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palloni gonfiati

Ultimo Aggiornamento: 28/04/2010 15:42
15/04/2010 18:47
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Eh no, calma, la rivolta dell'illirico e la "clades variana" hanno DISINTEGRATO in pochi colpi ben assestati una parte fondamentale della macchina bellica militare romana, lasciando quasi sguarnito il confine renano-danubiano proprio mentre Augusto pianificava la distruzione dei Marcomanni con un esercito nel quale militavano signori come Lucio Domizio Enobarbo, Gaio Senzio Saturnino, Tiberio Claudio Nerone, Nerone Claudio Druso, Marco Vinicio e Gaio Giulio Cesare Germanico. Tanto ininfluente la cosa non fu, perché se (come l'immenso esercito d'invasione in allestimento lascia presupporre) Roma avesse travolto ed annientato i Marcomanni ed annesso la Boemia forse la storia d'Europa sarebbe stata molto diversa.
[Modificato da Xostantinou 15/04/2010 18:49]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


15/04/2010 19:53
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Re:
Xostantinou, 15/04/2010 18.47:

Eh no, calma, la rivolta dell'illirico e la "clades variana" hanno DISINTEGRATO in pochi colpi ben assestati una parte fondamentale della macchina bellica militare romana, lasciando quasi sguarnito il confine renano-danubiano proprio mentre Augusto pianificava la distruzione dei Marcomanni con un esercito nel quale militavano signori come Lucio Domizio Enobarbo, Gaio Senzio Saturnino, Tiberio Claudio Nerone, Nerone Claudio Druso, Marco Vinicio e Gaio Giulio Cesare Germanico. Tanto ininfluente la cosa non fu, perché se (come l'immenso esercito d'invasione in allestimento lascia presupporre) Roma avesse travolto ed annientato i Marcomanni ed annesso la Boemia forse la storia d'Europa sarebbe stata molto diversa.



questa è una seria possibilità: prima di Teutoburgo per i Germani Roma era una favola più irraggiungibile del Walhalla. dopo era una preda alla portata di chi avesse abbastanza forte.
16/04/2010 08:47
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Se non ci fossero state la rivolta dalmato-pannonica e la strage di Teutoburgo chissà, forse davvero, come si ipotizzava qualche anno fa su altri forum, il confine orientale dell'impero si sarebbe attestato sulla Vistola...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

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16/04/2010 13:20
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Re:
TGD5511, 13/04/2010 18.06:

Premettiamo che sono un fan del Divo in tutto e per tutto.

Guardando sotto il profilo storico Cesare è più grandi di Augusto, perchè in un certo senso più "completo". Fu forse il miglior generale della storia, dotato di una rapidità di esecuzione assai rara nel panorama militare, un politico arguto e capace di sfruttare le falle del sistema a suo vantaggio, come il permettere a una persona di fare molti debiti, ed uno scrittore con una prosa molto piacevole.

Augusto fu solamente un politico, ma la sua intelligenza nel settore fu straordinaria. Cesare, come Alessandro, era un megalomane che voleva avere tutte le attenzioni per se, Augusto per primo si comportò come un burattinaio agendo a cavallo tra luce ed ombra.






Augusto fu quello che mancava a Cesare, mi meraviglio di come lo si possa definire un "chiacchierone". Ha saputo trarre dalla propria parte e sfruttare il talento dei migliori, e questo i chiacchieroni non lo sanno fare. Per carità una figura come Augusto rappresenta il "top" della scaltrezza politica umana a mio modo di vedere... Cesare grande generale e grande politico fu però un megalomane ed un ingenuo che vedeva intorno a se una realtà dipinta dai suoi occhi. Avrebbe dovuto annusare e fuggire il pericolo, dal modo in cui è morto la sua figura viene leggermente ridimensionata. Un uomo di tale spessore non può e non deve morire come un idiota.


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





16/04/2010 13:22
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Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 13/04/2010 20.06:




la repubblica disastrata non l'ha messa a posto lui ma gli altri, Agrippa e Tiberio in testa che lui ha estremamente mal ripagato. hanno vinto le guerre per lui e l'impero esausto ha finalmente avuto un po' di pace. proprio perchè ho un pochino di conoscenza della storia e degli uomini dico che a parte la lingua lunga e una sfacciatissima fortuna Ottaviano non ebbe altro. Non sarebbe arrivato da nessuna parte senza la parentela con Cesare e l'inspiegabile fedeltà e lealtà di Agrippa e di Tiberio. Non sapremmo nemmeno che è esistito. Tutti parlate dei suoi meriti ma concretamente me lo fate un esempio? Ha convinto i Germani ad amare l'impero? O i Giudei? Ha fatto un codice di leggi come Giustiniano? Ha dato slancio all'economia? Ha combattuto il latifondo? Ha fatto opere di Carità come Flavio Giuliano (noto come l'Apostata? Ha scelto lui Tiberio come successore o è stata la morte a scegliere per lui? Ha capito la situazione politica dell'impero ad esempio al confine renano? Ha organizzato lui l'oriente o si è sevito delle ottime leggi di Lucullo? Insomma a parte chiacchierare in senato che accidenti ha fatto? [SM=g8806] [SM=g8814] Ah sì ha fatto una figlia, Giulia, una mignottona della peggiore specie che ha imposto come moglie ad Agrippa obbligandolo a lasciare l'ottima moglie che aveva e poi a Tiberio,idem! Ha mandato un inetto burocrate ladruncolo, ma parente, in Germania dove serviva un cazzutissimo generale, e poi andava sbattendo la testa sui muri (speriamo non li abbia troppo rovinati) chiedendo al fantasma di un asino di ridargli le legioni perse percè lui non aveva capito una beatissima eva. Meriti? Come no! Gli stessi meriti che ho io per i turchi che il mio avo serbo ammazzò ad Otranto nel 1481. Pari pari. [SM=g8114]






Non ti sembra già un merito aver saputo giostrare tali personalità ed una situazione politica tesissima a proprio favore? Secondo me è un gran merito che molti dei più grandi generali ed imperatori non sono stati in grado di annoverare fra i loro...


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16/04/2010 13:26
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 15/04/2010 17.55:



Hitler aveva degli splendidi collaboratori che Roosevelt o Churchill se li sognavano e matto lo era sempre stato.
La testa? Quella che batteva sui muri invocando dal fantasma di Varo la restituzione delle legioni? Super partes? E per forza! Le altre "partes" gliele avevano fatte fuori Agrippa e Marcantonio! Teutoburgo non ebbe conseguenze immediate come Adrianopoli ma insegnò ai barbari che Roma non era invincibile. A Teutoburgo non morirono tanto dei legionari morì il mito della superiorità di Roma che ne pagò presto le conseguenze; a far convivere temporaneamente della gente spossata da decenni di guerre ci sarebbe riuscito pure il cane di mio nonno.
no mi spiace continuate a non portare fatti concreti.




Roma non è mai stata invincibile e i barbari lo sapevano, non glielo ha insegnato di certo Teutoburgo.... Dai Sertorio, secondo me non ragioni freddamente su Augusto, lo odi e basta...


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Augusto è stato semplicemente il politico più furbo e astuto della storia, niente di più, niente di meno [SM=g8320]

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

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Re: Re:
luifik, 16/04/2010 13.20:



Un uomo di tale spessore non può e non deve morire come un idiota.




Il fatto stesso di come è morto però dimostra che lui si sentiva comunque legato alla Repubblica, visto che andava in giro tranquillamente come un privato cittadino, mentre Augusto già a 19 anni entrò in Senato in armi [SM=g8113]

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16/04/2010 14:44
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Re:
Costantinus, 16/04/2010 13.27:

Augusto è stato semplicemente il politico più furbo e astuto della storia, niente di più, niente di meno [SM=g8320]


il più fortunato:
che astuzie ha messo in atto di grazia?


16/04/2010 15:00
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
luifik, 16/04/2010 13.26:




Roma non è mai stata invincibile e i barbari lo sapevano, non glielo ha insegnato di certo Teutoburgo.... Dai Sertorio, secondo me non ragioni freddamente su Augusto, lo odi e basta...


i barbari non sapevano una beatissime eva consideravano i romani di un altro pianeta: quell'imbecille di Varo e quell'altro più imbecille che ce lo ha mandato hanno fatto capire loro che erano terrestri.
Odiare Augusto? Perchè mai dovrei odiare Ottaviano? Non mi ha fatto nulla di male; siete voi che vi fate influenzare dalla propaganda dei suoi scribacchini. Ragionate voi freddamente se siete capaci: io valuto i fatti e vedo che Augusto non ha fatto niente per sua virtù. O è forse merito suo essere nipote di Cesare? E' forse merito suo Se Marcantonio ha sconfitto Bruto e Cassio? E' merito suo se un grandissimo generale come Agrippa che sconfisse Sesto Pompeo e Marcantonio gli fu fedele fino al masochismo, e si lasciò rovinare la vita senza ribellarsi? Chi mai sarebbe stato senza costoro? E non è forse colpa sua se ha cresciuto una figlia che ha rovinato la vita a tutti quelli che le sono stati vicino, lui compreso? E'merito suo se la morte dei suoi pupilli l'ha costretto a scegliere come successore Tiberio che lui disprezzava? Io sono freddissimo e valuto fatti oggettivi. Tu e gli ammiratori di Ottaviano no. Senza offesa per carità


16/04/2010 15:11
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Re: Re:
luifik, 16/04/2010 13.20:






Augusto fu quello che mancava a Cesare, mi meraviglio di come lo si possa definire un "chiacchierone". Ha saputo trarre dalla propria parte e sfruttare il talento dei migliori, e questo i chiacchieroni non lo sanno fare. Per carità una figura come Augusto rappresenta il "top" della scaltrezza politica umana a mio modo di vedere... Cesare grande generale e grande politico fu però un megalomane ed un ingenuo che vedeva intorno a se una realtà dipinta dai suoi occhi. Avrebbe dovuto annusare e fuggire il pericolo, dal modo in cui è morto la sua figura viene leggermente ridimensionata. Un uomo di tale spessore non può e non deve morire come un idiota.



Cesare fece la fine che ha fatto perchè era tanto in alto che non riusciva a vedere quanta bassezza ci fosse negli altri.
Capita quando si è dei geni; si danno delle cose per scontate e si crede naturale che le capiscano anche gli altri.
Agrippa era un grandissimo Generale e un uomo dalla moralità ineccepibile, ma era masochista: se a me un uomo che mi doveva tutto avesse imposto di lasciare la moglie con cui ero felice per farmi sposare una mignotta infame lo avrei sollevato di peso e gettato nella
vasca dove allevavo le murene. Agrippa non lo fece; mancava di autostima.
16/04/2010 15:13
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Re:
Xostantinou, 16/04/2010 8.47:

Se non ci fossero state la rivolta dalmato-pannonica e la strage di Teutoburgo chissà, forse davvero, come si ipotizzava qualche anno fa su altri forum, il confine orientale dell'impero si sarebbe attestato sulla Vistola...


mettici pure Carre. [SM=g8140]


16/04/2010 16:22
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Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 15.13:


mettici pure Carre. [SM=g8140]






Dopo Carre i Romani mazzolarono praticamente sempre i Parti/Sassanidi,avendo capito come essi combattevano.


Comunque Roma non è mai stata invincibile,dai tempi dell'Allia.

La forza di Roma non era non cadere mai,ma quello di rialzarsi anche dopo le cadute più rovinose,vedi II guerra punica.
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"Unus homo nobis cunctando restituit rem.Non enim rumores ponebat ante salutem.Ergo postque magisque viri nunc gloria claret"
-Ennio su QuintusFabiusMaximusCunctator-
Sii più benefico di Augusto e più giusto di Traiano
-saluto del senato agli imperatori posteriori a Traiano-
* Il principio è un periodo di delicati equilibri. Sappiate che questo è l'anno 10191. L'universo conosciuto è governato dall'imperatore Padishah Shaddam IV, mio padre. In questo periodo la più preziosa e vitale sostanza dell'universo è il Melange, la spezia. La spezia allunga il corso della vita. La spezia aumenta la conoscenza. La spezia è essenziale per annullare lo spazio. La potente Gilda spaziale e i suoi navigatori che la spezia ha trasformato nel corso di oltre 4000 anni, usano il gas arancione della spezia che conferisce loro la capacità di annullare lo spazio, e cioè, di viaggiare in qualsiasi parte dell'universo senza mai muoversi. Oh già, ho dimenticato di dirverlo. La spezia esiste su un solo pianeta nell'intero universo conosciuto. Un arido e desolato pianeta con vasti deserti. Nascosta tra le rocce in queste zone desertiche vive una popolazione conosciuta come i Fremen, che attende secondo un'antica profezia l'avvento di un uomo, un messia, che li guiderà finalmente verso la vera libertà. Il pianeta è Arrakis, conosciuto anche come Dune. (Principessa Irulan Corrino)

* Il dormiente deve svegliarsi. (Duca Leto Atreides)

* Neanche una goccia di pioggia su Arrakis. (Paul Atreides)

* Il mio nome è una parola che uccide. (Paul Atreides)

* Chi controlla la spezia, controlla l'universo! (Barone Vladimir Harkonnen)

* Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)

* Dimmi delle acque del tuo pianeta, Usul. (Chani)

* Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: Nessun uomo ha mai bevuto l'acqua della vita.
Paul Atreides: In tanti hanno provato e non sono riusciti?
Reverenda Madre Gaius Helen Mohiam: In tanti hanno provato e sono morti!



il miglior modo per non sentirsi inferiori è sentirsi superiori.

Possis nihil Urbe Roma visere maius



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16/04/2010 16:31
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Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 15.13:


mettici pure Carre. [SM=g8140]






la sconfitta di Carre paradossalmente fu quasi ininfluente dal punto di vista politico-militare...certo, sanciva ufficialmente uno stato di belligeranza che durò fino alla caduta dei due imperi, ma de facto non cambiò quasi nulla...



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
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"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
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Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


16/04/2010 16:34
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 15.00:


i barbari non sapevano una beatissime eva consideravano i romani di un altro pianeta: quell'imbecille di Varo e quell'altro più imbecille che ce lo ha mandato hanno fatto capire loro che erano terrestri.
Odiare Augusto? Perchè mai dovrei odiare Ottaviano? Non mi ha fatto nulla di male; siete voi che vi fate influenzare dalla propaganda dei suoi scribacchini. Ragionate voi freddamente se siete capaci: io valuto i fatti e vedo che Augusto non ha fatto niente per sua virtù. O è forse merito suo essere nipote di Cesare? E' forse merito suo Se Marcantonio ha sconfitto Bruto e Cassio? E' merito suo se un grandissimo generale come Agrippa che sconfisse Sesto Pompeo e Marcantonio gli fu fedele fino al masochismo, e si lasciò rovinare la vita senza ribellarsi? Chi mai sarebbe stato senza costoro? E non è forse colpa sua se ha cresciuto una figlia che ha rovinato la vita a tutti quelli che le sono stati vicino, lui compreso? E'merito suo se la morte dei suoi pupilli l'ha costretto a scegliere come successore Tiberio che lui disprezzava? Io sono freddissimo e valuto fatti oggettivi. Tu e gli ammiratori di Ottaviano no. Senza offesa per carità








Ci mancherebbe, nessunissima offesa, però a mio modo di vedere il tuo giudizio è estremo... Io non amo una figura come Augusto, proprio perchè amo imperatori come Giuliano, Aureliano, Maggioriano... Però devo riconoscere che governare quarant'anni l'Impero Romano, servirsi per i propri scopi di personaggi eccezionali come se fossero marionette, morire nel proprio letto in quegli anni e soprattutto riuscire in ciò che invece ha ucciso Cesare sono imprese che mi sono sufficienti a giudicarlo un grandissimo e scaltro uomo politico. Fortunato? si ma la fortuna non basta.

p.s. Non sono affatto un suo ammiratore, ma se la sua figura nei secoli non è stata screditata come altre (anche dagli stessi storici romani), un motivo ci sarà.....

[SM=g8335]


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





16/04/2010 16:36
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P.s.

Roma non era invincibile e non era vista come tale. Incuteva timore certo, ma era già stata sconfitta ed anche sonoramente, e di certo i barbari non hanno scoperto con Teutoburgo di poter sconfiggere i romani. Casomai hanno scoperto come poterli sconfiggere...


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inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





16/04/2010 16:39
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Re: Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 15.11:



Cesare fece la fine che ha fatto perchè era tanto in alto che non riusciva a vedere quanta bassezza ci fosse negli altri.
Capita quando si è dei geni; si danno delle cose per scontate e si crede naturale che le capiscano anche gli altri.
Agrippa era un grandissimo Generale e un uomo dalla moralità ineccepibile, ma era masochista: se a me un uomo che mi doveva tutto avesse imposto di lasciare la moglie con cui ero felice per farmi sposare una mignotta infame lo avrei sollevato di peso e gettato nella
vasca dove allevavo le murene. Agrippa non lo fece; mancava di autostima.




Io la vedo diversamente. Cesare proprio per ciò che tu dici lo reputo un ingenuo, grande generale e politico ma estremamente poco conoscitore degli uomini, esattamente il contrario di Augusto.

Agrippa non era ne masochista ne sciocco. Semplicemente sapeva che la fortuna sua e di Augusto erano legate a doppio filo e che l'uno non avrebbe fatto niente senza le qualità dell'altro.

Poi qui siamo sul campo dei teoremi perchè ne io ne te li conosciamo personalmente, quindi sono congetture.



Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
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« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





16/04/2010 17:50
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Re:
luifik, 16/04/2010 16.36:

P.s.

Roma non era invincibile e non era vista come tale. Incuteva timore certo, ma era già stata sconfitta ed anche sonoramente, e di certo i barbari non hanno scoperto con Teutoburgo di poter sconfiggere i romani. Casomai hanno scoperto come poterli sconfiggere...



vedi che ti contraddici? prima dici che l'avevano già sconfitta poi che l'hanno imparato a Teutoburgo ...? ha senso? [SM=g8258]
16/04/2010 17:54
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Re: Re: Re: Re:
luifik, 16/04/2010 16.39:




Io la vedo diversamente. Cesare proprio per ciò che tu dici lo reputo un ingenuo, grande generale e politico ma estremamente poco conoscitore degli uomini, esattamente il contrario di Augusto.

Agrippa non era ne masochista ne sciocco. Semplicemente sapeva che la fortuna sua e di Augusto erano legate a doppio filo e che l'uno non avrebbe fatto niente senza le qualità dell'altro.

Poi qui siamo sul campo dei teoremi perchè ne io ne te li conosciamo personalmente, quindi sono congetture.



Agrippa poteva fare quello che voleva. L'esercito era suo. Solo che non essendo nobile soffriva di un complesso d'inferiorità verso Ottaviano. Avrebbe potuto anzi dovuto buttarlo a mare.

16/04/2010 17:59
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
luifik, 16/04/2010 16.34:






Ci mancherebbe, nessunissima offesa, però a mio modo di vedere il tuo giudizio è estremo... Io non amo una figura come Augusto, proprio perchè amo imperatori come Giuliano, Aureliano, Maggioriano... Però devo riconoscere che governare quarant'anni l'Impero Romano, servirsi per i propri scopi di personaggi eccezionali come se fossero marionette, morire nel proprio letto in quegli anni e soprattutto riuscire in ciò che invece ha ucciso Cesare sono imprese che mi sono sufficienti a giudicarlo un grandissimo e scaltro uomo politico. Fortunato? si ma la fortuna non basta.

p.s. Non sono affatto un suo ammiratore, ma se la sua figura nei secoli non è stata screditata come altre (anche dagli stessi storici romani), un motivo ci sarà.....

[SM=g8335]




il motivo c'è eccome; perchè mediaset non fa una bella inchiesta sul motivo per cui a Berlusconi allora suonatore di pianoforte su navi da crociera fu dato un centinaio di miliardi per costruire Milano 2? chi aveva dietro? provateci voi ad andare in banca a chiedere cento milioni di € e poi vedrete. Per Ottaviano la cosa è simile.nel suo caso la fortuna era così tanta che bastò: nipote di Cesare e seguito da un grandissimo generale masochista. un po' di chiacchiere ed il gioco è fatto.
[Modificato da Sertorio64 16/04/2010 18:03]
16/04/2010 18:04
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Re: Re: Re:
Xostantinou, 16/04/2010 16.31:




la sconfitta di Carre paradossalmente fu quasi ininfluente dal punto di vista politico-militare...certo, sanciva ufficialmente uno stato di belligeranza che durò fino alla caduta dei due imperi, ma de facto non cambiò quasi nulla...


non fece bene al morale romano di sicuro.

16/04/2010 19:23
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Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 17.50:



vedi che ti contraddici? prima dici che l'avevano già sconfitta poi che l'hanno imparato a Teutoburgo ...? ha senso? [SM=g8258]




Intendevo che ormai sapevano che in campo aperto era difficilissimo sconfiggere le legioni, e che quindi trovarono la giusta tattica nell'imboscata... forse mi sono spiegato male... Cimbri e Teutoni avevano già sconfitto i romani no? Solo che alla lunga Roma disponeva di risorse illimitate o quasi, quindi potevi vincere mille battaglie ma avresti perso la guerra contro di lei, quindi Arminio che sapeva come fare li attirò in trappola, e non credo che lo fece sapendo di perdere in partenza. Varo non era un militare, ma è pur vero che fu attirato in trappola da un alleato, soldato di Roma e cavaliere....


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16/04/2010 19:27
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 17.59:




il motivo c'è eccome; perchè mediaset non fa una bella inchiesta sul motivo per cui a Berlusconi allora suonatore di pianoforte su navi da crociera fu dato un centinaio di miliardi per costruire Milano 2? chi aveva dietro? provateci voi ad andare in banca a chiedere cento milioni di € e poi vedrete. Per Ottaviano la cosa è simile.nel suo caso la fortuna era così tanta che bastò: nipote di Cesare e seguito da un grandissimo generale masochista. un po' di chiacchiere ed il gioco è fatto.




Perdonami ma è un paragone assurdo... Se Ottaviano fosse stato un imbelle o più semplicemente fosse stato sullo stomaco di qualcuno, i posteri l'avrebbero devastato come altri imperatori (Nerone è stato distrutto dagli storici romani e solo ora riabilitato), e dalla morte di augusto alla caduta di Roma sono passati 450 anni senza che nessuno sognasse di discutere la sua figura.

Berlusca che c'azzecca? certo adesso governa lui, bisognerà vedere fra 100 o 200 anni come verrà giudicato...


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16/04/2010 19:29
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p.s. non si può attribuire il successo di uomo come Ottaviano alla sola fortuna, è quantomeno approssimativo. No? Comunque caro Sertorio, abbiamo punti di vista in questo caso diametralmente opposti... Pazienza...


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16/04/2010 21:23
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
luifik, 16/04/2010 19.27:





Berlusca che c'azzecca? certo adesso governa lui, bisognerà vedere fra 100 o 200 anni come verrà giudicato...




se la sua propaganda(giornali,tv ecc) avra successo, lo ricorderemo bene [SM=g8138]



[Modificato da =massimoXmeridio= 16/04/2010 21:25]


"chi non ha paura della morte, non muore!"

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16/04/2010 21:29
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
=massimoXmeridio=, 16/04/2010 21.23:




se la sua propaganda(giornali,tv ecc) avra successo, lo ricorderemo bene [SM=g8138]







Quelle cose possono incidere sulla contingenza, secondo me rischia di venir ricordare male in quanto gli intellettuali sono in genere contro di lui.
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17/04/2010 07:39
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Re:
luifik, 16/04/2010 19.29:

p.s. non si può attribuire il successo di uomo come Ottaviano alla sola fortuna, è quantomeno approssimativo. No? Comunque caro Sertorio, abbiamo punti di vista in questo caso diametralmente opposti... Pazienza...




dipende da quanta è la fortuna. Ottaviano è l'uomo più fortunato della Storia, Qualità umane militari intellettuali morali non ne aveva. Aveva solo lingua.
[Modificato da Sertorio64 17/04/2010 07:40]
17/04/2010 07:51
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Pilbur, 16/04/2010 21.29:




Quelle cose possono incidere sulla contingenza, secondo me rischia di venir ricordare male in quanto gli intellettuali sono in genere contro di lui.


il periodo di Berlusconi tra vent'anni verrà ricordato come un'altro dei tanti periodi in cui il popolo italiano si è fatto turlupinare da un chiacchierone che da quindici anni promette promette, non mantiene ma trova sempre una maggioranza di boccaloni (pesce che abbocca a qualsiasi esca e non impara dall'esperienza ) ma si fa leggi inaccettabili in ogni stato di diritto, nemmeno dagli antichi romani( nessuno sia giudice della propria causa) e ci chiederemo com'è stato possibile un fenomeno del genere così come oggi ci chiediamo come abbaimo potuto dare il potere a Mussolini. Berlusconi ci azzecca perchè un altro uomo senza virtù ne' moralità ha convinto con la propaganda il popolo a lasciarlo al potere [SM=g8906]

17/04/2010 08:03
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Re: Re: Re:
luifik, 16/04/2010 19.23:




Intendevo che ormai sapevano che in campo aperto era difficilissimo sconfiggere le legioni, e che quindi trovarono la giusta tattica nell'imboscata... forse mi sono spiegato male... Cimbri e Teutoni avevano già sconfitto i romani no? Solo che alla lunga Roma disponeva di risorse illimitate o quasi, quindi potevi vincere mille battaglie ma avresti perso la guerra contro di lei, quindi Arminio che sapeva come fare li attirò in trappola, e non credo che lo fece sapendo di perdere in partenza. Varo non era un militare, ma è pur vero che fu attirato in trappola da un alleato, soldato di Roma e cavaliere....



beh chiaro nelle trappole ti ci infiili quando ti fidi sennò non ci entreresti... [SM=g8119] certo, Varo non era un militare di professione ma ogni romano soprttutto dell'Elite, aveva un po' di formazione militare e non c'era bisogno di essere Annibale per capire che in una foresta come quella, le legioni non potevano manovrare. Inoltre era scarso pure come politico perchè non capì che i germani odiavano Roma con tutto il cuore. Ancora un trionfo dell'Italia dei parenti amici e conoscenti."non importa che sia cretino l'importante è che sia dei nostri". Torno comunque a ripetere che la colpa maggiore fu Ottaviano che capiva solo i marmi del Senato.
17/04/2010 08:07
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Re: Re: Re:
BJB FabioMassimo, 16/04/2010 16.22:




Dopo Carre i Romani mazzolarono praticamente sempre i Parti/Sassanidi,avendo capito come essi combattevano.


Comunque Roma non è mai stata invincibile,dai tempi dell'Allia.

La forza di Roma non era non cadere mai,ma quello di rialzarsi anche dopo le cadute più rovinose,vedi II guerra punica.



noi lo sappiamo ma non credo che gli uomini di Arminio fossero dei grandi studiosi di Storia romana ....
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