TGD5511, 13/04/2010 18.06:
Premettiamo che sono un fan del Divo in tutto e per tutto.
Guardando sotto il profilo storico Cesare è più grandi di Augusto, perchè in un certo senso più "completo". Fu forse il miglior generale della storia, dotato di una rapidità di esecuzione assai rara nel panorama militare, un politico arguto e capace di sfruttare le falle del sistema a suo vantaggio, come il permettere a una persona di fare molti debiti, ed uno scrittore con una prosa molto piacevole.
Augusto fu solamente un politico, ma la sua intelligenza nel settore fu straordinaria. Cesare, come Alessandro, era un megalomane che voleva avere tutte le attenzioni per se, Augusto per primo si comportò come un burattinaio agendo a cavallo tra luce ed ombra.
Augusto fu quello che mancava a Cesare, mi meraviglio di come lo si possa definire un "chiacchierone". Ha saputo trarre dalla propria parte e sfruttare il talento dei migliori, e questo i chiacchieroni non lo sanno fare. Per carità una figura come Augusto rappresenta il "top" della scaltrezza politica umana a mio modo di vedere... Cesare grande generale e grande politico fu però un megalomane ed un ingenuo che vedeva intorno a se una realtà dipinta dai suoi occhi. Avrebbe dovuto annusare e fuggire il pericolo, dal modo in cui è morto la sua figura viene leggermente ridimensionata. Un uomo di tale spessore non può e non deve morire come un idiota.
Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos
« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »