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Ultimo Aggiornamento: 07/04/2010 07:02
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Re: Re:
Sertorio64, 25/03/2010 18.24:



la flotta russa non volava.

Rommel Guderian Von Manstein e aggiunngo Von Kleist forse la guerra non la'avrebbero proprio comattuta. Di sicuro a Dunkerque (ma questo l'avrebbe fatto anche una recluta analfabeta) avrebbero schiacciato i nemici e prima di attaccare l'URSS ci avrebbero 10 volte e poi avrebbero ricominciato daccapo. insomma ci starebbero ancora pensando





la flotta russa non si sarebbe nemmeno dovuta muovere, l'impero russo aveva un esercito di fanteria immenso, potevano usare quella per soverchiare i giapponesi sulla terraferma e ributtarli in mare, invece ha preteso che una flotta composta da molte navi tra l'altro obsolete facesse il giro del mondo per andare a combattere una flotta moderna in casa propria...non c'è da stupirsi che venne annientata. Gli errori sul fronte durante la WWI poi...

Rommel, Guderian, Von Manstein e Von Kleist erano soldati, non spettava a loro decidere se entrare in guerra o meno, e vista la situazione sembrava alquanto inevitabile, in ogni caso se avessero potuto combattere a modo loro avrebbero cambiato molte cose.



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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
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Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 25/03/2010 18.11:


Fabio Massimo doveva far stare solo fermi i suoi uomini e da quel buco Annibale non sarebbe uscito mai più [SM=g8203]


io continuo a pensare che fu un colpo di genio di annibale e fabio massimo, che non era un genio militare, non potè far nulla.
a mio avviso era già stato bravo a sfruttare l'errore delle guide di annibale e a chiuderlo in quello stretto.
se non fosse comparso un condottiero come scipione credo che per fermare annibale l'unico modo era di agire come il povero fabio massimo aveva pensato

26/03/2010 15:30
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Re: Re: Re:
Xostantinou, 25/03/2010 19.49:




la flotta russa non si sarebbe nemmeno dovuta muovere, l'impero russo aveva un esercito di fanteria immenso, potevano usare quella per soverchiare i giapponesi sulla terraferma e ributtarli in mare, invece ha preteso che una flotta composta da molte navi tra l'altro obsolete facesse il giro del mondo per andare a combattere una flotta moderna in casa propria...non c'è da stupirsi che venne annientata. Gli errori sul fronte durante la WWI poi...

Rommel, Guderian, Von Manstein e Von Kleist erano soldati, non spettava a loro decidere se entrare in guerra o meno, e vista la situazione sembrava alquanto inevitabile, in ogni caso se avessero potuto combattere a modo loro avrebbero cambiato molte cose.


no Nicola mandò la flotta del Baltico proprio perchè erano le sole navi moderne che aveva e l'"immenso esercito russo" a terra le aveva già buscate; inoltre se i giapponesi erano padroni del mare potevano di continuo sbarcare nuovi eserciti. Il ragionamento di Nicola non era insensato fu la realizzazione pratica ad essere un disastro. comunque ripeto non è di questo che parliamo qui.ad esempio l'ultimo imperatore Bizantino non si pentì forse dinon aver pagato ad Urban quello che chiedeva gettandolo tra le braccia dei turchi?

26/03/2010 15:32
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Re: Re: Re: Re: Re:
Robert Guiscard, 26/03/2010 12.26:


io continuo a pensare che fu un colpo di genio di annibale e fabio massimo, che non era un genio militare, non potè far nulla.
a mio avviso era già stato bravo a sfruttare l'errore delle guide di annibale e a chiuderlo in quello stretto.
se non fosse comparso un condottiero come scipione credo che per fermare annibale l'unico modo era di agire come il povero fabio massimo aveva pensato





beh se non avesse nemmeno sfruttato l'errore della guida di Annibale avrebbero dovuto proprio sacrificarlo agli dei ... [SM=g8243] il modo di agire di Massimo non poteva essere prolungato ancora a lungo gli italici vedendo che Roma non li difendeva si sarebbero rivoltati ed uniti ad Annibale [SM=g8126]
[Modificato da Sertorio64 26/03/2010 15:37]
26/03/2010 16:18
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Re: Re: Re: Re:
guarda che quando l'esercito di terra era stato battuto a Mukden (marzo 1905) la flotta del Baltico era già in mare navigante verso il Giappone da 3 mesi...

Sertorio64, 26/03/2010 15.30:


ad esempio l'ultimo imperatore Bizantino non si pentì forse dinon aver pagato ad Urban quello che chiedeva gettandolo tra le braccia dei turchi?




e perché avrebbe dovuto? i soldi non li aveva, non è che li aveva sperperati in cazzate o se li era tenuti per se, non li aveva proprio...quindi nessun pentimento, non aveva alternative.
[Modificato da Xostantinou 26/03/2010 16:22]



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Re: Re: Re: Re: Re:
Xostantinou, 26/03/2010 16.18:

guarda che quando l'esercito di terra era stato battuto a Mukden (marzo 1905) la flotta del Baltico era già in mare navigante verso il Giappone da 3 mesi...




e perché avrebbe dovuto? i soldi non li aveva, non è che li aveva sperperati in cazzate o se li era tenuti per se, non li aveva proprio...quindi nessun pentimento, non aveva alternative.




Quoto, inoltre non mi risulta che senza l'aiuto del grande cannone costruito da Urban Costantinopoli potesse resistere ancora molto, quella fu al massimo un arma dal forte impatto psicologico, ma la vera forza dei turchi oltre al numero fu, per la prima volta, poter schierare una flotta maggiore e farle superare l'ostacolo della catena, per il resto la mela rossa era pronta a cadere, grande cannone di Urban o no....


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





26/03/2010 18:54
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con una guarnigione più nutrita forse non sarebbe caduta, sappiamo che il 23 maggio era l'ultimo tentativo di un sultano già esasperato dai continui fallimenti rassegnato ormai a togliere l'assedio se fosse fallito anche quell'ultimo assalto...comunque sarebbe stata questione di tempo...



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26/03/2010 23:31
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l'esercito russo in manciuria ce la poteva anche fare, il punto era capire le potenzialità del giappone e nicola sbagliò di brutto sottovalutando la tigre d'oriente.
l' idea di mandare la flotta poteva anche starci con un nemico inferiore in mare, ma andare a ficcare una flotta di cui più di un quarto delle navi obsolete(molte erano piuttosto nuove come la Orel), in bocca al nemico per di più dopo innumerevoli ammutinamenti, guasti e motori danneggiati fu una grossissima cacchiata.

nicola doveva lasciare la flotta nel baltico e spostare un esercito più nutrito in asia; i giapponesi potevano fare numerosi raid sulle coste ma quasi sicuramente sarebbero stati ricacciati in mare.
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27/03/2010 03:55
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 26/03/2010 15.32:




beh se non avesse nemmeno sfruttato l'errore della guida di Annibale avrebbero dovuto proprio sacrificarlo agli dei ... [SM=g8243] il modo di agire di Massimo non poteva essere prolungato ancora a lungo gli italici vedendo che Roma non li difendeva si sarebbero rivoltati ed uniti ad Annibale [SM=g8126]


ed è proprio questo il motivo per cui se non fosse comparso il buon scipione la guerra l'avrebbe vinta annibale [SM=g8207]

27/03/2010 05:29
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Re:
MaTto da Legare, 26/03/2010 23.31:

l'esercito russo in manciuria ce la poteva anche fare, il punto era capire le potenzialità del giappone e nicola sbagliò di brutto sottovalutando la tigre d'oriente.
l' idea di mandare la flotta poteva anche starci con un nemico inferiore in mare, ma andare a ficcare una flotta di cui più di un quarto delle navi obsolete(molte erano piuttosto nuove come la Orel), in bocca al nemico per di più dopo innumerevoli ammutinamenti, guasti e motori danneggiati fu una grossissima cacchiata.

nicola doveva lasciare la flotta nel baltico e spostare un esercito più nutrito in asia; i giapponesi potevano fare numerosi raid sulle coste ma quasi sicuramente sarebbero stati ricacciati in mare.


lesercito Russo era lontanissimo dalle proprie basi logisticamente era in terribili difficoltà. Era già stato sconfitto (Mukden se non ricordo male) e aveva il morale a pezzi. Gli Ufficiali, tutti aristocratici, erano arroganti ed ubriaconi, banchettavano a Champagne, mentre ai soldati mancava l'indispensabile. Là fu seminata la pinata della rivoluzione

27/03/2010 09:40
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la sconfitta di Mukden arrivò quando la flotta era già in mare da mesi in viaggio verso Tsushima...

...quoto MaTto da Legare



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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27/03/2010 13:55
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Basiléus ò Mègas
A me viene in mente il mio omonimo che non sfruttò il buon Annibale, anzi, nonostante i suoi consigli, praticamente lo ignorò del tutto pensando anche di consegnarlo ai romani...

-Si vis pacem para bellum.-
-Ho visto Dario il grande dire a suo figlio, Serse:"Onora sempre Ahura Mazda,e sii monoteista, ma non forzare gli altri popoli ad accettare la tua credenza e rispetta ciò che loro considerano sacro... Cerca sempre di costruire più città pacifiche e aumenta le facilità per la vita felice delle persone... Non uccidere innocenti e distruggere città..."
Ho anche visto Alessandro incendiare Persepoli, sterminarne la popolazione e rubarne i tesori...(iscrizione su una colonna di Persepoli)
-Historia magistra vitae-
Youtube Channel: http://www.youtube.com/user/Kimi0017?feature=mhee

27/03/2010 16:59
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Re:
Xostantinou, 27/03/2010 9.40:

la sconfitta di Mukden arrivò quando la flotta era già in mare da mesi in viaggio verso Tsushima...

...quoto MaTto da Legare





ragione di più per tentare di interrompere i rifornimenti dal Giappone

27/03/2010 17:00
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Re:
Antioco III, 27/03/2010 13.55:

A me viene in mente il mio omonimo che non sfruttò il buon Annibale, anzi, nonostante i suoi consigli, praticamente lo ignorò del tutto pensando anche di consegnarlo ai romani...


si in effetti Antioco fece uno sbaglio madornale

27/03/2010 17:34
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cmq non conterei affatto sulla fedeltà dei popoli italici
anche per loro annibale dopo un pò era visto come un nuovo dittatore
28/03/2010 07:09
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Re:
el_mariachi93, 27/03/2010 17.34:

cmq non conterei affatto sulla fedeltà dei popoli italici
anche per loro annibale dopo un pò era visto come un nuovo dittatore


non potevano continuare ad essere fedeli a Roma che non li difendeva comunque ne abbiamo già parlato altrove

28/03/2010 07:13
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Re: Re: Re: Re: Re:
Xostantinou, 26/03/2010 16.18:

guarda che quando l'esercito di terra era stato battuto a Mukden (marzo 1905) la flotta del Baltico era già in mare navigante verso il Giappone da 3 mesi...




e perché avrebbe dovuto? i soldi non li aveva, non è che li aveva sperperati in cazzate o se li era tenuti per se, non li aveva proprio...quindi nessun pentimento, non aveva alternative.




nient'affatto. certo non era ricco ma vendendo l'argenteria della Chiesa ortodossa trovò molto denaro ma ormai era tardi [SM=g8269]e comunque se proprio non voleva pagarlo impedirgli con le buone o le cattive di lasciare Costantinopoli.
[Modificato da Sertorio64 28/03/2010 07:15]
29/03/2010 09:29
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innanzitutto Costantino non era un barbaro e non era nelle sue intenzioni costringere un uomo libero per di più nemmeno suo suddito a rimanere in una città che da li a poco sarebbe stata messa sotto assedio, e poi anche racimolando i preziosi del clero non arrivò nemmeno alla metà della cifra richiesta...



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Re:
Xostantinou, 29/03/2010 9.29:

innanzitutto Costantino non era un barbaro e non era nelle sue intenzioni costringere un uomo libero per di più nemmeno suo suddito a rimanere in una città che da li a poco sarebbe stata messa sotto assedio, e poi anche racimolando i preziosi del clero non arrivò nemmeno alla metà della cifra richiesta...



più che barbaro allora era stupido...


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







29/03/2010 11:42
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perché tu ragioni come uomo cinico del XXI secolo, non sei stato educato come un Signore...nel medioevo non ragionavano nel nostro modo



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


29/03/2010 14:25
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Re:
Xostantinou, 29/03/2010 11.42:

perché tu ragioni come uomo cinico del XXI secolo, non sei stato educato come un Signore...nel medioevo non ragionavano nel nostro modo



si, dillo a machiavelli.Il medioevo periodo di alta moralità civile: solo su RTW italia!


« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell


"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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machiavelli non è un uomo del medioevo, bensì del rinascimento ed è un altro discorso...

l'uomo medievale era un uomo con una grande religiosità e per i nobili esistevano gli ideali cavallereschi...senza contare che il mondo bizantino aveva una cultura diversa rispetto a quella occidentale, esisteva ancora un forte senso del diritto di tradizione romana
[Modificato da Xostantinou 29/03/2010 14:37]



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
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L´uomo moderno é un uomo con grandi ideali politici, e per la classe politica sono presenti gli ideali della democrazia, la libertá, la tolleranza, la partecipazione cittadina, la comunitá internazionale e la WWF...senza contare che il mondo dell´UE ha una cultura diversa rispetto a quella statunitense, esiste ancora un forte senso del socialismo e cioé della tradizione di protezione universale ai meno abbienti.


[Modificato da Tercio Real 29/03/2010 15:07]
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Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



29/03/2010 15:22
Re:
Tercio Real, 29/03/2010 15.06:

L´uomo moderno é un uomo con grandi ideali politici, e per la classe politica sono presenti gli ideali della democrazia, la libertá, la tolleranza, la partecipazione cittadina, la comunitá internazionale e la WWF...senza contare che il mondo dell´UE ha una cultura diversa rispetto a quella statunitense, esiste ancora un forte senso del socialismo e cioé della tradizione di protezione universale ai meno abbienti.






Mi sfugge cosa c'entri col resto della discussione [SM=g8268] Comunque mi sembra più la descrizione dell'uomo del XX secolo che dell'uomo di questo secolo
29/03/2010 15:30
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É un´ironia, copiando pari pari l´ultimo commento di Xostantinou, per far vedere come non sono d´accordo con la sua opinione e si invece con quella di Pius.
In teoria il mio commento dovrebbe sembrarci ridicolo, poiché in teoria quello é ció che é oggi attuale e valido...ma sappiam tutti che non é cosí. Idem per il Medioevo e il nobile cavalleresco.
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29/03/2010 16:22
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a me sembrano un mare di sciocchezze buttate li giusto per far scena...

Sappiamo dalle biografie contemporanee che Costantino XI era quel tipo di persona...



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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29/03/2010 19:41
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Re:
Xostantinou, 29/03/2010 9.29:

innanzitutto Costantino non era un barbaro e non era nelle sue intenzioni costringere un uomo libero per di più nemmeno suo suddito a rimanere in una città che da li a poco sarebbe stata messa sotto assedio, e poi anche racimolando i preziosi del clero non arrivò nemmeno alla metà della cifra richiesta...




Barbaro o civilizzato sapendo che un artigiano del genere andava in cerca di quattrini non avrebbe dovuto lasciarlo andare. ne andava della salvezza della città
29/03/2010 23:31
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Re:
Xostantinou, 29/03/2010 16:22:

a me sembrano un mare di sciocchezze buttate li giusto per far scena...

Sappiamo dalle biografie contemporanee che Costantino XI era quel tipo di persona...




A me sembra che della biografia d´un personaggio storico non si puó generalizzare l´idea che il Medioevo fú un´epoca di alti valori morali cavallereschi.
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30/03/2010 09:18
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non generalizzo infatti, ma è innegabile che alcuni valori nell'uomo medievale erano molto più forti e sentiti di quanto lo siano nel cinico e disincantato uomo moderno.

Sertorio, Costantino non aveva le basi giuridiche per trattenerlo contro la propria volontà, era un uomo d'onore e faceva appello alla coscienza delle persone...ai veneziani concesse di salpare e mettersi in salvo facendo unicamente appello al loro animo affinché restassero a combattere o che perorassero almeno la causa presso il senato veneziano...alcuni rimasero, altri perorarono la causa ma gli appelli caddero nel vuoto...Costantino fu un uomo d'onore e non obbligò nessuno a rischiare la vita contro la propria volontà.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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30/03/2010 12:01
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Re:
Xostantinou, 30/03/2010 9.18:

non generalizzo infatti, ma è innegabile che alcuni valori nell'uomo medievale erano molto più forti e sentiti di quanto lo siano nel cinico e disincantato uomo moderno.

Sertorio, Costantino non aveva le basi giuridiche per trattenerlo contro la propria volontà, era un uomo d'onore e faceva appello alla coscienza delle persone...ai veneziani concesse di salpare e mettersi in salvo facendo unicamente appello al loro animo affinché restassero a combattere o che perorassero almeno la causa presso il senato veneziano...alcuni rimasero, altri perorarono la causa ma gli appelli caddero nel vuoto...Costantino fu un uomo d'onore e non obbligò nessuno a rischiare la vita contro la propria volontà.



siamo in pieno folklore! ma mi chiedo, hai idea di quanto se ne fregassero gli imperatori bizantini dediti alla mutilazione di ogni possibile avversario dei diritti civili dei loro sudditi?


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