Antioco il Grande, 18/04/2010 10.38:
Ma nessuno qui dice che non fu fortunato, ma solo che seppe usare questa fortuna, mentre altri, come Antonio, non ci riuscirono. Alla fine se voleva dominare l'Impero, Antonio avrebbe dovuto lasciare Cleopatra e mettersi seriamente a fronteggiare Augusto. Invece no, fece il romantico e finì suicida. Agrippa anche era innamorato della moglie ma chinò il capo e continuò a ricevere gloria ed onori, forse alla fine era questo quello che gli interessava di più. Insomma un semplice "aiutante" come Agrippa cede alla ragion di stato e tu, il grande Antonio che vuoi lottare per il potere mondiale, non riesci a sottrarti al visino, non voglio essere volgare, dell'Egiziana e presti il fianco a calunnie di ogni tipo fino a perdere tutto l'appoggio che avevi a Roma, appoggio di molto superiore a quello che avesse Augusto all'inizio.
Poi se avessi dovuto scegliere tra un figlio di nessuno come Agrippa ed il figlio del divino, avrei scelto Augusto. Anche Sertorio era uomo di valore in campo ma senza appoggio politico l'essere figlio di nessuno lo fece finire capo banda sui monti spagnoli. A Roma la famiglia contava quanto la spada, dei buoni collaboratori li trovi, in una famiglia illustre ci dovevi nascere.
Sono stupito che tu dica questo: molti figli di nessuno divennero imperatori. Vespasiano non era forse figlio di commercianti di asini? e Settimio Severo di chi era figlio? E Traiano? E Aureliano?
Davvero dovendo scegliere tra il generale che ti aveva sempre guidato alla vittoria ed uno dimostratosi sempre militarmente inetto senza altri meriti che l'essere figlio di papà avresti scelto quest'ultimo? e credi davvero che sarebbe stato, ad Ottaviano, facile trovare un generale in grado di reggere il confronto con Agrippa? O con Tiberio cui tra l'altro il blasone non mancava? La famiglia era importante certo ma quanti Metello, di famiglia importantissima ascesero al trono? Quanti Fabii tutt'ora appartenenti alla nobiltà romana? gli Stessi Giulii prima che sorgesse l'astro di Cesare erano in pienissima decadenza. Morale la famiglia contava, ma la spada di più e credo che la grande maggioranza delle persone dovendo scegliere se combattere con un grande generale benchè di famiglia umile come la loro e un perfetto inetto benchè di famiglia blasonata avrebbero senz'altro scelto il primo. Non si vincono le guerre brandendo alberi genealogici ma affilate spade. Quella di Agrippa era ben affilata quella di Ottaviano ... beh lo sai anche tu com'era.
Quanto al fatto che Antonio preferisse l'alcova di Cleopatra e rimandasse l'eliminazione di Ottaviano fu l'ennesimo colpo di fortuna di quest'ultimo, non certo frutto del suo genio (che non aveva). non ti pare?