungendo ad esempio quelle del Gladiatore...

24/02/2014 21:22
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Re:
RikiTW, 24/02/2014 20:17:

Vorrei consigliare ai produttori della mod di modificare anche le musiche, aggiungendo ad esempio quelle del Gladiatore...



Questo piacerebbe molto anche a me, come è stato fatto anche sullo splendido Res Bellicae: sarebbe bello un mutuo scambio su diversi aspetti tra le due mod, entrambe uniche per inventiva e struttura di gioco.

Il "problema" della cavalleria. Come suggerimento vorrei portare la mia esperienza di modding "privato": sostanzialmente ho attribuito la caratteristica frighten foot a tutte le unità di cavalleria. In questo modo le truppe appiedate, se affiancate o aggirate dalla cavalleria, vanno più facilmente in rotta, simulando molto meglio le tattiche della guerra antica, spingendo il giocatore a giocare di più sulle ali, come realmente accadeva, lasciando alla fanteria l'onere di attendere resistendo contro quella nemica, il tutto senza alterare la fragilità dei cavalieri contro la fanteria e la loro carica poco potente. Trovo che questa modifica sarebbe un piccolo grande passo per la mod.


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


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Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

25/02/2014 21:20
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Re: Re:
Legio XIII gemina, 24/02/2014 21:22:



Questo piacerebbe molto anche a me, come è stato fatto anche sullo splendido Res Bellicae: sarebbe bello un mutuo scambio su diversi aspetti tra le due mod, entrambe uniche per inventiva e struttura di gioco.

Il "problema" della cavalleria. Come suggerimento vorrei portare la mia esperienza di modding "privato": sostanzialmente ho attribuito la caratteristica frighten foot a tutte le unità di cavalleria. In questo modo le truppe appiedate, se affiancate o aggirate dalla cavalleria, vanno più facilmente in rotta, simulando molto meglio le tattiche della guerra antica, spingendo il giocatore a giocare di più sulle ali, come realmente accadeva, lasciando alla fanteria l'onere di attendere resistendo contro quella nemica, il tutto senza alterare la fragilità dei cavalieri contro la fanteria e la loro carica poco potente. Trovo che questa modifica sarebbe un piccolo grande passo per la mod.



Per le musiche, già aveva provato ad inserirle Costantinus nella tarda primavera del 2012, ma senza successo...
Io, personalmente, non ho mai avuto grande interesse a modificare le musiche del gioco vanilla; le originali non mi hanno mai annoiato (un pensiero che esprimo da anni :))
Per la cavalleria, credo che seguirò il tuo consiglio, Legio. Da Venerdì dovrei riuscire a riprendere il modding, per portare Casus Belli alla versione 1.9.0, che sperò sarà definitiva.
Dunque dovrei aggiungere l'attributo frighten foot a tutte le unità da cavalleria, di tutti i tipi...


[Modificato da Iulianus Apostata 25/02/2014 21:26]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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27/02/2014 13:45
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A dire il vero anche a me piacciono molto le musiche originali :) Inoltre anche io avevo provato ad aggiungere nuove tracce alle altre e non ci sono riuscito. Spero di imparare in futuro.

Si, esattamente. Ho notato che in battaglia adesso vincere lo scontro tra cavallerie è normalmente diventata la chiave per ottenere la vittoria.
[Modificato da Legio XIII gemina 27/02/2014 14:38]


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Re:
Legio XIII gemina, 27/02/2014 13:45:



Si, esattamente. Ho notato che in battaglia adesso vincere lo scontro tra cavallerie è normalmente diventata la chiave per ottenere la vittoria.



Bene.


[Modificato da Iulianus Apostata 27/02/2014 22:08]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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01/03/2014 15:08
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Iulianus volevo dirti che ho, seppur incomprensibilmente, risolto il problema dei crash per le legioni storiche di cui ti avevo parlato. Ho notato che alcune avevano i legionari con una cresta particolare, forse era quel modello il problema. Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, grazie per l'assistenza.


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01/03/2014 17:47
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Come hai risolto il problema? Hai modificato i modelli?

Ottima intuizione quella di dare l'attributo frighten foot ai cavalieri! Lo sto assegnando anche alle unità su dromedario : va bene anche per queste ultime?
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

01/03/2014 18:14
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E' quello che ho fatto: in realtà il mio intento era semplicemente quello di cambiare l'unità originale pari pari con un'altra (al fine di disfarmi di quella crashante e provare per la prima volta a cambiare una skin), così ho sostituito al .cas e alla texture della Legio XIII Gemina di Casus Belli quelli della Legio XIII Gemina di Res Bellicae, non so se questo basti (evidentemente no), comunque in campo invece di comparirmi l'unità di Res Bellicae è comparsa quella originale di Casus Belli; ma la ancora cosa strana è che, avendo apportato la modifica a una delle varie copie preventive fatte di Casus Belli, inspiegabilmente le unità delle legioni crashanti hanno funzionato anche nelle altre copie (che erano state ovviamente copiate prima!). Giuro di aver apportato solo queste modifiche, non so cosa sia successo ma sono contento, spero che rimanga tutto così :bananayeah

Per i dromedari mah si, perché no...in fondo è sempre un'unità montata, qualche paura deve pur fare :)
[Modificato da Legio XIII gemina 01/03/2014 18:25]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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01/03/2014 18:25
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Re:
Legio XIII gemina, 01/03/2014 18:14:

E' quello che ho fatto: in realtà il mio intento era semplicemente quello di cambiare l'unità con un'altra, così ho sostituito al .cas e alla texture della Legio XIII Gemina quelle della Legio XIII Gemina di Res Bellicae, non so se questo basti (evidentemente no), comunque invece di comparirmi la nuova unità è comparsa l'unità originale di Casus Belli; ma la ancora cosa strana è che, avendo apportato la modifica a una delle varie copie preventive fatte di Casus Belli, inspiegabilmente le unità hanno funzionato anche nelle altre copie (che erano state ovviamente copiate prima!). Giuro di aver apportato solo queste modifiche, non so cosa sia successo ma sono contento, spero che rimanga tutto così :bananayeah

Per i dromedari mah si, perché no...in fondo è sempre un'unità montata, qualche paura deve pur fare :)



Uhm...il fatto è che non posso utilizzare i modelli di Res Bellicae senza chiedere il permesso a Maximo X Meridio (anche se il modello della Legio XIII Gemina di quel mod potrebbe essere di Ferres). Se il modello è di Ferres, potresti inviarmelo? Visto mai che risolvo pure io.


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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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01/03/2014 18:26
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Certamente, infatti non ti chiedo assolutamente di metterla, anche perché, a quanto pare, fino ad ora sono stato l'unico ad avere questo problema. Era un mio esperimento isolato, non mi permetterei di pubblicare materiale altrui senza permesso.

Il modello di Res Bellicae si chiama legionary_plumed.Cas: il nome ti dice qualcosa su di chi è? Io non trovo altro.
[Modificato da Legio XIII gemina 01/03/2014 18:37]


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01/03/2014 18:51
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Re:
Legio XIII gemina, 01/03/2014 18:26:

Certamente, infatti non ti chiedo assolutamente di metterla, anche perché, a quanto pare, fino ad ora sono stato l'unico ad avere questo problema. Era un mio esperimento isolato, non mi permetterei di pubblicare materiale altrui senza permesso.

Il modello di Res Bellicae si chiama legionary_plumed.Cas: il nome ti dice qualcosa su di chi è? Io non trovo altro.



No ma infatti non pensavo volessi mandarmi il modello; pensavo di prenderlo io di mia iniziativa, solo che poi mi son fatto degli scrupoli sacrosanti.

Se il modello ha quel nome, credo proprio sia di Ferres, che utilizzava nomi corti.

Azz...un momento però! Se in Res Bellicae, come in Casus Belli, la Legio XIII Gemina ha il modello ad armatura molto pesante (insomma quello del legionario operante in Dacia), ricordo che Gaio Giulio Patrizio aveva modificato il modello di Ferres per aggiungervi il rinforzo metallico per il braccio...tuttavia credo che solo la Legio VII Ferrata, in Res Bellicae, abbia il modello di quel tipo.



Se il modello legionary_plumed.Cas sarebbe quello dei legionari in Dacia (col braccio metallico), beh non inviarmelo, perché era stato modificato da Gaio Giulio Patrizio.


[Modificato da Iulianus Apostata 01/03/2014 18:54]
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02/03/2014 10:24
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La legione di Res Bellicae è quella di epoca cesariana.


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02/03/2014 13:28
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Legio, ho dato l'attributo frighten_foot anche alle unità di cavalleria cittadina, ...essendo unità montante può risultare storicamente corretto?
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02/03/2014 13:46
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Si, diciamo che frighten_foot rappresenta la paura di base derivante da decine di cavalieri che ti caricano contro (cosa psicologicamente quantomeno disturbante), a questo va aggiunto che in Rome più le unità sono forti e più incutono timore negli avversari e fiducia nei compagni, quindi la differenza tra una carica di hetairoi e una di schermagliatori disperati in game si avverte comunque.

p.s. la cosa buona di quell'attributo è che non è devastante, anche se caricata un'unità di veterani rimane comunque al suo posto, mentre dei soldati inesperti risentiranno maggiormente del colpo.
[Modificato da Legio XIII gemina 02/03/2014 13:56]


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02/03/2014 14:24
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Re:
Legio XIII gemina, 02/03/2014 13:46:



anche se caricata un'unità di veterani rimane comunque al suo posto, mentre dei soldati inesperti risentiranno maggiormente del colpo.



si infatti lo avevo intuito


Come mi avevi detto tempo fa, ho creato lo script per bilanciare gli espansionismi di Germani e Galli, così articolando:

Vedi lo script - clicca quì



Inoltre, ho rinforzato tutte le guarnigioni della Gallia Transalpina e della Germania propria, aggiungendo 6 unità ad ognuna nei casi normali, ed 8 unità alle guarnigioni di Vesontio (Sequanilanda), Bagacum (Nervicoranda) e Bratuspantium (Bellovacilanda) (delle ultime due provincie ho aggiunto 8 unità anche per le rispettive armate fuori città).

Fammi sapere che ne pensi.



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Inoltre come potrei fare in modo che, dopo 10 - 20 - 30 anni dalla conquista dell'insediamento, o una volta cessato lo svantaggio culturale, la percentuale di tumulto progressivamente si azzeri?

[Modificato da Iulianus Apostata 03/03/2014 15:23]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

03/03/2014 15:30
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E' un lavoro più che buono, sicuramente ora le due fazioni sono più bilanciate. In realtà la campagna andrebbe seguita fino alla nausea per aggiustare anche le minime espansioni, ma richiederebbe tantissimo tempo.

Purtroppo per la cultura non so come fare .. :/

Tempo fa avevo modificato il custom_locations.txt aggiungendo diversi nuovi campi di battaglia, se vuoi te lo passo. Non ho però aggiunto delle nuove immagini per ogni nuovo campo di battaglia, mi sono limitato a usare quelle predefinite del gioco.


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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Re:
Legio XIII gemina, 03/03/2014 15:30:



Tempo fa avevo modificato il custom_locations.txt aggiungendo diversi nuovi campi di battaglia, se vuoi te lo passo. Non ho però aggiunto delle nuove immagini per ogni nuovo campo di battaglia, mi sono limitato a usare quelle predefinite del gioco.



ok mandamelo grazie. Anni fa avevo modifcato quel file togliendo molte voci, per via del fatto che molti campi di battaglia non funzionavano. Vedrò se potrò inserire le tue modifiche.


[Modificato da Iulianus Apostata 03/03/2014 16:54]
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03/03/2014 17:06
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Re:
Legio XIII gemina, 01/03/2014 15:08:

Iulianus volevo dirti che ho, seppur incomprensibilmente, risolto il problema dei crash per le legioni storiche di cui ti avevo parlato. Ho notato che alcune avevano i legionari con una cresta particolare, forse era quel modello il problema. Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, grazie per l'assistenza.



Anche io avevo questo problema. Avevo solo modificato l'AOR delle legioni imperiali, senza modificare le skin. A parte qualche piccola incongruenza non ho più avuto crash.
Qualcuno solo a inizio campagna, premetto che uso Windows XP.
.....se può servire sono a disposizione...

03/03/2014 17:30
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Iulianus Apostata, 03/03/2014 15:52:

ok mandamelo grazie. Anni fa avevo modifcato quel file togliendo molte voci, per via del fatto che molti campi di battaglia non funzionavano. Vedrò se potrò inserire le tue modifiche.



Ok, in serata te lo mando. Quel problema credo derivi dal dal fatto che quelle località erano impostate per una mappa diversa, in questo caso invece le coordinate sono relative ai luoghi della mappa della Trophaeum, quindi credo che vadano bene...non mi ricordo però se avevi reso questa come campagna principale, in caso contrario allora non credo che il file serva.

titolabieno., 03/03/2014 16:06:

Anche io avevo questo problema. Avevo solo modificato l'AOR delle legioni imperiali, senza modificare le skin. A parte qualche piccola incongruenza non ho più avuto crash.
Qualcuno solo a inizio campagna, premetto che uso Windows XP.
.....se può servire sono a disposizione...



Ciao titolabieno. Credo, fortunatamente, che quel problema fosse solo mio, fra l'altro senza aver toccato la mod, quindi tutto ok. Comunque continuando a provare ho notato che mi crashano anche gli onagri pesanti in mano alla fazione dei ribelli romani e i mastini da guerra di tutte le fazioni (mi pare solo quelle romane e quella gallica). Proverò a cambiare anche lì da solo il modello per vedere cosa succede. Per il resto il gioco va liscio come l'olio. In compenso mi sto godendo le unità con le quali non potevo giocare, la Legio X Equestris è splendida ed ha già macellato una copiosa quantità di Celti...
[Modificato da Legio XIII gemina 03/03/2014 17:33]


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03/03/2014 17:56
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Re:
Legio XIII gemina, 03/03/2014 17:30:

Iulianus Apostata, 03/03/2014 15:52:

ok mandamelo grazie. Anni fa avevo modifcato quel file togliendo molte voci, per via del fatto che molti campi di battaglia non funzionavano. Vedrò se potrò inserire le tue modifiche.



Ok, in serata te lo mando. Quel problema credo derivi dal dal fatto che quelle località erano impostate per una mappa diversa, in questo caso invece le coordinate sono relative ai luoghi della mappa della Trophaeum, quindi credo che vadano bene...non mi ricordo però se avevi reso questa come campagna principale, in caso contrario allora non credo che il file serva.




Si infatti erano impostate sulla mappa classica di Rtw liscio. Nella versione ufficiale Trophaeum è campagna provinciale, quindi non serve il tuo file.



Per quanto riguarda i CTD saltuari delle legioni romane, con alcune capita anche a me, non sei l'unico.


[Modificato da Iulianus Apostata 03/03/2014 17:57]
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03/03/2014 18:06
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Oh ok, non fa nulla. Comunque i miei crash non sono propriamente salutari, ho effettivamente indiviudato le unità che crashano regolarmente. Posso stendere una lista.


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03/03/2014 22:02
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Va bene se vuoi stendila. Ad ogni modo, a me non crashano gli onagri pesanti dei romani ribelli, né i mastini (devo aver corretto questi ultimi con l'ultimo aggiornamento della patch 1.8.5; a Novembre aggiornavo sempre).
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07/03/2014 18:25
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Grazie delle informazioni. A ben pensare l'elenco delle legioni frallocche e peraltro ora funzionanti già te l'avevo inviato, queste erano le ultime segnalazioni, non mi sembra ci sia altro :)

Un suggerimento per quanto riguarda la campagna, visto che la popolazione è già sufficiente, che ne diresti impostare già all'inizio di campagna Roma, Cartagine, Siracusa, Alessandria, Antiochia, Seleucia, Babilonia e Pella al livello di grande città? Ci sarebbe uno stacco maggiore con le altre città del mondo portando il giocatore a considerarle più rilevanti rispetto alle altre.


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« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
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era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

07/03/2014 21:09
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Re:
Legio XIII gemina, 07/03/2014 18:25:

Grazie delle informazioni. A ben pensare l'elenco delle legioni frallocche e peraltro ora funzionanti già te l'avevo inviato, queste erano le ultime segnalazioni, non mi sembra ci sia altro :)

Un suggerimento per quanto riguarda la campagna, visto che la popolazione è già sufficiente, che ne diresti impostare già all'inizio di campagna Roma, Cartagine, Siracusa, Alessandria, Antiochia, Seleucia, Babilonia e Pella al livello di grande città? Ci sarebbe uno stacco maggiore con le altre città del mondo portando il giocatore a considerarle più rilevanti rispetto alle altre.



Siracusa, Alessandria e Cartagine nella mappa Trophaeum sono già a livello Grande Città. Roma, nel 202 a.c. (mappa "trophaeum"), non so se fosse grande come Alessandria o Siracusa.
Preferirei rispettare criteri storici. :)

Valuterò comunque per le città. Se storicamente (e a tal proposito dimmi te) Babilonia era all'epoca molto grande, così come Antiochia, Roma, Seleucia e Pella, allora le porterò a livello Grande città.



[Modificato da Iulianus Apostata 07/03/2014 21:18]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

07/03/2014 22:34
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Beh in questo caso dipende da qual'è il requisito di grande città. A fronte dei limiti intrinseci del gioco è una questione relativa, a me piaceva solamente che il giocatore rilevasse la maggiore importanza di alcune città piuttosto che altre per farne dei centri amministrativi e militari più importanti, il criterio storico non l'ho considerato se non in linea teorica. Lascia così allora, ai fini del gioco infatti non cambia praticamente nulla, se non il costo e il tempo di costruzione del proconsuls_palace per le fazioni che possiedono quelle città. In realtà anche altre città potevano rientrare nell'elenco, per dire che era proprio un'idea volante di labor limae.
[Modificato da Legio XIII gemina 07/03/2014 22:35]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

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08/03/2014 14:42
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ok.

Ironman1989 mi aveva proposto un nuovo sistema di governo riguardo alle conquiste romane; che poi ho lievemente adattato.

Attualmente, nel gioco vi è la Colonia Latina, che per i Romani fornisce un population_growth_bonus bonus 3 e un happiness_bonus bonus -1.

Costruito l'edificio precedente, si passa alla Colonia Romana, che per i Romani fornisce un population_growth_bonus bonus 5 e un happiness_bonus bonus -2.

Nel sistema nuovo, potrebbe essere così:


Ogni edificio di governo andrebbe costruito in via alternativa rispetto all'altro (ossia, non vi sarebbero livelli che si susseguono, dando luogo all'evoluzione di edifici).
Ad ogni modo, volevo sapere cosa ne pensi rispetto alla "storicità" di quest'impostazione, con riferimento al periodo di gioco, ossia 202-170 a.c.; ma soprattutto se questo potrebbe risultare utile ai fini del gioco in sé.


Solo nell'Italia amministrativa, ossia dall'Umbria alla Calabria:

Colonia Latina: Bonus ordine pubblico +10%
Bonus fiscali +10%
population_growth_bonus bonus 3

Colonia Romana: Bonus ordine pubblico +20%
Bonus fiscali +10%
population_growth_bonus bonus 5


Fuori dell'Italia:

Foedera Aequa: Bonus ordine pubblico +10%
Bonus fiscali -10%

Foedera Iniqua: Bonus ordine pubblico -10%
Bonus fiscali +10%


Sinceramente, sapevo che soluzioni governative come il Foedera Aequa venivano adottate, dai Romani, anche in Italia.





[Modificato da Iulianus Apostata 08/03/2014 15:02]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

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«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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08/03/2014 21:44
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E' una questione complessa e complicata, cerchiamo di farla semplice. Ricordo comunque che Costantinus è laureato e specializzando in Storia Romana e che può offrire informazioni molto migliori delle mie.

Innanzitutto le colonie latine erano più popolose e produttive di quelle romane, oltre ad un bonus demografico maggiore si dovrebbe aggiungere un miglioramento delle coltivazioni e/o del commercio. I cittadini delle colonie romane inoltre, essendo queste dedotte in luoghi strategici ed esposti a minacce esterne, erano esentati dal servizio militare poiché la loro presenza in loco era già considerata come tale. Quindi le colonie latine dovrebbero fornire truppe e quelle romane no.

Naturalmente i foedera aequa e iniqua c'erano anche in Italia: la maggiore differenza tra questi due patti di alleanza era legato al grado di autonomia e all'obbligo di fornire contigenti, infatti i primi garantivano più autonomia nei confronti a Roma ma obbligavano i contraenti a fornire contingenti per le sue campagne militari, mentre i secondi indicavano meno autonomia e maggiore dipendenza politica da Roma, la quale tuttavia doveva eventualmente provvedere alla difesa dei territori di coloro con i quali li aveva contratti. In caso di rivolta il foedus ovviamente veniva meno, a questo punto, oltre alla decapitazione dei ceti dirigenti locali, il territorio veniva inglobato nell'ager publicus e colonizzato. Quindi i foedera aequa dovrebbero fornire a Roma truppe mentre gli iniqua no.

Per quanto riguarda il periodo storico trattato, in realtà l'importanza originaria delle colonie tramonta nel I secolo a.C., essendo Roma giunta ad un momento tale della sua espansione da non contare più primariamente su di esse per un efficace controllo del territorio. A tale proposito bisognerebbe pertanto inserire un edificio che rappresenti lo stato di provincia (con bonus fiscali e malus di felicità) per i territori extra italici e poi il superamento delle colonie con la cittadinanza romana optimo iure che abiliti il reclutamento delle legioni romane vere e proprie (non alleate). Sarebbe inoltre d'uopo che la cittadinanza optimo iure possa essere concessa agli Italici sostituendo i foedera solo dall'89 a.C. e dal 49 a.C. anche ai Cisalpini, poi più avanti a discrezione del giocatore a tutte le altre province.

Ai fini del gioco queste modifiche vanno bene nell'ottica di una maggiore capacità espansionistica di Roma tramite la cittadinanza, cosa realistica e che fu l'elemento primario che permise alla Città di creare dapprima una ferrea confederazione e poi un impero universale laddove gli altri avevano fallito.
[Modificato da Legio XIII gemina 09/03/2014 11:32]


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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
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