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Mafia,tendenze criminali e atteggiamenti illegali.Il Meridione d'Italia

Ultimo Aggiornamento: 14/07/2010 10:14
11/07/2010 13:52
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Re:
Armilio1, 11/07/2010 12.39:


Sì Pius, in pratica il discorso è questo: se non ci date i soldi siete come i Savoia ecc ecc. Se ce lì date, ci fate la cassa del mezzogiorno, usate soldi pubblici per costruire poli industriali come quello di Taranto per creare occupazione, allora non va bene perchè poi i soldi finiscono alle aziende meridionali colluse con la mafia.




Ancora sta cassa del mezzogiorno
ma lo volete capire o no che era elemosina?
lo 0,5% del pil nazionale dove andava il resto?Dai non è tanto difficile da capire...........
E devo aggiungere anche i soldi che gli immigrati meridionali all'estero mandavano in Italia e di cui lo stato si appropriava di una parte?
Lo sai quanti soldi sono?
Te lo dico si tratta di circa 3 milioni 300 mila miliardi di lire in 30 anni circa 5 volte il pil del nord italia e oltre 32 volte quello che spendeva la cassa del mezzogiorno (fonte accademia nazionale dei lincei)
Dove sono andati tutti questi soldi? [SM=g8268] [SM=g8268]
Saro sciocco ma secondo me finivano proprio in quella terra coperta di nebbia che qualcuno ha rinominato padania facendola apparire come una patria sotto occupazione seminando proseliti tra migliaia di imbecilli
nel Lombardo Veneto
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11/07/2010 13:57
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Ah ma allora li vuoi i soldi! ma poi tu non dicevi che finiscono nelle mani delle aziende mafiose danneggiando il sud?

E comunque visto che gli emigrati erano in maggior parte del sud, i soldi dopo che venivano tassati son finiti nel sud.

P.s: la cassa del mezzogiorno ha speso 3,2 miliardi all'anno per un totale di 140 miliardi di euro.
[Modificato da Armilio1 11/07/2010 14:03]




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La lotta alla miseria deve essere condotta dal governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. (Karl Popper)

"La verità non richiede la fede...gli scienziati non uniscono le mani ogni domenica dicendo: << Sì,la gravità è vera! io avro fede! io sarò forte! io credo con tutto il mio cuore che quello che va su su su, deve venire giu giu giu...Amen!>>. Se lo facessero,potremmo pensare che siano poco sicuri della verità gravitazionale." (Dan Barker)

"Ilaria dov’è? Adesso dov’è? L'hanno vista al corteo con la maglia del Che: urlava «No!, alla vostra mercè» mentre ingoiava cioccolata Nestlé"(Caparezza)

"La tradizione è l'illusione dell'immortalità" (W. Allen)


11/07/2010 14:21
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Capisco che il sud sia stato trattato in modo pessimo e che ciò ha contribuito ai suoi problemi ma possibile che dietro ogni cosa ci debba essere il complotto di industriali che favorisce solo il nord (con un parlamento che come è già stato detto ha storicamente una forte rappresentanza meridionale)? Secondo me è utile leggere questo articolo dell'editorialista del corriere Panebianco:
www.corriere.it/editoriali/10_luglio_10/panebianco-bugie-nord-sud_2e713ebc-8be4-11df-9aa1-00144f02aa...

PS: di sicuro la cassa del mezzogiorno non sono spiccioli, ti sembra poco spendere lo 0.5 del pil per finanziamenti a fondo perduto quando il finanziamento per l'università e la ricerca dell'intera Italia è meno dell'1%? L'Irlanda con i fondi dell'UE è diventata la tigre celtica, i fondi per il sud invece finiscono in un mare di attività inutili. Esempio puntata di report di mesi fa: una regione italiana (non ricordo quale) finanziava con i soldi UE l'apertura di nuove attività, cosa di per se ragionevole. Peccato che diverse persone aprissero attività a raffica solo per intascare i fondi facendo fallire le attività dopo poche settimane
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
11/07/2010 15:11
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Re:
WOLFgang 88, 11/07/2010 14.21:

Capisco che il sud sia stato trattato in modo pessimo e che ciò ha contribuito ai suoi problemi ma possibile che dietro ogni cosa ci debba essere il complotto di industriali che favorisce solo il nord (con un parlamento che come è già stato detto ha storicamente una forte rappresentanza meridionale)? Secondo me è utile leggere questo articolo dell'editorialista del corriere Panebianco:
www.corriere.it/editoriali/10_luglio_10/panebianco-bugie-nord-sud_2e713ebc-8be4-11df-9aa1-00144f02aa...

PS: di sicuro la cassa del mezzogiorno non sono spiccioli, ti sembra poco spendere lo 0.5 del pil per finanziamenti a fondo perduto quando il finanziamento per l'università e la ricerca dell'intera Italia è meno dell'1%? L'Irlanda con i fondi dell'UE è diventata la tigre celtica, i fondi per il sud invece finiscono in un mare di attività inutili. Esempio puntata di report di mesi fa: una regione italiana (non ricordo quale) finanziava con i soldi UE l'apertura di nuove attività, cosa di per se ragionevole. Peccato che diverse persone aprissero attività a raffica solo per intascare i fondi facendo fallire le attività dopo poche settimane




l'articolo del signor panebianco ha per me una imprecisione grossolana.
io non ho mai elemosinato niente,perchè pago le tasse e quei soldi che ho pagato li voglio in servizi.stop.
è vero che esistono molte tasse che rasano proprio il cittadino,ma questo perchè siamo un Paese costantemente sull'orlo della bancarotta grazie a Craxi e la finanza allegra.
Quindi ci troviamo a essere cornuti e mazziati.
Allora direte,sei favorevole al federalismo.Si e no?
-No perchè è un avventura sciagurata,un pò come un salto nel buio,e come tutte questi generi di operazione ci vuole la copertura finanziaria scritta nero su bianco,cosa che la gestione Tremonti non permette,e infatti i leghisti stanno a piangere ancora sul federalsimo entro luglio,ma non hanno capito una mazza.Ovvero che senza la grana possono inneggiare ai fucili quanto vogliono,anzi spererei che li tirassero fuori così almeno qualche colpo parte e qualche testa vola via.
-Si perchè in fin dei conti porrebbe le Regioni in ambito di autonomia economica quasi eslusiva,dove lo Stato centrale deve solo dare un tot per far raggiungere i minimi di spesa richiesti quando questi non bastino col solo gettito regionale.Quindi le regioni come la sicilia,che è sopravvisuta solamente perchè a statuto speciale,le regioni come la campania e la calabria,evasori mostruosi,e anche regioni come la puglia e la sardegna,le cui entrate non sono elevate quanto basta,si dovrebbero regolare con i soldi che hanno.
Se io ho 100,e questo lo spendo nei primi 6 mesi e anche in cavolate,vedi che la gente capirà meglio a chi dare la colpa.
Da qui si dovrebbe dedurre che la classe politica e dirigenziale che commette errori dovrebbe essere sbranata viva e sostituita da un altra,eppure questo non accade.....
Se fatto bene il federalismo fiscale aiuterebbe a responsabilizzare,ma aumenterebbe anche il divario nord sud,poiche regioni classicamente più povere offrirebbero prestazioni peggiori,cosa che potrebbe spingere il cittadino ad andare altrove(il caso della sanità lombarda,che raggiunge la parità di bilancio esclusivamente con la massa enorme di pazienti provenienti dal resto d'Italia,e neanche tanto,e ciò comporta per forza uno squilibrio altrove).
e il caso delle deleghe,con i pochi soldi a disposizione moltissime Regioni sanno che non possono offire servizi decenti al cittadino in alcuni campi,e hanno dato la patata bollente allo Stato,cui si dovrà occupare di tutto questo,e come spesso accade lo farà poco e male.

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

perle di saggezza
il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








11/07/2010 15:50
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Re: Re:
arysfalian, 11/07/2010 15.11:




l'articolo del signor panebianco ha per me una imprecisione grossolana.
io non ho mai elemosinato niente,perchè pago le tasse e quei soldi che ho pagato li voglio in servizi.stop.




Questo è innegabile. L'articolo era più una risposta a Estel nel senso che piuttosto che continuare a rinfacciare le colpe degli altri è utile sopratutto scoprire i propri errori e rimediare a essi. Per esempio nel caso di report si interviene scoprendo i simpatici personaggi che si intascano i soldi e prevedendo controlli prima dell'erogazione

Sul federalismo concordo che ci sono luci e ombre
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"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
11/07/2010 16:28
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Re:
WOLFgang 88, 11/07/2010 14.21:

Capisco che il sud sia stato trattato in modo pessimo e che ciò ha contribuito ai suoi problemi ma possibile che dietro ogni cosa ci debba essere il complotto di industriali che favorisce solo il nord (con un parlamento che come è già stato detto ha storicamente una forte rappresentanza meridionale)? Secondo me è utile leggere questo articolo dell'editorialista del corriere Panebianco:
www.corriere.it/editoriali/10_luglio_10/panebianco-bugie-nord-sud_2e713ebc-8be4-11df-9aa1-00144f02aa...

PS: di sicuro la cassa del mezzogiorno non sono spiccioli, ti sembra poco spendere lo 0.5 del pil per finanziamenti a fondo perduto quando il finanziamento per l'università e la ricerca dell'intera Italia è meno dell'1%? L'Irlanda con i fondi dell'UE è diventata la tigre celtica, i fondi per il sud invece finiscono in un mare di attività inutili. Esempio puntata di report di mesi fa: una regione italiana (non ricordo quale) finanziava con i soldi UE l'apertura di nuove attività, cosa di per se ragionevole. Peccato che diverse persone aprissero attività a raffica solo per intascare i fondi facendo fallire le attività dopo poche settimane



Allora è proprio vero che la nebbia fa danni al cervello [SM=g8151]
Vi rispondo che lo 0,5% che va (anzi andava)al sud per"interventi straordinari" è una miseria
Ullalà mi son detto da quanto in qua io cittadino che pago le tasse come tutti per avere una strada ci vuole l'intervento straordinario mentre al nord è la normalità?
Perchè lo stato investe 11 miliardi di euro in infrastrutture al Nord(dove già sono presenti un 30% in più)mentre al sud spendono 116 milioni?
Guarda caro amico ti racconto una storia che sembra uscita da un fumetto
Correvano i primi anni del 900
Circa 15 milioni di Meridionali erano fuggiti all'estero
Il governo dopo averli insultati come traditori della propria patria istituirono una feroce tassa pro capite per l'emigrazione "per miseria" (quella dei meridionali) per finanziare l'emigrazione in cerca di"miglior fortuna"(quella dei settentrionali)in maggioranza gelatai che andavano in estate a esercitare le loro attività in svizzera e Austria
Un consiglio?
Andatevi a leggere tre libri
Scienza delle Finanze di Nitti
La conquista del sud di Alianello
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Il primo problema del sud,è la mafia.

La mafia ha senza dubbio origine remotissima,ma non ha avuto una potenza e presenza costante nel tempo.

Non direi poveri meridionali sfruttati da stato e mafia(attualmente,non parlo dell'epoca postunitaria)perchè lo stato nazionale è votato anche dai meridionali,e quello locale esclusivamente da loro,e quando alle urne Cuffaro sconfigge in maniera schiacciante la Borsellino...beh,questo fà pensare molto sul livello di presenza della mafia nella popolazione.

Pensiamo pure a quando i poliziotti a Napoli arrestano un camorrista e devono scampare al linciaggio della folla.

Purtroppo la mafia si è radicata totalmente nel territorio e a tutti i livelli,non intravedo soluzioni facili e non drastiche,specialmente con tale classe politica(diciamo 4 partiti su 5 in parlamento).


Certo,occorrerebbe avviare un programma a lungo termine di sensibilizzazione della gente,fin dalle scuole,educazione civica e quant'altro.

Ma ci vuole molto tempo per ottenere risultati su vasta scala e i continui tagli della politica all'istruzione mostrano che non è proprio interesse della classe che ci governa,risolvere in questo modo il problema mafie.


Meno vittimismo,lo stato è giusto o ingiusto per tutti,e i governanti locali sono scelti esclusivamente da voi.

La maggioranza,onesta,operosa, deve darsi da fare per spazzare via la minoranza,disonesta,parassita ma temo che in alcune zone maggioranza e minoranza siano invertite.


Sono Civis Romanus (xD) ma solo dalla mia generazione,per il resto sono meridionalissimo e ogni anno vado in Campania e in Calabria.

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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
-Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



il miglior modo per non sentirsi inferiori è sentirsi superiori.

Possis nihil Urbe Roma visere maius



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Re: Re:
Estel_91, 11/07/2010 16.28:



Allora è proprio vero che la nebbia fa danni al cervello [SM=g8151]
Vi rispondo che lo 0,5% che va (anzi andava)al sud per"interventi straordinari" è una miseria
Ullalà mi son detto da quanto in qua io cittadino che pago le tasse come tutti per avere una strada ci vuole l'intervento straordinario mentre al nord è la normalità?
Perchè lo stato investe 11 miliardi di euro in infrastrutture al Nord(dove già sono presenti un 30% in più)mentre al sud spendono 116 milioni?
Guarda caro amico ti racconto una storia che sembra uscita da un fumetto
Correvano i primi anni del 900
Circa 15 milioni di Meridionali erano fuggiti all'estero
Il governo dopo averli insultati come traditori della propria patria istituirono una feroce tassa pro capite per l'emigrazione "per miseria" (quella dei meridionali) per finanziare l'emigrazione in cerca di"miglior fortuna"(quella dei settentrionali)in maggioranza gelatai che andavano in estate a esercitare le loro attività in svizzera e Austria
Un consiglio?
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Se lo 0.5 è una miseria come mai interi ministeri di non secondaria importanza come la difesa hanno budget attorno all'1% del pil, addirittura la ricerca quasi la metà? E come mai l'Irlanda ha avuto un boom economico con i fondi europei (che in Italia si sommano a quelli stradali)? Non è che il problema forse è come si spende piuttosto che quanto si spende? Ci sono alcune regioni che hanno spese folli per il personale
I 100 e rotti milioni di cui parli non sono il budget del sud per le infrastrutture ma un finanziamento del Cipe per il completamento della Salerno-Reggio Calabria.
Per il fatto delle strade che impiegano anni a essere costruite non so che dirti, se sono piccole cose se ne occupano comuni e provincie e quindi è loro la responsabilità. Sulla grandi opere la lentezza c'è in tutta l'Italia. Poi ci sono i casi estremi come la Salerno-Reggio.
Io le mie opinioni le ho espresse, tu non cambierai idea e parli dell'emigrazione, per me finisce qui l'off-topic
[Modificato da WOLFgang 88 11/07/2010 17:05]
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La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

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"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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Re: Re: Re:
WOLFgang 88, 11/07/2010 17.04:




Se lo 0.5 è una miseria come mai interi ministeri di non secondaria importanza come la difesa hanno budget attorno all'1% del pil, addirittura la ricerca quasi la metà? E come mai l'Irlanda ha avuto un boom economico con i fondi europei (che in Italia si sommano a quelli stradali)? Non è che il problema forse è come si spende piuttosto che quanto si spende? Ci sono alcune regioni che hanno spese folli per il personale
I 100 e rotti milioni di cui parli non sono il budget del sud per le infrastrutture ma un finanziamento del Cipe per il completamento della Salerno-Reggio Calabria.
Per il fatto delle strade che impiegano anni a essere costruite non so che dirti, se sono piccole cose se ne occupano comuni e provincie e quindi è loro la responsabilità. Sulla grandi opere la lentezza c'è in tutta l'Italia. Poi ci sono i casi estremi come la Salerno-Reggio.
Io le mie opinioni le ho espresse, tu non cambierai idea e parli dell'emigrazione, per me finisce qui l'off-topic




No l'off topic lo chiudo
Poco fa abbiamo parlato di deputati meridionali e meridionalisti
Oggi ci sono quelli meridionali dediti al clientelismo e sporchi voltagabbana
Questa è invece l'interpellanza di un vero meridionalista Angelo Manna ahime purtroppo deceduto nel 2001

"Il sottoscritto onorevole Angelo Manna chiede di interpellare il ministro della difesa per sapere- constatato che vige tuttora il più ostinato e pavido top secret di fatto su quasi tutti i documenti comprovanti gli intenzionali bestiali crimini perpretati dalla soldataglia piemontese ai danni delle popolazioni, per lo più inermi, delle usurpate provincie meridionali dal tempo della camorristica conquista di Napoli a quello della cosiddetta breccia di Porta Pia ( praticata dai papalini dal di dentro delle mura leonine?): top secret voluto, è evidente, dai grandi custodi di quell'epoca di scelleratezze e di razzie che prese nome di risorgimento italiano e della quale il Sud paga sempre a caro prezzo le conseguenze; considerato, altresì, che nell'assoggettato ex Reame libero e indipendente va assumendo, finalmente, sempre più vaste proporzioni quel processo di revisione e di demistificazione della storia scritta dai vincitori ( tuttora storia ufficiale!) che dovrà fornire le motivazioni di fondo e lo stimolo alle future immancabili rivendicazioni politiche delle colonizzate regioni:quando vorrà degnarsi di consentire il libero accesso agli archivi dello stato maggiore dell'esercito italiano che nascondono tuttora , in almeno duemila grossi volumi, documenti fondamentali di natura non già soltanto militare ( ordini, dispacci, rapporti relativi a movimenti di truppa e ad esiti di combattimenti , di imboscate e di raid repressivi e briganteschi) ma anche e soprattutto di natura squisitamente politica: istituzioni riservate anche cifrate del governo subalpino a luogotenenti, prefetti, ufficiali superiori, sindaci, comandanti di guardie nazionali, nonché verbali di interrogatori eseguiti nelle carceri, nelle caserme, presso le sedi municipali, dagli aguzzini in uniforme che si coprirono di disonore nell'infame periodo delle leggi marziali e delle sbrigative esecuzioni capitali; nonché soffiate di spie e informazioni di agenti segreti ai militari, distinte di requisizioni, confische e espropri illegittimi con l'indicazione delle vittime; nonché elenchi dettagliati dei preziosi, dei contanti e degli oggetti d'arte o sacri razziati nelle case, nei banchi pubblici, nei palazzi reali, nelle chiese; nonché elenchi di premi, cattedre universitarie o liceali, sussidi una tantum o vitalizi a rinnegati, prostitute, delinquenti comuni ( camorristi) e profittatori dai nomi altisonanti trasformati in eroi puri e beatificati o divinizzati nei sacri testi dell'agiografia risorgimentale".
La risposta a cotal guanto di sfida sembrava non arrivare mai. L'interpellanza era velenosa ed inaspettata, era stato messo il dito sulla piaga di questa repubblica nata sulle ceneri del sabaudismo. Si erano legittimate tutte le leggi fasciste e savoiarde, compresi i codici civili e penali, corretti di qualche inezia; era rimasto il regime fiscale barbaro voluto da Bastogi per rapinare il Sud;erano rimasti i nomi di strade, piazze e scuole intitolate, per piaggeria, ai Savoia ladroni, ai garibaldini furfanti, ai Bertani, ai Farini, ai Cavour proponendoci perfino un inno nazionale " Fratelli d'Italia" a dispregio del milione di morti avuti dal Sud dal 1860 al 1870.
Allora aspetteremo tempi migliori, penseranno le future generazioni a cancellare definitivamente i nomi degli "eroi" risorgimentali impressi sulle lapidi che infangano il nostro martoriato Sud, penseranno i nostri figli ad abbattere i monumenti ai ladroni e usurpatori del Regno delle Due Sicilie che ammorbano l'aria delle nostre piazze. Non possiamo inneggiare a chi ci ha appezzentiti, a chi ci ha fucilati, impiccati per rapinarci, ai generali assassini tagliatori di teste. Un giorno erigeremo monumenti ai nostri Eroi fatti cadere nell'oblio dai liberatori e rigeneratori risorgimentali.
" i giorni passavano- continua Manna- e dell'interpellato ministro non avemmo notizie. Abituato ad essere sempre chiamato in causa per pacifiche sciocchezze e aduso all'entusiastico costante apprezzamento degli storiografi settari e dei suoi correligionari massoni ed ex fascisti, si era forse offeso, l'interpellato ministro, magari per il tono, provocatorio ( certamente ), con il quale ci eravamo rivolto a lui ?
Ma, formalmente interpellato nella sua qualità di ministro poteva sottrarsi al suo dovere di rispondere? No.
Contro ogni regola, il pachidermico desso si premurò di darci una risposta cinque mesi e mezzo dopo, e non direttamente, ma attraverso uno dei suoi dei suoi sottosegratari, l'anche ora on. Clemente Mastella.
Fu proprio una vera vigliaccata bersaglieresca, la sua: che non solo evitò il confronto in aula, fra la sua falsa verità-falsa , ovviamente- e la nostra...ma spedì allo sbaraglio, a dir frottole, un sottosegretario di Ceppaloni, come dire un autentico conterraneo... un sannita di una zona che, calati i mongoli infranciosati dalle steppe sabaude, era stata più volte vittima dei loro bestiali raid banditeschi...un terùn a smentire un terun...divide et impera...Spadolini la sapeva lunga la storia delle chiavicherie risorgimentali..."
Si, proprio così, Spadolini mandò a rispondere in aula l'on. Mastella che conosce benissimo la storia d'Italia e quella dei suoi luoghi. Il 14 agosto del 1861 le truppe piemontesi, su ordine del generale macellaio Enrico Cialdini si diressero verso Pontelandolfo e Casalduni, due paesi del beneventano a poca distanza da Ceppaloni, paese natale del sottosegretario alla difesa bruciando le due tranquille cittadine, saccheggiando tutte le abitazioni, fucilando chiunque respirasse, donne e bambini compresi. I morti secondo il Popolo d'Italia furono 164 ( Antonio Ciano, I Savoia e il massacro del Sud, Grandmelò srl, Roma, 1996, pag. 180 ) e tra essi, ci è stato riferito direttamente da Manna, ci fu anche il bisnonno dell'on. Mastella. Riteniamo quindi quella del ministro della difesa Spadolini una vera vigliaccata.
Manna ci fa sapere che "...Mastella venne in aula il 4 marzo del 1991. Presiedeva l'indimenticabile on. Adolfi Sarti, piemontese, sì, ma di buone letture e di convinzioni abbastanza vicine alle nostre..."
Riportiamo qui di seguito il testo stenografico della memorabile che, secondo il nostro modesto parere, dovrebbe essere apposta all'ingresso di ogni paese meridionale per ricordare ai nostri figli i crimini che i Savoia perpetrarono nel Sud in nome di quella pseudo-unità d'Italia che fu invece truce conquista militare e colonizzazione selvaggia.
L'interpellanza fa parte degli Atti parlamentari della X legislatura, Discussioni, alle pagine 79988-79993 del 4 marzo 1991, atti pubblici,quindi accessibile a tutti.
Presidenza del vicepresidente Adolfo Sarti. Svolgimento di una interpellanza e di interrogazioni.
Presidente. L'ordine del giorno reca interpellanza e interrogazioni. Cominciamo dalla seguente interpellanza. Il Presidente dà lettura dell'interpellanza. Poi avverte: l'onorevole Manna ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n.2-01134.
Angelo Manna. Rinunzio ad illustrarla. Mi riservo di intervenire in sede di replica.
Presidente. L'onorevole sottosegretario di Stato per la difesa ha facoltà di rispondere.
Clemente Mastella Sottosegretario di Stato per la difesa. Signor Presidente, onorevole Manna, la mia risposta, me ne dispiace molto, è brevissima, per la verità. L'accesso ai documenti sul brigantaggio custoditi presso lo stato maggiore dell'esercito, contenuti in circa 140 raccoglitori e non in 2000, come si legge nell'interpellanza, è libero. Unica formalità di rito è una richiesta scritta preventiva, necessaria per regolare l'afflusso dei visitatori.
I documenti sono già stati utilizzati per realizzare opere edite.
Presidente. L'onorevole Manna ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto della risposta.
Angelo Manna. Signor Presidente, non credo di potermi dichiarare soddisfatto della risposta fornitami dall'onorevole sottosegretario che avrei preferito vedere stasera in quest'aula: per il fatto che sono suo conterraneo, e che so benissimo quanto è costato ai suoi antenati vivere a Ceppaloni, a un tiro di schioppo da Casalduni e Pontelandolfo, terre ancora oggi maledette, terre di briganti,come furono definite, con tanto di carta protocollo e di timbri del Regno d'Italia, nel 1861. Onorevole Mastella: della risposta che a nome del governo si è degnata di dare alla mia interpellanza, ella è stata- mi scusi- soltanto la voce: e neppure la voce dell'attore, ma quella del pappagallo ( non ce l'ho con la sua persona). Quale rappresentante del governo, ella si è informata male, si è accontentata della solita risposta evasiva, degna soltanto della massima commiserazione, visto che a fornirgliela sono stati alti ufficiali di un esercito che è proprio quello che non faccio fatica a definire, da trentacinque anni, erede a pieno merito di quello piemontese.
E quello che è peggio, signor sottosegretario, è che lungi finanche d'aver risposto in maniera evasiva- ella ha prestato la voce di pappagallo a uno stantìo e puzzolente copione che, scritto male e stampato peggio, è quello che la solita combriccola dello stato maggiore dell'esercito italiano rabbercia e stiracchia a piacimento da più di un secolo, e da più di un secolo riesce riesce perfino ad imporre ai rappresentanti del governo dello Stato unitario perché, per l'appunto, possano prestare ad esso soltanto la voce, e neppure quella dell'attore: quella del pappagallo...
Certo: l'archivio storico dello stato maggiore- lo conferma la sciocca laconicità alla quale ha costretto lei, il governo italiano!- è l'armadio nel quale la setta tricolore custodisce e protegge i suoi risorgimentali scheletri infami; custodisce e protegge le prove delle sue gloriosità sempre abiette; custodisce e protegge le prove che nel 1860 l'esercito piemontese calò a tradimento nel Regno di Napoli e si comportò, secondo il naturale dei suoi bersaglieri e dei suoi carabinieri, da orda barbarica; custodisce e protegge le prove che Vittorio Emanuele II di Savoia, ladro, usurpatore, assassino ( e perciò galantuomo) nonché il suo protobeccaio Benso Camillo, porco di stato ( e perciò statista sommo) ordinarono ai propri sadici chianchieri ( traduco per i toschi: ai propri sadici macellai) di mettere a ferro e fuoco l'invaso Reame, libero, indipendente e sovrano, e di annetterlo quindi al Piemonte grazie ad un plebiscito che fu soltanto una truffa schifosa, combinata da garibaldesi, da guardie nazionali, da soldati allobrogici, e da camorristi...
L'archivio storico dello stato maggiore dell'esercito italiano è l'armadio nel quale l'unificazione tiene sotto chiave il proprio fetore storico: quello dei massacri bestiali, delle profanazioni dei templi e dei furti sacrileghi, degli incendi dolosi, delle torture, delle confische abusive, delle collusioni con Tore 'e Crescienzio ( Salvatore De Crescenzo per l'anagrafe) e con la di lui camorra, degli stupri di fanciulle, delle giustizie sommarie di cafoni miserabili ed inermi, delle prebende e dei privilegi dispensati a traditori, assassini e prostitute come la famigerata Sangiovannara, De Crescenzo, anch'essa, Marianna, per l'anagrafe e per i suoi clienti...
Quali studiosi hanno potuto aprire questi armadi infami, signor sottosegretario? I crociani postumi, gli scribacchini diventati cattedratici per aver saputo rinnegare la propria origine e per aver saputo rinunciare alla ricerca della verità storica, per aver dimostrato di saper essere i sacerdoti, i vestali. Del sacro fuoco del mendacio?
Signor Presidente, per favore, si volti: osservi e legga il pannello che è alle sue spalle...Riproduce un falso storico! Lo feci rilevare in quest'aula, qualche anno fa, devo ripeterlo stasera, signor Presidente, per dimostrare ancora una volta che finanche la sede della più solenne delle istituzioni italiane reca il marchio del mendacio: alle urne, nel Regno di Napoli invaso, si presentò solo l'1,92 per cento degli abitanti...Come potettero aversi, dunque, più di un milione e mezzo di voti?...(L'aula rumoreggia: qualche deputato mostra insofferenza...)
Mauro Mellini. Si ebbero con la tecnica dell'uno per mille...
Angelo Manna. Eh, tu sapessi a quante tecniche fecero ricorso!...
Presidente. Onorevole Manna, mi consenta di interromperla. Le prometto che detrarrò dal computo del tempo a sua disposizione quello utilizzato per il mio intervento...Vorrei che lei sapesse che l'ascolto, e anch'io mi considero un modesto cultore di memorie storiche. Naturalmente mi son fatto una opinione precisa, anche perché ho un'età, purtroppo, più avanzata della sua...
Angelo Manna. Non è colpa sua, né è merito mio, né viceversa...
Presidente. Mi consenta di farle una piccola raccomandazione: sul linguaggio. Non mi permetterei mai di entrare nel merito di un dibattito storiografico di tanto interesse. La invito solo ad una maggiore moderazione del linguaggio.
Trattandosi della narrazione di eventi drammatici, che appartengono in qualche modo alla storia d'Italia, ne guadagneranno l'obiettività, la serenità e l'austerità di quest'aula.
Angelo Manna. A parte, mi perdoni, l'inaccettabile in qualche modo, Le sono grato, signor Presidente. Accetto comunque la sua cordiale raccomandazione, e soprattutto perché ella, da buon piemontese, ha letto anche i testi visti dall'altra sponda, come quello del suo correginale generale Bertoletti, autore de Il Risorgimento visto dall'altra sponda: un testo che io stesso curai, come ella sa, quando l'editore napoletano Berisio volle pubblicarlo, venticinque anni fa...
Presidente. Conosco perfettamente questo genere letterario, e voglio ricordarle che fu una casa editrice piemontese, nell'immediato dopoguerra, a presentare una raffigurazione della storia d'Italia più problematica di quella esposta nei testi ufficiali. Mi riferisco ad un testo aureo che credo lei abbia ben presente: L'Alfiere di Carlo Alianello...
Angelo Manna. Certo che ce l'ho ben presente, signor Presidente, e la ringrazio per la citazione. Carlo Alianello è uno dei miei sacri evangelisti...
Clemente Mastella,Sottosegretario di Stato per la difesa. Dunque la discussione è un dialogo fra voi...? il governo non c'entra...?
Angelo Manna. i piemontesi buoni tra virgolette, voglio dire onesti, vi sono sempre stati, ed anche a quel tempo: uno per tutti, il generale Govone, fior di galantuomo che però ebbe il torto di mettersi troppe volte sugli attenti di fronte ad una canaglia come Cialdini o di fronte ad emeriti cialtroni e criminali sanguinari del calibro dei Fanti, dei Della Rocca, dei Pinelli...
...Vogliamo nominarli tutti, i cattivi? Non la finiremmo più...
Certo che, signor Presidente, anche qualche generale italiano è stato di recente preso dalla frenesia della ricerca storica. E quello che è riuscito a capire, a scrivere e dare alle stampe, è stato ed è ( me lo consenta signor Presidente) roba da storico voltastomaco...
Il generale Oreste Bovio, che dal 1980 al 1982 ha retto l'archivio storico dell'esercito italiano, ha osato pubblicare, nel 1987, naturalmente a spese dello Stato, quanto segue: Non può ragionevolmente esser fatto alcun addebito all'ufficio storico dell'esercito per non aver sentito la necessità di analizzare un comportamento delle unità impiegate nella lotta al brigantaggio. Quale importanza potevano avere allora piccoli scontri con briganti e predoni?
Povera storia, signor Presidente! Poveri cafoni meridionali, povera questione ardente, agraria, sociale! Povero Pasquale Villari, povero Antonio Gramsci, povero Guido Dorso, povero Gaetano Salvemini, e povero Molfese! Povera questione meridionale! Voglio supporre che questo Oreste Bovio sia stato gratificato a dovere, magari con diplomi e medaglie e mance competenti, dalla setta allobrogo-licustre-longobardica alla quale ha mostrato di saper bene reggere il sacco! E voglio sperare che le varie leghe nordiste, tanto care al liberal-capitalismo ( gratificato a dovere dal negrierismo a basso costo sacramentato dalla legge Martelli) vorranno tenere presente, nelle loro anti-storiche confutazioni della storia, questo pagliaccio di generale, il quale, loro involontario profeta, ha annullato, con pochi tratti di penna pagatigli dallo Stato, gli orrori dei massacri contadini meridionali da parte dell'orda assetata di bottino e di sangue, ed ha creduto che il clou della questione meridionale - la sua più bestiale conseguenza, e cioè l'emigrazione come cacciata dei cafoni dalle proprie terre- fosse una favola inventata dai revanscisti borboniani, o fosse il capriccio di meridionali dediti al girovaghismo per essere nati con la spiccata tendenza verso il turismo, verso la scampagnata allegra e spensierata...
Certo, negli armadi dello stato maggiore dell'esercito italiano vi saranno anche le prove del fatto ormai provato abbastanza che, a partire dal 1860 il regno unito scrisse pagine vergognose, non è che si rifece nella prima guerra mondiale quando tradì la Triplice Alleanza, e non è che non toccasse il fondo nella seconda quando tradì la Germania e Giappone, accorse in aiuto del vincitore anglo-franco-russo e americano e si fece finanche stuprare ( eroicamente, si capisce) dai gloriosi soldati marocchini...
Ma non ci importa niente.
A noi del Sud ( del Sud che non intende subire ulteriormente il danno della colonizzazione tendente all'assoggettamento totale e la beffa della distorsione premeditata dei fatti storici che determinarono la sua colonizzazione) non interessano le bubbole che i vestali del sacro fuoco del mendacio tricolore fanno propalare anche al sottosegretario di Stato nella certezza che, per carità di patria, anch'egli, come noi, come i suoi predecessori, non disdegni di farsi complice loro nel servire la mistificazione e i suoi spernacchiati profeti...
L'ufficio storico dell'esercito italiano custodisce e protegge, e sta attento a non renderle pubbliche, le prove storiche che quella sacra epopea che fu detta risorgimento altro non fu se non una schifosa pagina di rapine e massacri scritta da un'orda barbarica che, oltre la vita ed i beni, rubò al Sud e portò nell'infranciosato Piemonte ( ma questo, per il momento, non è affatto tra i motivi della mia polemica) finanche il sacro nome d'Italia!
Gli armadi con gli scheletri infami che riguardano la repressione del cosiddetto brigantaggio, che fu eroica epopea di centinaia di migliaia di poveri cafoni disperati, recano la catalogazione G11 e G3, e sono circa 150 mila fogli che, contenuti in 140 dossier, costituiscono la prova documentale delle efferatezze subite dal Reame Napoletano degradato a feudo sabaudo da disbattezzare, spremere, colonizzare e assoggettare...
Signor Presidente, signor sottosegretario, colleghi! Io non mi chiedo affatto se l'aspetto più vergognoso sia rappresentato dal non già ottuso ma settario rifiuto da parte degli eredi della soldataglia piemontese, ligure e lombarda di aprire gli armadi infami, o se sia, piuttosto, rappresentato dall'acquiescenza, che è omertà passiva, di un governo che consente a dei soldati ( i quali possono gloriarsi solo di aver fatto carriera sul campo dell'eterna battaglia delle lottizzazioni ingaggiata dai partiti democratici egemoni ) di gestire a piacimento una massa di documenti storici di eccezionale valore e di concederli in visione, ancora a piacimento, soltanto a scrittorelli di indubbia fede anti-storica: scrittorelli che non spezzerebbero mai il sacro giuramento massonico-ateo-liberal-capitalistico di servire vita natural durante il mendacio sul quale è fondata l'ancora imperversante agiografia del cosiddetto risorgimento...Non me lo chiedo perché lo so.
Sulla questione dell'ufficio storico dell'esercito scrisse quattro anni fa su L'Espresso Giorgio Bocca. Scrisse: sarebbe davvero troppo chiedere ai militari di documentare e pubblicizzare le violazioni della morale comune che il potere politico gli ha chiesto e ordinato...Il Bocca non andò oltre, non so se per calcolo tricolorico o perché gli si inceppò improvvisamente il cervello.
Oltre, signor Presidente, se me lo consente, vado io. E vado oltre che ha si 131 anni il copione che i responsabili dell'ufficio storico dell'esercito italiano rabberciano e stiracchiano a piacimento e impongono persino ad un rappresentante del governo a che possa compiacersi di prestare alle sue battute soltanto la voce ( neppure quella dell'attore: quella del pappagallo ).
E vado affermando che esso non può essere rimaneggiato, riveduto, corretto, adattato ai tempi, adeguato alle reali necessità della storia...Sarebbe troppo esigere dai militari l'apertura degli armadi nei quali sono custoditi e protetti gli scheletri del cosiddetto risorgimento. Ma non perché, signor Presidente, un esercito non ammetterebbe mai e poi mai crimini di guerra di cui si è macchiato per ordine della classe politica egemone! Tutti gli eserciti del mondo commettono scempi orrendi! Saponificando, napalmizzando, lanciando bombe atomiche, chimiche, batteriologiche. Ed è umano che nessun esercito sia disposto a mettere in piazza la propria disumanità, e a produrre addirittura l'inconfutabile prova documentale...Ma...
Nel nostro caso, signor Presidente, si tratterebbe di mettere in piazza che gli eroi del cosiddetto risorgimento fossero dei criminali sull'orlo dell'asburgizzazione, e che i loro sacri ideali facessero da paravento a uzzoli predatori e sanguinari. Al grido di Fuori lo straniero!, gli eroi ( cioè i criminali) imposero ai rinnegati e agli spergiuri del Regno di Napoli la cacciata di un re che era napoletano verace da quattro generazioni, la distruzione di uno Stato libero, indipendente e sovrano! E al posto di quel re imposero un tizio che parlava francese e che era il re più spergiuro e fellone e debitoso d'Europa: a prova di storia.
Nel nostro caso si tratterebbe di mettere in piazza che l'annessione del Reame napoletano fosse un'operazione che senza l'intervento della camorra non sarebbe riuscita. Signor Presidente, furono i camorristi di Tore 'e Crescienzo, di Salvatore De Crescenzo, a presidiare i seggi nel corso del truffaldino plebiscito e ad uccidere di mazzate i timidi e inermi difensori delle ragioni della monarchia nazionale! Ed erano stati loro, i camorristi, il 7 settembre, ad inchiodare con le bocche rivolte verso il mare i cannoni che i fedelissimi della Guardia nazionale ( che, inconsciente, si fregiava della bandiera tricolore!...) avevano puntato verso la stazione ferroviaria, dove, proveniente da Salerno, sarebbe arrivato lui, il leone imbecille, Giuseppe Garibaldi...
Nel nostro caso, signor Presidente, si tratterebbe di dare la conferma documentale che ai decennali massacri belluini perpretati dall'orda barbarica seguisse, quale conseguenza diretta, una emigrazione che fu un'esplosiva emorragia a catena, proprio l'effetto delle raffiche di calcioni tricolori sparate dal regno unitario nei fondelli sfondati di coloro i quali avevano avuto l'infelice idea di scampare niente meno che a dieci anni di carneficine...
Nel nostro caso si renderebbero pubbliche, finalmente, le cause vere della questione meridionale e si fornirebbero dunque ai politici e ai sindacalisti di oggi le basi sulle quali impiantare, alla fine, la fine dei rimedi specifici...
Nel nostro caso, infine, si tratterebbe di mettere in piazza che l'invasione, l'annessione e i massacri subiti dal Kuwait, pochi mesi fa, li subisse, a partire dal 1860, il Reame di Napoli, ad opera di un Saddam Hussein che si chiama Vittorio Emanuele II...
Mauro Mellini. Certo: in fatto di poligamia un collegamento c'è...
Angelo Manna....e che, anche allora, invasione, annessione e massacri costituissero una sfacciata violazione del diritto internazionale. No, noi non avevamo il petrolio, caro Mellini. Avevamo tanto oro, tanta dignità e tanto onore...Epperò, ecco ciò che contava, eravamo un'enorme piazza di consumo: eravamo un mercato di nove milioni e mezzo di bocche!...
Eh, si, signor Presidente...e la comunità mondiale se ne stette cinicamente a guardare. E quando fu raggiunta dagli urli di sdegno degli uomini, dai lamenti dei torturati, dalle grida delle fanciulle stuprate talvolta soltanto a colpi di baionetta: solo allora si affrettò...a chiudere le finestre e balconi...l'infastidita, molestata dal rumore, dal chiasso che noi, moribondi, osavamo fare...
Signor sottosegretario, ho avuto rapporti con l'on. Falco Accame che è stato presidente della commissione difesa nella IX legislatura e con i colleghi Edo Ronchi e Guido Pollice. Abbiamo deciso di proporre al Parlamento l'adozione di una legge che imponga il trasferimento dell'intera massa documentale di cui l'esercito è abusivo tenutario dal 1858 ( era soltanto esercito sardo-piemontese quando il suo re gliela affidò) presso gli archivi di Stato della Repubblica italiana...
Ma, ecco il punto, sappiamo quanti bastoni ci infileranno tra le ruote: i soldati? No. Alla soluzione tanto ovvia che abbiamo intenzione di prospettare non si opporrà affatto l'esercito!...si opporranno i ras della partitocrazia i quali, pur di continuare a far credere agli italiani la bella favola del cosiddetto risorgimento,non esitano a venire in quest'aula ( o a presiedere convegni, e congressi, e concioni) per prestare a copioni ormai laceri e puzzolenti le proprie voci neppure di attori, di pappagalli, e a rimetterci quel po' di prestigio di leader e di ministri che ancora non ci hanno rimesso nel correre appresso ai più loschi affari, nell'immaginarli, progettarli, realizzarli,. Gli armadi non si apriranno: perché sarà il potere politico a vietarlo. Non quello militare.
Signor sottosegretario, chiudo le mie osservazioni ( e le chiedo scusa se l'hanno offesa: ma è evidente che io non ce l'avessi con lei) affermando che per ritenermi soddisfatto della sua risposta, avrei dovuto fingere di non aver letto tutte le analoghe risposte fornite a precedenti interrogazioni e interpellanze dai ministri Spadolini e Zanone, un repubblicano e un liberale: risposte monotonamente uguali e arrogantemente e protervamente bugiarde!
Onorevole sottosegretario, se lo gradirà, io potrò darle copia degli atti del convegno che si è svolto nel gennaio del 1986 a Cerreto Sannita sul cosiddetto Brigantaggio post-unitario nelle provincie meridionali. Fra i documenti troverà la scheda con la quale gli studiosi possono chiedere l'accesso ai documenti scottanti custoditi dall'ufficio dello stato maggiore dell'esercito italiano: ai documenti riguardanti il cosiddetto brigantaggio e il cosiddetto risorgimento.
Dall'esame di questa scheda ella si potrà rendere conto che, alla fine, i documenti in parola restano praticamente inaccessibili agli studiosi qualsiasi, ai poveri quivis de populo...Democraticamente. ricordo il generale Poli, l'11 marzo del 1987 trasmise al vicepresidente della commissione difesa della Camera, onorevole Baraccetti, un messaggio nel quale farisaicamente sosteneva: il problema più generale del libero accesso all'ufficio storico nella realtà non esiste, in quanto nel pieno rispetto e nell'osservanza del decreto del Presidente della Repubblica n. 1409 del 30 settembre del 1963, il suo archivio è aperto a tutti i ricercatori, italiani e stranieri, senza remora o restrizione alcuna...
Ne fanno fede le larghe utenze fruite da grossi nomi del mondo accademico...
Menzogne! Signor sottosegretario, tra questi grossi nomi del mondo accademico, non vi è mai stato né il piccolo né il grosso nome del mondo meridionale, accademico o meno, non vi è mai stato il nome del ricercatore, dello studioso meridionale, conterraneo suo, signor sottosegretario, e perciò anche mio...A fruire permessi sono stati e sono i soliti scribacchini che fanno spendere centinaia di miliardi al contribuente italiano per consolidare le puttanate che gli storiografi prezzolati cominciarono a mettere in giro da Gaeta in poi, forti del solo merito di essersi saputi vendere ai vincitori, ai gestori dell'orda barbarica che - che ti è piaciuta la bicicletta? E mò pedala! Non potevano essere stati e non essere che i gestori di un esercito liberatore e redentore!
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Il Brigante Angiolillo prima di essere impiccato
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lol porta pia banditesca. L'unico bandito era il papa, e sputo su chi dice il contrario.


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Pius Augustus, 11/07/2010 19.29:

lol porta pia banditesca. L'unico bandito era il papa, e sputo su chi dice il contrario.



Per banditesca intende il metodo illeggittimo (guarda che anche all'epoca attaccare uno stato sovrano senza dichiarazione di guerra era reato) non il reggente,infatti come puoi ben vedere non difende neanche i Borbone ma attacca i metodi dei "Fratelli d'italia" difendendo le ragioni della resistenza Duosiciliana
Guarda che io sono un federalista convinto solo che la federazione si doveva fare nel 1800 non ora che al meridione è stato sacchegiato tutto
Guarda l'ideale sarebbe stato una federazione composta da
Repubblica di Venezia,Granducato di Toscana,Repubblica romana,Regno delle Due Sicilie(Monarchia costituzionale),Repubblica di genova,Comune di Milano
Dirai perchè escludo il piemonte
Perchè erano italiani tanto quanto io sono svedese,parlavano fracese avevano usanze francesi e infine consideravano i francesi come loro compatrioti
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Re: Re:
Estel_91, 11/07/2010 19.40:



Per banditesca intende il metodo illeggittimo (guarda che anche all'epoca attaccare uno stato sovrano senza dichiarazione di guerra era reato) non il reggente,infatti come puoi ben vedere non difende neanche i Borbone ma attacca i metodi dei "Fratelli d'italia" difendendo le ragioni della resistenza Duosiciliana
Guarda che io sono un federalista convinto solo che la federazione si doveva fare nel 1800 non ora che al meridione è stato sacchegiato tutto
Guarda l'ideale sarebbe stato una federazione composta da
Repubblica di Venezia,Granducato di Toscana,Repubblica romana,Regno delle Due Sicilie(Monarchia costituzionale),Repubblica di genova,Comune di Milano
Dirai perchè escludo il piemonte
Perchè erano italiani tanto quanto io sono svedese,parlavano fracese avevano usanze francesi e infine consideravano i francesi come loro compatrioti




vittorio emanuele II non parlava più tedesco?
comunque non sono d'accordo con la tua idea estel sulla federazione,alquanto mazziniana.
va bene un italia unita,va bene metterci una corona,ma se cavour fosse campato mezzo lustro in più,avrebbe realizzato in pieno il progetto federalista che aveva in mente,molto simile ai canoni attuali.
Certo,io preferisco una repubblica di stampo laico,e una delle frasi che più mi piace fu quella che sentii in un film.All'ultimo reduce dei mille gli chiesero cosa disse una volta Garibaldi,e rispose "con le budella del papa impiccheremo l'ultimo re!".
certo molto anacronistico,però fa effetto
Quindi un Italia federata in regioni,magari redifinite,e province che come in inghilterra hanno carattere tecnico amministrativo.
In Francia i Dipartimenti(come le nostre province) hanno sopra solo lo Stato,in Germania ci sono i Comuni e poi i Lander.

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

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Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

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l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








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Re: Re: Re:
arysfalian, 11/07/2010 19.59:




vittorio emanuele II non parlava più tedesco?
comunque non sono d'accordo con la tua idea estel sulla federazione,alquanto mazziniana.
va bene un italia unita,va bene metterci una corona,ma se cavour fosse campato mezzo lustro in più,avrebbe realizzato in pieno il progetto federalista che aveva in mente,molto simile ai canoni attuali.
Certo,io preferisco una repubblica di stampo laico,e una delle frasi che più mi piace fu quella che sentii in un film.All'ultimo reduce dei mille gli chiesero cosa disse una volta Garibaldi,e rispose "con le budella del papa impiccheremo l'ultimo re!".
certo molto anacronistico,però fa effetto
Quindi un Italia federata in regioni,magari redifinite,e province che come in inghilterra hanno carattere tecnico amministrativo.
In Francia i Dipartimenti(come le nostre province) hanno sopra solo lo Stato,in Germania ci sono i Comuni e poi i Lander.



Cavour non poteva voler creare una federazione dato che senza i soldi sacchegiati al banco di Napoli il piemonte sarebbe crollato nel giro di un decennio
Anzi direi che è campato fin troppo,Magari fosse campato anche Ferdinando II a cui io rimprovero solo due cose
Il ritiro della costituzione del 48
E il fatto di essere morto alla vigilia dell'invasione
Lui si che sarebbe andato in sicilia e avrebbe ricacciato in mare quei predoni vestiti di rosso ovviamente dopo aver fatto fucilare quel traditore di Landi
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Re:
Augusto.Carducci, 11/07/2010 20.16:

avranno pure depredato le casse di Napoli, e nessuno lo mette in discussione, ma un governo che tiene i soldi, e in questo caso tonnellate di oro, a fare la muffa senza investirli, lasciando il proprio paese nell'arretratezza..bhè non è tanto da lodare.




in verità,anche dopo studi fatti dai programmi di piero e alberto angela,il regno borbonico alla fine del 700 e poco dopo era molto florido,con attività e modernissime politiche di sostegno alla famiglia e all'ambiente(i nuovi sposi avevano diritto alla casa,che il sovrano procurava con un piccola dote,e a napoli tutti i cittadini avevano diritto di vista al mare,l'incubo di ogni abusivista).

Lo si potrebbe dire un falso mito della storiografia sfatato col tempo,magari a giustificare certe operazioni sabaude nel meridione.
continuo a dirlo,non sono contro i savoia per l'unità,ma per quello che hanno fatto dopo(vedasi latifondo,gestione statale e un paio di guerre...),mentre parte della classe politica ha provato a fare grande e moderna l'Italia,con Garibaldi,Cavour,a suo modo Mazzini,a modo ancor più particolare Giolitti..

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Re: Re:
arysfalian, 11/07/2010 20.32:




in verità,anche dopo studi fatti dai programmi di piero e alberto angela,il regno borbonico alla fine del 700 e poco dopo era molto florido,con attività e modernissime politiche di sostegno alla famiglia e all'ambiente(i nuovi sposi avevano diritto alla casa,che il sovrano procurava con un piccola dote,e a napoli tutti i cittadini avevano diritto di vista al mare,l'incubo di ogni abusivista).

Lo si potrebbe dire un falso mito della storiografia sfatato col tempo,magari a giustificare certe operazioni sabaude nel meridione.
continuo a dirlo,non sono contro i savoia per l'unità,ma per quello che hanno fatto dopo(vedasi latifondo,gestione statale e un paio di guerre...),mentre parte della classe politica ha provato a fare grande e moderna l'Italia,con Garibaldi,Cavour,a suo modo Mazzini,a modo ancor più particolare Giolitti..



bhè ok, magari qualcosa c'era e non lo discuto, ma qui non è discorso di piccola dote, io parlo di ferrovie, trasporti, porti nuovi, agricoltura moderna, industrie amplificate e più numerose, tutte cose che il sud non aveva, ed è inutile tirar fuori la prima ferrovia d'europa e i vari primati del regno delle due sicilie, perchè è anche pggio a mia veduta, poichè segnala il fatto che c'era ben chiara l'idea della modernizzazione dell'europa e dello scoppiare della rivoluzione industriale, ma non fu applicato nulla.

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Re: Re:
Estel_91, 11/07/2010 19.40:



Per banditesca intende il metodo illeggittimo (guarda che anche all'epoca attaccare uno stato sovrano senza dichiarazione di guerra era reato) non il reggente,infatti come puoi ben vedere non difende neanche i Borbone ma attacca i metodi dei "Fratelli d'italia" difendendo le ragioni della resistenza Duosiciliana
Guarda che io sono un federalista convinto solo che la federazione si doveva fare nel 1800 non ora che al meridione è stato sacchegiato tutto
Guarda l'ideale sarebbe stato una federazione composta da
Repubblica di Venezia,Granducato di Toscana,Repubblica romana,Regno delle Due Sicilie(Monarchia costituzionale),Repubblica di genova,Comune di Milano
Dirai perchè escludo il piemonte
Perchè erano italiani tanto quanto io sono svedese,parlavano fracese avevano usanze francesi e infine consideravano i francesi come loro compatrioti


si anche lo Zar Alessandro I quello che sconfisse (! pardon) Napoleone parlava francese con i nobili della sua corte. il Russo lo usava so lo se era costretto a parlare con personaggi di rango inferiore e forse i Savoia si ritenevano francesi ma Amedeo ed il "prinz" Eugenio comandante generale degli eserciti asburgici li hanno suonati come tamburi a Torino nel 1706 .... [SM=g8122]

[Modificato da Sertorio64 11/07/2010 20:43]
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Re:
Augusto.Carducci, 11/07/2010 20.16:

avranno pure depredato le casse di Napoli, e nessuno lo mette in discussione, ma un governo che tiene i soldi, e in questo caso tonnellate di oro, a fare la muffa senza investirli, lasciando il proprio paese nell'arretratezza..bhè non è tanto da lodare.



Ancora credi alla vulgata risorgimentale?
Sveglia carta canta il Regno Borbonico era più industrializzato del nord italia della Prussia e dell'austria ed era seconda solo a Francia e Gran bretagna
Non mi stancherò mai di dire che i sostenitori della storiella del sud arretrato che portano come prova il fatto che il regno avesse poche ferrovie(cosa a cui tra l'altro si stava già ponendo rimedio)
Io rispondo che un regno interamente sul mare è normale che preferisse puntare tutto sui commerci marittimi(seconda flotta commerciale al mondo)fu proprio per questa nostra potenza commerciale che l'inghilterra(o per meglio dire i massoni della compagnia delle indie come Palmestron e Gladstone) decretarono la nostra fine,figurati questi stavano aprendo il canale di suez pensa se avrebbero mai accettato quel regno che li poteva ostacolare commercialmente,molto meglio avere li i piemontesi che avevano contratto debiti con le loro banche per pagare una folle guerra in Crimea
Vatti a leggere lo statuto di san leucio
Vai anche su google earth e cerca Mongiana,ancora ci sono le rovine delle fonderie
Vai a cercare Pietrarsa
Vai a cercare i cantieri di castellammare e di Napoli che avevano il doppio dei dipendenti delle ansaldo di genova
Poi se vuoi continuare a credere alle Str........te sulla cosidetta "negazione di Dio" sei libero di farlo
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Re: Re: Re: Re: Re:
arysfalian, 10/07/2010 20.22:



mah,Perugia ha da offire,ma ben poco.Ne sono conscio perchè ci abito.
Anche Pisa,tolto il campo dei miracoli...però la torre di Pisa DA SOLA ti fa conoscere al mondo e tolta quella non ha nient'altro,mentre a Perugia avrai anche di più,ma nessuno se la fila.
Nessuno ha mai negato l'esistenza di borghi e borghetti(non la bevanda) che hanno un centro storico arroccato,le osterie tipiche medievali,squisitezze gastronomiche..insomma che sono carini,come nel post di Pius,ma guardiamo il valore che hanno.In ogni Regione ce ne sono a loro modo di simili.
Credo che il centro Italia abbia la maggior parte dei beni perchè nel centro c'è anche ROMA,che come detto è su un pianeta a parte.Bisognerebbe fare i conti senza di lei.
A Taranto la gente SA che senza ILVA si va a fare la fame,però farebbe di tutto per cambiarla.Si scherza sempre dicendo di riconvertirla in produzione di cioccolato,o altro,insomma qualcosa che non sia una bomba ambientale di primo livello in europa.E ricordano come con una bella ripulita e piazzata generale si potrebbe campare quasi solo di turismo,non come ad Assisi,ma il verso è quello.



ah davvero? E le orde di turisti che ci sono hanno tutti sbaglaito strada? Arys fatti un giro alla "casa della studentessa" che è meglio. E poi l'acciaio bisognerà pur farlo da qualche parte ... borghi e borghetti?E Assisi? e Gubbio? e Orvieto? Spoleto con il suo festival dei due mondi? poi ripeto ogni paesino anche il più sconosciuto ha qualche opera o struttura importante, anche lo stesso Lazio non ha mica solo Roma. Vai nello ssconosciuto Soriano del Cimino... e se non se la fila nessuno perchè ogni casolare se lo comprano Tedeschi inglesi e americani che poi ci vanno a vivere? Per me il centro, Perugia compresa e anche prescindendo da Roma se lo filano pure in troppi e se non ci credi vatti a comprare una casa in val d'Orcia o vicino a Todi invasa di americani. Poi fammi sapere quanto ti hanno chiesto [SM=g8144] dammi retta tu ci vivi da qualche anno ma io ci sono nato conosco ogni angolo e poi ti ripeto è il mio lavoro ... "da offrire ben poco" mah ... sei sicuro di aver ben riflettuto prima di postare?
[Modificato da Sertorio64 11/07/2010 21:03]
11/07/2010 20:58
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Re: Re:
Estel_91, 11/07/2010 20.50:



Ancora credi alla vulgata risorgimentale?
Sveglia carta canta il Regno Borbonico era più industrializzato del nord italia della Prussia e dell'austria ed era seconda solo a Francia e Gran bretagna
Non mi stancherò mai di dire che i sostenitori della storiella del sud arretrato che portano come prova il fatto che il regno avesse poche ferrovie(cosa a cui tra l'altro si stava già ponendo rimedio)
Io rispondo che un regno interamente sul mare è normale che preferisse puntare tutto sui commerci marittimi(seconda flotta commerciale al mondo)fu proprio per questa nostra potenza commerciale che l'inghilterra(o per meglio dire i massoni della compagnia delle indie come Palmestron e Gladstone) decretarono la nostra fine,figurati questi stavano aprendo il canale di suez pensa se avrebbero mai accettato quel regno che li poteva ostacolare commercialmente,molto meglio avere li i piemontesi che avevano contratto debiti con le loro banche per pagare una folle guerra in Crimea
Vatti a leggere lo statuto di san leucio
Vai anche su google earth e cerca Mongiana,ancora ci sono le rovine delle fonderie
Vai a cercare Pietrarsa
Vai a cercare i cantieri di castellammare e di Napoli che avevano il doppio dei dipendenti delle ansaldo di genova
Poi se vuoi continuare a credere alle Str........te sulla cosidetta "negazione di Dio" sei libero di farlo




bhè io credo a quello che sento, vedo e leggo, e sinceramente del regno delle due sicilie ho sempre sentito che era uno stato con dei picchi molto buoni e per certi versi innovativi, ma parlando più in generale era uno stato arretrato.
tu mi dici che era più industrializzato di gran parte dell'europa, ok, ma i dati dove sono?
e come mai con una economia industrializzata tutti quei soldi depositati, quando tutti sanno che il sistema economico dalle industrie in poi si basa sull'investimento (debiti) e non sul malloppone in cassaforte?
magari mi sbaglio anche, ma sinceramente che uno stato così ricco e avanzato come dici tu si sia fatto fregare da 1000 scemi in camicia rossa, bhò...
e poi il malcontento popolare?
è vero che con l'arrivo dei savoia se ne pentirono anche di più, ma prima non erano certo felici.

io non voglio difendere i Savoia sia ben chiaro, sono il primo a dire che hanno colonizzato e saccheggiato, ma non mi si venga a dire che il regno delle due sicilie era la 3 potenza economica dell'europa.
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Re: Re:
Estel_91, 11/07/2010 20.50:



Ancora credi alla vulgata risorgimentale?
Sveglia carta canta il Regno Borbonico era più industrializzato del nord italia della Prussia e dell'austria ed era seconda solo a Francia e Gran bretagna



Io portai quì dati che dimostravano che questo ridicolo delirio era appunto un ridicolo delirio. Ma davvero dobbiamo discutere del fatto che il regno delle due sicilie fosse più industrialmente avanzato dell'austria ungheria e della prussia? pietà, maledizione, pietà.
Ah, per il resto, nonostante estel non se ne renda conto, erano i savoia che parlavano francese, i piemontesi parlavano piemontese, e di francese non capivano niente, esattamente come i lombardi parlavano lombardo ed i veneti parlavano veneto. Una italia senza piemonte è non solo storicamente risibile (il piemonte è all'interno dei confini naturali italiani, è linguisticamente più vicino all'italia che alla francia, era considerato da tutto il mondo parte dell'italia) ma era anche impossibile. Se fosse dipeso dal regno di pulcinella fare l'italia avremmo ancora gli austriaci a milano. Ah, e l'idea che se il re fosse rimasto vivo il regno avrebbe resistito? ma dico, la storia la facciamo a risico o cosa?
mi pare evidente che estel la "storia" la fa in un modo solo: con l'emotività, senza nemmeno interrogarsi su quello che dice.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
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Re: Re: Re:
Augusto.Carducci, 11/07/2010 20.58:




bhè io credo a quello che sento, vedo e leggo, e sinceramente del regno delle due sicilie ho sempre sentito che era uno stato con dei picchi molto buoni e per certi versi innovativi, ma parlando più in generale era uno stato arretrato.
tu mi dici che era più industrializzato di gran parte dell'europa, ok, ma i dati dove sono?
e come mai con una economia industrializzata tutti quei soldi depositati, quando tutti sanno che il sistema economico dalle industrie in poi si basa sull'investimento (debiti) e non sul malloppone in cassaforte?
magari mi sbaglio anche, ma sinceramente che uno stato così ricco e avanzato come dici tu si sia fatto fregare da 1000 scemi in camicia rossa, bhò...
e poi il malcontento popolare?
è vero che con l'arrivo dei savoia se ne pentirono anche di più, ma prima non erano certo felici.

io non voglio difendere i Savoia sia ben chiaro, sono il primo a dire che hanno colonizzato e saccheggiato, ma non mi si venga a dire che il regno delle due sicilie era la 3 potenza economica dell'europa.



Dunque la prova sta nell'esposizione internazionale di Parigi in cui il regno arrivò sul podio dopo Inghilterra e francia
Le industrie Venivano spesso sovvenzionate o con il tesoro regio oppure esisteva il cosidetto istituto di incoraggiamento per attirare investitori stranieri
I mille non erano scemi anzi tuttaltro erano criminali molto furbi vinsero grazie all'appoggio degli inglesi e alla corruzione nonche con la collusione con gli embrioni delle mafie sul luogo senza contare che quando finalmente Francesco II prese,troppo tardi il comando diretto,vennero quasi ricacciati indietro solo che calarono a tradimento i piemontesi a dargli manforte
Il malcontento popolare era dovuto in maggioranza rivolto contro i proprietari terrieri e non contro la monarchia,infatti già Ferdinando aveva cominciato a ridurre pesantemente i diritti dei nobili,infatti successivamente all'invasione piemontese furono i Cafoni,i contadini a difendere il loro re in quanto gli erano state tolte le terre demaniali liberamente coltivabili da tutti(quelle terre le comprarono i grandi proprietari,moriva il feudalesimo residuo e nasceva il latifondo)
Certo nessuno vuol negare che la povertà esisteva ma era così in tutta Europa,la Londra Vittoriana non era certo meglio di Napoli Come ci ricorda un certo romanziere di nome Dikens
Oppure la Parigi dei miserabili era l'eldorado e Napoli l'inferno
Poi non parliamo delle condizioni nel Nord Italia o in svizzera
Tanti emigrarono da noi infatti a Napoli,Palermo,Messina,Catania,Taranto e Bari vi erano delle grosse comunità di svizzeri(a Napoli la comunità toccava i 12000 individui)Infatti l'esercito Borbonico contava anche un reparto svizzero
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Re: Re: Re:
Augusto.Carducci, 11/07/2010 20.38:



bhè ok, magari qualcosa c'era e non lo discuto, ma qui non è discorso di piccola dote, io parlo di ferrovie, trasporti, porti nuovi, agricoltura moderna, industrie amplificate e più numerose, tutte cose che il sud non aveva, ed è inutile tirar fuori la prima ferrovia d'europa e i vari primati del regno delle due sicilie, perchè è anche pggio a mia veduta, poichè segnala il fatto che c'era ben chiara l'idea della modernizzazione dell'europa e dello scoppiare della rivoluzione industriale, ma non fu applicato nulla.





una cosa è dire che il sud era come il pianeta delle scimmie,un altro è dire che competeva con fiandre,valle del reno e bassa inghilterra...
per carità eh. [SM=g8133]

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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 11/07/2010 20.57:



ah davvero? E le orde di turisti che ci sono hanno tutti sbaglaito strada? Arys fatti un giro alla "casa della studentessa" che è meglio. E poi l'acciaio bisognerà pur farlo da qualche parte ... borghi e borghetti?E Assisi? e Gubbio? e Orvieto? Spoleto con il suo festival dei due mondi? poi ripeto ogni paesino anche il più sconosciuto ha qualche opera o struttura importante, anche lo stesso Lazio non ha mica solo Roma. Vai nello ssconosciuto Soriano del Cimino... e se non se la fila nessuno perchè ogni casolare se lo comprano Tedeschi inglesi e americani che poi ci vanno a vivere? Per me il centro, Perugia compresa e anche prescindendo da Roma se lo filano pure in troppi e se non ci credi vatti a comprare una casa in val d'Orcia o vicino a Todi invasa di americani. Poi fammi sapere quanto ti hanno chiesto [SM=g8144] dammi retta tu ci vivi da qualche anno ma io ci sono nato conosco ogni angolo e poi ti ripeto è il mio lavoro ... "da offrire ben poco" mah ... sei sicuro di aver ben riflettuto prima di postare?




-i turisti ci sono ovunque,e ti dico che ci sono luoghi che fanno più pienoni della "augusta perusia".....altro che orde.
-l'acciaio lo fanno a terni?Ebbene,che c'entra?
-Assisi campa sul turismo spirituale al 80%,il 20% per beni artistici,ci sono passato un mese fa e parlando un pò coi ristoratori(oh un caffè minimo 1,80€,,schifosi maledetti!)e "bancarellisti" dicono che sono più le comitive di vecchine in pellegrinaggio che altri.certo ci son anche stranieri e italiani per vedere la basilica.Assisi poi credo faccia tanti turisti quanto Perugia.
Adesso c'è l'Umbria Jazz qui,e c'è molta gente,così a Spoleto per il festival,anche se è una città carina.Ma all'estero sti paesi (Todi,Gubbio) nun se li fila nessuno.
-Tedeschi,statunitensi che vengono qui a comprare?Sai quanto Salento si stanno mangiando?O altre zone d'Italia?Non è che vanno solo in toscana e umbria.Poi che significa?Se gli stranieri comprano delle case in zone sperdute per godere della natura,lo fanno proprio perchè non sono inflazionate dal turismo!Poi sempre co sto discorso dei soldi.
in periferia a Roma con 100.000 mila euro ti compri un box auto.Cazzo,allora è piena zona turistica anche quella.Ma per piacere... [SM=g8298]

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Re: Re: Re:
Pius Augustus, 11/07/2010 21.00:



Io portai quì dati che dimostravano che questo ridicolo delirio era appunto un ridicolo delirio. Ma davvero dobbiamo discutere del fatto che il regno delle due sicilie fosse più industrialmente avanzato dell'austria ungheria e della prussia? pietà, maledizione, pietà.
Ah, per il resto, nonostante estel non se ne renda conto, erano i savoia che parlavano francese, i piemontesi parlavano piemontese, e di francese non capivano niente, esattamente come i lombardi parlavano lombardo ed i veneti parlavano veneto. Una italia senza piemonte è non solo storicamente risibile (il piemonte è all'interno dei confini naturali italiani, è linguisticamente più vicino all'italia che alla francia, era considerato da tutto il mondo parte dell'italia) ma era anche impossibile. Se fosse dipeso dal regno di pulcinella fare l'italia avremmo ancora gli austriaci a milano. Ah, e l'idea che se il re fosse rimasto vivo il regno avrebbe resistito? ma dico, la storia la facciamo a risico o cosa?
mi pare evidente che estel la "storia" la fa in un modo solo: con l'emotività, senza nemmeno interrogarsi su quello che dice.



Ripostali se puoi, per 2 ragioni:

1) Così portiamo carne al fuoco in questa discussione.

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La lotta alla miseria deve essere condotta dal governo, mentre la ricerca della felicità deve essere lasciata all'iniziativa privata. (Karl Popper)

"La verità non richiede la fede...gli scienziati non uniscono le mani ogni domenica dicendo: << Sì,la gravità è vera! io avro fede! io sarò forte! io credo con tutto il mio cuore che quello che va su su su, deve venire giu giu giu...Amen!>>. Se lo facessero,potremmo pensare che siano poco sicuri della verità gravitazionale." (Dan Barker)

"Ilaria dov’è? Adesso dov’è? L'hanno vista al corteo con la maglia del Che: urlava «No!, alla vostra mercè» mentre ingoiava cioccolata Nestlé"(Caparezza)

"La tradizione è l'illusione dell'immortalità" (W. Allen)


11/07/2010 21:44
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vabbè io posto questi,e ognuno tragga le conclusioni che vuole



Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
In pratica sei sopravvissuto a Perugia. Magna cum laude e all'inferno tutti.

Hail to the doctor,TWICE!



Ut Apuliae legiones vobiscum ad infera longiusque sint...

I Apula "Fervida" Legio

Io sono Arys,Signore di Arysfalia,detto l'Arysfaliano,capo del clan "Luna Di Fuoco" e delle Guardie Fulvie,e il mio nome ha significato oscuro alle genti

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il sesso è come giocare al bridge:se non hai un buon partner,devi sperare di avere una buona mano

l'interista è il berlusconiano del calcio.Se vince è perchè è il più forte,se perde è perchè gli altri hanno barato.La sua squadra/fazione non ha niente di marcio,poichè niente è stato mai dimostrato,e anche se lo fosse sarebbe fasullo rispetto a quello che hanno fatto gli altri.E in ogni caso spera sempre nella prescrizione.








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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
arysfalian, 11/07/2010 21.40:




-i turisti ci sono ovunque,e ti dico che ci sono luoghi che fanno più pienoni della "augusta perusia".....altro che orde.
-l'acciaio lo fanno a terni?Ebbene,che c'entra?
-Assisi campa sul turismo spirituale al 80%,il 20% per beni artistici,ci sono passato un mese fa e parlando un pò coi ristoratori(oh un caffè minimo 1,80€,,schifosi maledetti!)e "bancarellisti" dicono che sono più le comitive di vecchine in pellegrinaggio che altri.certo ci son anche stranieri e italiani per vedere la basilica.Assisi poi credo faccia tanti turisti quanto Perugia.
Adesso c'è l'Umbria Jazz qui,e c'è molta gente,così a Spoleto per il festival,anche se è una città carina.Ma all'estero sti paesi (Todi,Gubbio) nun se li fila nessuno.
-Tedeschi,statunitensi che vengono qui a comprare?Sai quanto Salento si stanno mangiando?O altre zone d'Italia?Non è che vanno solo in toscana e umbria.Poi che significa?Se gli stranieri comprano delle case in zone sperdute per godere della natura,lo fanno proprio perchè non sono inflazionate dal turismo!Poi sempre co sto discorso dei soldi.
in periferia a Roma con 100.000 mila euro ti compri un box auto.Cazzo,allora è piena zona turistica anche quella.Ma per piacere... [SM=g8298]




Addirittura il cantante dei Tool, Maynard Keenan, ha comprato un azienda vinicola a trenta chilometri dal mio paese, in sicilia...qui in sicilia con 100000 euro ci compri una casona...


11/07/2010 22:12
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ironman1989., 11/07/2010 22.04:




Addirittura il cantante dei Tool, Maynard Keenan, ha comprato un azienda vinicola a trenta chilometri dal mio paese, in sicilia...qui in sicilia con 100000 euro ci compri una casona...




e tu non lo vai neanche a trovare??
sai che vuol dire raccontare ai nipotini ho bevuto un bicchiere di vino con Jamed Keenan??

Ti sei fatto 6 anni di vita universitaria, resistendo al vento, alle scale, alla pioggia e alle megapozze, alle merde di cane per strada, ai padroni di casa bastardi, ai comunisti e ai fascisti, alla mensa universitaria, ai problemi con le segreterie e l'agenzia per il diritto allo studio, alle donne, ai conti limitati. Sei sopravvissuto a tutto questo e hai portato per due volte il tuo scalpo a casa.
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Re: Re: Re: Re:
Armilio1, 11/07/2010 21.43:



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Tranquillo non ti sforzare che ci penso io

Maggior industria metalmeccanica d’Italia , a Pietrarsa; nella Esposizione Internazionale di Parigi del 1856 premio per il terzo Paese del mondo come sviluppo industriale ( I° in Italia ); prima Repubblica Socialista del mondo con le seterie di S. Leucio.
Prima istituzione del sistema pensionistico in Italia (con ritenute del 2% sugli stipendi ); scuole di Arti e Mestieri, Monti di Pegno e Frumentari in tutto il Regno
Primi Assegni Bancari della storia economica ( polizzini sulle Fedi di Credito); rendita dello Stato quotata nella Borsa di Parigi al 120%
Minor numero di tasse di tutti gli Stati Italiani
Primo ponte sospeso in ferro, d’Italia ; Primo telegrafo sottomarino dell‘Europa continentale
Prima Flotta mercantile in Italia (seconda in Europa dopo quella Inglese), prima Compagnia di Navigazione del Mediterraneo, prima nave a vapore del Mediterraneo, prima flotta italiana giunta in America del nord, del sud e nel Pacifico; prima rete di Fari con sistema lenticolare, promulgazione del I° Codice Marittimo Italiano.
Bonifica dei Regi Lagni e conseguente sistemazione idrologica della Terra di Lavoro.
Prima ferrovia e prima stazione nell’Europa continentale
Teatro S. Carlo (1° nel mondo),costruito in soli 270 giorni
Officina dei Papiri - Museo Archeologico - Orto botanico - Accademie Culturali, Conservatori musicali.
Osservatorio Astronomico, Osservatorio sismologico Vesuviano ( 1° nel mondo)
Piú alta percentuale di medici per abitanti in Italia
Piú basso tasso di mortalità infantile d’Italia
Prime Agenzie turistiche italiane
Istituzione di Collegi Militari ( Nunziatella, etc.)

Quello dell'esposizione universale parla chiaro dato che viene fatto da giudici imparziali
Eravamo più industrializzati di Prussia e Austria e di gran lunga superiori al Nord della penisola
I borbone appartenevano a quella corrente che viene chiamata Dispotismo illuminato
il loro unico errore fu quello di non dare una costituzione se non quando fu troppo tardi
___________________________________________________
"Per quelli come voi la violenza è un diritto,per noi un delitto"
Il Brigante Angiolillo prima di essere impiccato
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Re: Re: Re: Re:
Armilio1, 11/07/2010 21.43:



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ma guarda è molto semplice, da Ascesa e declino delle grandi potenze di paul kennedy:

Il PNL dell'intera penisola italiana nel 1860 era di 7,4 miliardi di dollari (espressi in termini usa 1960), mentre della germania 12,7 e dell'austria 9,9.
Il PIL pro capite era di 301 in italia, di 354 in germania e di 283 in austria (e quì includiamo l'ungheria e le province slave, che abbassavano parecchio la media austriaca). I contributi alla produzione manifatturiera mondiale (che direi sia l'indice più importante, mostrano una disparità ancora più enorme. L'italia intera, quindi non si parla di media ma di somma, contribuiva per il 2,5 mentre la germania del 4,9, e l'austria del 3,2. Mentre il livello di industrializzazione pro capite (inteso come quà www.maat.it/livello2/livelli-industrializzazione.htm) era di 10 in italia, 15 in germania e 11 in austria (sempre contando le province slave).
Direi che è palese che il regno delle due sicilie non aveva minimamente i primati di cui parla estel, che usa come fonte l'esposizione mondiale [SM=g8299]
[Modificato da Pius Augustus 11/07/2010 23:16]


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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