Scusa ma io posso avere la fortuna di vincere all'enalotto, ma se poi lascio il biglietto nel cassetto e non incasso o lo perdo, o non investo la vincita, della fortuna non so che farmene.
Di certo Augusto ebbe fortuna e seppe usarla (è colpa sua se tutti lo presero per un ragazzino e non lo ammazzarono appena entrato a Roma? O se i soldati di Bruto non sapevano che faccia avesse? Di certo Augusto sapeva che faccia avesse Bruto), come seppe scegliere i collaboratori, non solo gente preparata e competente, ma anche fidata e fedele. Non si può dire lo stesso del ribelle Sertorio, vista la fine che fece, un grande condottiero, sempre imbattuto e poi ammazzato da quattro traditori. Perché dovrei reputare incapace uno che resse un Impero per 40 anni sopravvivendo a tutti i suoi nemici, evitando la morte più volte, dando un'impronta ad un'epoca, lasciando capolavori dell'arte e della letteratura e morendo nel suo letto, cosa che neppure Cesare riuscì a fare e che molti pochi dopo di lui fecero; e dovrei considerare un eroe un capo brigante, traditore della sua Patria, che combatté pure in armi, e tanto furbo da farsi ammazzare da suoi uomini pagati dal nemico?
[Modificato da Antioco il Grande 17/04/2010 19:43]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)