06/03/2010 00:18 |
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Claudio II, 05/03/2010 22.53:
Non c'era molta nè di una nè dell'altra, solo un cieco fanatismo e qualche volta un leader capace (Saladino e Baibars su tutti).
La cultura più che imposta fu largamente accettata dalle popolazioni assogettate(dopotutto gli arabi erano spesso più tolleranti dei cristiani in materia religiosa)
L'unica volta che affrontarono truppe veramente serie, le presero sul muso, Poitiers per esempio, ma anche Ankara.Con crociati vinsero in virtù di congiunzioni storico-strategiche assai favorevoli, e di un grandissimo numero di effettivi dei loro eserciti..
tu mi citi la figura del Saladino e di Baibars il balestriere, ma perché ad esempio non citi Norandino? Non a caso ma perché egli fu prima che grande condottiero grande governatore e, con un termine attuale quindi posto nei giusti termini "statista"...quindi non molto "brigante"...ripeto tu mi parli di briganti termine che può al limite, e dico al limite, essere applicato ai turchi, pure se anche su di loro avrei da ridire perché erano popolo nomade, non briganti; ma ciò non può essere minimamente considerato vero quando i selgiuchidi conquistati i domini arabi sostanzialmente vi si innestano prendendo loro usi e costumi, integrandosi completamente nel "sistema arabo", sostituendo semplicemente la vecchia casta dominante --------------------------------------------------
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07/03/2010 13:32 |
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Claudio II, 05/03/2010 22.53:
Non c'era molta nè di una nè dell'altra, solo un cieco fanatismo e qualche volta un leader capace (Saladino e Baibars su tutti).
La cultura più che imposta fu largamente accettata dalle popolazioni assogettate(dopotutto gli arabi erano spesso più tolleranti dei cristiani in materia religiosa)
L'unica volta che affrontarono truppe veramente serie, le presero sul muso, Poitiers per esempio, ma anche Ankara.Con crociati vinsero in virtù di congiunzioni storico-strategiche assai favorevoli, e di un grandissimo numero di effettivi dei loro eserciti..
un qualsisi libro di storia ti smentisce ...vanno bene anche quelli delle scuole medie.
scoprirai che la civiltà araba nel suo massimo splendore era molto raffinata ed evoluta e che si estendeva dal pakistan alla spagna.
non certamente opera di briganti
"chi non ha paura della morte, non muore!"
"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"
"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita" |
07/03/2010 17:59 |
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Xostantinou, 05/03/2010 16.25:
precisamente...quelli contro i quali si scontrarono i crociati in anatolia erano turchi seljukidi (e quindi il termine briganti è al limite ancora passabile, anche se comunque scorretto visto che i turchi combattevano con tattiche inconcepibili per gli occidentali come quelle della fuga simulata), ma gli arabi erano tutt'altra cosa...
I fatimidi egiziani erano arabi ma erano gli avversari più molli che i crociati incontrarono tant'è che furono soppiantati dai mamelucchi.
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07/03/2010 18:23 |
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nanoguerriero, 06/03/2010 0.18:
tu mi citi la figura del Saladino e di Baibars il balestriere, ma perché ad esempio non citi Norandino? Non a caso ma perché egli fu prima che grande condottiero grande governatore e, con un termine attuale quindi posto nei giusti termini "statista"...quindi non molto "brigante"...ripeto tu mi parli di briganti termine che può al limite, e dico al limite, essere applicato ai turchi, pure se anche su di loro avrei da ridire perché erano popolo nomade, non briganti; ma ciò non può essere minimamente considerato vero quando i selgiuchidi conquistati i domini arabi sostanzialmente vi si innestano prendendo loro usi e costumi, integrandosi completamente nel "sistema arabo", sostituendo semplicemente la vecchia casta dominante
Norandino fu un grande Re e come condottiero decisamente migliore di Saladino gran politico ma mediocre guerriero: era se non ricordo male figlio di Zengi; entrambi ebbero il torto storico di morire troppo presto o il Regno di Gerusalemme l'avrebbero riconquistato loro ma preparono il terreno a Saladino.
Complimenti a Nano: hai davvero un'ottima cultura storica. E' raro in generale ed ancor più alla tua età [Modificato da Sertorio64 07/03/2010 18:46] |
07/03/2010 19:51 |
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=massimoXmeridio=, 07/03/2010 13.32:
un qualsisi libro di storia ti smentisce ...vanno bene anche quelli delle scuole medie.
scoprirai che la civiltà araba nel suo massimo splendore era molto raffinata ed evoluta e che si estendeva dal pakistan alla spagna.
non certamente opera di briganti
Qua stiamo parlando poco di cultura.Gli Arabi ed i Turchi avevano un modo di combattere da briganti, come tutti i nomadi d'altronde..
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07/03/2010 19:52 |
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nanoguerriero, 06/03/2010 0.18:
tu mi citi la figura del Saladino e di Baibars il balestriere, ma perché ad esempio non citi Norandino? Non a caso ma perché egli fu prima che grande condottiero grande governatore e, con un termine attuale quindi posto nei giusti termini "statista"...quindi non molto "brigante"...ripeto tu mi parli di briganti termine che può al limite, e dico al limite, essere applicato ai turchi, pure se anche su di loro avrei da ridire perché erano popolo nomade, non briganti; ma ciò non può essere minimamente considerato vero quando i selgiuchidi conquistati i domini arabi sostanzialmente vi si innestano prendendo loro usi e costumi, integrandosi completamente nel "sistema arabo", sostituendo semplicemente la vecchia casta dominante
I miei erano esempi, sono sicuro ci siano stati altri sultani o califfi capaci.. |
07/03/2010 20:06 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.365 | Registrato il: 21/02/2006 | Città: MONZA | Età: 32 | Sesso: Maschile | Centurio Primus Pilus | Il nano rosso | |
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Sertorio64, 07/03/2010 18.23:
Norandino fu un grande Re e come condottiero decisamente migliore di Saladino gran politico ma mediocre guerriero: era se non ricordo male figlio di Zengi; entrambi ebbero il torto storico di morire troppo presto o il Regno di Gerusalemme l'avrebbero riconquistato loro ma preparono il terreno a Saladino.
Complimenti a Nano: hai davvero un'ottima cultura storica. E' raro in generale ed ancor più alla tua età
Sisi era figlio di Zengi/Zenki. Mentre Saladino è nipote di Shirkuk, generale di Norandino.
Grazie per i complimenti ;-)
@ Claudio II: mollo il colpo [Modificato da nanoguerriero 07/03/2010 20:07] --------------------------------------------------
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08/03/2010 11:05 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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Sertorio64, 07/03/2010 17.59:
I fatimidi egiziani erano arabi ma erano gli avversari più molli che i crociati incontrarono tant'è che furono soppiantati dai mamelucchi.
Fu un discorso estremamente diverso, la classe dominante araba si evolvette sempre in una sorta di élite colta e raffinata, ed il loro essere "antichi musulmani" e non convertiti di recente come i turchi fu un punto d'orgoglio presente ancora nell'Impero Ottomano, mentre i turchi venivano reclutati in massa per sopperire a carenze di organico nell'esercito. Come tutti i neoconvertiti i turchi (ma anche i berberi in spagna) erano molto più ignoranti e fanatici in termine di religione degli arabi e non appena riuscirono ad essere numericamente rilevanti e ad occupare posizioni di rilievo esautorarono le élite arabe assumendone il potere.
Claudio II, 07/03/2010 19.51:
Qua stiamo parlando poco di cultura.Gli Arabi ed i Turchi avevano un modo di combattere da briganti, come tutti i nomadi d'altronde..
briganti...penso sia un termine frutto della tipica mentalità occidentale che vede come barbari tutti quelli che non posseggono le stesse caratteristiche socio-culturali.
Il modo di combattere delle popolazioni nomadi della steppa semplicemente era diverso e si basava su dinamiche socio-culturali radicalmente diverse da quelle del feudalesimo occidentale...che tra l'altro si dimostrò ampiamente inadeguato (campagne mongole docet) nel capire e contrastare le tecniche turco-mongole.
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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08/03/2010 21:15 |
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| | | OFFLINE | Post: 541 | Registrato il: 26/02/2006 | Città: REGGIO CALABRIA | Età: 44 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Claudio II, 07/03/2010 19.51:
Qua stiamo parlando poco di cultura.Gli Arabi ed i Turchi avevano un modo di combattere da briganti, come tutti i nomadi d'altronde..
gli arabi ed i turchi avevano un modo di combattere diverso:in estrema sintesi...
i primi usavano tattiche con cavalleria leggera ed in generale avevano la mobilità il loro punto forte.
i turchi usavano le tecniche dei nomadi della steppa:gli arceri a cavallo scoccavano nuguli di frecce verso il nemico.
i risultati raggiunti da questi due popoli li fanno entrare di diritto nella storia come grandi combattenti, esperti nell arte della guerra...
[Modificato da =massimoXmeridio= 08/03/2010 21:16]
"chi non ha paura della morte, non muore!"
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09/03/2010 05:14 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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=massimoXmeridio=, 08/03/2010 21.15:
gli arabi ed i turchi avevano un modo di combattere diverso:in estrema sintesi...
i primi usavano tattiche con cavalleria leggera ed in generale avevano la mobilità il loro punto forte.
i turchi usavano le tecniche dei nomadi della steppa:gli arceri a cavallo scoccavano nuguli di frecce verso il nemico.
i risultati raggiunti da questi due popoli li fanno entrare di diritto nella storia come grandi combattenti, esperti nell arte della guerra...
signori i briganti sono una cosa i cavalleggeri un'altra non facciamo confusione. Gli arabi e turchi che affrontarono i crociati non stavano acquattati in qualche foresta ( come avrebbero potuto nel deserto? ) ad aspettare un malcapitato viandante da depredare.Avevano solo un modo diverso di combattere rispetto agli occidentali, ma i briganti non c'entrano un tubo.
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09/03/2010 10:43 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Sertorio64, 09/03/2010 5.14:
Gli arabi e turchi che affrontarono i crociati non stavano acquattati in qualche foresta ( come avrebbero potuto nel deserto? ) ad aspettare un malcapitato viandante da depredare.
mica era tutto deserto...gli scontri con gli arabi erano in un territorio semi-desertico, ma con i selgiuchidi nella I° crociata si scontrarono in anatolia, all'epoca ancora verde, fertile e boscosa ...solo per precisare, con simpatia
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
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09/03/2010 18:15 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Xostantinou, 09/03/2010 10.43:
mica era tutto deserto...gli scontri con gli arabi erano in un territorio semi-desertico, ma con i selgiuchidi nella I° crociata si scontrarono in anatolia, all'epoca ancora verde, fertile e boscosa ...solo per precisare, con simpatia
Boscosa non più tanto se il legno per le navi glielo vendevano i veneziani diciamo dirupata |
10/03/2010 10:11 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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beh guarda che la situazione desolata che abbiamo oggi non è quella dell'epoca romana-bizantina, è dal periodo ottomano che l'Anatolia è diventata una specie di deserto in quanto è stata disboscata per far posto a pascoli e (pochi) campi, ed il legname usato per la flotta. I Selgiuchidi all'epoca della I° Crociata non compravano legno per le navi da Venezia per due semplici motivi, 1 non avevano validi porti, 2 non sapevano né costruire navi né navigare, visto che si erano insediati li da poco tempo provenendo dalle steppe dell'Asia Centrale...casomai saranno stati i siriani, che avevano "ereditato" i porti di antichissima tradizione delle coste fenicie e le foreste del Libano non erano più così ricche dopo quasi 2000 anni di sfruttamento...
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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
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10/03/2010 17:55 |
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Xostantinou, 10/03/2010 10.11:
beh guarda che la situazione desolata che abbiamo oggi non è quella dell'epoca romana-bizantina, è dal periodo ottomano che l'Anatolia è diventata una specie di deserto in quanto è stata disboscata per far posto a pascoli e (pochi) campi, ed il legname usato per la flotta. I Selgiuchidi all'epoca della I° Crociata non compravano legno per le navi da Venezia per due semplici motivi, 1 non avevano validi porti, 2 non sapevano né costruire navi né navigare, visto che si erano insediati li da poco tempo provenendo dalle steppe dell'Asia Centrale...casomai saranno stati i siriani, che avevano "ereditato" i porti di antichissima tradizione delle coste fenicie e le foreste del Libano non erano più così ricche dopo quasi 2000 anni di sfruttamento...
non perdiamoci in questioni vegetali. gli islamici non erano briganti questo è il punto
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10/03/2010 18:16 |
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Sertorio64, 10/03/2010 17.55:
non perdiamoci in questioni vegetali. gli islamici non erano briganti questo è il punto
no, assolutamente no, non lo erano...
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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
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11/03/2010 17:45 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Xostantinou, 10/03/2010 18.16:
no, assolutamente no, non lo erano...
oddio per certi versi erano molto peggio... |
11/03/2010 17:52 |
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chi? gli arabi o i turchi?
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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
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13/03/2010 08:03 |
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Xostantinou, 11/03/2010 17.52:
chi? gli arabi o i turchi?
all'inizio i turchi perchè si portavano dietro il retaggio dei nomadi. poi si civillzzarono e divennero polo di attrazione per molti Cristiani. Gli Ottomani erano mediamente più tolleranti dei "cristiani". invece i pirati Barbareschi arabi o arabizzati, continuariono per secoli ad essere un incubo per le popolazioni costiere dell'Europa meridionale, anche perchè i governi se ne fregavano quando non li armavano come Venezia, e l'unica forza che si opponeva veramente loro era costituita dai Cavalieri di Malta ( o di S.Stefano, istituiti dal Granduca di Toscana ma non ebbero mai più di cinque o sei navi)però stiamno rotolando [Modificato da Sertorio64 13/03/2010 08:05] |
13/03/2010 14:23 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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si, stiamo divagando...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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14/03/2010 07:04 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Xostantinou, 13/03/2010 14.23:
si, stiamo divagando...
perciò tornando a bomba resta stupefacente come un esercito di valorosi senz'altro, ma guidato da capi egoisti, miopi e litigiosi quando non apertamente nemici senza logistica ed unità di comando abbia potuto attravesare una cospicua fetta di Asia abitata da popolazioni ostili e con condizioni climatiche spesso estreme, conquistare Gerusalemme.
E' contro le regole ogni manuale militare. se l'avessero prospettata a Von Clausewitz prima che partisse si sarebbe giocato anche le mutande sul suo fallimento . [Modificato da Sertorio64 14/03/2010 07:06] |
14/03/2010 10:56 |
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| | | OFFLINE | Post: 541 | Registrato il: 26/02/2006 | Città: REGGIO CALABRIA | Età: 44 | Sesso: Maschile | Centurio | |
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Sertorio64, 14/03/2010 7.04:
E' contro le regole ogni manuale militare. se l'avessero prospettata a Von Clausewitz prima che partisse si sarebbe giocato anche le mutande sul suo fallimento .
beh direi che è la classica eccezzione che conferma la regola
"chi non ha paura della morte, non muore!"
"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"
"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita" |
14/03/2010 11:17 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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=massimoXmeridio=, 14/03/2010 10.56:
beh direi che è la classica eccezzione che conferma la regola
evidentemnte non si può che arrivare a questa conclusione. |
14/03/2010 15:49 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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anche in guerra il fattore C è fondamentale...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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14/03/2010 16:38 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Xostantinou, 14/03/2010 15.49:
anche in guerra il fattore C è fondamentale...
il fattore C...avalleria?
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15/03/2010 10:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 2.031 | Registrato il: 07/01/2010 | Sesso: Maschile | Tribunus Angusticlavius | Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων | |
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...magari...a quella si può sempre porre rimedio se non c'è o non ce n'è abbastanza...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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16/03/2010 04:48 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Sertorio64, 14/03/2010 16.38:
il fattore C...avalleria?
eh sì confermo il fattore c...asualità ha mutaoto le sorti di molte battaglie. |
25/03/2010 00:07 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.743 | Registrato il: 25/11/2007 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 31 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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Claudio II, 05/03/2010 22.53:
Non c'era molta nè di una nè dell'altra, solo un cieco fanatismo e qualche volta un leader capace (Saladino e Baibars su tutti).
La cultura più che imposta fu largamente accettata dalle popolazioni assogettate(dopotutto gli arabi erano spesso più tolleranti dei cristiani in materia religiosa)
L'unica volta che affrontarono truppe veramente serie, le presero sul muso, Poitiers per esempio, ma anche Ankara.Con crociati vinsero in virtù di congiunzioni storico-strategiche assai favorevoli, e di un grandissimo numero di effettivi dei loro eserciti..
gli arabi sono SEMPRE stati più tolleranti dei Cristiani.
anche se i turchi ebbero radici nomadi furono i primi ad accogliere i moriscos e gli ebrei fuggiaschi dalla spagna
-------------------firma-------------
__________Konigreich Preussen__________ |
25/03/2010 09:12 |
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calma, i turchi ottomani, prodotto di qualche secolo di contatto con le culture più evolute di arabi e bizantini sono un discorso, ma fu proprio l'intolleranza ed il cieco fanatismo dei selgiuchidi a causare la prima crociata, finché Gerusalemme era in mano araba la loro liberalità e tolleranza ai pellegrinaggi cristiani non aveva mai dato motivo per scatenare una guerra...
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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
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"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”
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25/03/2010 17:16 |
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| | | OFFLINE | Post: 1.743 | Registrato il: 25/11/2007 | Città: REGGIO EMILIA | Età: 31 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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ma veramente i cristiani a gerusalemme potevano andarci pagando una tassa di passaggio.quando la prima crociata partì, l'ultimo obbiettivo era quello di permettere ai cristiani di andare nei luoghi santi. serviva un collante per il cristianesimo in crisi e un europa già troppo fratturata; e quale occasione migliore che marciare baldanzosamente verso gerusalemme?
la fede centrava relativamente pochissimo con le crociate, era solo un pretesto.
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__________Konigreich Preussen__________ |
25/03/2010 18:34 |
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| | | OFFLINE | | Post: 1.878 | Registrato il: 08/01/2009 | Città: LEVICO TERME | Età: 59 | Sesso: Maschile | Tribunus | |
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MaTto da Legare, 25/03/2010 17.16:
ma veramente i cristiani a gerusalemme potevano andarci pagando una tassa di passaggio.quando la prima crociata partì, l'ultimo obbiettivo era quello di permettere ai cristiani di andare nei luoghi santi. serviva un collante per il cristianesimo in crisi e un europa già troppo fratturata; e quale occasione migliore che marciare baldanzosamente verso gerusalemme?
la fede centrava relativamente pochissimo con le crociate, era solo un pretesto.
I selgiuchidi avevano ancora un testa da nomadi e si comportavano come tali tuttavia la prima crociata fu indetta da papa Urbano perchè i cavalieri senza terra anzi pure quelli con la terra si scannavano tra loro di continuo e visto che non riusciva a farli stare buoni (le "tregue di Dio" non bastavano ) pensò di indirizzare tanto ardore combattivo contro l'islam. Gli Arabi e gli ottomani erano più tolleranti dei cristiani se non altro meno classisti però se avessero conquistato l'Europa vivremmo tutti molto peggio
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