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150 dall'unità d'italia

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2010 09:58
09/05/2010 12:13
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Praefectus Fabrum
La storia sul sud che stava meglio del nord è una bufala revisionista. Il regno dei borboni aveva un sacco di oro. Come lo aveva l'impero ottomano, come lo aveva la cina, come lo avevano i maharatti. Non per questo era una nazione economicamente prospera. L'oro tenuto sotto il letto nella reggia di caserta (indice di un tipo di economia ancora ferma al mercantilismo) non era investito, e non aveva creato in alcun modo una classe imprenditoriale degna di nota. Allo stesso modo non esisteva una borghesia paragonabile a quella esistente in piemonte, elemento basilare per la rivoluzione industriale.
I piemontesi erano indebitati? certo, perchè le loro ricchezze erano state spese per costruire una rete ferroviaria degna di nota (non soltanto la tanto decantata ma unica napoli-portici, peraltro dedicata unicamente agli spostamenti del re alla reggia -che caso eh?), per costruire una industria tessile potente e sopratutto per rinnovare l'agricoltura.
L'agricoltura è un passo fondamentale. La ricchezza delle nazioni nel diciassettesimo e nel diciannovesimo secolo proveniva in massima parte dalla capacità di utilizzare il surplus dell'agricoltura per ottenere capitali da investire per costruire una capacità industriale moderna. Nel Piemonte cavouriano ed anche nella lombardia asburgica questo era stato fatto. L'agricoltura della lomellina e del piemonte orientale erano al livello di quella inglese per metodi e rendita. Nel sud esisteva solo il latifondo praticato nella sua forma meno produttiva. Ci credo che non c'erano spese e l'oro si accumulava! ai latifondisti non veniva chiesto niente! nessun ammodernamento, nessun sacrificio. Non c'erano tasse ma la vita era appena sopra la soglia di sussistenza, ed il PIL pro capite era più basso che in piemonte.
I vari e famosi primati cosa sono? semplicemente esempi di
1) volontà di una corte vanitosa ma incompetente di darsi lustro
2) esempi di genio individuale
In nessun caso ci fu un seguito, e nessuno dei "primati" diede in qualsiasi modo inizio ad una trasformazione tecnologica o economica del paese.
Sulla spedizione dei mille, bisogna che un certo concetto vada chiarito. Uno stato, se è forte e sicuro, NON crolla di fronte a sfide di portata ridicola come la spedizione dei mille. Uno stato del genere è in grado di resistere e non si sfalda come neve al sole.
Il regno delle due sicilie era marcio fino al midollo e per questo crollò come l'impero di serse o l'italia fascista, bastò una leggera spinta. Comodo dire che perse solo perchè c'erano gli anglofrancesi.
Qualcuno dubita del fatto che in una guerra un esercito come quello borbonico durasse meno di un paio di giorni contro i piemontesi?
La famosa "razzia" del nord a scapito del sud che avrebbe impoverito il sud ed arricchito il nord non esiste.
Quello che esistette invece fu:
il crollo di una economia non concorrenziale ed iperprotetta nella propria inefficienza una volta che venne bruscamente messa a confronto con una economia dinamica ed efficiente come quella del nord
L'impoverimento di uno stato che non aveva imposto tasse gravose ai suoi sudditi perchè in stasi una volta che vennero imposte tasse normali in qualunque altro paese.
In pratica esattamente quello che accadde all'urss dopo la fine del comunismo.
L'unità d'italia è stato un processo inevitabile e che poteva essere condotto meglio (Cavour era un genio, ma i savoia erano dei mediocri, pur molto migliori dei farseschi regnanti borbonici), un processo che ha liberato il meridione da una pigra tirannia improduttiva.
I meridionali si lamentano tanto della loro oppressione e povertà, ma nei fatti chi voleva si è risollevato. Roma si è liberata dall'odioso giogo dei papi grazie ai piemontesi (e gratitudine eterna a porta pia), il veneto che era poverissimo a livelli meridionali a causa della pessima amministrazione austriaca volta allo sfruttamento delle risorse è diventato una regione ricchissima, l'abruzzo, meridionale nel profondo, non ha creato mafia o povertà ed adesso ha un PIL maggiore di quello ligure. Comodo piangere sui propri errori additando altri per la colpa eh?


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
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Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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