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[TOPIC UFFICIALE] Rome Casus Belli Gold

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2022 16:56
09/03/2014 11:59
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Tribunus Angusticlavius
Re:
Legio XIII gemina, 08/03/2014 21:44:

E' una questione complessa e complicata, cerchiamo di farla semplice. Ricordo comunque che Costantinus è laureato e specializzando in Storia Romana e che può offrire informazioni molto migliori delle mie.

Innanzitutto le colonie latine erano più popolose e produttive di quelle romane, oltre ad un bonus demografico maggiore si dovrebbe aggiungere un miglioramento delle coltivazioni e/o del commercio. I cittadini delle colonie romane inoltre, essendo queste dedotte in luoghi strategici ed esposti a minacce esterne, erano esentati dal servizio militare poiché la loro presenza in loco era già considerata come tale. Quindi le colonie latine dovrebbero fornire truppe e quelle romane no.

Naturalmente i foedera aequa e iniqua c'erano anche in Italia: la maggiore differenza tra questi due patti di alleanza era legato al grado di autonomia e all'obbligo di fornire contigenti, infatti i primi garantivano più autonomia nei confronti a Roma ma obbligavano i contraenti a fornire contingenti per le sue campagne militari, mentre i secondi indicavano meno autonomia e maggiore dipendenza politica da Roma, la quale tuttavia doveva eventualmente provvedere alla difesa dei territori di coloro con i quali li aveva contratti. In caso di rivolta il foedus ovviamente veniva meno, a questo punto, oltre alla decapitazione dei ceti dirigenti locali, il territorio veniva inglobato nell'ager publicus e colonizzato. Quindi i foedera aequa dovrebbero fornire a Roma truppe mentre gli iniqua no.

Per quanto riguarda il periodo storico trattato, in realtà l'importanza originaria delle colonie tramonta nel I secolo a.C., essendo Roma giunta ad un momento tale della sua espansione da non contare più primariamente su di esse per un efficace controllo del territorio. A tale proposito bisognerebbe pertanto inserire un edificio che rappresenti lo stato di provincia (con bonus fiscali e malus di felicità) per i territori extra italici e poi il superamento delle colonie con la cittadinanza romana optimo iure che abiliti il reclutamento delle legioni romane vere e proprie (non alleate). Sarebbe inoltre d'uopo che la cittadinanza optimo iure possa essere concessa agli Italici sostituendo i foedera solo dall'89 a.C. e dal 49 a.C. anche ai Cisalpini, poi più avanti a discrezione del giocatore a tutte le altre province.

Ai fini del gioco queste modifiche vanno bene nell'ottica di una maggiore capacità espansionistica di Roma tramite la cittadinanza, cosa realistica e che fu l'elemento primario che permise alla Città di creare dapprima una ferrea confederazione e poi un impero universale laddove gli altri avevano fallito.




89 a.c., Silla....49 a.c...Cesare...ok grazie, valuterò e ti farò sapere.
Consulta, se vuoi, anche con Costantinus


[Modificato da Iulianus Apostata 09/03/2014 11:59]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

09/03/2014 18:35
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Tribunus Angusticlavius
Per un lavoro di fino si potrebbero fare anche le province imperiali e senatorie...


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

09/03/2014 18:46
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potresti fare uno schema di tutti gli edifici governativi che dovrebbero esser presenti, con relativi bonus etc...? Premetto che il reclutamento di unità, onde evitare di sconvolgere il sistema di gioco, rimane prerogativa esclusiva delle caserme, per cui non dovrebbe venir toccato dagli edifici menzionati.
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11/03/2014 18:34
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Ho steso di getto qualche concetto, controlla che sia coerente onde evitare incongruenze. La storicità soffre di qualche semplificazione ma serve al gioco e nell'insieme penso che vada bene:

Allora i foedera vanno bene così come sono (inseriscili anche in Italia), scambia i valori di crescita demografica delle colonie, e rendile costruibili insieme, cioè non l'una dopo l'altra, né in modo che una sostituisca l'altra. Quando arriva la civitas optimo iure (10% di felicità, 2 di crescita demografica e 5 di bonus economico) scompaiono i foedera, non so come si possa fare. Fuori dall'Italia rendi costruibili le province (-10% di felicità, 10 di bonus economico); siccome la Cisalpina passò storicamente dall'essere provincia a suolo italico, non rendere costruibile la provincia in quelle zone (a meno di non far cambiare la cosa con una risorsa nascosta e uno script). Poi, costruita la provincia, dal tempo di Augusto rendi costruibili due altri edifici, che l'uno escluda l'altro: provincia senatoria (-10% di felicità, 5 di bonus economico), provincia imperialis (10% di felicità, -5 di bonus economico).
[Modificato da Legio XIII gemina 11/03/2014 18:44]


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12/03/2014 15:50
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Tribunus Angusticlavius
ok grazie ;) . Per far "scomparire" un edificio potrei usare il comando dell'EDB per le Riforme militari, che si susseguono.
Ossia, quando compare La Civitas Optimo Iure in una regione, non sarà più possibile costruire i Foedera (in caso questi siano stati già costruiti prima dell'arrivo della Civitas Optimo Iure, andrebbero sostituiti da un edificio di livello successivo).
Altrimenti si potrebbe rendere la Civitas un livello successivo a ciascun Foedera.


Quindi le Colonie, costruibili solo in Italia (dall'Umbria alla Calabria o anche in Cisalpina ed Istria? Ricordo che anche Aquileia fu colonia) sarebbero alternative (l'una esclude l'altra) e non legate a livelli susseguenti?
Inoltre, i Foedera sarebbero alternativi e l'uno esclude l'altro, così come avviene tra Civitas Optimo Iure e Provincia?
La Civitas Optimo Iure, in Italia, non dovrebbe far sparire anche le colonie, e fuori d'Italia non dovrebbe far sparire anche la Provincia?
[Modificato da Iulianus Apostata 12/03/2014 16:43]
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12/03/2014 19:56
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Per quanto riguarda Civitas e Foedera esattamente, con i relativi limiti temporali dei quali abbiamo parlato.

Le colonie sono costruibili ovunque nell'Impero e la costruzione di una non esclude la costruzione dell'altra, possono quindi coesistere nella stessa regione.

Per motivi di gioco un Foedus invece esclude l'altro.

No, poiché le colonie una volta fondate rappresentano dei nuovi centri urbani permanenti con i loro relativi bonus (i quali comunque si "svaluteranno" con la costruzione di tutti i vari edifici nella regione diminuendo in proporzione il loro impatto in una provincia già ricca/romanizzata), ora che ci penso sarebbe invece giusto impedire la loro costruzione dopo che la regione ha già ricevuto Civitas. Inoltre a tal proposito mi hai fatto venire in mente che bisogna impostare come requisito per la concessione della Civitas degli edifici di base che denotano la romanizzazione avanzata della regione es.: arterie consolari, acquedotto, grande foro, latifondo, anfiteatro.

Per quanto riguarda la provincia nemmeno, nonostante la romanizzazione nel periodo storico trattato essa era identificata come tale e rimaneva strutturata economicamente in funzione produttiva.
[Modificato da Legio XIII gemina 12/03/2014 20:11]


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« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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12/03/2014 20:41
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Vediamo se ho capito.


La Colonia Latina e quella Romana potranno comparire ovunque nei territori romani, e l'una non esclude l'altra. Le Colonie escludono i Foedera.

Il Foedera Aequa e il Foedera Iniqua potranno comparire onvunque nei domini romani, e l'uno esclude l'altro. Escludono le Colonie.


La Civitas Optimo Iure comparirà ovunque nei territori romani. Una volta comparsa, non sarà più possibile costruire un Foedera, né una Colonia. La Civitas richiede particolari requisiti rappresentati da edifici costruiti.

Fuori del'Italia (intesa al tempo di Augusto, ossia dall'Istria alla Cisalpina, fino alla Calabria), compariranno le Provincie, costruite le quali, al tempo augusteo (dal 27 a.c.), potrà "edificarsi", alternativamente, una provincia senatoria o una imperiale (l'una esclude l'altra).
[Modificato da Iulianus Apostata 12/03/2014 20:43]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

12/03/2014 21:06
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Tutto perfetto tranne il fatto che i foedera escludono le colonie e viceversa: foedera e colonie coesistono e non hanno alcuna relazione tra di loro.

p.s. Va da se che se realizzi queste modifiche CB staccherà di netto praticamente tutte le altre mod di Rome

Chiunque abbia eventuali correzioni e suggerimenti lo dica.
[Modificato da Legio XIII gemina 12/03/2014 21:16]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

12/03/2014 21:16
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ok allora, per completezza, riformulo:

La Colonia Latina e quella Romana potranno comparire ovunque nei territori romani, e l'una non esclude l'altra.

Il Foedera Aequa e il Foedera Iniqua potranno comparire onvunque nei domini romani, e l'uno esclude l'altro.

La Civitas Optimo Iure comparirà ovunque nei territori romani. Una volta comparsa, farà sparire ex nunc (come nel Diritto Pubblico, quando una legge viene annullata cessando i propri effetti giuridici anche per il passato) il Foedera.
Una volta costruita la Civitas, non sarà più possibile costruire una Colonia (ma il nuovo edificio potrà coesistere con un Colonia eventualmente già costruita); una qualche somiglianza col principio ex tunc (come nel Diritto Pubblico, quando una legge abrogata continua però i suoi effetti per il passato, per le fattispecie precedenti all'entrata in vigore della nuova legge).

La Civitas richiede particolari requisiti rappresentati da edifici costruiti (es.: arterie consolari, acquedotto, grande foro, latifondo, anfiteatro)

Fuori del'Italia (intesa al tempo di Augusto, ossia dall'Istria alla Cisalpina, fino alla Calabria), compariranno le Provincie, costruite le quali, al tempo augusteo (dal 27 a.c.), potranno "edificarsi", alternativamente, una provincia senatoria o una imperiale (l'una esclude l'altra).
[Modificato da Iulianus Apostata 14/03/2014 15:55]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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12/03/2014 21:19
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Non a caso i termini giuridici latini ci aiutano ;)

Tutto perfetto.


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Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

12/03/2014 21:21
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ok :) appena avrò tempo mi metterò all'opera. Ti andrebbe di creare brevi descrizioni per gli edifici trattati (tranne le Colonie, già presenti nel gioco e aventi loro descrizioni)?
Dovrei cercare delle immagini per gli edifici.


Intanto ho inserito nel gioco, o meglio ho reimpostato, la Colonia Latina, che offre:

+ 10% Bonus di ordine pubblico dovuto alla felicità
+ 10% Bonus introiti fiscali
+ 2,5 % (valore 5) Crescita demografica

8 turni necessari per la costruzione, costo 3500 denari.


e la Colonia Romana:

+ 20% Bonus di ordine pubblico dovuto alla felicità
+ 10% Bonus introiti fiscali
+ 1,5 % (valore 3) Crescita demografica

12 turni necessari per la costruzione, costo 6000 denari.

Non è possibile costruire la colonia Latina e quella Romana a Roma (sarà così anche per i Foedera e la Civitas Optimo Iure)





LegioXIIIGemina e Costantinus, se ci sono errori fatemi sapere.




[Modificato da Iulianus Apostata 15/03/2014 18:59]
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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16/03/2014 02:10
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Ragazzi sapete dove posso scaricare il music pack per Casus Belli ?
[Modificato da ~ Lone Wolf ~ 16/03/2014 02:11]


16/03/2014 13:30
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Re:
~ Lone Wolf ~, 16/03/2014 02:10:

Ragazzi sapete dove posso scaricare il music pack per Casus Belli ?



Non ne ho idea, e credo non sia più disponibile sul web.


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16/03/2014 13:40
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Re: Re:
Iulianus Apostata, 16/03/2014 13:30:



Non ne ho idea, e credo non sia più disponibile sul web.




Allora spero che nella prossima versione possiate inserirle! Peccato che io non mi ricorda più come impostarle altrimenti vi avrei aiutato :sonno



17/03/2014 20:59
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Iulianus perdonami ma ho ripreso gli studi e sono abbastanza impegnato (a questo si somma la mia naturale pigrizia), soprattutto per le descrizioni non ho tempo. Per quanto riguarda le immagini, le uniche che mi vengono in mente possono essere quelle di altre mod e non credo che ti interessino.


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17/03/2014 21:33
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Tranquillo. Avrei solo bisogno di sapere se va bene l'impostazione così come l'ho postata. Inoltre volevo sapere se l'edificio "Provincia" possa coesistere, fuori dell'Italia, con una Colonia (latina o romana), senza che la sostituisca o che ne impedisca una successiva costruzione; e se inoltre una "provincia" possa coesistere con una "Provincia Imperiale" o senatoria, senza sostituzioni o "abrogazioni" ex tunc.


Buono studio per il resto.


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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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18/03/2014 10:52
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Leggendo l'impostazione, propongo di fare così: a Roma rendi già costruito l'edificio della Civitas Optimo Iure dall'inizio della campagna, inoltre rendi pure costruibili le colonie, che nel Lazio c'erano. In realtà c'erano anche dei foedera, ma per motivi di gioco è meglio toglierli.

La provincia può coesistere tranquillamente con le colonie e queste possono essere costruite anche quando è già presente la Provincia, è solo quando è stata concessa la Civitas che è inutile costruire colonie.

Gli edifici di provincia imperiale e provincia senatoria non eliminano quello base della provincia (il quale è comunque richiesto per la loro costruzione).

Mi è inoltre venuto in mente un ultimo dettaglio, non di meno importante, ALLA LISTA DEGLI EDIFICI NECESSARI ALLA COSTRUZIONE DELLA CIVITAS OPTIMO IURE AGGIUNGI LA COLONIA ROMANA.

Grazie, altrettanto, mi pare di aver capito che abbiamo simili occupazioni.
[Modificato da Legio XIII gemina 18/03/2014 15:59]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

18/03/2014 20:27
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ok. Si infatti io studio alla Sapienza, come credo anche tu.

Quando avrai tempo, potrai esaminare celermente questo. A presto.

Colonia Latina:

+ 10% Bonus di ordine pubblico dovuto alla felicità
+ 10% Bonus introiti fiscali
+ 2,5 % (valore 5) Crescita demografica

8 turni per la costruzione
costo 3500 denari.


Colonia Romana:

+ 20% Bonus di ordine pubblico dovuto alla felicità
+ 10% Bonus introiti fiscali
+ 1,5 % (valore 3) Crescita demografica

12 turni per la costruzione
costo 6000 denari.


Foedera Aequa:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: +10%
Bonus introiti fiscali -10%

Turni costruzione: 4
Costo: 0



Foedera Iniqua:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: -10%
Bonus introiti fiscali +10%

Turni costruzione: 4
Costo: 0


Civitas Optimo Iure:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: +10%
Crescita demografica 2 (1%)
Bonus introiti fiscali 5 (5%)

Turni costruzione: 8
Costo: 0


Provincia:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: -10%
Bonus introiti fiscali +10%

Turni costruzione: 8
Costo: 0


Provincia Senatoria:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: -10%
Bonus introiti fiscali +5%

Turni costruzione: 4
Costo: 0


Provincia Imperialis:

Ordine pubblico dovuto alla felicità: +10%
Bonus introiti fiscali -5%

Turni costruzione: 4
Costo: 0


[Modificato da Iulianus Apostata 24/03/2014 13:40]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

24/03/2014 17:59
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Va tutto bene Iulianus :up


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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

24/03/2014 21:32
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Perfetto ;)

Per quanto riguarda le immagini, per la Provincia di base e per quella senatoria ho inserito la scritta SPQR (grigia per la prima, rossa per la seconda) mentre per quella imperiale ho intenzione di inserire un' Aquila imperiale, dorata.
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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25/03/2014 09:54
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Salve ragazzi, per aumentare il numero di turni per le varie costruzioni, oltre all'export_descr_building, quali file devo modificare?
25/03/2014 19:36
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Re:
titolabieno., 25/03/2014 09:54:

Salve ragazzi, per aumentare il numero di turni per le varie costruzioni, oltre all'export_descr_building, quali file devo modificare?



Se trattasi di costruzioni contenute solamente in quel file (l'EDB.txt), nessun altro.


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26/03/2014 11:44
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Re: Re:
Iulianus Apostata, 25/03/2014 19:36:



Se trattasi di costruzioni contenute solamente in quel file (l'EDB.txt), nessun altro.





e per le altre che non compaiono li?


26/03/2014 14:25
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esistono files appositi che non ricordo.
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27/03/2014 10:22
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Re: Re: Re:
titolabieno., 26/03/2014 11:44:



e per le altre che non compaiono li?




Grazie comunque, sei sempre molto gentile.
Volevo rendere più longevo il tuo mod e arruolare prima le legioni (sempre ad uso personale). Pensi che nella nuova mini-mod i Germani saranno più reattivi? purtroppo vedo che hanno delle mire verso est, e quando sono in procinto di cominciare la campagna in Gallia molte città della Belgica e oltre il reno sono già in possesso dei Britanni. successivamente quando sbarco in Britannia la loro resistenza è molto opaca; cosa ne pensi?

27/03/2014 11:48
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Si possono rendere le guarnigioni ribelli più consistenti, magari affiancate da altri eserciti nelle regioni britanniche, similmente a quanto fatto per Gallia e Germania.
[Modificato da Legio XIII gemina 27/03/2014 11:49]


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« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

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« Pallida no ma più che neve bianca
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« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

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27/03/2014 22:00
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Re:
Legio XIII gemina, 27/03/2014 11:48:

Si possono rendere le guarnigioni ribelli più consistenti, magari affiancate da altri eserciti nelle regioni britanniche, similmente a quanto fatto per Gallia e Germania.



intendi rinforzare le guarnigioni ribelli in Britannia?


@titolabieno

Non c'è di che. Ho rinforzato le guarnigioni ribelli di Gallia e Germania, in modo che vengano bilanciate le espansioni gallica e germanica.


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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

27/03/2014 22:22
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Ciao a tutti ragazzi! ringrazio Iulianus e tutti quelli che ci lavorano mod spettacolare!!

Volevo chiedervi una cosa: Il cancello degli Egizi quello in mura di pietra non spara darti contro nessuno ma la cosa peggiore e che non posso fargli salire sopra i soldati. Spero che mi sono spiegato.

Io gioco alla mod 1.8.0
27/03/2014 22:28
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Re:
IX° Legione, 27/03/2014 22:22:

Ciao a tutti ragazzi! ringrazio Iulianus e tutti quelli che ci lavorano mod spettacolare!!

Volevo chiedervi una cosa: Il cancello degli Egizi quello in mura di pietra non spara darti contro nessuno ma la cosa peggiore e che non posso fargli salire sopra i soldati. Spero che mi sono spiegato.

Io gioco alla mod 1.8.0



aggiorna il mod alla ver. 1.8.5. trovi tutto in prima pagina. In ogni caso, il tuo eventuale problema dovrebbe derivare da un limite del gioco base, non del mod.


[Modificato da Iulianus Apostata 27/03/2014 22:28]
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

28/03/2014 00:32
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Re: Re:
Iulianus Apostata, 27/03/2014 22:00:



intendi rinforzare le guarnigioni ribelli in Britannia?




Esattamente, ed aggiungere una o più armate ribelli intorno agli insediamenti. Se l'IA dei Britanni riesce ad invadere il continente troppo presto vuol dire che il giocatore umano è in grado di farlo molto più velocemente espandendosi a destra e a manca senza troppi problemi. Se nella campagna con i Galli ed i Germani il giocatore deve combattere contro molte tribù ribelli prima di "unificare" la propria nazione, sarebbe giusto a questo punto far si che la campagna britannica risulti altrettanto ostica.


p.s. se nel descr_sm_faction è scritto i Britanni preferiscono le invasioni navali è meglio mettere no, anche se non mi sembra che fosse così.
[Modificato da Legio XIII gemina 28/03/2014 00:40]


« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »

Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I


« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »

Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784


« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »

Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172


« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »

Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti


« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »

Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale

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