nanoguerriero, 25/01/2010 0.42:
Un secondo fatto sono certamente i diversi stili di combattimento. I turchi combattevano quasi escluivamente (gli altri reparti erano irrilevanti) con veloci e leggeri arcieri a cavallo. I crociati sono, sia fanti che cavaliere, pesantemente armati e bardati. In sostanza, gli arcieri scaricano tutte le proprie munizioni senza avere effetti.
Ben esplicativo è a proposito la tesyimonianza di Quilin' Arslan, uno dei primi signori a contatto dei crociati. Dopo aver combattuto con i propri "cavalleggeri" i crociati nemici da tutta l'intera giornata senza sostanzialmente alcuna perdita nemica, a sera si accorge che quella con cui aveva combattuto da ore non era che solo l'avanguardia dell'esercito crociato in colonna. I crociati negli scontri avevano certamente la meglio. VIttorie dei turchi sono state sopratutto o per stratagemmi (fame, sete, avvelenamento, ...) o per l'incredibile esiguità numerica dei crociati)
Non credo proprio... la freccia tirata da un'arco composto penetra facilmente una cotta di maglia. L'importante era solo evitare il più possibile il corpo a corpo (anche perchè i Barbari... pardon gli Europei non erano abituati al caldo torrido di quelle zone)
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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)
"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)
"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)