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[TOPIC UFFICIALE] Rome Casus Belli Gold

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2022 16:56
26/04/2014 18:55
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Ciao. Se installi RTW Alexander liscio, devi installare Casus Belli su una cartella diversa da quella di Rome total war liscio, in modo che non lo sovrascriva: le istruzioni sono in prima pagina.
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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

26/04/2014 20:28
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salve a tutti, quando uscirà la 1.90?
27/04/2014 12:44
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Tribunus Angusticlavius
Ciao. Attualmente non siamo in grado di dare notizie sul periodo di rilascio. Ci sto lavorando.
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

27/04/2014 20:15
Re:
Iulianus Apostata, 26/04/2014 18:55:

Ciao. Se installi RTW Alexander liscio, devi installare Casus Belli su una cartella diversa da quella di Rome total war liscio, in modo che non lo sovrascriva: le istruzioni sono in prima pagina.




ah ok! avevo letto male ;) perfetto grazie ancora per la disponibilità!


installato roma in due cartelle come descritto, alexander roma e barbarian non partono mentre nell'altra cartella RCB parte!
[Modificato da Sogeking90 27/04/2014 20:40]
13/07/2014 11:22
Iulianus, io non m'intendo di modding o quant'altro, tuttavia vorrei dar il mio contributo ed aiutarti per quel che posso.
Stai facendo un magnifico lavoro e, eccettuata la grafica, la tua mod potrebbe benissimo competere con Rome 2, se non essergli superiore.
Bando alle ciance ed ai complimenti :bravo , io potrei rivedere e correggere (come "correttore di bozze") i files testo della mod, dietro tua approvazione.
Non intendo dire che tu non sappia la lingua italica, anzi, poi ho visto che ti curi molto ( anch'io condivido appieno il tuo pensiero) di preservarla da influssi stranieri :up .
Soltanto, io potrei alleggerirti il lavoro e affinar l'italiano di Wikipedia, visto che credo tu aggiunga precisazioni, ma ho riscontrato molti stralci presi da Wikipedia (non è una critica). Io mi offrirei di eliminare, riscrivere o ridurre le sezioni (che concorderei con te prima) superflue, così da produrre una mod eccelsa anche nell'ambito linguistico.
Fammi sapere scrivendo sul forum. Grazie della cortese attenzione e scusa della lunga pappardella :angelo
[Modificato da C. Iulius Caesar 14/07/2014 11:36]
13/07/2014 13:14
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Ciao Iulius Caesar,

Ti ringrazio molto per la tua offerta di contributo ;) . Ad ogni modo, lavorando alla futura patch 1.9.0, ho già rivisto molte descrizioni della mod, correggendole a livello ortografico, e per quanto riguarda dei nuovi edifici e altre cose che ho aggiunto (soprattutto quelli che compariranno con la prossima patch) per le loro descrizioni ho preso spunto, con molta cura, dalla Treccani.
Riguardo agli edifici, non credo ci sia bisogno di correggere molto.
Credo invece che potresti darmi una mano correggendo ortograficamente le descrizioni delle unità (che avevo comunque già rivisto - ma è sempre meglio controllare) e quelle contenute in qualche altro file. ma penso si tratti di poca roba.
Cerco di rilasciare la patch prima di autunno, per cui non so se saresti in grado di completare il lavoro a breve.

Grazie ancora.
[Modificato da Iulianus Apostata 13/07/2014 13:14]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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Gianni Granzotto,"Annibale"

13/07/2014 19:34
Potresti inviarmi alcuni files per mail: ho ancora tutta l'estate e mi metterei subito al lavoro. :)
13/07/2014 19:59
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Va bene ti manderò via ffz mail il file export_units.txt, che contiene le descrizioni delle unità.
Occorre solamente un ulteriore controllo ortografico o logico.
I contenuti vanno lasciati così come sono (ma puoi anche segnalarmi eventuali errori riguardo all'argomento di una descrizione, nel caso le informazioni siano storicamente errate o comunque ci sia da rivedere o eliminare)

Naturalmente, compiuto il lavoro, ti inserirò nei crediti di Casus Belli.


Comunque le descrizioni di Casus Belli, per la maggior parte, furono iniziate da un'altra "squadra" di lavoro, che le trasse da Wikipedia.
Io poi le corressi e arricchii talvolta.
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Gianni Granzotto,"Annibale"

13/07/2014 20:07
Re:
Grazie infinite della tua rapida risposta. Ho visto il messaggio e domani inizierò il mio labor. Davvero mi mettteresti nei crediti di gioco??? Grazie!!! :inchino
Ho modificato la descrizione dei contadini:I contadini sono guerrieri restii ad imbracciare le armi e scendere in battaglia, ma quelli barbari combattono meglio di tanti altri: la difficile vita che conducono li ha resi uomini duri ed abituati a sopportar fatiche e privazioni. Il numero è un fattore importante in qualunque esercito, e costringere i contadini a combattere è un sistema per riuscire a schierare in campo molti uomini in modo veloce ed economico. Essi dimostrano scarso senso tattico e ancor meno volontà di combattere: preferirebbero di gran lunga difendere le proprie case anziché essere trascinati in una battaglia della quale non comprendono la logica, né - d'altronde- essa interessa loro. Sono comunque esperti nello sfruttare il terreno ed ogni eventuale riparo.


P.s. Posso corregger con aggiunte personali??? :angelo

Sì, lo so: l'Alaudae Team diede avvio ai lavori (squadra comprendente Modred e Sirius, tra gli altri) e, terminato l'aggiornamento 1.5, hai preso le redini dell'impresa. :dentoni



[Modificato da C. Iulius Caesar 13/07/2014 22:01]
14/07/2014 00:26
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Chi lavora per Casus Belli ha diritto ai crediti :).
Le aggiunte personali non servono. Bastano il controllo ortografico o logico.
Vanno bene anche arricchimenti espressivi come hai fatto con la descrizione dei contadini, purché, ripeto, non si alteri il contenuto del testo; ossia non si cambino le informazioni (a meno che non sia strettamente necessario).
[Modificato da Iulianus Apostata 14/07/2014 00:31]
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14/07/2014 09:02
Re:
Grazie della tua comprensione e disponibilità. :up
Sto procedendo spedito, secondo le tue direttive, Auguste Iuliane Apostata! :inchino :eeee


14/07/2014 09:38
Scusa, ma queste scritte " \n " devo lasciarle?
P.s. Perdona la mia ignoranza, ma è un linguaggio di C++? :sedia
14/07/2014 11:56
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si le scritte \n vanno lasciate. Non so di che linguaggio si tratti.
Fino a mercoledì sono impegnato con lo studio per un esame, per cui non posso seguire la cosa almeno fino giovedì. Buon lavoro :)
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https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

14/07/2014 12:30
Re:
In bocca al lupo allora! ;)


14/07/2014 12:44
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crepi ;)
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
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«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

17/07/2014 20:16
Re:
Ciao! Se non son troppo indiscreto e non mi sto prendendo troppa confidenza, com'è andato l'esame?
Comunque, bando alle ciance: l'impresa sta procedendo a gonfie vele e, se tu sei d'accordo, vorrei riportare nella discussione le descrizioni corrette ed integrate, man mano che le passo in rassegna.
Fammi sapere. A presto. :boing

17/07/2014 20:25
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Ciao. L'esame è andato così e così. Speriamo bene per i risultati (era scritto).

Per evitare confusione, meglio evitare di postere le descrizioni quì sul forum. Comunque sono ancora impegnato con gli esami. Dovrei averne un altro la prossima settimana.
Comunque, ripeto, le integrazioni alle descrizioni possono essere messe soltanto quando strettamente necessario, es. al fine di chiarire concetti. Immagino comunque che tu stia facendo un bel lavoro.

A presto :)
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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

17/07/2014 20:26
Re:
Ricevuto! :dentoni
Ah! Un'ultima richiesta: posso aggiungere il logo di Casus Belli come firma personale?
Ancora un saluto e grazie ancora per l'enorme lavoro che stai compiendo.
P.s. Spero che il prossimo esame ti vada meglio :up

[Modificato da C. Iulius Caesar 17/07/2014 20:33]
17/07/2014 21:09
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Grazie a te per quello che stai facendo per Casus Belli ! Oggigiorno è prezioso avere giovani dediti alla cultura italiana.
Certo che puoi aggiungere il logo di Casus Belli. Soprattutto se non si tratta di Casus Belli Gold (l'immagine che ho io in firma), ma di qualche immagine di Casus Belli relativo all'alaudae team o al progetto di Modred, non sono io ad avere voce in capitolo. Ad ogni, modo, l'utilizzo è assolutamente libero. Su TWC ho messo pure questo:

www.twcenter.net/forums/showthread.php?581982-Rome-Casus-Belli-Gold-New-Signatures-and...

In bocca al lupo per tutto e grazie per l'augurio ;)

P.S.
Comunque, dopo l'aludae team e Modred, l'utente Dio0, prima di me, si occupò di Casus Belli.
Tanti hanno contribuito al progetto.
[Modificato da Iulianus Apostata 17/07/2014 21:13]
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Gianni Granzotto,"Annibale"

18/07/2014 13:03
Re:
Scusa se ti disturbo ancora una volta, ma in che modo posso aggiunger immagini alla scheda utente? Ci ho provato, ma senza successo (così da averle come le tue - per intenderci - sotto le frasi celebri).
Grazie di ogni tua eventuale risposta e a presto. :bravo

18/07/2014 21:27
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Ciao guarda ora non posso darti spiegazioni per via della fretta. Ma puoi chiedere ad andry18 o a qualche altro amministratore di questo forum ;)

A presto.
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Gianni Granzotto,"Annibale"

20/07/2014 20:14
Re:
Iuliane, ho appena completato la cinquantesima pagina!
Son ad un quarto dell'opera! Mi merito un :bravo :troll :angelo

21/07/2014 01:07
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Continua così sarà un bel lavoro !
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

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«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

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«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

25/07/2014 20:31
Re:
Sono alla pagina settantasettesima! Finalmente mi gusterò le unità romane!!! :dentoni :boing :eeee


22/08/2014 15:02
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Registrato il: 22/08/2014
Età: 35
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Miles
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:125665074=Iulianus Apostata, 23/04/2014 21:49] Ciao, a parte Depositfiles.com, è possibile scaricare la ver. 1.8.0 da quì:

www.gamefront.com/files/22708503/RCB_1.8.0_GOLD.exe

ma non so se funge da server italiani.


A me il collegamento a Depositfiles funziona.

[/QUOTE][/POSTQUOTE]

Salve a tutti.
Sono nuovo del forum anche se seguo le mod di casus belli da tempo
State facendo veramente un ottimo lavoro e ho giocato tempo fa fino alla 1.7.0 gold

Volevo scaricare la 1.8.0 gold ma con il link di depositfiles una volta scaricato e aperto il file con 7-zip sulla cartella di rtw mi da circa 9500 errori su 13800 file.
Ho già provato diverse volte a riscaricare il tutto ma mi da sempre lo stesso problema di file danneggiati.
Sarebbe possibile da parte di qualcuno uppare nuovamente il file o comunque controllare che il tutto funzioni correttamente?

Grazie a tutti


23/08/2014 09:46
Re: Re:
ombre89, 22/08/2014 15:02:



Salve a tutti.
Sono nuovo del forum anche se seguo le mod di casus belli da tempo
State facendo veramente un ottimo lavoro e ho giocato tempo fa fino alla 1.7.0 gold

Volevo scaricare la 1.8.0 gold ma con il link di depositfiles una volta scaricato e aperto il file con 7-zip sulla cartella di rtw mi da circa 9500 errori su 13800 file.
Ho già provato diverse volte a riscaricare il tutto ma mi da sempre lo stesso problema di file danneggiati.
Sarebbe possibile da parte di qualcuno uppare nuovamente il file o comunque controllare che il tutto funzioni correttamente?

Grazie a tutti




Io l'ho scaricato ora per trovar un riscontro al tuo problema, ma il collegamento da DepositFiles funziona perfettamente e anche l'estrattore dei files.

05/09/2014 03:25
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Miles
Modifica a Casus belli e problema con Barbarian invasion
Salve a tutti ragazzi,
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi.
Ho alcuni problemi:
Ho installato la mod di Casus belli 1.8.5,e mi chiedevo in che modo si può tornare alla normale datazione storica, ovvero utilizzare gli anni secondo la nascita di Cristo e non secondo la nascita dell'urbe (ad urbe condita).
Secondo problema:
Dopo aver installato Casus belli 1.8.5,non mi funziona più Barbarian invasion,ovvero si blocca (e non ne esce più) alla prima schermata che appare subito dopo averlo avviato dal collegamento. Tengo a precisare che ho installato il tutto su Windows 7,e che le versioni dei giochi sono la 1.5 per Rome, e la 1.6/1.7 per Barbarian invasion (non ricordo bene la versione di quest'ultimo ..). Per intenderci,sono la vecchia versione in DVD di Rome total war gold edition più Barbarian invasion.
Ultimo quesito:
Come si fa ad accelerare il tempo nelle battaglie tattiche?
Grazie ancora a tutti e tantissimi complimenti a tutto lo staff di Casus belli.
Questa mod è veramente formidabile!!! :bravo :bravo :bravo


[Modificato da Guztotalwar 05/09/2014 06:43]
05/09/2014 11:09
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Tribunus Angusticlavius
Re: Modifica a Casus belli e problema con Barbarian invasion
Guztotalwar, 05/09/2014 03:25:

Salve a tutti ragazzi,
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi.
Ho alcuni problemi:
Ho installato la mod di Casus belli 1.8.5,e mi chiedevo in che modo si può tornare alla normale datazione storica, ovvero utilizzare gli anni secondo la nascita di Cristo e non secondo la nascita dell'urbe (ad urbe condita).
Secondo problema:
Dopo aver installato Casus belli 1.8.5,non mi funziona più Barbarian invasion,ovvero si blocca (e non ne esce più) alla prima schermata che appare subito dopo averlo avviato dal collegamento. Tengo a precisare che ho installato il tutto su Windows 7,e che le versioni dei giochi sono la 1.5 per Rome, e la 1.6/1.7 per Barbarian invasion (non ricordo bene la versione di quest'ultimo ..). Per intenderci,sono la vecchia versione in DVD di Rome total war gold edition più Barbarian invasion.
Ultimo quesito:
Come si fa ad accelerare il tempo nelle battaglie tattiche?
Grazie ancora a tutti e tantissimi complimenti a tutto lo staff di Casus belli.
Questa mod è veramente formidabile!!! :bravo :bravo :bravo





ciao. Grazie per i complimenti. Per aumentare la velocità nelle battaglie basta cliccare CTRL+T. Per il problema con barbarian invasion, così su due piedi non saprei come aiutarti.
Per cambiare la datazione è un processo un pochino complesso. Non ricordo quale siano i files da modificare.


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IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

15/09/2014 23:13
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Ci può essere la possibilità di vedere CB Con la. Mappa di EB 1.2?
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