Leonida, per la questione del ritratto di Attila vedi il mio precedente intervento, che ho modificato dopo aver trovato le notizie che cercavo su quella "moneta".
Per papa Leone. Di sicuro i due si incontrarono e si parlarono, tutte le fonti dell'epoca concordano, sia cristiane sia laiche, cosa si dissero non si sa, era colloquio privato tra i due. Di sicuro Attila si ritirò.
O il papa gli preannunciò maledizioni se avesse proseguito (in seguito si disse che il re aveva visto angeli e santi che erano al fianco del pontefice e lo minacciavano), o più semplicemente gli disse che Ezio stava arrivando con i rinforzi, che la zona attorno all'Urbe era infestata dalla pestilenza, o si inventò chissà che (si sa che Attila era fortemente superstizioso), ad ogni modo lo persuase a tornare indietro. La morte, la prima notte di nozze (gli si ruppe una vena e morì affogato nel suo sangue), liberò l'Impero da questo fastidio.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)