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Resoconti campagne & Battaglie importanti

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2021 18:58
14/04/2007 20:36
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Praefectus Fabrum
Capitolo XVII - gli anni dal 1156 al 1162
Il Giugno del 1156 vide gli Ungheresi assalire Serdica, la fortezza fu ottimamente difesa dal doux Giovanni Provencani, la torre magiara fu distrutta, i nemici si gettarono sulle scale, per allentare la pressione nemica sui difensori, il doux uscì dalle mura e assalì i nemici alle spalle mentre si preparavano a usare le scale. Molti Ungheresi furono uccisi, le guardie del doux però si distrassero per inseguire dei fuggitivi e lasciarono Giovanni solo tra i nemici, un colpo di lancia uccise il nostro generale. Gli imperiali sulle mura ebbero un momento di sbandamento, alcune unità fuggirono, poi si ripresero e la battaglia fu vinta (per vendicare il doux i 254 prigionieri furono uccisi, sebbene fosse offerto un riscatto di 3400 fiorin), ma a caro prezzo. Uno dei migliori ufficiali dell'Impero era morto. Il basileus volle dare un esempio, gli uomini della guardia furono giustiziati.

Pochi mesi dopo accadde un evento luttuoso, Adana fu assalita di Turchi e messa sotto assedio. In quei giorni la flotta per la Sardegna salpò da Durazzo, la navigazione sarebbe stata lunga ma si prevedeva tranquilla, i Veneziani avevano ormai una flotta esigua, i rapporti con i Siciliani erano ottimi e i Mori avevano poche navi (e non prevedevano l'attacco), con queste speranze le navi sciolsero le vele, l'armata era guidata da Giovanni di Trebisonda, giovane generale (19 anni) al suo primo incarico.

Intanto l'assedio di Kotais proseguiva, il capitano Maurizio temeva i nemici e così pensò di aspettare che il castello cadesse per fame.

Il 1157 vide grandi eventi, una possente armata veneta assediò Zagabria guidata dal consigliere Matteo Padoan; un piccolo esercito magiaro assalì Serdica, ma fu respinto. I Milanesi occuparono Roma cacciando il Papa. Questi non perse un secondo, scomunicò gli aggressori e proclamò una crociata per riprendere la sua città. Magiari, Pontifici, Danesi,Francesi e Tedeschi dichiararono guerra ai Milanesi.

Nell'Aprile del 1158 i Veneziani diedero l'assalto a Zagabria, la città fu ottimamente difesa, con poche perdite il nemico fu respinto, nessuno dei 650 Veneziani (quasi tutti mercenari) tornò indietro, pure il consigliere trovò la giusta morte. L'attacco era stato portato dalla fortezza di Graz, che era ora poco difesa. Costantino di Nicea fu incaricato di occuparla e partì con un esercito da Zagabria.

Ad Adana la situazione era critica, la città pativa la fame così il capitano Giorgio decise una sortita, sebbene con poche e male armate truppe riuscì, con gravi perdite, a cacciare i Turchi ma la città, ingrata, insorse cacciò Giorgio e i suoi uomini e proclamò l'indipendenza della Piccola Armenia. Subito Giorgio mise Adana sotto assedio e chiese rinforzi ad Antiochia.

Il Marzo del 1159 vide Kotais arrendersi e tornare romea, la Lazica era presa. Subito si iniziò a fortificare il castello, si temeva che i Russi, prima o poi, attaccassero.

In Italia la crociata finì in modo strano, mentre le varie armate occidentali puntavano sull'Italia, un esercito siciliano (giunto da Napoli) assalì Roma, la conquistò e la donò al Papa: la crociata era conclusa.

Nel Giugno del 1160 le truppe di Costantino giunsero a Graz e l'assalirono, il piccolo presidio veneto fu spazzato via, il castello era romeo, per la prima volta da secoli l'Impero giungeva a ridosso delle Alpi,a Venezia rimanevano solo la sua capitale e Vienna, ma il nemico non era ancora domo.

La flotta imperiale attraversò lo Ionio, lo stretto di Messina e giunse al largo di Cagliari, qui dovette affrontare una grossa flotta egiziana, la vittoria fu romea, e l'esercito mise piede davanti a Cagliari che fu posta sotto assedio.

Mentre Giorgio attendeva i rinforzi da Antiochia, una grossa armata turca, giunta da Cesarea, lo attaccò. Giorgio dovette rinunciare all'assedio e ritirarsi sul mare dove fu raccolto dalla flotta di Tripoli, quindi si diresse a Seleucia di Pieria dove avrebbe atteso i rinforzi. I Turchi fecero ritirare la grande armata mentre un esercito più ridotto mise Adana sotto assedio.

Serdica dovette ricacciare di nuovo i Magiari, ma senza fatica. Le nostre truppe diedero l'assalto a Cagliari che, il 12 Maggio del 1162, ritornò romea dopo secoli, i Mori furono espulsi dall'isola.

In quei giorni Tripoli fu assalita dagli Egiziani che, con l'aiuto della Vergine furono respinti con qualche difficoltà.

Mentre questi eventi gloriosi avvenivano, il basileus fu turbato da due funeste notizie: come si temeva i Russi dichiararono guerra all'Impero e misero sotto assedio Kotais, del tutto impreparata, mentre un possente esercito veneto assediava Graz. L'assedio alla fortezza fu ure preeduto dal tentativo di uccidere Costantino, il sicario però fallì. Così all'alba del 16 Ottobre del 1162 le truppe venete diedero l'assalto alla fortezza di Graz.
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
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