Battaglie Memorabili e Strategie......

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Costantinus
00lunedì 14 luglio 2008 11:52
mod?
Gabibbo93
00lunedì 14 luglio 2008 12:38
Tutto made by Gabibbo, niente mod esterni, a parte l'Al Factions Skin Pack.
Della battaglia che dici?
TGD5511
00lunedì 14 luglio 2008 13:55
@Gabibbo: Bella battaglia, complimenti ;)
TGD5511
00lunedì 14 luglio 2008 14:28
La Battaglia di Pergamo
Mod: XGM


Antefatto:
Dopo la sconfitta del Regno Macedone e l'unificazione della penisola Balcanica, Antigono di Sparta venne proclamato "Basileus Twn Ellenikwn", Re dei Greci, per voto popolare.
Il neonato Regno Greco possedeva un vasto esercito, veterano delle campagne macedoni, ed una grande flotta, ma era seriamente minacciato dalla coalizione di Poleis greche libere (// Greci Ribelli) le quali, possedendo un gran numero di armati e di navi, perpetravano attacchi contro le città di confine.
Presa l'iniziativa il sovrano sbaragliò i ribelli in alcune battaglie prendendone le principali città, fra cui il ricco avamposto di Alicarnasso, in mezzo a domini Seleucidi.
Il Basileus Seleucida, Seluco, non vide di buon occhio l'espansione greca nei domini adiacenti ai suoi e colse l'occasione per dichiarare guerra.
Antigono, brillante generale, condusse alcuni vittoriosi assalti che lo portarono in 3 anni ad impossessarsi dell'intera costa occidentale, ma la reazione dei nemici non si fece attendere.
Nel 257, quando il figlio era impegnato a combattere nel Ponto, Antigono venne cinto d'assedio a Pergamo, mentre svernava, da un esercito numericamente superiore e dotato di carri falcati, comandato da Giras.
Il Re, volendo cogliere in contropiede gli avversari, all'alba fece una sortita.


La Battaglia:
L'esercito Greco era formato per buona parte da falangiti di stampo macedone, e per la restante da falangiti greci, frombolieri e cavalieri leggeri.
La battaglia sembrava favorire Giras, che era dotato di un maggior numero di uomini e godeva di una posizione predominante sul campo di battaglia.
La prima mossa del Re fu di fare uscire i soldati dalla città, nella speranza di riuscire a schierarli prima di un attacco seleucida; Giras dal canto suo preferì far allontanare il suo esercito, preferendo non rischiare l'esito di uno scontro così favorevole con un attacco così avventato.
L'Armata ellenica si schierò con i Falangiti Macedoni (quindi che utilizzano la formazione a falange) sulla sinistra, con il fianco coperto dalle mura cittadine, e quelli greci sulla destra, per sfruttare la loro maggiore mobilità.
La cavalleria, quattro reggimenti, era riunita sotto il suo vessillo sulla destra, e alle sue spalle era schierata, celata dagli imponenti cavalli, la temibile Guardia Reale Spartana.
Il piano era semplice e lineare: attirare i carri falcati, punto di forza nemico, contro la cavalleria, per poi farla ritirare e farli trovare faccia a faccia con gli spartani ed essere distrutti da dietro.
La fanteria, contrariamente a quanto era solito fare, avrebbe svolto un ruolo marginale nello scontro, limitandosi a resistere.
Le danze si aprirono con il tiro intensificato dei frombolieri da entrambe le parti, che fece più vittime fra i ranghi Seleucidi per la compattezza della formazione.
Una volta terminato il lancio Giras non ne volle sapere di fare avanzare lui il suo esercito, per cui fu Antigono a doverlo fare: l'armata greca doveva avanzare lineare, pronta per assumere la posizione di combattimento il più celermente possibile.
Ma, contrariamente alle aspettative del Re Greco, i carri non attaccarono la cavalleria, rimanendo al loro posto dietro le schiere: Giras aveva intuito il piano.
Le falangi furono l'una di fronte all'altra, mentre i reparti che avevano in dotazione giavellotti tiravano da entrambe le parti facendo irrilevanti vittime.
Antigono ordinò al suo fianco destro, formato dai falangiti greci, di caricare il rispettivo fianco sinistro seleucida, aprendo così una faglia fra i due lati.
Giras, accorgendosi dell' "errore", comandò tempestivamente ai suoi carri di penetrarvi ed attaccare alle spalle la fanteria greca.
La vittoria sembrava a portata di mano ma tutto era stato previsto.
I carri infatti penetrarono, ma si trovarono faccia a faccia con la Guardia Reale Spartana, che ingaggiò un sanguinoso combattimento.
Il Re Greco allora ordinò la carica di tutta la fanteria contro Giras stesso, protetto oltre che dai suoi cavalieri scelti dai frombolieri ritirati.
Al momento dell'impatto nulla potè la cavalleria del generale seleucida in minoranza numerica e inesperta contro la calca greca veterana, ed immediatamente si vide costretta alla fuga.
Ma questa non durò a lungo: i miliziani a cavallo ebbero gioco facile a bersagliare i fuggiaschi con i dardi appuntiti.
Giras cadde e fu la fine.
La notizia si sparse rapidamente ed i primi ad andare in fuga furono i carri, stremati da uno scontro con la Guardia Reale, seguiti a ruota dai fanti impegnati nello scontro.
I carri falcati in fuga andarono ad impattare contro la propria falange non ancora impegnata nello scontro, scomponendone i ranghi, e fu allora che il momento fu propizio per l'avanzata.
Accerchiata da due lati e priva di una guida la falange seleucida volse rapidamente in fuga, una fuga che divenne un massacro a causa della cavalleria avversaria.
Quando la sera calò, Pergamo era libera dall'assedio e, poco dopo, arrivò la notizia della presa di Cyrion, da parte del Principe.

Conseguenze:
La battaglia rappresentò il primo vero scontro, uno scontro che mise in luce l'inadeguatezza della macchina bellica seleucida e costituì il primo "incidente di percorso" degli eserciti argentei.
Grazie a questo rapido ed indolore successo Antigono ebbe facile gioco nella sottomissione di buona parte dell'Anatolia, e fu pronto in pochi anni per la penetrazione in Siria.

Gabibbo93
00lunedì 14 luglio 2008 14:41
Prafo!
Bella battaglia, non difficilissima(mi pare) ma ben narrata. =)
TGD5511
00lunedì 14 luglio 2008 20:05
Re:
Gabibbo93, 14/07/2008 14.41:

Prafo!
Bella battaglia, non difficilissima(mi pare) ma ben narrata. =)


Se c'è una cosa che 5 anni di RTW mi hanno insegnato è come una semplice intuizione, come quella di attirare i carri (con le Darth Formation l'IA diventa relativamente competitiva) contro la Guardia Reale, possa cambiare le sorti della battaglia.
A poco serve imbastire grandi imboscate o accerchiamenti in grande stile, che possono fallire per un minimo disguido, quando con una piccola finezza si può stravolgere l'esito di qualsiasi scontro [SM=g8361]

Gabibbo93
00lunedì 14 luglio 2008 21:13
Beh, ho appena finito una battaglia con i giuli, io 980 legionari: 8 unità di astati, 1 di arceri, 1 di triarii, 2 cav. mercenarie galliche e il generale.
i galli sono 1600 circa tra guerrieri, schermagliatori e 3 generali.
Mi trovo di fianco una roccia e la uso per proteggere il fianco destro, metto i legionari in una linea profonda a semicerchio e a muro di scudi, all'estremità metto i triarii e 1 delle cavallerie mercenarie, dall'altra parte della roccia l'altra.
I galli schermagliano un po' e caricano, il mio muro di scudi regge e i cavalieri nemici si gettano nella mischia, uccido il generale con il mio e a ogni carica gallica c'è la rotta totale. All'improvviso tutti gli uomini nemici scappano, i cavalieri nemici vengono massacrati dalla cavalleria leggera, i fanti anche da quella pesante.
Totale perdite mie: 87
Perdite galliche: 1547

Questo dimostra che il muro di scudi se non aggirato è meglio o quasi di una falange. xD

Sto ancora sorridendo nel pensare alle migliaia di galli morti... sbaaaaav...
Francesco 88
00martedì 15 luglio 2008 15:50
Il Sacrificio della X Legione Gallica

Mod : Spqr Total War

Situazione

Roma dopo essersi impadronita delle Gallie dei Balcani della Grecia e del Nord Africa volge ora la sua attenzione sulla penisola iberica. La penetrazione comincia con la conquista delle città galliche di Tarraco e Vitoriacum , ciò determina la definitva sparizione della civiltà gallica . Quindi tocca alle città cartaginesi di Valencia , Nova Cartago e Gades . A questo punto rimane da conquistare la pars occidentalis della penisola precedentemente lasciata in mano ai ribelli dai cartaginesi. Il primo obiettivo è conquistare la città di Toletum . Per fare ciò viene mobilitata la X legione GALLICA di stanza a Tolosa .

La Battaglia

L'armata composta da 1200 uomini entra nel territorio nemico che pullula di armate ribelli ( ben 6 costituite ciascuna da 1800-2000 uomini ) .Per raggiungere Toletum la X Legione deve attraversare una stretta vallata. E qui avviene il disastro .I Ribelli attaccano. L'armata Romana sostiene senza grosse difficoltà l'impatto con i primi eserciti subendo perdite poco rilevanti risultando in un primo momento vittoriosa . Ma i ribelli non si arrendono e continuano ad attaccare l'armata ( in un solo turno viene attaccata ben 5 volte ) . La X è oramai in trappola .Impossibilitata a ritirarsi e a reclutare truppe mercenarie per rimpolpare i ranghi la IX ridotta ora ad 800 uomini affronta un gigantesco esercito costituito da 2200 soldati.I rinforzi costituiti da un esercito di truppe ausiliarie stanno arrivando ma non si sa se giungeranno in tempo per la battaglia . Nel frattempo ricomincia lo scontro . Dopo una prima fase di equilibrio le coorti romane cominciano a cede terreno mentre i resti della cavalleria che costitutivano i reparti più provati dai recenti scontri vengono sopraffatti da quella nemica .Nella mischia trova la morte anche Aulo Macrino il generale dell'armata. Alla fine il fronte cede e l'esercito va in rotta massacrato dalla cavalleria leggera ribelle. I reparti che fortunatamente riescono a fuggire vedono arrivarsi di fronte l'esercito di rinforzo che sconfigge facilmente i ribelli e quindi conquista Toletum rimasta completamente sguarnita . Ma della X Legione è rimasto ben poco . Su 1200 uomini meno di 200 prendono la via del ritorno verso Tolosa . Oltre al danno si aggiunge la beffa , l'umiliazione massima per una legione : i ribelli hanno catturato l'aquila della legione che trasferiscono a Carunium sull'oceano Atlantico .

Risultati

Il sacrifico della X Legione ha permesso di uccidere più di 10.000 soldati ribelli e di conquistare Toletum .Un risultato considerevole non c'è dubbio tuttavia il prezzo da pagare è stato altissimo. Ma per sopravvissuti la partita è appena cominciata . Essi sanno che per poter riscattare il loro onore devono riprendere l'aquila e quindi conquistare Carunium . Forse un giorno un'armata guidata da coorti della X Legione Gallica marcerà nuovamente in terra iberica . Riuscirà nell'ìmpresa ?
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 17:02
Battaglia di Mediolanum
-Antefatto:
Grazie a un colpo di mano la Gens Iulia è riuscita a conquistare Patavium senza incontrare resistenza; ora la Legio I Italica è in marcia verso Mediolanum, con lo scopo di conquistare l'ultima roccaforte gallica nel nord Italia. Sulla sua strada si para, però, la più imponente armata gallica mai vista dai tempi del sacco di Roma del 390 ac. Fortunatamente 4 reparti di astati sono arrivati a rinforzare la legione di Decio Giulio, che ora si prepara alla battaglia che deciderà le sorti della sua fameglia...
-Schieramenti:
Legio I Italica: 8 unità di astati(4 senza esperienza gli altri esp.2), 1 unità di triarii(esp.2), 1 unità di arceri(esp.1), 2 unità di cavalieri barbari mercenari, 1 generale(esp.3): 900 uomini circa.
Orda gallica: 8 unità di guerrieri(esp.1 o 2), 3 generali(esp.2), 1 unità di cavalieri barbari(esp.1), 5 unità di schermagliatori, 3 unità di guerrieri con spada(esp.2): 1600 uomini circa.

-Campo di battaglia:
Pianura con una grande roccia nel mezzo dello schieramento romano, nevica. Condizioni climatiche a vantaggio del Galli.

-Battaglia:
Decio, su consiglio di un centurione, ordina di schierare i soldati in un unica linea sul fianco sinistro della roccia a semicerchio, per evitare aggiramenti e di mettere i triarii e una unità di cavalleria al lato scoperto. L'altra unità, con due di Astati e gli arceri rimarrà in attesa come riserva. Tutte le unità sono a muro di scudi e hanno l'ordine di lanciare tutti i pila.
Lugoterige schiera i suoi su tre linee: schermagliatori, fanti leggeri e fanti pesanti, dietro a tutti mette i cavalieri.

La battaglia comincia con una serie di schermaglie che decimano gli schermagliatori gallici e continua con una folle carica dei barbari contro gli scudi romani. Al fronte vengono mandate le unità di Astati di riserva per tenere, mentre la cavalleria e Decio affrontano i cavalieri nemici, che vengono battuti e mandati indietro. Il centro Romano viene intanto attaccato dai fanti con spada che riescono quasi a sfondare, solo l'intervento dei Triarii salva i Romani.
All'improvviso tutte le unità galliche, anche le riserve, si lanciano all'attacco e il fronte è in difficoltà.
Decio affida il comando a un suo fidato ufficiale e, con metà dei cavalieri mercenari e la sua scorta, circumnaviga la roccia, caricando alle spalle i Galli. La rotta dei barbari è completa! circa 500 guerrieri fuggono, ma vengono raggiunti e uccisi quasi tutti, solo 90 Galli fanno ritorno a Mediolanum, mentre solo 87 romani hanno raggiunto i Campi Elisi!

Conclusione: Con questa battaglia Decio ottiene il controllo del Nord Italia e solo la morte, un anno dopo, stroncherà i suoi sogni di gloria eterna...
Costantinus
00martedì 15 luglio 2008 17:21
piccolo ot: ma se è tutta roba tua come hai messo il muro di scudi?
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 17:22
Ecco un'immagine per capire come eravamo schierati:
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 17:24
Mi sembrava ovvio: ho fatto come in RB! Al posto di quella allargata c'è la formazione a muro di scudi.
Costantinus
00martedì 15 luglio 2008 17:25
cioè hai soltanto cambiato i parametri nell'edu? che numeri hai messo per curiosità?
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 17:31
Allora:
Guarda la stringa formation:

type roman legionary cohort ii
dictionary roman_legionary_cohort_ii ; Legionary Cohort
category infantry
class heavy
voice_type Medium_1
soldier roman_legionary_cohort_ii, 40, 0, 1.3
officer roman_centurion
officer roman_standard
attributes sea_faring, hide_forest, can_sap, hardy
formation 1, 1.5, 0.75, 0.75, 4, square, testudo
stat_health 1, 0
stat_pri 13, 3, pilum, 35, 2, thrown, blade, piercing, spear, 25 ,1
stat_pri_attr prec, thrown ap
stat_sec 9, 3, no, 0, 0, melee, simple, piercing, sword, 25 ,1
stat_sec_attr no
stat_pri_armour 12, 5, 5, metal
stat_sec_armour 0, 1, flesh
stat_heat 5
stat_ground 2, 0, 0, 0
stat_mental 10, disciplined, highly_trained
stat_charge_dist 30
stat_fire_delay 0
stat_food 60, 300
stat_cost 1, 740, 210, 80, 120, 740
ownership romans_julii,romans_brutii,romans_scipii,romans_senate

Ho fatto così con tutta la fanteria pesante romana, più astati e guardie cittadine oltre che con gli altri legionari(argiraspidi, armeni e numidi).

Però l'IA non può usarli.
Costantinus
00martedì 15 luglio 2008 17:44
ho capito... anche io ci avevo provato, ma ho messo numeri più grandi perchè quando tiravano i giavellotti i soldati si incastravano... però se il problema è solo quello e da questi vantaggi ora ci riprovo
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 19:37
Quando tirano i miei legionari i giavellotti partono senza problemi... mah.
Francesco 88
00martedì 15 luglio 2008 20:09
Il Tempo della vendetta

Mod: Spqr Total War

Situazione

Sono passati 8 anni dalla battaglia di Toletum . In questo periodo il fronte iberico è stato lasciato da parte. Roma ha infatti concentrato le sue risorse nella campagna di conquista della ricca Asia Minore ( strenuamente difesa da Greci e Pontici ) e nella guerra punitiva contro i traditori Egizi . I risultati per questi ultimi sono stati devastanti . Con una manovra a tenaglia i Romani assediano da nord la città di Antiochia , la porta per il Medio Oriente, mentre da sud tengono sotto scacco Alessandria d'Egitto. Entrambe le città saranno saccheggiate e gli abitanti massacrati ( 40.000 morti nella sola Alessandria ). Con gli Egizi in crisi attaccati anche dai Parti Roma decide che è arrivato il momento della vendetta . A Tolosa i soldati sopravvissuti fremono dalla voglia di riscattare il proprio onore . L'esercito organizzato è identico per dimensioni e unità a quello di 8 anni prima . Consta di 400 arcieri ausiliari 150 cavalieri piu' il generale e 10 coorti di fanteria appartenenti alla X Legione .

La Battaglia

Un primo esercito ribelle di 1500 uomini viene sbaragliato immediatamente oltrepassata Vitoriacum . Giunti sulla soglia di Carunium i ribelli contrattaccano . 2 Armate di 1800 uomini ciascuno attaccano i Romani che posizionatisi su di un'altura sfruttano gli arcieri per decimare il nemico prima del corpo a corpo. 3400 Ribelli rimangono sul campo insieme ai corpi di 100 Romani. Neanche il tempo che passi il turno che un'altra armata di 2000 uomini attacca i Romani che stavolta si trovano a dover affrontare il nemico inposizione sfavorevole dal basso verso l'alto. Per evitare i giavellotti degli schermagliatori le legioni usano la formazione a testuggine . La mossa funziona . Mentre la cavalleria Romana sbaraglia quella nemica le legioni tengono a bada la fanteria. Quando la cavalleria prende alle spalle i ribelli la partita è chiusa . La vendetta è consumata . Carunium è quindi conquistata e la popolazione massacrata .

Risultati

Roma riconquista l'aquila che aveva perso ed ora possiede il controllo di tutto il Nord della penisola iberica.
Gabibbo93
00martedì 15 luglio 2008 20:49
Ottima battaglia.
memphe
00venerdì 18 luglio 2008 08:50
Gloria agli arcieri beduini mercenari su cammello.... [SM=g8263]
Facendo le debite proporzioni ne bastavano poco meno di 50 x far fuori i 2'000 e passa romani post riforme mariane!! [SM=g8218]
Da notare come i romani gonfino sempre le cifre relative ai nemici, passati da 3 a ben 6, il doppio!! Cafoni... [SM=g8231]
Ho eretto un monumento stile 300 sul luogo dell'epica battaglia.... [SM=g8231] [SM=g8298]
memphe
00venerdì 18 luglio 2008 09:00
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Mannaccia ke casino. [SM=g8077]
Gabibbo93
00venerdì 18 luglio 2008 10:36
Ma come hai fatto a perdere, sciagurato! Con le immense forze di cui ti abbiamo dotato, per giunta! xD
memphe
00venerdì 18 luglio 2008 10:56
Re:
Gabibbo93, 18/07/2008 10.36:

Ma come hai fatto a perdere, sciagurato! Con le immense forze di cui ti abbiamo dotato, per giunta! xD




Come puoi infangare l'eroico capitano Philippos?? [SM=g8231] (almeno credo sia stato quello il nome del defunto... [SM=g8077] )
Caduto x la patria in nome di un avvenire migliore x tutti...
La verità è ke quel lurido fetente avido mercenario voltagabbana chiedeva sempre + soldi di paga, e assurgeva a posizioni troppo in alto x lui.
Cosicchè, in una tragica coincidenza [SM=g8166], un dì dell'anno 202 a. C. con una misera pattuglietta incontrò un intero esercito di romani incazzati neri [SM=g8092] xkè gli avevono raso al suolo la Grecia intera [SM=g8229] ... e perì, causa infarto alla vista di quello ke gli volevano fare... [SM=g8290]
Costantinus
00venerdì 18 luglio 2008 12:20
LOL come hanno fatto a diventare 6?
mike3000
00venerdì 18 luglio 2008 13:09
ma come hai fatto ad uccidergliene 44?erano superman?
memphe
00venerdì 18 luglio 2008 15:56
Nn so neanch'io come il computer abbia potuto contarne 6... mah, misteri [SM=g8077]
E neppure come abbiano fatto a sterminare una mezza coorte di romani! [SM=g8218]
Casi stranissimi, quasi quasi aprirei un topic: "le battaglie + idiote ke avete mai combattuto"...
Gabibbo93
00venerdì 18 luglio 2008 17:01
Siiii! Ottima idea!
Costantinus
00venerdì 18 luglio 2008 17:32
Battaglia di Apamea, Siria.

I parti contendono ormai da molto tempo i territori orientali ai Romani, è stata stretta una debole tregua, ma forse non è servita...

I romani prima di attaccare hanno deciso di attendere l'arrivo di tre legioni: una dalla Cappadocia, una dall'Italia e una dall'Egitto, che andranno a stazionare nei pressi di Gerusalemme, Damasco e Bostra, coprendo così le spalle ai Romani. Inoltre è già stata addestrata una nuova legione in Egitto per presidiarlo e per essere usata come riserva strategica, ed un'altra sta per essere reclutata, per essere posizionata anch'essa nei pressi di Damasco, definendo così temporaneamente le legioni impiegate nello scacchiere orientale, che ammonterebbero quindi ad un totale di 11: 1 in Cappodocia, 1 nel Ponto, 2 in Syria nei pressi di Antiochia, 2 in CoeleSyria di cui una nei pressi di Damasco, 1 nei pressi di Apamea, esposta agli attacchi partici; 1 vicino Bostra, 1 non lontano da Gerusalemme, che è un continuo subbuglio, e 2 in Egitto fungono sia da presidio sia da riserva per le altre 9.

I Romani dunque, stanchi di attendere passano al contrattacco: il primo esercito dei Parti giunto nei pressi di Apamea (le spie ne hanno rivelato almeno altri 8000 nemici diretti nella stessa direzione) viene attaccato dalla legione di stanza, anche se composta di siriani (quindi meno affidabili), per evitare che si ricongiunga la secondo troncone che ha superato l'Eufrate e si è accampato non lontano dalla città.

Il dux schiera la legione su due file, protette ai lati dalla cavalleria e alle spalle da arcieri siriani e scorpioni. La prima coorte, con la sua aquila, vigila alle spalle della seconda fila, e alle sue spalle si trova la coorte sceltissima equipaggiata con parabraccia destri ed addestrati a combattere i cavalieri parti.

I parti, dal canto loro schierano i giudei, quasi tutti zeloti, avvezzi a combattere i romani perchè occupano la loro patria e decisi a morire piuttosto che a cadere vivi nelle mani dei nemici. Ai due fianchi si schierano possenti reggimenti di clibanari composti in totale da quasi 1000 soldati, che tuttavia perderanno efficacia, dato che i Romani hanno costretto i Parti a combattere in un piccolo bosco.

Al fianco destro romano si trova un basso rilievo, impossibile da scalare. Secondo il comandante offrirà riparo al fianco destro romano.
I romani si muovono quindi lentamente in diagonale, e la coorte gravis è posizionata in modo da coprire lo spazio tra lo schieramento e il rilievo; i cavalieri, più indietro, vigilano sul fianco.

Il fianco sinistro romano invece è tranquillo: il bosco protegge le legioni dalla cavalleria partica, ma tuttavia più indietro, alla sinistra si trovano 2 ale di cavalleria legionaria per evitare qualsiasi attacco clibanario.
Però mentre le legioni avanzano, inspettatamente, una piccola e disordinata schiera di zeloti, impazienti di uccidere romani, si lanciano all'attacco senza attendere il segnale convenuto e si gettano sui nemici, che arrancano trovandosi leggermente in salita. I Romani, però serrano i ranghi, e coperti anche dal tiro degli scorpioni, degli arcieri e dei propri pila mandano in rotta i giudei. Ma mentre questi scappano, altri 500 di loro si lanciano nello stesso punto; il dux non può inviare rinforzi perchè esporrebbe il suo fianco ai clibanari; deve quindi resistere. Grazie anche ai giavellotti dei commilitoni sui loro fianchi anche questi giudei vanno in rotta. Tuttavia nel frattempo, mentre i precedenti si stanno riorganizzando, gli ultimi 500 giudei attaccano sempre nello stesso punto per la terza volta.
In quel momento il dux capisce il loro obiettivo: stanno cercando di sfondare in quel punto, sia per aprire in due lo schieramento romano, sia per giungere agli scorpioni e mettere fine al loro incessante tiro. Se i nemici riuscissero nel loro intento per i Romani sarebbero grossi guai, la battaglia si trasformerebbe in un'immensa mischia furibonda con i cavalieri nemici che prima di caricare avrebbero sfiancato i romani con le loro frecce. Ma gli Zeloti sono leggermente lontani, e allora il primus pilus, che si trova nelle vicinanze da agli altri centurioni l'ordine di effettuare la mutatio: la coorte che aveva subito gli attacchi più incessanti e che aveva perso già circa 30 uomini passa in seconda fila ed il suo posto viene preso dalla coorte posteriore. I nemici, vedendo sfumare il loro piano decidono di ritirare gli attaccanti e riorganizzare la fanteria. Inoltre allungano lo schieramento perchè notano strani movimenti dalle cavalleria romana oltre l'altura.

Ora che anche il piano romano è sfumato, viene in mente al dux un'idea. Dispone le sue legioni a cuneo per sfondare il centro nemico, sapendo che ormai i clibanari premono minacciosi sul fianco sinistro, mentre a destra i giudei, riorganizzati, rallentano i discendenti di Romolo. Ma i legionari, tormentati dalle frecce dei clibanari, e non più riparati dagli arcieri siri e dagli scorpioni, che hanno terminato le munizioni, sono restii ad attaccare. In quel momento l'aquilifer si spinge però in prima linea, seguito da tutta la prima coorte ed esorta i suoi compagni con queste parole: "Commilitoni, se resteremo fermi, ci uccideranno e perderemo l'aquila! Se invece attacchiamo adesso, il nostro impeto li farà sbandare e potremo colpirli direttamente al loro cuore, il generale, che si espone impudentemente in prima fila, confidando nella sua corazzatura e sui suoi cavalieri! Noi Romani invece grazie al nostro addestramento e alla nostra disciplina possiamo resistere a lungo senza una guuda prima di doverci ritirare, loro invece, accozzaglia di contadini strappati con forza alle loro terre non reggeranno il colpo e anzi, dovremmo smettere di inseguirli perchè tutto il sangue nemico versato non ci permetterà di camminare!". Con un enorme boato i legionari lo seguirono, e primo fra tutti il generale, vergnandosi di non essere stato lui stesso a pronunciare quelle parole.
Nel frattempo i cavalieri romani sulla sinistra piegarono verso le ali portando in trappola diversi clibanari, che caddero abbattuti dai gladi della coorte che erano rimaste nascoste nel bosco. Tuttavia nuovi cavalieri nemici scoccando alle spalle dei Quiriti le loro frecce affluivano e i Romani rischiavano di trovarsi accerchiati, sebbene sul fianco destro i romani erano riusciti finalmente a prevalere sui pochi giudei rimasti, che hanno combattuto fino alla morte.

Ma proprio in quel momento, mentre l'aquilifer si batteva valorosamente, la sua aquila accecò il comandante nemico e le sue guardie del corpo più prossime. Non attese a lungo Quinto Marco Longino, centurione hastatus prior della prima coorte. Con un affondo micidiale, il suo gladio entrò di forza nell'inguine, dove il catafratto era meno protetto, penetrando in profondità.
Il generale nemico cadde a terra rantolando, coperto di sangue, anche perchè nel frattempo il signifer della II centuria della IV corte, mentre il nemico si accasciava lentamente sul cavallo vibrò un micidiale fendente col suo signum in direzione delle zampe del purosangue del comandante nemico.
Così tutto il centro nemico era finalmente crollato sotto l'enorme spinta del cuneo, e alla vista del proprio comandante coperto di terra e sangue, anche perchè i romani avevano formato un serratissimo muro di scudi per spingere meglio, ed un enorme grido di giubilio si era levato dalle schiere romane.
I cavalieri superstiti furono raggruppati, ed insieme al generale, seguirono ed uccisero gran parte dei clibanari in fuga, appesantiti dalle armature, mentre i legionari si disponevano a testuggine per evitare le frecce che scoccavano i parti in fuga.

Esito della battaglia:

2170 parti caduti
139 tra morti e feriti romani, di cui la metà o più cavalieri
leonida 94
00venerdì 18 luglio 2008 17:42
Forse sei perchè ha contato anche i cavalli che non contava però nella pergamena...
leonida 94
00venerdì 18 luglio 2008 17:43
Sorry dromedari!!
mike3000
00venerdì 18 luglio 2008 17:44
bella battaglia,sempre il tuo mod personale?hai migliorato anche l'AI?
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