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150 dall'unità d'italia

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2010 09:58
08/05/2010 17:50
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Centurio Primus Pilus
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l'infame risorgimento
Apro questa discussione per parlare di quei fatti infami(e taciuti dai libri di storia)del risorgimento italiano
Tutto cominciò con quella famosa spedizione per "liberare"(ancora non ho capito cosa dovevano liberare)il meridione dall'"occupazione" Borbonica
Tutti sappiamo come è andata a finire,ma ahime la storia la scrivono i vincitori e vengono omessi i lati oscuri di tutta la faccenda.
Le conseguenze della "liberazione" sono state un immenso aumentò della povertà in tutto il sud italia(o dovrei chiamarlo Regno delle due Sicilie occupato).Certo è facile ricordare come eroe Garibaldi(che fece processare e fucilare i contadini di Bronte perchè ribellatisi ai latifondisti)così come è facile bollare i cosidetti "briganti" come criminali della peggior specie
Proprio di briganti e questione meridionale vi voglio parlare
I cosidetti briganti non erano altro che partigiani,partigiani che combattevano contro un'occupatore straniero che aveva portato la loro terra ad essere una colonia sfruttata economicamente e ridotta alla miseria assoluta
Ma dobbiamo credere alle parole di quel pagliaccio di Massari che parlava del brigantaggio come causa della povertà che avevano imposto i borboni e come cultura stessa del territorio(in altre parole sei un meridionale quindi hai tendenze al brigantaggio)e non delle condizioni disumane in cui i contadini si trovarono per colpa della tassa sul macinato e della leva obbligatoria.
per risolvere di tutto questo fu varata la cosidetta legge Pica la quale imponeva la legge marziale e lo stato d'assedio
vennero inviati 60 battaglioni del regio esercito (circa 150 mila uomini)ai quali seguirono anni di soprusi e violenze ai danni della popolazione locale(esecuzioni sommarie,donne e bambine,si proprio bambine,condannate al carcere)come non ricordare interi paesi rasi al suolo come Casalduni e Pontelandolfo.
Concludo citandovi la scritta che,ancora leggibile,accoglieva gli ex soldati borbonici e i partigiani che lottavano per la propria terra
a Fenestrelle il primo lager della storia europea in cui gli uomini morivano di stenti(rimuovevano pure i vetri per far soffrire di più quegli uomini abituati a vivere al caldo)Questa frase citava"L'uomo non vale per quello che è ma per quello che produce"
Cosa vi ricorda?
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Il Brigante Angiolillo prima di essere impiccato
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è stato Bixio a far fucilare i rivoltosi di Bronte, poi per il resto i soprusi ci son sempre stati, in ogni epoca, non vedo cittadini francesi che si lamentano dei saccheggi inglesi durante la guerra dei cento anni.
per non parlare delle atrocità dei romani o dei sumeri.

non ho idea di come sia andata veramente la guerra di liberazione, non lo sa nessuno veramente, quello che è certo è che Garibaldi fu uno uomo controverso e che l'unificazione andava fatta. prima o poi.
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__________Konigreich Preussen__________
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Il fatto è che prima dell'unità Nord e Sud stavano allo stesso livello, anzi il nord stava peggio perchè il Regno Sabaudo era indebitato fino al collo.
Il Regno delle due Sicilie, generalmente considerato più arretrato perchè aveva meno km di ferrovie (ma si dimentica che avevano la seconda flotta commerciale d'Europa e la terza flotta militare d'Europa, quindi la loro era una scelta strategica), venne sconquassato dagli occupanti. I più grandi stabilimenti industriali italiani si trovavano in Calabria e nei pressi di Napoli (credo siderurgico in Calabria e meccanico a Napoli), dove lavoravano decine di migliaia di persone. Quando arrivarono i Piemontesi chiusero le fabbriche, le spostarono in altri posti e lasciarono le famiglie senza lavoro.
Furono inviati Piemontesi ovunque, che parlavano una lingua per il popolo incomprensibile, furono immediatamente introdotti a forza unità di misure piemontosi, la moneta piemontese (la lira), l'esercito borbonico fu trattato malamente (i soldati che entrarono a far parte dell'esercito italiano furono quasi sempre degradati e sparsi in vari reparti).
L'esercito borbonico, ormai sbandato dopo la battaglia di Volturno, si unì a tutti questi tizi, comprensibilmente disperanti, oltre a criminali comuni, dando vita al brigantaggio (senza contare che una certa quantità di brigantaggio era endemico nel Sud da secoli).

Lo stato sabaudo rimpinguò le casse torturando l'economia del Sud, e ancora oggi è così (forse solo in epoca fascista le cose andarono diversamente, perchè lo stato fascista era per definizione uno stato centrale molto forte, che quindi doveva distribuire in maniera un po' più paritaria le risorse). Insomma un'immensa rapina di stato.
Basti pensare a provvedimenti più recenti, come la cassa del Mezzogiorno, che con lo 0,5% del PIL si occupava di interventi per loro straordinari ma in realtà ordinari nel resto d'Italia, come riparazione di strate etc. Naturalmente nel frattempo il 99,5% andava al Nord per arricchirlo.

In un contesto del genere non è difficile capire il fenomeno del Brigantaggio, tramutosi poi in fenomeni mafiosi.

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

08/05/2010 19:46
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Solo che a differenza nostra i francesi li hanno cacciati via gli inglesi
Bixio agiva su ordine di garibaldi
Il brigantaggio non era endemico da secoli,il brigantaggio divenne organizzato nel senso militare del termine solo dopo l'occupazione straniera
la prima ferrovia fu la napoli portici
Guardiamoci in faccia,ormai era questione di tempo che le cose cambiassero ,probabilmente saremmo finiti come austria o germania (che non penso se la passassero molto male nei primi del 900)se solo quei mercenari vestiti di rosso non fossero venuti a rompere i cocomeri....
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08/05/2010 19:56
Re:
Costantinus, 08/05/2010 19.34:

Il fatto è che prima dell'unità Nord e Sud stavano allo stesso livello, anzi il nord stava peggio perchè il Regno Sabaudo era indebitato fino al collo.
Il Regno delle due Sicilie, generalmente considerato più arretrato perchè aveva meno km di ferrovie (ma si dimentica che avevano la seconda flotta commerciale d'Europa e la terza flotta militare d'Europa, quindi la loro era una scelta strategica), venne sconquassato dagli occupanti. I più grandi stabilimenti industriali italiani si trovavano in Calabria e nei pressi di Napoli (credo siderurgico in Calabria e meccanico a Napoli), dove lavoravano decine di migliaia di persone. Quando arrivarono i Piemontesi chiusero le fabbriche, le spostarono in altri posti e lasciarono le famiglie senza lavoro.
Furono inviati Piemontesi ovunque, che parlavano una lingua per il popolo incomprensibile, furono immediatamente introdotti a forza unità di misure piemontosi, la moneta piemontese (la lira), l'esercito borbonico fu trattato malamente (i soldati che entrarono a far parte dell'esercito italiano furono quasi sempre degradati e sparsi in vari reparti).
L'esercito borbonico, ormai sbandato dopo la battaglia di Volturno, si unì a tutti questi tizi, comprensibilmente disperanti, oltre a criminali comuni, dando vita al brigantaggio (senza contare che una certa quantità di brigantaggio era endemico nel Sud da secoli).



io aggiungerei una cosa sull'industrializzazzione del sud lì le fabbriche erano protette dagli altissimi dazi doganali e non erano affatto in grado di affrontare la competizione estera,con l'arrivo dei piemontesi vennero eliminati i dazi e le industrie meridionali non trovarono più la protezione dello stato e furono costrette a soccombere dinanzi alla concorrenza delle industrie nazionali che si trovarono al nord e straniere soprattutto francesi e inglesi.
Vorrei ricordare che cavour industrializzò il regno di sardegna raddopiò la rete feroviaria,fece crescere l'industria pesante con le commissioni statali l'ansaldo nasce in questo periodo,e riforma l'agricoltura;praticamente fece del regno di sardegna uno stato moderno e all'avanguardia.
Costantinus, 08/05/2010 19.34:


Lo stato sabaudo rimpinguò le casse torturando l'economia del Sud, e ancora oggi è così (forse solo in epoca fascista le cose andarono diversamente, perchè lo stato fascista era per definizione uno stato centrale molto forte, che quindi doveva distribuire in maniera un po' più paritaria le risorse). Insomma un'immensa rapina di stato.
Basti pensare a provvedimenti più recenti, come la cassa del Mezzogiorno, che con lo 0,5% del PIL si occupava di interventi per loro straordinari ma in realtà ordinari nel resto d'Italia, come riparazione di strate etc. Naturalmente nel frattempo il 99,5% andava al Nord per arricchirlo.


costantinus la stessa rapina di stato venne fatta anche in modo peggiore agli stati del sud degli stati uniti dopo la guerra di secessione.

08/05/2010 19:57
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Il problema è che gli stati del sud degli stati uniti non sono al livello del nostro sud... Per quanto riguarda Cavour era filo-francese e si vedeva, visto che tutti i suoi sforzi erano rivolti al piemonte (quelle cose mica le ha fatte in Sardegna)

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08/05/2010 20:05
Re:
Estel_91, 08/05/2010 19.46:

Solo che a differenza nostra i francesi li hanno cacciati via gli inglesi
Bixio agiva su ordine di garibaldi
Il brigantaggio non era endemico da secoli,il brigantaggio divenne organizzato nel senso militare del termine solo dopo l'occupazione straniera
la prima ferrovia fu la napoli portici
Guardiamoci in faccia,ormai era questione di tempo che le cose cambiassero ,probabilmente saremmo finiti come austria o germania (che non penso se la passassero molto male nei primi del 900)se solo quei mercenari vestiti di rosso non fossero venuti a rompere i cocomeri....




bixio non agì su ordine di garibaldi ma bensì su ordine degli inglesi.
comunque sulla questione del brigantaggio ti sbagli era un fenomeno che esisteva da vari secoli e non colpiva solo il meridione anzi era presente in molte zone anche del centro.
io non parlerei di mercenari persone che sono venute a morire per ideali di libertà e democrazia per unificare una nazione che è stata per secoli un campo di battaglia divisa e spartita sempre da potenze straniere.
visto che sei di catania ti vorrei ricordare che la sicilia sottostava a un regime di occupazione da parte del regno borbonico dopo i fatti del 48,dove molti patrioti siciliani si ribellarono al dominio borbonico per garantire un indipendenza alla sicilia che ponesse termine allo sfruttamento dell'isola.
[Modificato da Mex.8 08/05/2010 20:17]
08/05/2010 20:05
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Insomma Bixio ebbe l'ordine di riportare l'ordine in un paese dove i contadini, da sempre sfruttati, insorsero credendo che la libertà sarebbe consistita nella ridistribuzione delle terre, che erano tutte in mano ai latifondisti, che a Bronte erano detti "cappeddi" (ossia cappelli, perché, portavano il cappello rispetto ai contadini che non ne avevano). All'arrivo di Garibaldi si diffuse la notizia che le terre sarebbero andate ai contadini, la popolazione, aizzata anche da briganti scesi dall'Etna e che invasero Bronte, si diedero ad efferatezze e massacri di ogni tipo. Secoli di angherie furono pagate in modo feroce, donne, vecchi e bambini nobili non furono rispariamati. Il notaio Cannata, il più grosso latifondista del paese fu preso, ucciso e squartato, quindi i contadini gli estrassero il fegato mangandolo sulla brace, davanti a suo figlio ragazzino, che poi fu anche ucciso. Quando i tumulti rischiavano di raggiungere Maniace, paesino a pochi km da Bronte, dove si trova il castello dell'ammiraglio Nelson, Garibaldi diede incarico a Bixio di reprimere i tumulti. Bixio, da militare, fece quello che ogni militare del XIX sec. avrebbe fatto, raggiunse il paese e fucilò i capi sommossa, o presunti tali, più alcuni che non c'entravano nulla. Molti dei veri colpevoli, che erano soprattutto i briganti scesi dal vulcano, avevano già lasciato il paese ritornando ai loro covi sull'Etna; a pagare furono pochi e alcuni, se non tutti, erano innocenti.

Non possiamo criticare Bixio più di tanto, a fine secolo il generale Bava Beccaris sparò con i cannoni su un corteo in sciopero nel centro di Milano, e re Umberto lo premiò per questo. Nessun generale al posto di Bixio avrebbe fatto diversamente, di certo se fossero tornati i Borboni la repressione sarebbe stata la stessa e forse pure più feroce. Negli anni '80 a Bronte si tenne il processo a Bixio, avevano convocato anche mio nonno, che era di Bronte e portava il cognome di uno dei fucilati, ma poi lui non poté andare perché lavorava e non poteva lasciare.

La Sicilia era insofferente verso i Borboni, dal '48 c'erano state diverse sommosse, anche all'arrivo di Garibaldi l'isola era in tumulto, infatti a Calatafimi i 1.000 erano già 6.000 per l'apporto di Siciliani volontari che volevano migliorare la condizione della loro isola.
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08/05/2010 20:09
Re:
Costantinus, 08/05/2010 19.57:

Il problema è che gli stati del sud degli stati uniti non sono al livello del nostro sud... Per quanto riguarda Cavour era filo-francese e si vedeva, visto che tutti i suoi sforzi erano rivolti al piemonte (quelle cose mica le ha fatte in Sardegna)




il problema del sud degli stati uniti venne risolto solamente con roosvelt con la fine della politica di sfruttamento degli stati meriodinali mentre da noi non è stata mai risolta la questione del mezzogiorno,comunque da quanto vedo s'iniziano bene i festeggiamenti dell'unità d'italia se iniziamo con questi discorsi,comunque aveva ragione d'azeglio quando disse,"Abbiamo fatto l'Italia. Ora si tratta di fare gli Italiani",cosa che a mio parere non è ancora affatto riuscita.
[Modificato da Mex.8 08/05/2010 20:25]
08/05/2010 20:26
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Io vorrei solo che il Nord riconoscesse che si trova così bene grazie al Sud e non che quest'ultimo è una palla al piede...

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08/05/2010 20:28
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La discussione è inutile. L'unità si doveva fare. L'hanno fatta. Si poteva fare meglio, su questo non c'è dubbio alcuno, possiamo migliorare le cose, ma di certo non dicendo solamente "si stava meglio quando si stava peggio". Se il sud si fosse trovato bene sotto i Borboni di certo la Sicilia non sarebbe insorta ogni minuto dal '48 al '60, Crispi non sarebbe andato in esilio ed organizzato la spedizione con Garibaldi, la popolazione non l'avrebbe appoggiato. La stessa rivolta di Bronte dimostra che il popolo non ne poteva più e vide in Garibaldi, che arrivava con l'aura del suo mito di guerriero per la libertà, la speranza per il domani; gente che arriva a mangiarsi il fegato di un uomo, alcuni lo cucinarono, ma molti se lo presero crudo com'era, dimostra chiaramente a che livello d'odio erano giunti in secoli di angherie da parte dei signori. Forse, se Garibaldi avesse agito da solo, le terre ai contadini le avrebbe pure date, basti pensare che era un feroce anticlericale e repubblicano convinto, ma avendo i Savoia alle spalle le cose andarono diversamente. Come dice Tancredi nel Gattopardo "se a questa rivoluzione non partecipiamo pure noi [i nobili dell'isola], arriva Peppino Mazzini e ci fa la repubblica in due minuti".

Certo molti briganti erano simpatizzanti dei Borboni, che pagavano le rivolte da Roma dov'erano in esilio, ma questi briganti si innestarono su un brigantaggio già presente da secoli, figlio delle tasse borboniche e del loro malgoverno. Infatti erano briganti quelli che scesero dall'Etna e parteciparono alla rivolta di Bronte, briganti che non avevano nulla a che fare con la popolazione del paese, ma che videro la possibilità di razziare impunemente a causa della situazione. Quando capirono che Bixio stava arrivando, se ne tornarono sul vulcano lasciando i paesani a sbrigarsela da soli ed a pagare per tutti.
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08/05/2010 21:03
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si dimentica infatti che i mille, aveva l'appoggio della popolazione e chi parti non lo fece per fare soldi; quelli erano tutti volontari, avevano lavori per lo più umili(ricordo che uno di professione faceva il baro :) ), partirono tutti per ideali di libertà, democrazia e per costruire uno stato sulle ceneri di anni di soprusi stranieri e angherie da parte di ogni altro stato europeo.
i moti del 48 non scoppiarono da soli, i latifondisti non sfruttavano i contadini impunemente per colpa dei savoia e non veniamoci a raccontare che prima dell'unità il sud era il paese di Bengodi.

io sono sempre stato convinto che il sud fosse un importantissimo territorio per l'italia, ricco di risorse ed essenziale per l'italia unita. Garibaldi scese perchè fu chiamato al Sud, con mille uomini non si sconfigge uno stato, debole o forte che sia ma non ci prendi neanche san marino con cosi pochi soldati non professionisti.

per quanto riguarda il discorso sul riconoscere l'importanza del sud sono completamente d'accordo visto che i problemi e le ricchezze erano sia in alto che in basso e visto che la testa dell'italia stava al Nord si pensò bene di potenziare il nord. questo si fu un sopruso.
se il sud prima e l'italia poi sono andati allo scatafascio non fu certo per colpa di garibaldi o dei cocomeri rotti ai siciliani rivoltosi nei confronti dello stato(e dire questo è un paradosso non trovate?) del resto possiamo dormire fra due guanciali, abbiamo il miglior presidente degli ultimi 150 anni.


edit: estel ti ho mandato un messaggio [SM=g8920]
[Modificato da MaTto da Legare 08/05/2010 21:05]
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08/05/2010 21:07
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tra l'altro il piemonte annesse il Regno delle Due Sicilie senza neanche una formale dichiarazione di guerra! alla fine i piemontesi riuscirono solo perchè:

UK e Francia l'appoggiavano, un mercato unito italiano era una bella fonte di guadagni, una nazione che sarebbe stata un compratore di tecnologie/materie prime, pronta a spendere per essere al passo del resto del mondo!

i generalie alti ufficiali furono coprati uno ad uno, come i vertici della marina, gli furono promessi alti incarichi nelle future regie armi...lasciando la più grande forza militare italiana paralizzata

la falsa promessa della repubblica e della sovversione degli ordine sociale/economico (divisione delle terre) che infervorò il popolo alla comparsa dei garibaldini (che sventolavano bandiera repubblicana o almeno non monarchica)

una brutta faccenda che dovrebbe ricadere tutta sulla peggiore dinastia italiana...che nonostante errori, leggerezze, crimini molto più grandi ancora, sono ancora qui... [SM=g8143]
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"Tantum religio potuit suadere malorum" Lucrezio 1° Libro De rerum nature
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Su internet sono (solo per MTW2):
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08/05/2010 21:12
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Re:
Costantinus, 08/05/2010 20.26:

Io vorrei solo che il Nord riconoscesse che si trova così bene grazie al Sud e non che quest'ultimo è una palla al piede...




E dopo aver chiesto perdono che succede? Ci si asiuga le lacrime e si diventa il Paese più importante del mondo? Bah...
08/05/2010 22:06
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Re: Re:
Mario Decio Giulio II, 08/05/2010 21.12:




E dopo aver chiesto perdono che succede?
Ci si asiuga le lacrime e si diventa il Paese più importante del mondo? Bah...




Si chiedono soldi, perchè è quello l'obiettivo no? Quei mangia gianduia dei piemontesi centocinquant'anni fa ci hanno invaso e ora chiediamo una equa contropartita. Soldi che sono stati elargiti in grande quantità al sud per decenni senza avere alcun risultato tangibile per il modo in cui sono stati dilapidati da classi dirigenti locali incompetenti che pensavano al proprio tornaconto e a sfamare le proprie reti clientelari. Ovviamente le colpe ricadono anche sul governo centrale che per troppo tempo ha accettato di dare fondi ed energie a progetti irrealizzabili per puro tornaconto elettorale.


Ci sono stati degli errori nella realizzazione dell'Unità d'Italia? Certamente. Si poteva fare diversamente? Forse. Ma da qui a rimpiangere i Borboni è ridicolo. Grazie a Cavour oggi noi siamo una grande nazione, cosa impossibile se fossimo restati divisi in piccoli staterelli. Non scordiamocelo.

Non bisogna ragionare per localismi, nord, sud, siamo italiani tutti quanti. E' inutile star qui a lamentarsi, l'unico modo per rimediare agli errori del passato è rimboccarsi le maniche e lavorare per il futuro. [SM=g8335]
[Modificato da _Tiberias_ 08/05/2010 22:28]
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«I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.» D. Siciliani

«Il cielo stellato sopra di me la legge morale in me.» I. Kant

"Un esercito non può dare di più di quanto non gli sappia chiedere e offrire il suo paese." Generale Luigi Caligaris
08/05/2010 23:26
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Sul fatto che dobbiamo lavorare per il futuro sono d'accordo: l'unità è stata fatta e non si può fare più niente (non sognamo l'indipendenza come fa qualcuno) e se non vogliamo finire come la grecia dobbiamo davvero rimboccarci le maniche...
Tiberias lo stato non c'è mai stato qui al sud: non si è mai preoccupato del sud e se il sud è una palla al piede per il nord (come ho letto nei post sopra) una buona dose di colpa è del nord e di Cavour che se ne sono fregati di sviluppare il sud, sebbene sia ricco di risorse.


09/05/2010 01:51
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Lo Stato nel territorio è rappresentato principalmente dalle classi politiche locali, ma se quest'ultime sono le prime a fregare la struttura che esse rappresentano, qual'è la vera questione? E' lo Stato che non esiste o è che una certa cultura presente in alcune aree del paese è incompatibile con una sana concezione dello Stato? Non bisognerebbe prima di tutto avviare una battaglia culturale che crei l'humus necessario a far crescere le future classe dirigenti locali nel segno della responsabilità e della legalità?

Qual'è la differenza tra una regione sviluppata e una arretrata? I soldi? No. Una classe dirigente responsabile? Certo.



[Modificato da _Tiberias_ 09/05/2010 01:55]
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09/05/2010 02:25
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Secondo me bisogna partire dal presupposto che l' unità d'italia, come tutte le cose fatte all' italiana, è stato un miscuglio di centinaia di cose e soprattutto un vero pasticcio, con continui intrecci di varie correnti politiche.
In italia si parlava un unica lingua? si, ma solo le persone istruite, le masse parlavano molto poco italiano, lo capivano, ma ognuno parlava nel suo dialetto.
L'italia voleva essere unita? anche qui è si da una parte mentre dall' altra ci stava molto disinteresse.
le classi istruite vedevano in un ipotetica italia unita una buona cosa mentre le masse erano poco interessate alla questione nazionale, facevano fatica a campare, erano ignoranti, gli bastava tirare avanti, chi fosse il re di turno gli fregava poco, purchè le tasse non fossero alte.
I savoia vedevano l' italia come "un carciofo da mangiare foglia per foglia" ma il loro concetto di italia si fermava forse in toscana, quella era l' italia che interessava loro.

Mazzini disse che un italia fatta senza il popolo sarebbe stata una nazione con le fondamenta molli e infatti così fu, il popolo italiano di allora non si è sentito completamente padrone e partecipe degli avvenimenti che hanno portato all' unità, anche perchè come dicevo prima, maggior parte del popolo non aveva il background necessario per comprendere il concetto di italia.

Tralasciando gli avvenimenti come, ribellione della sicilia, del lombardo veneto, spedizione dei mille, guerra regia ecc...
Ci troviamo con un italia fatta, i savoia si trovavano questo grande regno, La guerra aveva completamente svuotato le casse statali, Pensavano che il sud con le sua intustria nautica e le sue sterminate terre coltivate potesse essere un piacevole extra.
Si trovarono tra le mani un Paese che era fermo all' 1830 le terre erano mal sfruttate, il latifondo la faceva ancora da padrona, industria poca, soldi pochi e la quasi totale impossibilità di adattare le leggi del regno sabaudo a l'ex regno borbonico.
In poche parole uno stato allo sfascio, con le casse vuote e un economia arretrata.
Se alle cose appena dette riportiamo la concezione che i savoia avevano dell' italia, non ci si trova niente da stupirsi se allora i governanti (savoia per l' appunto) decisero di prendere quel poco di buono che ci stava giu e portarlo su, così come decisero di abbandonare il sud a se stesso utilizzandolo al solo fine di continuare ad industrializzare il nord.
Questo perchè il sud veniva considerato poco più di una colonia, una cosa che si erano trovati, passatemi il termine, tra le palle e quando si sono accorti che questa scocciatura non aveva nulla di utile o buono (proprio perchè arretrato economicamente) si sono immediatamente dimenticati di tutte le belle promesse che il futuro regno d'italia prometteva.

Alcune considerazioni sui post precedenti.
Il regno sabaudo, con l' arrivo di cavour subì un forte impulso industriale e diventò in breve un paese molto ricco e industrializzato: ferrovie, industrie, leggi economiche ecc..
Il sud nonostante un buon avvio: prima ferrovia italiana, industria nautica e estrazione dello zolfo, im breve si arrestò, rimanendo uno stato povero e poco industrializzato e soprattutto mal governato(come attenuante abbiamo le rivolte siciliane).

Quindi non è vero che se il nord è ricco è merito del sud che prima era una zona florida e industriosa e poi è stata trasformata in una terra povera, il sud ERA povero, era culturalmente arretrato e da parte dei borboni non ci stava questo grande interesse a modernizzarlo.
I savoia poi essendo stupidi all' inverosimile non hanno fatto altro che sfruttare quel poco di buono che esisteva per migliorare il loro regno e si sono dimenticati del sud (se non per spremerlo come un arancia).

Il brigantaggio, io so che esiste una specie di gruppo politico al sud che vorrebbe un regno del sud italia sotto i borboni ecc.. basta dare un occhio su youtube, qualsiai video riguardante l' unità è pieno dei loro commenti (penso che sia l' apice della loro attività politica e la loro maggior fonte di gloria).
Inutile dire che è una cosa completamente fuori dallo spazio e dal tempo.
Sostenere che i briganti erano partigiani direi che è prendere una cosa per le orecchie e trascinarla, i briganti non erano ne partigiani ne patrioti che servivnano una bandiera, erano per l' appunto briganti, persone impoverite, stanche di essere trattate come cittadini di serie b e disilluse riguardo tutti i temi che l' unità avrebbe dovuto portare, si riunivano e si davano alla delinquenza.
Ne più ne meno questo, siccome l' ingnoranza non permetteva loro di capire il motivo per cui venivano tassati ed abbandonati(ma anche se avessero potuto capirlo avrebbero avuto comunque ogni motivo per ribellarsi), loro si sentivano oppressi ingiustamente e si ribellavano (cosa che farebbe chiunque).
Se poi in un secondo momento i Briganti del sud inneggiarono ai borboni, non lo fecero per un sentimento di amore nazionale, lo fecerò per una cosa vecchia quanto il mondo, lo scontento, l' arrivo di un nuovo re che li tartassava, istintivamente si rimpiange il vecchio padrone, ma è solo una questione di meno peggio, i briganti NON lottavano per una causa nazionale o simili, erano solamente l' espressione più autentica di quanto i savoia fossero degli idioti.
La rappresentazione viva dello scontento popolare di una terra agricola e semplice costretta a vivere prima in stato di abbandono e poi in stato di oppressione.
Sulla legge pica mi rifiuto di fare commenti, dimostra tutta la mancanze di una casa regnante tra le peggiori d' europa.
09/05/2010 09:22
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I mille poterono sconfiggere il Regno delle Due Sicilie perchè erano appoggiati da Uk e Francia,l'Uk mise le sue navi in modo da ostruire la traiettoria dei cannoni borbonici che non poterono bombardere i garibaldini.

L'annessione fu fatta senza dichiarare guerra,sfruttando come detto l'appoggio estero,illudendo le povere masse meridionali,corrompendo quasi tutti i comandanti ed avendo la fortuna di trovarsi contro un Re totalmente imbelle.

Lo stesso Garibaldi poi si "vendette" alla monarchia da repubblicano che era...


Se il Re Bomba non fosse morto prematuramente nel 1859 i mille probabilmente avrebbero fatto la stessa fine dei fratelli bandiera o di pisacane
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
-Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



il miglior modo per non sentirsi inferiori è sentirsi superiori.

Possis nihil Urbe Roma visere maius



Roma Caput Mundi

TERROR MUNDI

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09/05/2010 10:18
garibaldi tentò molte molte di abbattere il carattere moderato dato al riorgimento da cavour,lo si può vedere all'ingresso nella napoli liberata che divenne un centro di raccolta per tutte le forze democratiche,(vi giunsero mazzini e cattaneo e molti altri democratici)per partire poi alla liberazione di roma e all'abbattimento dello stato pontificio,cavour naturalmente non lo voleva e fermò l'azione garibaldina con l'intervento dell'esercito piemontese che invase i territori del centro italia ancora in mano al papa garantendo a napoleone III il lazio indipendente,per scongiurare un eventuale intervento francese.
l'arrivo dell'esercito piemontese nel sud portò al tramonto dell' idea rivoluzionaria e democratica del risorgimento italiano che si concluse con l'incontro a teano dove garibaldi dovette sottostare alla volontà del regno sabaudo e del governo di cavour,cedendo il controllo delle terre liberate del mezzogiorno al controllo regio,dopo di ciò si ritirò in un esilio volontario ad caprera però con l'intenzione di riprendere a breve il processo di liberazione di roma e del veneto,cosa che porterò alla battaglia dell'aspromonte e il definitivo crollo del risorgimento rivoluzionario.
come dice gramisci nei quaderni quando analizza il risorgimento italiano,l'azione della borghesia avrebbe potuto assumere un carattere rivoluzionario se avesse acquisito l'appoggio di vaste masse popolari, in particolare dei contadini, che costituivano la maggioranza della popolazione italiana. Il limite della rivoluzione borghese in Italia consistette nel non essere capeggiata da un partito giacobino, come in Francia, dove le campagne, appoggiando la Rivoluzione, furono decisive per la sconfitta delle forze della reazione aristocratica.
il risorgimento sarebbe potuto essere una rivoluzione genuina fatta da tutti gli strati della popolazione italiana che avrebbe potuto spazzare via il passato riformando lo stato,invece è stata un rivoluzione passiva fatta soltanto dalla classe dirigente dell'epoca che fece di tutto per non coinvolgere le masse popolari.
[Modificato da Mex.8 09/05/2010 10:20]
09/05/2010 10:32
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Credo che per parlare di cose simili bisognerebbe documentarsi. Chi cita l'eccidio del Bronte come simbolo dell'oppressione piemontese dovrebbe documentarsi sull'accaduto.
Mentre Garibaldi era impegnato nella spedizione a Bronte, cittadina sicula, scoppiò un moto anti latifondista che sprofondò nei massacri più completo. Nobili squartati, nobildonne a cui venivano recisi entrambi i seni, persone addirittura mangiate. Garibaldi invia il suo proditattore, Nino Bixio, con l'ordine di reprimere e i moti, e lui cosa deve fare secondo voi? Dare un bacio in fronte agli insorti e pregarli di smetterla?
No, come avrebbe fatto qualsiasi altro uomo del suo tempo fa fucilare i capi e i suoi uomini, come era prevedibile, si lasciano prendere la mano e ne fanno fuori qualcuno di troppo. Finisce lì, nessuno critica gli austriaci per come si sono comportati nel sopprimere i moti del 48 se non sbaglio.

E poi basta con questa teorie che il Regno delle Due Sicilie era un gran regno all'avanguardia. Nella storia se un regno è forte è in grado di sopravvivere e non crolla di fronte a 1000 uomini che, pur con il supporto straniero (ovviamente), rappresentano una misera forza. Si citano gli alti ufficiali corrotti o l'inettitudine del Re come cause, ma questa non è forse un sintomo di debolezza del regno?
Quante volte si è parlato della debolezza dell'Italia per via dei suoi generali incapaci (Graziani, Gariboldi, Roatta, Cavallero e ne dico solo alcuni) o per via della codardia del Re che fugge da Roma verso Brindisi?
Costituiscono attenuanti solo quando si parla del potentissimo regno delle due sicilie e non quando si parla dell'Italia? Ma dai, non dobbiamo sfociare nel ridicolo.

L'unificazione andava fatta meglio. E' indiscutibile. I Savoia la videro come un'annessione al Regno di Sardegna, mantennero la propria moneta, la propria lingua e la propria capitale, oltre che le proprie leggi e il proprio statuto. Ma comunque ANDAVA fatta. I Borbone con il loro inefficiente apparato politico e industriale non sarebbero stati in grado di unificare niente.
E' un caso che le industrie del meridione non potevano reggere il passo con quelle del Piemonte e per questo andarono incontro al fallimento una volta unificato il mercato nazionale?

Capitolo Briganti. Non venitemi a dire che sono eroi partigiani. Erano briganti, come suggerisce il termine, dei criminali, costretti a far quello che facevano dalla fame e dalla necessità qualche volta, posso concederlo.
Ninco Nanco proveniva da una famiglia malavitosa, era un assassino e un ladro, e compì atrocita che se fossero state compiute da un piemontese sareste ancora a strapparvi i capelli per la brutalità della questione.
Carmine Crocco era un assassino (assassino d'onore se volete) che creò la sua banda di criminali per sfuggire ai guai giudiziari nel bosco di Fiorenza, e si comportò da mercenario. Prima stette dalla parte di Garibaldi, poi dell'acuto Francesco II per capire infine che poteva gettare la maschera e far partito per se stesso.
Giuseppe Caruso uccise una guardia per poi darsi al brigantaggio e diventare uno dei membri della cricca di Carmine Crocco e sfuggire alla legge.
Michele Caruso era un vero e proprio bastardo, un omicida e uno sterminatore di persone indifese che arruolava ne "l'esercito del colonnello Caruso" usando il pretesto di restaurare la monarchia borbonica di cui non gliene fregava una cippa.
Sono questi i vostri eroi? Mamma mia, bella roba!


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"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

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09/05/2010 11:29
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Ελέω Θεού Βασιλευς
και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων
l'unione degli stati della penisola italica...uno dei peggiori e più gravi errori della storia...continuato poi fino al 1918 con l'OCCUPAZIONE (stesso discorso fatto da Estel sul Regno delle Due Sicilie) di Friuli ed Alto Adige, terre a tutt'oggi ancora fiere d'essere appartenute all'Austria e ben felici dell'eventualità di un eventuale ritorno "in patria".



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


09/05/2010 12:00
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premesso che ora come ora del passato non dobbiamo crucciarci più di tanto perchè abbiamo problemi molto più grandi e, premesso che qualsivoglia fonte antica non sarà MAI la fonte della verità, io dico che soprattutto noi del sud, anzichè stare a pensare a quanto i nostri avi hanno subito, dovremmo rimboccarci le maniche e far vedere che SIAMO PRODUTTIVI con i FATTI e non lamentandosi:

1)Bossi lo sa che il PIL del sud senza le mafie è pari se non addirittura superiore a quello del nord??

questo è giusto un esempio ma che fa capire che al sud le infrastrutture, i mezzi e le possibilità ci sono

è la gente che deve cambiare..la gente comune in primis, è vero sta cambiando ma ancora troppo lentamente

bisogna cambiare cervello, mentalità..e lo stato anzichè fare inutili casse del mezzogiorno dovrebbe provare a fare una massiccia campagna atta ad aprire ancora di più gli occhi al cittadino onesto meridionale, capisco che è difficile ad esempio il problema mafia ma la mafia non esisterebbe se la gente avesse sfere d'acciaio...ma TUTTA

anzichè piangersi addosso, bisogna lottare e far vedere di cosa siamo capaci

"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






09/05/2010 12:13
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La storia sul sud che stava meglio del nord è una bufala revisionista. Il regno dei borboni aveva un sacco di oro. Come lo aveva l'impero ottomano, come lo aveva la cina, come lo avevano i maharatti. Non per questo era una nazione economicamente prospera. L'oro tenuto sotto il letto nella reggia di caserta (indice di un tipo di economia ancora ferma al mercantilismo) non era investito, e non aveva creato in alcun modo una classe imprenditoriale degna di nota. Allo stesso modo non esisteva una borghesia paragonabile a quella esistente in piemonte, elemento basilare per la rivoluzione industriale.
I piemontesi erano indebitati? certo, perchè le loro ricchezze erano state spese per costruire una rete ferroviaria degna di nota (non soltanto la tanto decantata ma unica napoli-portici, peraltro dedicata unicamente agli spostamenti del re alla reggia -che caso eh?), per costruire una industria tessile potente e sopratutto per rinnovare l'agricoltura.
L'agricoltura è un passo fondamentale. La ricchezza delle nazioni nel diciassettesimo e nel diciannovesimo secolo proveniva in massima parte dalla capacità di utilizzare il surplus dell'agricoltura per ottenere capitali da investire per costruire una capacità industriale moderna. Nel Piemonte cavouriano ed anche nella lombardia asburgica questo era stato fatto. L'agricoltura della lomellina e del piemonte orientale erano al livello di quella inglese per metodi e rendita. Nel sud esisteva solo il latifondo praticato nella sua forma meno produttiva. Ci credo che non c'erano spese e l'oro si accumulava! ai latifondisti non veniva chiesto niente! nessun ammodernamento, nessun sacrificio. Non c'erano tasse ma la vita era appena sopra la soglia di sussistenza, ed il PIL pro capite era più basso che in piemonte.
I vari e famosi primati cosa sono? semplicemente esempi di
1) volontà di una corte vanitosa ma incompetente di darsi lustro
2) esempi di genio individuale
In nessun caso ci fu un seguito, e nessuno dei "primati" diede in qualsiasi modo inizio ad una trasformazione tecnologica o economica del paese.
Sulla spedizione dei mille, bisogna che un certo concetto vada chiarito. Uno stato, se è forte e sicuro, NON crolla di fronte a sfide di portata ridicola come la spedizione dei mille. Uno stato del genere è in grado di resistere e non si sfalda come neve al sole.
Il regno delle due sicilie era marcio fino al midollo e per questo crollò come l'impero di serse o l'italia fascista, bastò una leggera spinta. Comodo dire che perse solo perchè c'erano gli anglofrancesi.
Qualcuno dubita del fatto che in una guerra un esercito come quello borbonico durasse meno di un paio di giorni contro i piemontesi?
La famosa "razzia" del nord a scapito del sud che avrebbe impoverito il sud ed arricchito il nord non esiste.
Quello che esistette invece fu:
il crollo di una economia non concorrenziale ed iperprotetta nella propria inefficienza una volta che venne bruscamente messa a confronto con una economia dinamica ed efficiente come quella del nord
L'impoverimento di uno stato che non aveva imposto tasse gravose ai suoi sudditi perchè in stasi una volta che vennero imposte tasse normali in qualunque altro paese.
In pratica esattamente quello che accadde all'urss dopo la fine del comunismo.
L'unità d'italia è stato un processo inevitabile e che poteva essere condotto meglio (Cavour era un genio, ma i savoia erano dei mediocri, pur molto migliori dei farseschi regnanti borbonici), un processo che ha liberato il meridione da una pigra tirannia improduttiva.
I meridionali si lamentano tanto della loro oppressione e povertà, ma nei fatti chi voleva si è risollevato. Roma si è liberata dall'odioso giogo dei papi grazie ai piemontesi (e gratitudine eterna a porta pia), il veneto che era poverissimo a livelli meridionali a causa della pessima amministrazione austriaca volta allo sfruttamento delle risorse è diventato una regione ricchissima, l'abruzzo, meridionale nel profondo, non ha creato mafia o povertà ed adesso ha un PIL maggiore di quello ligure. Comodo piangere sui propri errori additando altri per la colpa eh?


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







09/05/2010 12:13
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Re:
Xostantinou, 09/05/2010 11.29:

l'unione degli stati della penisola italica...uno dei peggiori e più gravi errori della storia...continuato poi fino al 1918 con l'OCCUPAZIONE (stesso discorso fatto da Estel sul Regno delle Due Sicilie) di Friuli ed Alto Adige, terre a tutt'oggi ancora fiere d'essere appartenute all'Austria e ben felici dell'eventualità di un eventuale ritorno "in patria".


Ma sì! Hai ragione! Viva i luoghi comuni!
Dove sono finite le mezze stagioni? Non c'è più religione! Piove, governo ladro!

Ma che deficienti quegli storici che hanno sempre parlato di moti del lombardo-veneto! Le ribellioni popolari contro l'Austria? Maddai! Cecco Beppe era un simpaticone e gli austriaci dei cari baffoni filantropi.
Perché mai Nazario Sauro, Guglielmo Oberdan e Cesare Battisti hanno disertato l'imperialregio esercito per arruolarsi nelle schiere grigioverdi? Ma perchè erano scemi, chiaro! Tutti intorno erano orgogliosi di essere austriaci, chiaramente!

E non parliamo di Fiume! Li avete visti quei fotomontaggi dove la gente scende in piazza per festeggiare l'arrivo dei legionari di d'Annunzio? ASSURDO!
Che cosa non fa questa nostra propaganda fascista, colonialista ed opprimente!



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09/05/2010 12:29
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QUATTRO FANATICI non rispecchiano un popolo intero...visto che mi tacci di luoghi comuni allora secondo il tuo ragionamento i tedeschi erano tutti nazisti perché alcuni di loro lo erano.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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09/05/2010 12:39
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c'è da dire che,con la male amministrazioe del territorio e soprattutto col vuoto di potere creatosi,nacquero le mafie,le quali secondo me sono il PRIMO problema che affligge il sud
09/05/2010 12:45
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Re:
Xostantinou, 09/05/2010 12.29:

QUATTRO FANATICI non rispecchiano un popolo intero...visto che mi tacci di luoghi comuni allora secondo il tuo ragionamento i tedeschi erano tutti nazisti perché alcuni di loro lo erano.




Come il nazismo rispecchia la situazione di degrado della società tedesca in seguito alle feroci sanzioni e alle impari condizioni di pace della pace di Versailles, così tutti gli irredentisti (e non sono solo tre, ma un intero movimento) così la presenza massiccia di irredentisti dimostra l'insofferenza degli italiani al dominio straniero.
D'altronde, come ben saprai, l'Austria versava in condizioni ben peggiori dell'Italia. Il declino austriaco irrevocabile comincia nel 1867 con la creazione dell'Austria-Ungheria per culminare nel 1918 con lo smembramento.
E' un luogo comune pensare che l'Austria stesse meglio dell'Italia all'epoca, un luogo comune anche discretamente errato


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09/05/2010 12:54
Re:
Xostantinou, 09/05/2010 12.29:

QUATTRO FANATICI non rispecchiano un popolo intero...visto che mi tacci di luoghi comuni allora secondo il tuo ragionamento i tedeschi erano tutti nazisti perché alcuni di loro lo erano.




ma si ma chi sono questi rivoltosi che volevano sconquassare il lombardo-veneto che stava tanto bene sotto il dominio austriaco,per farlo entrare sotto una nazione italiana inesistente,ma chi sono poi questi mille che erano poi erano 100 diciamolo che andavano nel sud a saccheggiare e a derubare,ma poi cosa l'hanno fatta a fare l'italia quando non c'era nemmeno un italiano,e poi si stava tutti così bene sotto la dominazione straniera.
Xostantinou con questi discorsi offendi molta gente che per te è morta invano per unificare una nazione che era stata per secoli sotto la dominazione straniera,sull'alto adige si può anche discutere ma stai esagerando su gli altri aspetti,comunque vedendo molti di questi discorsi non vedo come non si possa non dar ragione alla frase finale dei vicerè(il film non il libro),"era stata fatta l'italia chissa quando si sarebbero fatti gli italiani".
[Modificato da Mex.8 09/05/2010 12:59]
09/05/2010 13:59
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Centurio Primus Pilus
Fra Diavolo
Ragazzi ci tengo a ricordarvi che fu proprio una delle priorità del nuovo stato quello di distruggere l'identità nazionale del regno delle due sicilie
I briganti non erano solo delinquenti comuni(certo come in ogni resistenza è normale che dei criminali si uniscano a loro)ma lottavano per un ideale,adesso ditemi,se erano solo criminali comuni perchè mandare un'esercito di 60 battaglioni?Perchè fucilare e imprigionare paesi interi per poi raderli al suolo?Perchè deportare in stile gulag russi suddetti criminali a Fenestrelle e non eliminarli sul posto?Forse per paura delle reazione della gente comune che cominciava a capire di essere stata illusa da dei ciarlatani per poi ritrovarsi in condizioni ancora più misere di prima
Ragazzi non so quanti di voi hanno letto i Malavoglia di Verga,essi sono la dimostrazione dei danni apportati dall'unità di questo paese alle famiglie del sud.
per quanto riguarda le Mafie come le conosciamo oggi(collusi con la politica)fu il completamento di un opera di abbandono cominciata già con Cavour e perpetuata da gente come De Petris,Crispi(che credeva che il sud dovesse restare povero per non sò quale volontà)e Giolitti che fece delle mafie potenti alleate per mantenere il potere.
Detto questo ormai è inutile piangere sul latte versato
Dobbiamo alzarci le maniche e lavorare per cambiare il futuro
bisogna analizzare attentamente le varie soluzioni per cambiarlo questo futuro.
Inoltre io ci tengo che tutte le malefatte e i crimini commessi dell'italia nei confronto del meridione servano da sprono ai governi per fare qualcosa di reale e tangibile,inoltre certi ricordi come quelli di Fenestrelle,Bronte,pontelandolfo,devono servirci a far raggiungere a noi meridionali una coesione come popolo che ahime si è persa da tempo,anche a causa di questo grande insabbiamento storico del risorgimento italiano
EDIT
Mi sono scordato di dire che i morti di stenti a fenestrelle venivano sciolti nella calce per cancellarne ogni testimonianza della loro esistenza
[Modificato da Estel_91 09/05/2010 14:17]
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"Per quelli come voi la violenza è un diritto,per noi un delitto"
Il Brigante Angiolillo prima di essere impiccato
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