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150 dall'unità d'italia

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2010 09:58
24/05/2010 17:39
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Per come la penso, quoto al 100% Antioco il grande, e che ha una visione molto equilibrata.

Antioco il Grande, 20/05/2010 11.14:

Infatti, se qui stiamo a dire che l'Unità fu un errore, rispondo NO. Se diciamo che fu fatta male e che i Piemontesi, dopo la spedizione dei Mille, che era stata ben accolta dalla popolazione, fecero errori e porcherie che bruciarono in un lampo le buone speranze della vigilia, dico di SI.

Non dubito che i briganti fossero anche anti-piemontesi, o anti-italiani. Dico solo che non erano tutti patriotti che amavano Franceschiello. I briganti c'erano già prima, com'erano ai tempi della Repubblica Partenopea. Avendo visto la possibilità di compiere crimini con l'appoggio di scontenti e disillusi, nonché di gente che veramente era nostalgica dei Borbone, ne approfittarono.

Non è che la gente rimpiangesse il malgoverno borbonico, solo che i Borbone non davano nulla ma non chiedevano nulla, sto semplificando al massimo sia chiaro. Il nuovo regno non dava nulla ma chiedeva tanto, basti pensare alla famosa legge sul macinato, o alla leva obbligatoria che sotto i Borbone non c'erano e che causarono lutti e miserie ai contadini.

Esemplare è Padron 'Ntoni nei Malavoglia. Quando giunge notizia che il nipote deve partire militare, tre anni (dico tre anni, non 10 mesi come feci io) in marina, il vecchio iniziò a correre da tutti i pezzi grossi del paese, ma nessuno fece nulla. Ad un certo punto uno gli disse "aspetti che facciamo la repubblica è tutto si sistema", ed il vecchio andava dicendo "ma fatela presto questa repubblica". Che voglio dire? A padron 'Ntoni non frega nulla di chi sia al comando, Savoia, Borbone o repubblica, gli interessa che la vita sua e della sua famiglia sia migliore. Come lui, tanti altri, soprattutto tra le classi povere, sperarono questo e rimasero delusi.

Per nota di cronaca, il nipote di padron 'Ntoni non tornò mai a casa. Morì durante la battaglia navale di Lissa contro l'Austria.



Comunque penso che tutto questo parlare e questo revisionismo derivi da propaganda che da una accurata ed imparziale ricerca storica....

Il risultato è quello di guardare il tutto nella propria ottica e vedere solo i fatti che danno ragione alla propria tesi già in realtà pre-costruita.

Mi spiego: tutto parte in realtà quando alcuni nel Nord gridarono e gridano alle inefficienze del sud, di come i fondi dello sviluppo del sud venissero dilapidati, ecc.

Hanno magari ragione in qualche punto, ma lo hanno fatto con veemenza gridando e anche insultando appunto il Sud, mentre era meglio farlo in modo a mio avviso più serio, concreto ed effettivo e propeso alla conciliante che il solito dividiamoci che è meglio(il che non è vero) ... ma è più facile gridare....

Poi cominciarono a usare la storia a proprio piacimento, esaltando il modello di quel stato lombardo-veneto che era in realtà piuttosto fittizio pere essere buoni... che prima dell'unità il nord era ricco e poi il sud lo ha limitato, ecc. le solite cose insomma.

... ad un certo punto, ed arriviamo ad oggi, alcuni di quelli del sud, stanchi di ricevere a loro avviso i soliti insulti e reclami, rispondono per le rime, approfittando della ricorrenza del 150 anni dell'unità. Stufi, vogliono ribaltare l'altra tesi. Dicono adesso che il sud era meglio del nord e che l'unità ha danneggiato loro invece, e quindi rivedono la storia par portare acqua al loro mulino, tralasciando le cose contraddittorie ed esaltando altre convenienti. Allora i borboni, per il solo fatto di essere gli sconfitti dal malvagio nord piemontese, vengono santificati, garibaldi pure...

ECCO come è nata veramente tutta questa discussione... tutto alla fine un gioco di accuse e ripicche.

Ma sono discussioni storiche queste ho una propaganda a vicenda?

Una cosa piuttosto comune: quando Bush, agli inizi, aveva altissimi consensi, 11 settembre erano stati gli aerei.... TUTTI erano d'accordo ...

... quando Bush era da molti letteralmente odiato per altri fatti, 11 settembre improvvisamente era opera sua...

Con Bush l'america era maligna, cattiva, egoista... il giorno dopo l'elezione di Obama, improvvisamente era diventata la terra della bontà, dell'altruismo dove scoppia l'amore....

Questo per dire che dovremmo cercare poi di non lasciarci travolgere da storie preconfezionate o ripicche in questo genere di discorsi.
[Modificato da Exodus 89 24/05/2010 17:47]
24/05/2010 18:48
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Non riesco a trovare lati positivi nei briganti. Ideologicamente erano reazionari al limite del ridicolo, sempre a portare in spalla il prete ed il borbone, non volevano alcun progresso della società, ma semplicemente fare il proprio interesse ristabilendo uno status quo di mediocrità e povertà.
Avere i briganti come eroi è triste.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
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24/05/2010 20:36
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Re:
Pius Augustus, 24/05/2010 18.48:

Non riesco a trovare lati positivi nei briganti. Ideologicamente erano reazionari al limite del ridicolo, sempre a portare in spalla il prete ed il borbone, non volevano alcun progresso della società, ma semplicemente fare il proprio interesse ristabilendo uno status quo di mediocrità e povertà.
Avere i briganti come eroi è triste.




bhè qui non li elogia nessuno mi pare, ma si sta dicendo che quelli che si chiamano briganti, non erano briganti, ma insorti contro l'occupazione piemontese che promise molto e mantenne poco, se non straziare del tutto una terra già pesantemente povera.
è una sfumatura non da poco riconoscere che vi furono insorti ìnvece che dire che c'erano banditi.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 24/05/2010 14.35:

[SM=g8090]


Mi son perso qualcosa sui libri di storia?
Sbaglio o fu quel macellaio di cialdini a ordinare la distruzione di pontelandolfo e casalduni,o ordinare esucuzioni di massa,a ordinare ai propri uomini di uccidere donne e bambini?(le donne prima le violentavano.......sai com'è le cose meglio farle complete)
Leggetevi le memorie di Giustino Fortunato
Lui fu uno dei più grandi sostenitori dell'unità al sud(i borboni non lo fecero mai arrestare,loro erano per la libertà di pensiero)
E lui stesso alla fine ammise che l'italia fu la nostra rovina
I brigati solo ladri,si certo allora perchè combattevano sotto la loro bandiera nazionale,molti di loro erano ex soldati borbonici,altri erano ragazzi che rifiutavano la leva.Ti ricordo del sergente Romano in Puglia che combatte sempre con la divisa del suo regno e morì combattendo mentre gridava"VivaORe"
Certo dei comuni delinquenti che tengono testa ad un'esercito di 150 mila uomini
Dite non vi sembra una presa per i fondelli?




I massacri ci sono stati certo, ma di sicuro non erano estranei al tempo. Prova a vedere cosa è successo nella civilissima Francia nella repressione della comune di Parigi 10 anni dopo l'unità d'Italia. Allora la nozione di ordine pubblico era sparare sulla folla per disperderla. Così hanno fatto anche i Borbone (come tutti i governi del tempo) nel reprimere i moti del 48 tanto che Ferdinando II fu sioprannominato "re bomba" per la ferocia con cui riconquistò la Sicilia e questo contribuì non poco alla sollevazione popolare che consentì ai mille di conquistare facilmente l'isola.
Come dice giustamente Exodus 89 il nord si lamenta del sud che riceve fondi senza che cambi nulla, il sud per reazione alla pessima gestione del suo territorio glorifica esagerando i fasti dei Borbone (per esempio dicendo che sostenevano la libertà di pensiero); se un rimane fisso nella sua idea si può andare avanti così anche per 100 pagine
[Modificato da WOLFgang 88 24/05/2010 20:43]
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
24/05/2010 21:00
Re:
Pius Augustus, 24/05/2010 18.48:

Non riesco a trovare lati positivi nei briganti. Ideologicamente erano reazionari al limite del ridicolo, sempre a portare in spalla il prete ed il borbone, non volevano alcun progresso della società, ma semplicemente fare il proprio interesse ristabilendo uno status quo di mediocrità e povertà.
Avere i briganti come eroi è triste.



Come tutte le proteste di contadini, mi sembra...ammazzavano un pò di gente e poi tornavano a casa loro. Forse si potrebbe fare un paragone tra i briganti e la Vandea?
25/05/2010 19:22
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Re: Re:
=Telcontar=, 24/05/2010 21.00:



Come tutte le proteste di contadini, mi sembra...ammazzavano un pò di gente e poi tornavano a casa loro. Forse si potrebbe fare un paragone tra i briganti e la Vandea?




Beh però ragazzi,stando ai documenti,Crocco non aveva solo una manciata di uomini,Alcuni dicono circa duemila,altri circa 600,secondo me la verità sta nel mezzo,poi non dite che si mantenevano solo rubando,Crocco e il sergente Romano erano solitamente accolti come liberatori.
Io dico che bisogna fare una distinzione,vi erano insorti che combattevano per Francesco(si trattava dei gruppi più numerosi e organizzati)e comuni criminali,Quelli si davvero briganti,che tendevano ad approfittare della situazione.
però ragazzi non dimenticate le stime,Un milione di morti secondo civiltà cattolica,circa 200 mila secondo osservatori stranieri,anche qui secondo me la verita sta nel mezzo.Ma colpo ancor più duro,più di 25 milioni di emigranti dal 1861 alla 2ww,prima non emigrava nessuno e non è che mancassero i piroscafi per le americhe
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Re: Re: Re:
Estel_91, 25/05/2010 19.22:




Beh però ragazzi,stando ai documenti,Crocco non aveva solo una manciata di uomini,Alcuni dicono circa duemila,altri circa 600,secondo me la verità sta nel mezzo,poi non dite che si mantenevano solo rubando,Crocco e il sergente Romano erano solitamente accolti come liberatori.
Io dico che bisogna fare una distinzione,vi erano insorti che combattevano per Francesco(si trattava dei gruppi più numerosi e organizzati)e comuni criminali,Quelli si davvero briganti,che tendevano ad approfittare della situazione.
però ragazzi non dimenticate le stime,Un milione di morti secondo civiltà cattolica,circa 200 mila secondo osservatori stranieri,anche qui secondo me la verita sta nel mezzo.Ma colpo ancor più duro,più di 25 milioni di emigranti dal 1861 alla 2ww,prima non emigrava nessuno e non è che mancassero i piroscafi per le americhe



Ma tu credi che una economia non concorrenziale ed arretrata come quella sud non sarebbe comunque crollata quando l'inevitabile apertura dei mercati fosse avvenuta?


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Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 25/05/2010 21.16:



Ma tu credi che una economia non concorrenziale ed arretrata come quella sud non sarebbe comunque crollata quando l'inevitabile apertura dei mercati fosse avvenuta?




La terza flotta commerciale d'europa,3 posto all'expo di Parigi per l'idustrializzazione,3 posto all'expo di firenze per gli acciai prodotti in calabria,la fabbrica di pietrarsa,In nord europa l'hanno copiata mattone per mattone,I cantieri navali di napoli,Grandi tre volte quelli di genova,L'arsenale di castellamare,La prima ferrovia in italia.............
Insomma proprio un economia arretrata vero?..................
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Re: Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 25/05/2010 21.21:




La terza flotta commerciale d'europa,3 posto all'expo di Parigi per l'idustrializzazione,3 posto all'expo di firenze per gli acciai prodotti in calabria,la fabbrica di pietrarsa,In nord europa l'hanno copiata mattone per mattone,I cantieri navali di napoli,Grandi tre volte quelli di genova,L'arsenale di castellamare,La prima ferrovia in italia.............
Insomma proprio un economia arretrata vero?..................




Economia che sopravviveva solo grazie ai dazi.
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
_Tiberias_, 25/05/2010 21.31:




Economia che sopravviveva solo grazie ai dazi.




Dazi o non dazi io voglio dire che la storia non si fa ne con i " se" ne con i "ma"
Io voglio dire che "forse","probabilmente"lo sviluppo del Mezzogiorno potesse essere bel diverso con i borbone al governo oppure con l'italia fatta da gente che non pensava ai propri interessi e al proprio paese come quel ladro di Vittorio Emanuele e quel porco di Cavour
Il sud purtroppo fu per questi due criminali una colonia da sfruttare per risanare il pesantissimo deficit piemontese e per poter creare un mercato interno dove smerciare i loro prodotti(secondo voi perchè fecero chiudere tutte le fabbriche al sud per aprirne di nuove al nord?Certo una colonia che ti può far concorrenza nel mercato non serve a nulla......)
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Re: Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 25/05/2010 21.21:




La terza flotta commerciale d'europa,3 posto all'expo di Parigi per l'idustrializzazione,3 posto all'expo di firenze per gli acciai prodotti in calabria,la fabbrica di pietrarsa,In nord europa l'hanno copiata mattone per mattone,I cantieri navali di napoli,Grandi tre volte quelli di genova,L'arsenale di castellamare,La prima ferrovia in italia.............
Insomma proprio un economia arretrata vero?..................



1) la flotta commerciale non era affatto un segno di una economia avanzata. Lo erano i mercati e le materie che commerciava. Ed il sud commerciava in prodotti ittici, qualche genere commestibile, scarsissime materie prime. La flotta commerciale olandese aveva introiti enormemente maggiori.

2) wow, un podio. Credi che sia interessante quanto il fatto che il PIL dell'intera italia (quindi sommato nord e sud) nel 1860 fosse inferiore a quello di qualunque altra nazione europea (russia compresa!) non sia molto più interessante? Mentre il PIL pro capite era ridicolmente inadeguato persino in confronto a quello dell'est europa, tranne per quanto riguardava il piemonte. Se vuoi ti porto le cifre.

3) wow, un altro podio. Lo sai che l'acciaio calabrese non fu nemmeno sufficiente per l'italia unita che doveva importarlo dall'estero?

4) ooh, wow una fabbrica [SM=g8119] ne hanno copiato i progetti! un vero simbolo di tecnologia industriale su larga scala.

5) cantieri navali che non portarono alcun beneficio al paese, visto che non si creò una classe borghese imprenditoriale, ed il pil rimaneva ridicolo.

6) si, una ferrovia che rimase la stessa ridicola piccola linea che serviva per gli spostamenti del re per decenni mentre in piemonte se ne creava una rete efficiente.

Si, una economia arretrata, incapace di produrre capitale, incapace di costruire uno sviluppo degno di nota in qualunque settore della scocietà, che vantava un pil lordo inferiore a quello di qualunque altra nazione europea escluso il portogallo, e pro capite probabilmente al livello dei balcani ottomani.
Una economia che crollò non per razzie piemontesi, ma perchè senza dazi non riuscì a competere con la più evoluta economia piemontese ed europea.


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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 25/05/2010 21.37:




Dazi o non dazi io voglio dire che la storia non si fa ne con i " se" ne con i "ma"
Io voglio dire che "forse","probabilmente"lo sviluppo del Mezzogiorno potesse essere bel diverso con i borbone al governo oppure con l'italia fatta da gente che non pensava ai propri interessi e al proprio paese come quel ladro di Vittorio Emanuele e quel porco di Cavour
Il sud purtroppo fu per questi due criminali una colonia da sfruttare per risanare il pesantissimo deficit piemontese e per poter creare un mercato interno dove smerciare i loro prodotti(secondo voi perchè fecero chiudere tutte le fabbriche al sud per aprirne di nuove al nord?Certo una colonia che ti può far concorrenza nel mercato non serve a nulla......)



I FATTI dicono che non è vero che i piemontesi fecero "chiudere" tutte le fabbrice del sud. Queste fallirono perchè non concorrenziali.


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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pius Augustus, 25/05/2010 21.39:



1) la flotta commerciale non era affatto un segno di una economia avanzata. Lo erano i mercati e le materie che commerciava. Ed il sud commerciava in prodotti ittici, qualche genere commestibile, scarsissime materie prime. La flotta commerciale olandese aveva introiti enormemente maggiori.

2) wow, un podio. Credi che sia interessante quanto il fatto che il PIL dell'intera italia (quindi sommato nord e sud) nel 1860 fosse inferiore a quello di qualunque altra nazione europea (russia compresa!) non sia molto più interessante? Mentre il PIL pro capite era ridicolmente inadeguato persino in confronto a quello dell'est europa, tranne per quanto riguardava il piemonte. Se vuoi ti porto le cifre.

3) wow, un altro podio. Lo sai che l'acciaio calabrese non fu nemmeno sufficiente per l'italia unita che doveva importarlo dall'estero?

4) ooh, wow una fabbrica [SM=g8119] ne hanno copiato i progetti! un vero simbolo di tecnologia industriale su larga scala.

5) cantieri navali che non portarono alcun beneficio al paese, visto che non si creò una classe borghese imprenditoriale, ed il pil rimaneva ridicolo.

6) si, una ferrovia che rimase la stessa ridicola piccola linea che serviva per gli spostamenti del re per decenni mentre in piemonte se ne creava una rete efficiente.

Si, una economia arretrata, incapace di produrre capitale, incapace di costruire uno sviluppo degno di nota in qualunque settore della scocietà, che vantava un pil lordo inferiore a quello di qualunque altra nazione europea escluso il portogallo, e pro capite probabilmente al livello dei balcani ottomani.
Una economia che crollò non per razzie piemontesi, ma perchè senza dazi non riuscì a competere con la più evoluta economia piemontese ed europea.



ecco qui una tabella sulla condizione economica in Italia

REGNO DI NAPOLI
Debito 1847 lire 317.475.000
Debito 1859 lire 411.475.000
Incremento nel periodo 29,61%
interessi sul debito pubblico lire 22.847.628
popolazione residente 6.970.000
debito pro-capite 59,3 lire
Reddito pro-capite Lire 291
pil lire 2.620.860.700
PIEMONTE
Debito 1847 168.530.000 lire
debito 1859 1.121.430.000 lire
Incremento nel periodo 565,42%
interessi sul debito pubblico 67.974.177,1
Popolazione residente 4.282.553
Debito pro-capite 261,86 lire
Reddito pro-capite 291 lire
Pil 1.610.322.220 lire

In poche parole il Piemonte partiva avvantaggiato,ma a causa di spese folli,le guerre con l'Austria,era alla bancarotta
Invece il regno delle due sicilie concetrò gli sforzi per svilupparsi arrivando a superare il Piemonte
ricordo che in Piemonte girava solo carta moneta e monete di poco valore
mentre a sud la valuta era in oro.......
non è vero che le industrie a sud non erano correnziali
Pietrarsa fu chiusa con la motivazione ufficiale che 2 non era più tempo di industrie sui monti lontani dal mare"
ovviamente per coerenza il nuovo governo cominciò a costruire Terni...........
[Modificato da Estel_91 25/05/2010 22:00]
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25/05/2010 22:58
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Scusa Estel, ma i dati li hai presi da qui?

www.ilportaledelsud.org/benessere_due_sicilie.htm

In termini di affidabilità e obbiettività, prendere dati sul Regno delle due Sicilie da un sito del genere è come prendere dati sulla mafia al sud da un sito legista...

[Modificato da franco.scaglia 25/05/2010 23:00]
=================================================

www.contubernium.it

=================================================



=================================================

'Antesignano'

"- Nel contesto di uno schieramento di battaglia
indica la prima linea così come gli astati lo
erano nella legione manipolare.

- Nell'ordine di marcia, identifica le truppe
di copertura prive di bagagli ...


Non abbiamo elementi per associarli nè ai primi ranghi delle coorti nè alla fanteria legionaria d'elité."

=================================================

"Le più varie combinazioni di forze erano possibili anche con i manipoli, e tutte potevano sentirsi tranquillamente attribuire l'attributo di coorte romana, ed essere tranquillamente associate o sostituite dalle più robuste coorti dei socii."

25/05/2010 23:11
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Re:
franco.scaglia, 25/05/2010 22.58:

Scusa Estel, ma i dati li hai presi da qui?

www.ilportaledelsud.org/benessere_due_sicilie.htm

In termini di affidabilità e obbiettività, prendere dati sul Regno delle due Sicilie da un sito del genere è come prendere dati sulla mafia al sud da un sito legista...





No li ho presi da un libro che ho trovato in biblioteca,quella dei benedettini,inoltre ci sono dei testi di capi di stato stranieri e ambasciatori
Dell'epoca è invece civiltà cattolica,altre cose si trovano anche negli archivi ufficiali di stato infatti ci hanno fatto dei documentari,Ulisse e geo&geo,per quanto riguarda fenestrelle e i lager dei savoia riposo il link
www.youtube.com/watch?v=Vvj8ddhqDyM
Quest di fenestrelle
www.youtube.com/watch?v=cl1A7jgyWGk&feature=related
questo geo&geo
Appena lo trovo posto anche quello sui primati del regno delle due sicile di Ulisse
Comunque quel sito l'ho appena visto riporta gli stessi dati che ho trovato su questi vecchi registri(sono del 1910) varia qualcosa nelle percentuali e nei numeri,mi sa che anche loro hanno visto le stesse cifre,tuttavia anche loro mi sembrano calcolino delle statistiche senza insultare nessuno.........
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 25/05/2010 21.58:



ecco qui una tabella sulla condizione economica in Italia

REGNO DI NAPOLI
Debito 1847 lire 317.475.000
Debito 1859 lire 411.475.000
Incremento nel periodo 29,61%
interessi sul debito pubblico lire 22.847.628
popolazione residente 6.970.000
debito pro-capite 59,3 lire
Reddito pro-capite Lire 291
pil lire 2.620.860.700
PIEMONTE
Debito 1847 168.530.000 lire
debito 1859 1.121.430.000 lire
Incremento nel periodo 565,42%
interessi sul debito pubblico 67.974.177,1
Popolazione residente 4.282.553
Debito pro-capite 261,86 lire
Reddito pro-capite 291 lire
Pil 1.610.322.220 lire

In poche parole il Piemonte partiva avvantaggiato,ma a causa di spese folli,le guerre con l'Austria,era alla bancarotta
Invece il regno delle due sicilie concetrò gli sforzi per svilupparsi arrivando a superare il Piemonte
ricordo che in Piemonte girava solo carta moneta e monete di poco valore
mentre a sud la valuta era in oro.......
non è vero che le industrie a sud non erano correnziali
Pietrarsa fu chiusa con la motivazione ufficiale che 2 non era più tempo di industrie sui monti lontani dal mare"
ovviamente per coerenza il nuovo governo cominciò a costruire Terni...........




E vabbè, spieghiamoglielo ancora una volta...
Il debito piemontese derivava dall'impiego del capitale nell'industrializzazione, nella costruzione di una linea ferroviaria che faceva sembrare ridicola quella del sud, di un esercito efficiente, della modernizzazione dell'agricoltura.
I neoborbonici ( [SM=g8119] ) sono rimasti al considerare la ricchezza di una nazione l'oro che il re ha sotto il materasso, ma è più o meno dalla fine del feudalesimo che le cose non stanno così.
La costruzione delle miniere e delle acciaierie a terni deriva da ragioni militari. La presenza di punti nevralgici per l'economia del paese sulle coste o in zone periferiche del regno sarebbe stato pericoloso perchè la flotta italiana non era in grado di difenderle dalla flotta francese.


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
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I Borbone avevano ottime potenzialità, che non furono sfruttate. Se costruisci la prima ferrovia d'Italia, in ordine temporale, e poi la usi per portare il re da una reggia all'altra, mentre le merci e le persone vanno con il carretto, dell'avere la prima ferrovia te ne sbatti le ,,,,, Le industrie al sud chiusero? Ovvio che fu così. Gli scambi commerciali avvenivano principalmente con nord Europa; non sono un esperto ma tra un'industria al sud che per portare una tonnellata di qualcosa deve risalire tutta l'Italia, senza ferrovie (non dimentichiamo che anche lo Stato pontificio era messo male a ferrovie) e una fabbrica in Piemonte che con il treno arriva in poche ore al mercato francese, chissà dove saranno impiantate le industrie. Le fabbriche al sud avrebbero senso se si dovesse commerciare con la Libia, le produci in Sicilia le imbarchi sulle navi, poche ore e sei a Tripoli o Tunisi, ma l'impero ottomano non era questo grandissimo mercato. Se devi mandare la merce a Parigi la fabbrica la fai vicino alle Alpi.

Questo è lo stesso motivo per cui chiudono oggi Termini Imerese. Se per portare una panda da Termini a Varsavia mi devo fare tutta l'Italia in camion, con le nostre strade o linee ferrate, mi costa meno costruire la fabbrica a Varsavia stessa. Non dimentichiamo che in treno, oggi, ci vogliono 9 ore per fare Palermo-Catania (infatti io facendo il militare a Trapani prendevo il pulman per andare a Catania, dal momento che con un cambio di mezzo a Palermo e sosta di un'ora, arrivavo comunque molto prima che con il treno), figurarsi nell'800.

E comunque tutti quei dati non spiegano perché, essendo i Borbone questi grandi sovrani illuminati, la Sicilia fosse in perenne rivolta dagli anni '20, perché la popolazione accolse come eroe Garibaldi e rovesciò il governo, perché a Calatafimi i 1.000 fossero divenuti 6.000 per l'appoggio dei Picciotti, perché l'esercito borbonico non riuscì a fermare i Mille a Calatafimi stessa, perché Palermo insorse contro i Borbone prima ancora che Garibaldi arrivasse, e così fecero tutte le città dell'isola. Nessuno tradisce ed abbandona il Paradiso, se i Siciliani passarono subito dalla parte dei Mille evidentemente il Paradiso non era poi tale e si pensava che un nuovo governo avrebbe fatto meglio.
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26/05/2010 15:05
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la discussione non si chiude perchè si sta civilmente parlando di cose anche molto interessanti.
che i toni continuino così mi raccomando.

sulla questione regno borbonico vs piemonte.
bhè ragazzi, non credo ci sia da dire molto. al di la del PIL o di meri numeri, anche la storia parla chiaro, il nord era ed è più ricco, tanto che si è potuto permettere una campagna di riunificazione (anche se il costo era pari a 0 militarmente) guerra contro austria, industrializzazione e rimodernamento di parecchie delle zone a nord.
il sud, con tutto che è stata "maltrattata" era comunque in una paralisi economica da tempo.
non era in grado di fare praticamente nulla, e aveva un economia prettamente agricola e decisamente scadente come produzione/avanzamento tecnologico.
quindi io capisco l'"astio" nel dire che il nord ha sfruttato il sud, ed in parte lo condivido, ma non diciamo che il sud stava meglio del nord e che il nord si è preso il sud per ripianare i propri debiti.
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26/05/2010 16:29
Dal punto di vista economico lo stato borbonico viveva in una situazione statica e arretrata.
Dal 1849 al 1859 si andò accentuando la tendenza da parte del governo borbonico,verso il favoritismo della capitale e delle zone ad essa vicine,per lo sviluppo economico a scapito degli altri territori del regno.
Quasi due terzi delle spese statali,provinciali e comunali venivano assorbiti da Napoli e dalla provincia di terra di lavoro.Intorno a Napoli e a Salerno si concentravano le principali industrie siderurgiche e tessili del regno protette dagli alti dazi dognali.Vi era una sola banca,il banco delle due sicilie,con una succursale a Bari.
Nella regione campana si concentravano le poche linee ferroviarie la Napoli-Caserta-Capua e la Napoli-Torre Annunziata-Castellammare.
l'attività che garantiva maggior entrate,era l'estrazione dello zolfo siciliano dovuto alla richiesta da parte degli stati nord europei.
Insieme allo zolfo la sicilia commerciava anche il grano sempre con gli stati nord europei,per l'approvvigionamento delle varie città europee,il mercato agricolo però andò in crisi per gli effetti della concorrenza da parte dei prodotti africani e russi.
Anche se vi furono dei progressi,non riuscirono a trasformare in modo significativo i rapporti e le tecniche di produzione delle campagne,che anzi continuarono a perdere terreno nei confronti di quelle settentrionali,e non furono in grado di avviare una qualunque forma di sviluppo industriale autorpopulsivo che rovesciasse il tradizionale rapporto con le aree più forti d'italia e europa.Questi furono dei progressi che garantirono le fortune dell'agricoltura fondiaria e degli operatori delle branche in più rapida espansione,ma non furono tali da permettere miglioramenti sensibili dei livelli di vita della maggior parte della popolazione.E fu anche per questo che,nel 1848,Messina e palermo insorsero per primo contro i borboni.
[Modificato da Mex.8 26/05/2010 16:31]
26/05/2010 17:23
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Re:
Mex.8, 26/05/2010 16.29:

Dal punto di vista economico lo stato borbonico viveva in una situazione statica e arretrata.
Dal 1849 al 1859 si andò accentuando la tendenza da parte del governo borbonico,verso il favoritismo della capitale e delle zone ad essa vicine,per lo sviluppo economico a scapito degli altri territori del regno.
Quasi due terzi delle spese statali,provinciali e comunali venivano assorbiti da Napoli e dalla provincia di terra di lavoro.Intorno a Napoli e a Salerno si concentravano le principali industrie siderurgiche e tessili del regno protette dagli alti dazi dognali.Vi era una sola banca,il banco delle due sicilie,con una succursale a Bari.
Nella regione campana si concentravano le poche linee ferroviarie la Napoli-Caserta-Capua e la Napoli-Torre Annunziata-Castellammare.
l'attività che garantiva maggior entrate,era l'estrazione dello zolfo siciliano dovuto alla richiesta da parte degli stati nord europei.
Insieme allo zolfo la sicilia commerciava anche il grano sempre con gli stati nord europei,per l'approvvigionamento delle varie città europee,il mercato agricolo però andò in crisi per gli effetti della concorrenza da parte dei prodotti africani e russi.
Anche se vi furono dei progressi,non riuscirono a trasformare in modo significativo i rapporti e le tecniche di produzione delle campagne,che anzi continuarono a perdere terreno nei confronti di quelle settentrionali,e non furono in grado di avviare una qualunque forma di sviluppo industriale autorpopulsivo che rovesciasse il tradizionale rapporto con le aree più forti d'italia e europa.Questi furono dei progressi che garantirono le fortune dell'agricoltura fondiaria e degli operatori delle branche in più rapida espansione,ma non furono tali da permettere miglioramenti sensibili dei livelli di vita della maggior parte della popolazione.E fu anche per questo che,nel 1848,Messina e palermo insorsero per primo contro i borboni.



Comunque ragazzi leggetevi la storia d'italia di Indro Montanelli
Ecco una sua citazione

“La guerra contro il brigantaggio, insorto contro lo Stato unitario, costò più morti di tutti quelli del Risorgimento. Abbiamo sempre vissuto si dei falsi: il falso del Risorgimento che assomiglia ben poco a quello che ci fanno studiare a scuola – INDRO MONTANELLI - ”
Poi questo è ciò che dice Salvemini

“Se dall’unità d’Italia, il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata. E’ caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone – GAETANO SALVEMINI -”

Il buon Nitti

“Il Regno delle Due Sicilie aveva due volte più monete di tutti gli altri Stati della Penisola messi insieme –FRANCESCO SAVERIO NITTI - ”
Questi mi sembrano sopra ogni sospetto di corruzione filoborbonica
Ma per concludere ci vuol proprio quel porco do Cavour
“Come ha potuto solo per un momento uno spirito fine come il tuo, credere che noi vogliamo che il Re di Napoli conceda la Costituzione. Quello che noi vogliamo e che faremo è impadronirsi dei suoi Stati – CAVOUR (all’ambasciatore Ruggero Gabaleone) - ”


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Insomma qui si gira in tondo. Vorrei capire cosa vuoi, Estel. Tutti abbiamo detto che l'Unità fu fatta male, fatta sulle spalle dei contadini che speravano in un mondo migliore e si trovarono peggio di prima. Tutti ammettiamo che il Banco di Napoli aveva le casse piene, casse che furono svuotate dai Savoia, ma ciò non toglie che l'Unità andava fatta, che Napoli era un regno arretrato tenuto in piedi dai dazii e dal latifondo, che i Borbone erano pessimi sovrani e che il popolo del sud stava male sotto di loro, infatti appoggiò l'invasione.
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Re: Re:
Estel_91, 26/05/2010 17.23:



Comunque ragazzi leggetevi la storia d'italia di Indro Montanelli
Ecco una sua citazione

“La guerra contro il brigantaggio, insorto contro lo Stato unitario, costò più morti di tutti quelli del Risorgimento. Abbiamo sempre vissuto si dei falsi: il falso del Risorgimento che assomiglia ben poco a quello che ci fanno studiare a scuola – INDRO MONTANELLI - ”
Poi questo è ciò che dice Salvemini

“Se dall’unità d’Italia, il Mezzogiorno è stato rovinato, Napoli è stata addirittura assassinata. E’ caduta in una crisi che ha tolto il pane a migliaia e migliaia di persone – GAETANO SALVEMINI -”

Il buon Nitti

“Il Regno delle Due Sicilie aveva due volte più monete di tutti gli altri Stati della Penisola messi insieme –FRANCESCO SAVERIO NITTI - ”
Questi mi sembrano sopra ogni sospetto di corruzione filoborbonica
Ma per concludere ci vuol proprio quel porco do Cavour
“Come ha potuto solo per un momento uno spirito fine come il tuo, credere che noi vogliamo che il Re di Napoli conceda la Costituzione. Quello che noi vogliamo e che faremo è impadronirsi dei suoi Stati – CAVOUR (all’ambasciatore Ruggero Gabaleone) - ”






se è per questo ci sono fior fior di documenti scritti nei quali i sindaci ed i governatori veneti si diedero da fare sotto diretto ordine dei loro nuovi superiori sabaudi per far si che i referendum di annessione all'italia risultassero dei plebisciti all'unanimità...con metodi peggiori delle squadracce fasciste e brogli a dir poco espliciti.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Re:
Antioco il Grande, 26/05/2010 17.45:

Insomma qui si gira in tondo. Vorrei capire cosa vuoi, Estel. Tutti abbiamo detto che l'Unità fu fatta male, fatta sulle spalle dei contadini che speravano in un mondo migliore e si trovarono peggio di prima. Tutti ammettiamo che il Banco di Napoli aveva le casse piene, casse che furono svuotate dai Savoia, ma ciò non toglie che l'Unità andava fatta, che Napoli era un regno arretrato tenuto in piedi dai dazii e dal latifondo, che i Borbone erano pessimi sovrani e che il popolo del sud stava male sotto di loro, infatti appoggiò l'invasione.




Il punto è che si deve riconoscere che il sud cominciò la sua profonda crisi da li,io dico sempre che per risolvere un problema si deve andare a cercarne la causa
Io sono un convinto unitarista,per me il mio stato,la mia nazione è la Repubblica italiana,Repubblica non regno,quelli che c'erano prima erano solo occupatori.Il problema è che anche questa repubblica sembra aver ereditato difetti e pregiudizi del passato regno.
Il mio punto principale è capire per quale motivo la costruzione di scuole,fogne,ferrovie e strade siano "interventi straordinari"(scusa ma in quale paese Europeo sono interventi straordinari?)
Il mio cruccio è capire perchè per costruire un km di autostrada in Lombardia si stanziano più di 50 milioni di euro,in un territorio pianeggiante senza ostacoli naturali,mentre per fare un km in calabria vengono spesi si e no 28 milioni,La calabria è piena di ostacoli naturali.
Anche se si tratta di spese folli in entrambi i casi,in Francia per un km di autostrada si spendono 10 milioni,io vorrei sapere per quale motivo al Nord,in condizioni migliori,si spenda così tanto,mentre al sud che presenta molti più problemi,di territorio e non,si spenda molto meno,inoltre vorrei capire dove vanno tutti questi soldi(non ci credo che per costruire un km di autostrada ci vogliono più di 50 milioni)
Infine facendo un paragone con un altro stato che è stato(scusate il gioco di parole)a lungo tempo diviso,La Germania,negli ultimi 20 anni abbia fatto investimenti enormi nell'ex Germania dell'est per riportarla ai livelli di quella dell'ovest.
Semplicemente non capisco perchè in 150 qui non si è fatta la stessa cosa....... [SM=g8268] [SM=g8268]
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Re: Re:
Estel_91, 26/05/2010 18.04:




Il punto è che si deve riconoscere che il sud cominciò la sua profonda crisi da li,io dico sempre che per risolvere un problema si deve andare a cercarne la causa
Io sono un convinto unitarista,per me il mio stato,la mia nazione è la Repubblica italiana,Repubblica non regno,quelli che c'erano prima erano solo occupatori.Il problema è che anche questa repubblica sembra aver ereditato difetti e pregiudizi del passato regno.
Il mio punto principale è capire per quale motivo la costruzione di scuole,fogne,ferrovie e strade siano "interventi straordinari"(scusa ma in quale paese Europeo sono interventi straordinari?)
Il mio cruccio è capire perchè per costruire un km di autostrada in Lombardia si stanziano più di 50 milioni di euro,in un territorio pianeggiante senza ostacoli naturali,mentre per fare un km in calabria vengono spesi si e no 28 milioni,La calabria è piena di ostacoli naturali.
Anche se si tratta di spese folli in entrambi i casi,in Francia per un km di autostrada si spendono 10 milioni,io vorrei sapere per quale motivo al Nord,in condizioni migliori,si spenda così tanto,mentre al sud che presenta molti più problemi,di territorio e non,si spenda molto meno,inoltre vorrei capire dove vanno tutti questi soldi(non ci credo che per costruire un km di autostrada ci vogliono più di 50 milioni)
Infine facendo un paragone con un altro stato che è stato(scusate il gioco di parole)a lungo tempo diviso,La Germania,negli ultimi 20 anni abbia fatto investimenti enormi nell'ex Germania dell'est per riportarla ai livelli di quella dell'ovest.
Semplicemente non capisco perchè in 150 qui non si è fatta la stessa cosa....... [SM=g8268] [SM=g8268]



La rete autostradale calabrese mi sembra un esempio poco felice di efficienza...
[Modificato da WOLFgang 88 26/05/2010 18:29]
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
26/05/2010 18:30
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Re: Re: Re:
WOLFgang 88, 26/05/2010 18.28:



La rete autostradale calabrese mi sembra un esempio poco felice di efficienza...



anche perchè ancora la devono finire [SM=x1771228] [SM=g8355] [SM=g8286]


Infine facendo un paragone con un altro stato che è stato(scusate il gioco di parole)a lungo tempo diviso,La Germania,negli ultimi 20 anni abbia fatto investimenti enormi nell'ex Germania dell'est per riportarla ai livelli di quella dell'ovest.


Si ma la Germania Est non aveva problemi di mafia, camorra o 'ndrangheta
[Modificato da siculo-calabrese 26/05/2010 18:31]
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26/05/2010 18:38
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Re: Re: Re:
WOLFgang 88, 26/05/2010 18.28:



La rete autostradale calabrese mi sembra un esempio poco felice di efficienza...




Bravo hai centrato il problema!
Se investi poco,ottieni poco inoltre a sud abbiamo il problema della criminalità organizzata,che dipende anche da grossi imprenditori al nord
non voglio parlar di politica,infatti questo che sto per dire è una cosa che ormai si può considerare storia
Dopo l'assassinio di Falcone,in quegli anni imperversava tangentopoli,Borsellino al funerale del suo collega disse "Palermo chiama Milano" questo fa riflettere molto dato che di li a poco sarà ucciso anche lui,e tutti ma proprio tutti concordano sul fatto che quelli degli attentati non sono i metodi "classici" delle mafie,inoltre è preoccupante come siano riusciti a piazzare tutto quel tritolo a capaci quando solo poche persone sapevano l'orario dell'arrivo di falcone e la strada che avrebbe percorso.........
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cominciamo col dire che in calabria la pachi 10 milioni, ok, iniziali, poi i 10 milioni diventano x 30 anni, e quindi alla fine ci hai speso 300 milioni, perchè così che funziona al sud.
al nord invece vanno diretti, io te la costruisco, pure in tempo, ma voglio 5 volte quanto vogliono in francia.

per quanto riguarda la germania, io ci sono stato 3 mesi a Lipsia, e non cadiamo nel convenzionale e stereotipato: germania perfetta, italia schifo.
si, ovvio che sono 100 anni avanti a noi in tutto, sociale compreso.
tuttavia non dimenticherò mai i racconti di ragazzi della mia età che venivano trattati della baviera, stoccarda, colonia.. nè più nè meno di come viene trattato un siciliano da un leghista.
per non parlare poi delle campagne della germania dell'est...
vedi le città e dici: oddio che figa la germania, hanno rimesso in piedi tutto in 20 anni...
si, poi ti fai un giro in treno e vedi le campagne allo stile siberia con baracche sparse qua e la...
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Re: Re:
Estel_91, 26/05/2010 18.04:

Infine facendo un paragone con un altro stato che è stato(scusate il gioco di parole)a lungo tempo diviso,La Germania,negli ultimi 20 anni abbia fatto investimenti enormi nell'ex Germania dell'est per riportarla ai livelli di quella dell'ovest.



Invece l'Italia è da cinquanta anni che investe enormi cifre di soldi pubblici nel sud. Come avevo già detto non sono i soldi il problema.
[Modificato da _Tiberias_ 26/05/2010 19:03]
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«I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani

«Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant

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Re: Re: Re:
_Tiberias_, 26/05/2010 19.00:



Invece l'Italia è da cinquanta anni che investe enormi cifre di soldi pubblici nel sud. Come avevo già detto non sono i soldi il problema.




Mostrami i dati di queste "ingenti cifre"............
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Re: Re: Re: Re:
Estel_91, 26/05/2010 20.10:




Mostrami i dati di queste "ingenti cifre"............




Una su tutte la cassa per il mezzogiorno che dal 1950 al 1992 (o 93) ha erogato finanziamenti a fondo perduto e che poi è stata chiusa visto che i soldi finivano in mano ad amministratori o imprenditori collusi con la mafia. Inoltre ci sono i fondi europei per le aree sottosviluppate che in Irlanda hanno fatto miracoli mentre da noi sono acqua buttata nel deserto. Il problema non sono i soldi, che sono stati dati e anche in quantità notevoli, il problema è che se non si restaura la legalità per ogni euro speso bene 9 finiscono nelle tasce di qualcuno e se non si cambia nemmeno tutto il pil italiano basta a risollevare il meridione
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-HUMANITAS- Sapere aude
Quando gli dei non c’erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, c’è stato un momento unico in cui è esistito l’uomo, solo

Homines sumus, lux ac tenebra mundi, dramatis personae in aequore universi
Maledetti, trafitti dalla passione, l'amore ci sopravvive, l'arte ci rende immortali
La tristezza è il nostro destino; ma è per questo che le nostre vite saranno cantate per sempre, da tutti gli uomini che verranno

-Dove c’è molta luce l’ombra è più nera-

"Sopravvivranno le catastrofi e le rovine; trionferà il caos, ma di tanto in tanto verrà anche l'ordine. La pace s'instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità, giustizia, libertà ritroveranno qua e là il senso che noi abbiamo tentato d'infondervi. Non tutti i nostri libri periranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre cupole, altri frontoni sorgeranno; vi saranno uomini che penseranno e vivranno come noi: oso contare su questi continuatori che seguiranno ad intervalli regolari lungo i secoli, su questa immortalità intermittente. Cabria si preoccupa di vedere un giorno il pastoforo di Mitra o il vescovo di Cristo prendere dimora a Roma e rimpiazzarvi il pontefice massimo. Se questo giorno venisse, il mio successore lungo i crinali vaticani avrà cessato di essere in capo di una banda di settari per divenire una delle espressioni dell'autorità universale. Erediterà i nostri palazzi, i nostri archivi; differirà da noi meno di quello che si potrebbe credere. Accetto con calma le vicissitudini di Roma eterna" (Memorie di Adriano, M. Yourcenar)

"Questo è il motivo per cui sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Aveva qualcosa da dire. La disse. Visto che anch’io ho dato un’occhiata oltre il limite, comprendo meglio il senso di quello sguardo fisso che non distingueva la fiamma di una candela, ma che era grande abbastanza da abbracciare l’universo intero, acuto abbastanza da penetrare tutti i cuori che battono in quelle tenebre. Aveva tirato le somme, aveva espresso il suo giudizio. “Che orrore, che orrore”. Era un uomo notevole. […] Il suo grido era un’affermazione, una vittoria morale pagata a costo di innumerevoli sconfitte, di abominevoli terrori, di abominevoli soddisfazioni. Ma è stata una vittoria. Forse tutta la saggezza, tutta la verità e tutta la sincerità sono concentrate in quell’inapprezzabile attimo in cui superiamo la soglia dell’invisibile, forse" (Cuore di tenebra, J.Conrad)
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