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ma come hanno fatto?

Ultimo Aggiornamento: 15/04/2010 12:12
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
=massimoXmeridio=, 08/04/2010 22.57:



ecco come si sgozzano i cristiani

www.golan67.net/NEWS/Cristiani%20e%20Musulmani%20a%20Dam...



Cristiani e musulmani a Damasco

Lunedí 22.06.2009 15:07


Diario dalla Siria. Un viaggio attraverso la cultura, i sapori e gli odori del mondo arabo. Un intinerario che parte dall'Italia per arrivare a Damasco passando dalla Turchia. Le città, la lingua araba, la descrizioni dei suq e degli abili commercianti arabi fino alla deliziosa cucina siriana. Il reportage di Affaritaliani.it da Damasco.


Di Valentina Zecca


Una successione irregolare di chiese e moschee contraddistingue il quartiere a maggioranza cristiana di Damasco. C'è da perdere la testa a voler contare la varietà di riti cristiani che qui è possibile incontrare: Greco-Ortosso e Greco-Cattolico, Siro-Ortodosso e Siro-Cattolico, Maronita, Caldeo, Armeno Cattolico e Armeno Ortodosso. E un po' più in là, quello Latino.


Il quartiere di Damasco, che si estende all'interno delle due porte di Bab Tuma e Bab Sharqi, è un pout pourri di chiese e moschee. Ciò non deve trarre in inganno sulla presenza numerica dei cristiani, in un paese in cui la stragrande maggioranza della popolazione è musulmana. "Non ci sono statistiche ufficiali"- mi dice un diacono della chiesa Siro-Cattolica- "ma la presenza cristiana in Siria dovrebbe essere attorno al sei percento."




E per quanto riguarda la politica del governo: "In Siria esiste la libertà di culto. Non è un paradiso, ma di certo è il paese più tranquillo della zona". Qui a Damasco, a chiedere delle relazioni fra cristiani e musulmani alla gente per strada, si resta stupiti dalle risposte tolleranti."Siamo tutti siriani. Poi ognuno ha il proprio dio." Che si tratti di una risposta "di facciata" oppure no, comunque si ha l'impressione che, per il fatto di avere alle spalle una storia millenaria nella quale si sono succedute tantissime culture e religioni diverse, i siriani abbiano una buona esperienza nel difficile campo della convivenza fra religioni differenti.


E' una questione di prospettiva. La culla del Cristianesimo è qui, in queste zone. E' logico pensare che per un siriano non ci sia alcuna contraddizione tra l'appartenenza al proprio paese e allo stesso tempo alla religione cristiana. E' a Damasco che si trova la prima chiesa della storia, ossia la chiesa di Anania, il quale battezzò e curò S. Paolo quando arrivò a Damasco. E vicino la casa di Anania, all'interno della porta di Bab Kisan, viene conservata la memoria della fuga del santo dalle mura città, nascosto in una cesta, per sfuggire ai legionari romani.


E di memorie bibliche ce n'è più di una. Su un monte della città, chiamato Jabal Arba'yyn (Il monte dei quaranta), c'è una piccola moschea che si contraddistingue appunto per la presenza di quaranta mihrab (le nicchie sul muro che indicano la direzione della preghiera), ma che è famosa soprattutto perché all'interno si trova la roccia dove Caino avrebbe ucciso Abele.


A mezz'ora circa da Damasco, nel paesello di Ma'alula, la gente ancora parla l'antica lingua aramaica, ossia la lingua di Gesù. E' un paese a maggioranza cristiana, dove alcune grotte custodiscono la memoria del miracolo di S. Tecla. Da un po' di tempo il governo siriano si è prodigato per la tutela di questo idioma, vero "reperto archeologico vivente" nella storia delle lingue.




La politica del governo al potere è l'altro fattore importante che bilancia gli equilibri della convivenza fra le comunità. In Siria, i partiti di orientamento islamista non hanno mai avuto spazio, da quando è salita al potere la famiglia Asad. La volta che ci hanno provato, hanno ricevuto una lezione coi fiocchi, e la città di Hama se lo ricorda bene. Spesso mi è stato rimarcato come il presidente o altri rappresentanti del governo non manchino mai di fare presenza alle festività cristiane più importanti.


C'è una storiella su questo argomento, mi raccontava ieri un commerciante del suq. Pare che una volta l'Asad padre, dovesse andare in Libia per un incontro diplomatico. Quando Gheddafi si rese conto che nell'entourage di Hafez c'erano dei ministri cristiani, si lamentò e disse di non voler ricevere quei ministri. Ebbene, Hafez -dicono- non ci pensò due volte e immediatamente diede l'ordine al pilota dell'aereo in cui stava viaggiando, di fare inversione di volo e ritornare a Damasco.


www.affaritaliani.it/politica/cristiani_damasco_musulmani220609_p...





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Policy









ci provò anche Carlo V a far convivere cristiani e musulmani: appena credettero (a torto )di essere supportati da Istambul si ribellarono e cercarono di far invadere la Spagna dai Turchi: don Giovanni dovette estirparli a forza facendo violenza a sè stesso: dopo sette secoli in Europa parlavano arabo vestivano Arabo mangiavano Arabo e non c'era alcuna differenza tra un Medinese ed un granadino. In India dove entrarono da conquistatori nel 900 circa da 11 secoli non si sono mai integrati gli scontri anche sanguinosi sono quotidiani e fanno meno notizia di un incidente stradale. Questo perchè come ho detto Islam significa "sottomissione" letteralmente ed è l'unico modo con cui gli islamici si sanno rapportare al resto del mondo: nel Corano è ammesso il rapporto con una bambina al suo primo ciclo mestruale in pratica la pedofilia legalizzata. La loro religione è incompatibile non dico con le altre ma con la civiltà. io forse sono l'unico ad avere una figlia in questo forum provate ad immaginarne di averne una che ad undici anni deve soddisfare un cinquantenne. non vi viene da vomitare? poi che qualcuno abbia strumentalizzato le altre religioni per i propri fini è un altro discorso ma ha dovuto distorcerle. ecco l'islam non c'è bisogno di distorcerlo va benissimo così com'è pe r fare porcate.
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