Certamente fu colpo di fortuna di Augusto, ma anche inettitudine di Antonio, uomo molto più esperto e navigato. Certamente altri figli di nessuno presero il potere, ma in quel momento era la famiglia di Cesare quella che ammaliava le folle, come fu poi il nome di Germanico ai tempi di Nerone, come gli ricordava sempre mammina. Probabilmente avrei seguito Augusto, del resto le truppe a Modena seguirono un ragazzino di 18 anni, ed in quel momento Agrippa non c'era, era in Grecia. Augusto era perfettamente in grado di gestire la politica da solo, inoltre Agrippa era suo coetaneo, quindi nessuno sapeva in quel momento che sarebbe stato un grande generale. Entrambi seguirono i propri interessi, Augusto si trovava meglio a discutere e gestire il tutto da Roma, Agrippa scoprì che gli piaceva il campo di battaglia, sia terrestre che navale, non vedo perché Augusto doveva mettersi per forza in situazioni che non sapeva gestire bene quando aveva Agrippa che stava dimostrando molta bravura in quel campo.
[Modificato da Antioco il Grande 18/04/2010 12:23]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)