Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 16/04/2010 15.00:
i barbari non sapevano una beatissime eva consideravano i romani di un altro pianeta: quell'imbecille di Varo e quell'altro più imbecille che ce lo ha mandato hanno fatto capire loro che erano terrestri.
Odiare Augusto? Perchè mai dovrei odiare Ottaviano? Non mi ha fatto nulla di male; siete voi che vi fate influenzare dalla propaganda dei suoi scribacchini. Ragionate voi freddamente se siete capaci: io valuto i fatti e vedo che Augusto non ha fatto niente per sua virtù. O è forse merito suo essere nipote di Cesare? E' forse merito suo Se Marcantonio ha sconfitto Bruto e Cassio? E' merito suo se un grandissimo generale come Agrippa che sconfisse Sesto Pompeo e Marcantonio gli fu fedele fino al masochismo, e si lasciò rovinare la vita senza ribellarsi? Chi mai sarebbe stato senza costoro? E non è forse colpa sua se ha cresciuto una figlia che ha rovinato la vita a tutti quelli che le sono stati vicino, lui compreso? E'merito suo se la morte dei suoi pupilli l'ha costretto a scegliere come successore Tiberio che lui disprezzava? Io sono freddissimo e valuto fatti oggettivi. Tu e gli ammiratori di Ottaviano no. Senza offesa per carità
Ci mancherebbe, nessunissima offesa, però a mio modo di vedere il tuo giudizio è estremo... Io non amo una figura come Augusto, proprio perchè amo imperatori come Giuliano, Aureliano, Maggioriano... Però devo riconoscere che governare quarant'anni l'Impero Romano, servirsi per i propri scopi di personaggi eccezionali come se fossero marionette, morire nel proprio letto in quegli anni e soprattutto riuscire in ciò che invece ha ucciso Cesare sono imprese che mi sono sufficienti a giudicarlo un grandissimo e scaltro uomo politico. Fortunato? si ma la fortuna non basta.
p.s. Non sono affatto un suo ammiratore, ma se la sua figura nei secoli non è stata screditata come altre (anche dagli stessi storici romani), un motivo ci sarà.....
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »