donne combattenti
Ragazzi, senza andare tanto lontano ...basta citare i commentari di Cesare e la sua battaglia in Alsazia contro Ariovisto, principe dei Suebi... "Qui il comandante dei Germani ordinò l'esercito per tribù: prima quella degli Arudi, poi i Marcomanni, i Triboci, i Vangioni, i Nemeti, i Sedusi ed infine i Suebi. Ogni tribù, poi, fu circondata da carri e carrozze, affinché non ci fosse la possibilità di fuga per nessuno: sopra i carri c'erano le donne, che imploravano i loro uomini di non abbandonarle alla schiavitù dei Romani..."
O quello che riportano le fonti storiche di Aque Sextiae, quando ad un certo punto i Romani sono costretti a combattere contro le donne dei Teutoni che difendono i carriaggi, "quelli che erano scampati alla strage si asserragliarono nell'accampamento e qui opposero una fiera resistenza. Anche le donne presero parte al combattimento e contesero a palmo a palmo il terreno, insieme con i loro uomini, lottando con una ferocia di belve " ... . O contro i Cimbi ai Campi Raudii "I Cimbri erano una moltitudine infinita oltre che terribile, che dava l'impressione che avrebbe schiacciato al primo urto le legioni di Roma che la fronteggiava; dietro l'orda della cavalleria e delle fanterie dei barbari su carri da battaglia, simili a quelli usati dai Galli, vi erano le donne cimbre con i loro figlioletti, pronte a soccorrere i loro uomini in caso di bisogno e a piombare sul nemico rotto per rendere maggiore lo sbaraglio...".
Secondo San Gerolamo, lettera CXXIII (ad Ageruchia), "circa 300 donne teutoni furono destinate alla schiavitù presso i Romani. Per evitare di essere oggetto di attenzioni sessuali, chiesero di essere destinate al servizio presso i templi di Cerere e di Venere, ma non avendo ottenuto ciò che chiedevano preferirono uccidere i propri figli e poi darsi la morte l'un l'altra nel corso di una sola notte".
Tacito scrive (De origine et situ Germanorum, 8.1.)« Si racconta che a volte le schiere che ripiegarono, tanto da trovarsi sul punto di cedere, furono sospinte a tornare a combattere grazie alle insistenti preghiere delle donne che, mostrando i loro petti, facevano capire ai loro uomini il pericolo che su di loro incombeva se cadevano prigioniere. E infatti i Germani temono maggiormente la prigionia delle donne, che la propria. »
Questi sono alcuni tra i più illustri esempi storici di donne combattenti o semi-combattenti, guarda caso tutte germaniche( mettiamoci anche le cartaginesi nell'assedio che terminò nel 146 ac) ma non parliamo certo di unità d'elite o specializzate...quanto piuttosto di situazioni disperate o quasi... Nulla sapevo delle sassanidi invece. E' da capire che ruolo avessero e se fossero effettivamente di qualche utilità o più che altro decorative ( come credo...). Chi sa qualcosa parli ora o taccia per sempre...