La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Resoconti campagne & Battaglie importanti

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2021 18:58
05/12/2006 11:22
OFFLINE
Post: 136
Registrato il: 02/11/2005
Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Maschile
Immunes
Rieccomi...
Dopo qualke giorno lontano dalla Scozia ho ripreso la mia campagna fantastica...questo gioco mi sta veramente appassionando!

Dal 1222 al 1230.

FRONTE POLACCO
Dopo la presa di Thorn da parte delle truppe reali di Scozia i Polacchi hanno accusato il colpo e hanno impiegato tempo per riorganizzarsi.Da Amburgo e partito un forte distaccamento di truppe formato dai migliori reparti dell'esercito scozzese, comprese delle potenti catapulte appena uscite dalle officine.L'obbiettivo è Vilnius capitale polacca dove risiede il re. Infatti quella carogna del principe polacco mi ha commissionato l'uccisione del padre in quanto il fedigrafo vuole il regno tutto per se...non vi è onore nello stanare un codardo che si rintana nella sua sporca città e si fa difendere dalle zanzare! Comunque visto che Cracovia era di strada il generale Coyn ha colto l'occasione di conquistarla e saccheggiarla rimpinguando le già gonfie casse reali. (poveri stolti polacchi lasciare una città cosi importante indifesa!)
La loro strategia prevede la riconquista di Thorn, (che è stata messa sotto assedio) mediante l'assalto di una grossa quantità di uomini. Ma Re Edmund aveva previsto tutto e aveva ordinato il potenziamento della guarnigione che ora è a ranghi pieni pronta a far fronte alla minaccia.

FRONTE FRANCESE
Dopo la presa di Rennes è stato inflitto un duro colpo all'economia francese che però continua a sfornare ottimi eserciti da mandarmi contro.
Però un colpo di fortuna inatteso facilita il compito a Re Edmund, egli infatti era partito per la crociata contro Gerusalemme che però presa dal terrore nel vedergli arrivare contro tutta al cristianità ha stipulato una tregua con gli emissari scozzesi: Gerusalemme passa sotto il controllo del regno di scozia in cambio della fine delle ostilità.
Sembra che la decisione accontenti tutti ma non gli abitanti della città che è gelosa della propria indipendenza e si ribella cacciando via la guarnigione mercenaria in un giorno di sangue.Gli abitanti islamici non hanno tollerato una dominazione cristiana cosi repentina.
Cmq la crociata è stata annullata e Re Edmund quindi si ritrova nel cuore del regno di francia con una potente armata di crociata al suo seguito.L'occasione che il fato ci ha risevato è troppo ghiotta: L'armata del re si dirige immediatamente su una delle più importanti città francesi Tolosa. Essa è il crocevia per la spagna e occupandola bloccheremo i commerci francesi con gli iberici.La città è protettissima, ha tre cinta di mura che però non riescono a resistere più di tanto alla schiacciante superiorità numerica dell'esercito Scozzese.Tolosa è nostra e mentre i soldato ebbri di gioia si danno al saccheggio( ben 20000 fiorini, ke robba!) arriva anche la notizia che anche Angers è caduta grazie ad una incursione portata dau folto ditaccamento proveniente da un forte di confine. In pochi mesi i cani francesi hanno perso due grandi città e ora senza gli introiti che ne derivano dovranno fare i conti per mantenere tutti quegli uomini in armi.

FRONTE DANESE
Solo Stoccolma, la loro ultima città resiste, ma ancora per poco...Cmq per adesso non creano troppe difficoltà se non per laloro flotta che ditanto in tanto attacca i porti più vicini.Per adesso il governatore di Oslo non ha deciso nessuno offensiva per farla finita anche perchè tutte elrisorse sono impegnate per i fronti più critici.

A domani (forse,xchè li scrivo da lavoro! [SM=g27828] ) per altri aggiornamenti...
-----Stilicone Ezio Ricimero gli ultimi invincibili!!!-----

Preferisco regnare all'Inferno che servire in Cielo.

Se la bibbia prova l'esistenza di dio, allora i fumetti provano l'esistenza di Nenbokid.

Il clero sà che io sò, che loro sanno di non sapere.

La paura crea dio.

Membro UUAR

Natzinger: l'unico Papa delle SS!

Nel 1945 Il Vaticano con l'operazione chiamata in codice Ratline fece fuggire grazie a documenti falsi i piu importanti Gerarchi Nazisti...Vergogna!

La Chiesa ha mandato alrogo più di 300000 donne per "stregoneria" Vergogna!

"Galileo aveva ragione.Le sue teoria erano esatte" Il Vaticano nel 1994. Dopo 400 anni. Vergona!
07/12/2006 13:12
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
I e II parte
Riscrivo su questo Topic la storia che avevo postato tempo fa sulla mia campagna...aggiungendo anche altri elementi.

I PARTE
Correva l'anno 1080 d.c, le antiche Legioni che percorrevano le estese lande italiane, galliche spagnole....erano solo un'ombra, un ricordo che urlava dal passato il propio nome, era oramai una realtà terminata li, per causa di quegli stessi popoli che oggi vivono li, in Franzia, in Germania in Spagna. Nulla sarà mai più come prima, nessuno sarà mai più felice di appartenere ad un popolo unito come lo era quello Romano...in molti ci ahnno provato. Anche Bisanzio provò anni orsono a riportare all'antico splendore l'antico Impero, che più di ogni altro lasciò il suo nome impresso nella storia dell'uomo...forse il primo impero a cui tutti non avevano problemi ad appartenere, e che quasi stavano per sentirsi romani in tanti, dall'Africa fino alla Britannia, mancava poco ormai. Ma nessuno riuscì più a riportare allo splendore i fasti di quell'antico Impero, e ne in futuro mai sarebbe accaduto.

Ma ora soffermiamoci sul presente, su colei che assieme a molti altri li, in quella Europa che di storia ne aveva già abbastanza, aveva origini Romane, tra le più vicine alla Roma Antica....e qui non si tratta ne del Sacro Romano Impero, che di romano aveva solo il nome, rubato ad un regno che non gli appartiene, e ne al regno di Sicilia, che è caduto ormai nella più completa corruzione Normanna e Saracena. Non si parla ne dello stato Pontificio, che tiene a se Roma come se fosse la vera patria, e non si parla ne tantomento dell'Impero Bizantino, che è indiscutibilmente l'unico successore di Roma, della vera Roma...

Però, nessuno ha mai fatto caso ad un particolare. Nelle tante invasioni che succedettero la fine di Roma, molti romani si rifugiarono su alcune isole, quasi irraggiungibili dalla terra ferma. Isole che sarebbero poi diventate una posizione strategica per il commercio...ed è proprio Venezia di cui stiamo parlando. La serenissima Repubblica di Venezia, piccola e potente, che non è altro che un piccolo successore al grande Impero che dell'Europa fece la sua Patria....Venezia, pronta a rivendicare l'Italia in Principio, da dove Roma nacuqe, e a plasmare il mondo a suo piacimento, come Alessandro e Roma fecero prima.

Qui, iniziò la storia della repubblica. Era l'anno 1080 d.C. Venezia era ancora una piccolissima repubblica, appena nata, con domini a sud (l'Isola di Creta) e la costa Illyrica, in cui risiede la maggiore fortezza Veneziana da cui si sviluppa tutta la sua potenza: la Fortezza di Ragusa.
E per finire il centro del crescente impero commerciale, la città di Venezia!

Il Primo Consiglio Veneziano. Estate 1080 d.C.

Ed è da qui che partirono le prime decisioni: "Bisogna conquistare il vicino villaggiodi Zagreb e farne di esso una fortezza, per poterci difendere da eventuali attacchi Magiari a est. Quel popolo, pur avendo relazioni amichevoli, non mi ha mai ispirato...non quando loro aspirano da sempre alle nostre tere e città." Così il doge Veneziano si rivolse al consiglio, secco e deciso. Nessuno era contrario, per Venezia tutto!
Continuò: E inoltre, i Bizantini a sud si fanno sempre più voraci. Prendiamo Durazzo e facciamone avamposto..." Detto questo alcuni consiglieri presero improvvisamente parola: "Perdonatemi mio doge, ma un'altra postazione difensiva non gioverà moltissimo alle nostre casse...già ora abbiamo grossi problemi così."
"Voglio spiegare al consiglio e far capire come tenere una città in quella zona sia un'ottimo modo per regalare al crescente potere bizantino un'ottima preda per i LORO forzieri..." Nessuno fu contrario alla decisione...una seconda fortezza sarebbe stata fondata a Durazzo.

"E ora" continuò il doge Veneziano "non ho di certo finito qui...l'Isola di Rodi è abbandonata a se stessa, sarebbe l'ora di dargli un nuovo governatore...stavolta di una fiorente città."

Alcuni consiglieri si alzarono dal loro posto, e presero educatamente parola, parlando uno ad uno e rivolgendosi al doge nonchè agli altri presenti, tra cui i maggiori rappresentanti del popolo di Venezia.
"Ci permetta nostra altissima signoria, ma due fortezze e una città come Rodi ancora in via di sviluppo sarebbero un suicidio per i nostri forzieri...dove li andiamo a prendere i soldi per il mantenimento di armate e flotte, se continueremo a basarci su una tattica esageratamente militarista?"

la risposta non tardò ad arrivare, stavolta dall'erede dello stesso Doge: "E infatti, la soluzione a tutto questo c'è. Come i lor signori qui presenti in aula sapranno, la rispettabile città di Milano qui vicino sta da sempre facendo di tutto pur di...come dire...mettere a tacere la nostra parola. Sembra che stiano preparando una guerra ''lampo'' assieme a tedeschi e Francesi per metterci a tacere il prima possibile e evitare la scomunica papale...che arriverebbe quando noi saremo con i nostri beneamati avi. Capite quindi cosa intendo e quali sono le mie idee per...come dire...rinfoltire un pò le casse statali?"

Il silenzio più assoluto interruppe quelle ultime parole..."Muovere guerra contro Milano?" ... lo stesso Doge al suo figlio prediletto "Ma tu sei pazzo figlio mio...così avremo contro due super potenze? e tutto il papato? cioè, tutta la cristianità?"
"Non se saremo noi a fare la guerra lampo padre. Basterà meno di un anno..."
L'interruzione del padre fu brusca e improvvisa, nonchè dello stesso consiglio "Questo vuol dire la fine della nostra stessa repubblica!!!".

Non starò ora a raccontarvi tutto il resto del discorso, sta di fatto che "Perchè aspettare che il nemico si prepari per bene i propri piani quando noi li conosciamo?" Sicchè i piani vennero alla fine decisi...estendersi verso Rodi, Durazzo (in cui sarebbe stata stabilita anche una guarnigione) e Zagreb.
E dopo sarebbe stata la volta di Milano.



L'inizio delle Ostilità contro i Milanesi 1100 d.C.

Subito dopo la conquista delle tre regioni I Veneziani riunirono un grosso essercito, formato in gran parte da Milizia Italiana e cavalleria miliziana, e attaccarono improvvisamente la città di Milano assediandola e conquistandola quasi immediatamente. Ciò lasciò increduli i Milanesi, che ebbero troppo poco tempo per reagire e non riuscirono a far arrivare in tempo il grosso del loro esercito.

Poi toccò a Genova. Lo stesso esercito marciò verso la vicina città marinara, ultimo dominio di Milano, e la misero sotto assedio. Ma dovettero ben presto lasciarla, dato che la fatidica lettera di minaccie arrivò dal papa...se avessero continuato l'assedio sarebbero stato scomunicati...e ciò non era un bene per venezia.

Si ritirarono così sull'altra riva del pò, inseguiti anche da un'armata Milanese che era arrivata sul posto pronta a difendere i suoi ultimi Domini.

venezia si ritrovò così a difendere i confini a sud dalla vorace Bisanzio, e in più a non poter finire la campagna Milanese a causa del blocco papale. Piccolo imprevisto che era stato si preso in considerazione, ma erano stati fatti errori di calcolo gravi. Si pensava di poter conquistare Milano e genova prima ancora che il blocco papale con minaccia di scomunica venisse attuato, ma purtroppo i piani fallirono.

2 anni dopo Venezia si trovò costretta ad attuare una mossa decisiva.
Bisanzio premeva a sud e si avevano pochi fondi per mantenere l'armata. A Ovest la Francia sembrava voler scendere in pianura e a Sud i Siciliani avanzavano...Pur promettendo pace e commercio, si sapeva che prima o poi i Siciliani avrebbero attaccato. Gli unici confini sicuri erano a nord, con il sacro Romano Impero alleato, e a est, con i Magiari alleati, che non sembravano voler entrare in conflitto per nulla al mondo.

Ma i soldi continuavano a scarseggiare, e soprattutto finchè Milano rimaneva in vita continuava ad essere un pericolo troppo grande per essere preso poco in considerazione.
Così, con l'esercito Milanese che minacciava di attaccare dalle rive del pà, e con un'altra armata di rinforzo, Venezia attaccò consapevole della scomunica che gli sarebbe stata data. L'esercito Milanese venne sconfitto nel 1118 d.C. sulle montagne subito a ovest di milano, vicino alla riva del Pò e quasi alla sua foce. I Veneziani vinsero alla grande, dopo una battaglia combattuta a suon di archi e frecce in particolare. Subito dopo la vittoria...e la conseguente scomunica papale, l'esercito marciò verso Genova annettendola alla repubblica.
Milano era sconfitta. Ciò avvenne nel giro di pochissimi anni, forse un pò di più di quelli previsti, ma sempre pochi. Milano....che sarebbe stato un gran pericolo negli anni a venire, e invece adesso era solo un brutto sogno...il Nord Italia era in mano alla Serenissima Repubblica di Venezia.


G]L'inizio delle Ostilità contro i Bizantini 1110 d.C.

La guerra contro Milano scoccò inevitabilmente, ma ben presto anche l'aria iniziò a farsi acida tra Venezia e Bisanzio, che non tardò ad attaccare minacciando i territori di Durazzo. Persino Zagreb fu in pericolo una volta, tantè che i Veneziani vennero colti di sorpresa, la città attaccata e conquistata. Fortunatamente ripresa subito dopo. Ma non era questo il problema di Venezia ora, anche se più di una volta i Bizantini arrivarno a sottrarre Durazzo ai Veneziani.

Assedio di Durazzo 1116 d.C. +
Quella notte un grande esercito si mosse dalle monragne Greche verso Durazzo, per metterla sotto assedio la stessa mattina. I Veneziani di presidio sapevano che sarebbe accaduto...se lo aspettavano, anzi, era la loro trappola, se pur molto rischiosa. Già precedentemente Durazzo venne messe sotto assedio, circa 4 o 5 anni prima, e li i Veneziani ebbero modo di assaporare le frecce degli archi lunghi Bizantini...nonchè di quei maledettissimi arceri a cavallo, da sempre temuti. Quell'assedio andò a favore di quei pochi Veneziani di stanza, in tutto 360 arceri contadini divisi in 4 unità, 2 sergenti lancieri e uno dei nipoti del Doge...un buon generale, non c'è che dire...ottenne una vittoria schiacciante con conseguente morte del generale alla guida dell'armata bizantina, formata da 5 buoni arceri a cavallo e 2 unità di lancieri bizantini, ma solo grazie all'aiuto del potente tiro delle torri...che i Bizantini ebbero coraggio di avvicinare senza avere a disposizione nessuno strumento di assedio.

Ma stavolta la cosa era diversa, Bisanzio era pià preparata. ben 2 torri, un ariete e 8 scale aveva...e chi sarebbe mai riuscito a spuntarla? Propio lo stesso nipote che lottò nel primo assedio, stavolta assieme ad un'altro parente ancora, che nell'assedio di 5 anni fa non era presente perchè occupato con alcune bande di briganti con il grosso dell'armata Veneziana. (motivo per cui nel primo assedio la fortezza di Durazzo rimase quasi sguarnita).

Il generale fece disporre 6 unità di arceri contadini sulle mura, pronti a sferrare il fuoco prima su tutti sull'ariete nemico, che non doveva assolutamente avvicinarsi alle porte. I lancieri li posizionò accanto alle porte stesse e la cavalleria dietro, pronta a qualsiasi evenienza.

I Bizantini attaccarono un pomeriggio dopo ben 2 anni di assedio. Indirizzarono l'ariete verso le mura e le torri con le scale verso gli spazi più aperti del muraglione...Tutti gli arceri bizantini iniziarono a tirare alle mura, intenti ad uccidere (invano) quelli Veneziani.

Ecco quindi che il tentativo di presa della fortezza da parte dei Bizantini ebbe inizio. Gli arceri veneziani inizarono a tirare...chi sull'ariete, che prese presto fuoco, e chi su chi stava portando le torri e le scale...scale che rano già arrivate presso le mura. I Bizantini non dovevano assolutamente salire...soprattutto ora che sulle mura vi erano solo arceri veneziani e nessuna unità di fanteria, specializzata nella mischia. Per tale motivo il giovane parente del generale si lanciò fuori dalle mura con i suoi fidati uomini, pronto a morire per la sua patria.
Vedendo uscire la cavalleria del genrale dalle mura, il generale Bizantino ne rimase alquanto stupefatto: "Possibile che voglia suicidarsi in questo modo...povero pazzo.", e ordinò alle unità vicine, che fossero arceri o altro non importava, di attaccare la cavalleria appena uscita.

Ma Il giovane condottiero fui molto veloce nel suo obiettivo, tantè che caricò immediatamente sugli uomini addetti alle 8 scale, ammazzandone a centinaia all'impatto e mandandoli subito in rotta. Lo stesso si voltò nel frattempo contro la fanteria leggera diretta verso di lui. Il generale, da sopra le mura osservava intanto l'azione: "Torna dentro svelto! dannazione, te e i tuoi atti di eroismo...TORNA DENTRO!!!" Ma le sue grida erano inutili...il giovane con i suoi 30 uomini caricò...e ricaricò e ricaricò di nuovo....centinaia di bizantini morirono nelle ripetute cariche, tantè che le unità mandate di rinforzo dal Generale bizantino andarono in rotta, incredule e impaurite nello stesso tempo dal giovane Veneziano, che con il suo visibile coraggio, con la sua visibile prontezza e amore per la patria, li aveva in poco tempoo sbaragliati. A questo punto lo stesso generale bizantino si mosse verso il giovane...che gli stava lentamente rovinando i piani di assedio, che fin dall'inizio con la rottura dell'ariete stavano girando per il verso sbagliato.

E il gran Generale dalle mura "DAnnazione torna dentro......no, così non mi sente... Arceri, puntare tutto sul generale bizantino. Voi arceri di gaurdia all'entrata, fate fuoco sulla fanteria." Scese così dalle mura, motnò in sella e chiamò a se i suoi uomini.
"VENEZIANI...RROMANI!! Nostro fratello e la fuori! Non fosse stato per lui i Bizantini sarebbero già entrati e noi sterminati. NON FOSSE STATO PER LUI queste mura sarebbero già cadute e le nostre donne stuprateo, i nostri figli uccisi, e questo perchè? Perchè noi siamo gli unici soldati in difesa di questi confini. Noi siamo la salvezza di Venezia. E ALLORA, FUORI DA QUESTE MURA UOMINI, FUORI!!! FUORI e lottiamo per la nostra patria, per le nostre famiglie, per la nostra libertà. APRITE I CANCELLI E FUORIIIIIII!!!"

L'intero esercito Veneziano, a partire dalla cavalleria a tutta la fanteria (tranne gli arceri che continuavano a lanciare dardi sui bizantini) si gettò fuori dalle mura. Un Urlo incitò alla mischia "CITTADINI DI VENEZIA, CARICAAAAAAAA"
La cavalleria si gettò nella mischia dell'esercito Bizantino, già in gran confusione dopo aver perso parecchie unità tra la caduta delle 2 torri (cadute precedentemente durante il combattimento tra il giovane veneziano e gli addetti alle scale) e la rotta di molti uomini Bizantini. Nello stesso tempo il Giovane caricò a sua volta sul generale Bizantino, sapendo di non poter più fuggire. "PER LA PATRIA UOMINI, ALLA MORTE E ALLA GLORIAAA!!!".

Le due grida di entrambi i condottieri Veneziani risuonarono nell'aria, richiamando a se le grida degli antichi eserciti che una volta combatterono onorevolmente li a Durazzo. In beve tempo la carica della cavalleria e della fanteria Veneziana mandò in rottà l'intero esercito bizantino, del tutto disordinato e confuso. Lo stesso Generale Bizantino si diede alla fuga, ma venne ben presto raggiunto e ucciso...una grande vittoria per Venezia, che verrà per sempre ricordata nei suoi annali...ma non tutto andò a festa. Il giovane cavaliere, che coraggiosamente si gettò fuori nella mischia per salvare i suoi soldati, per evitare che il nemico salisse fin sopra le mura, morì sfortunatamente nello scontro con il generale Bizantino, che lo ferì a morte nella mischia. I suoi cavalieri continuarono a lottare e resistettero anche dopo la sua morte, mentre il generale con la cavalleria sbaragliava l'esercito Imperiale d'avanti all'entrata. Rimarrà per sempre nei ricordi di chi visse quella battaglia, ma soprattutto rimarrà nei rocordi di tutti i Veneziani.

Vero esempio di un uomo pronto a dare la vita per la patria...


G]La grande guerra Italiana 1126 d.C.

Dopo la grande vittoria contro milano e bisanzio, sembrò che le cose fossero finalmente finite. Bisanzio sembrava restare calma entro i suoi confini e le relazioni diplomatiche con Francia, Sicilia, Magiari e Tedeschi andavano a gonfie vele. Bastava aspettare la fine della scomunica perchè tutto andasse alla perfezione.

Tantè che Venezia provò a conquistare Tessalonica...ma invano. Bisanzio era in possesso di moltissimi uomini, e la vittoria a Tessalonica non fu altro che un semplice saccheggio con conseguente distruzione di edifici militari utili a Bisanzio...che ben presto si riprese la città.

Questo fu solo un avviso per Venezia, che le cose non stavano andando per il verso giusto. pochissimo tempo dopo, infatti, Sicilia, Francia e SacroRomanoImpero dichiararono guerra alla Repubblica, in concomitanza, come se tutto fosse stato studiato...evidentemente tramavano la sconfitta di venezia. tedeschi e Francesi, così come Siciliani, volevano l'Italia, ma per fare ciò dovevano prima togliersi di torno l'unico ostacolo, i veneziani stessi.

La repubblica dovette così affrontare i Bizantini a sud assieme ai Siciliani, nonchè tedeschi a Francesi a Ovest e a nord.
Mentre a sud i confini reggevano bene, a nord, in Italia, le cose non andavano come dovevano. Le ARmate francesi scesero quasi subito nella valle del pò, seguite poi da quelle tedeschi e siciliane.

Venezia era inoltre stata appena riammessa nella chiesa, e il papa già volle che la Repubblica partecipasse alla crociata per Antiochia...e che a parteciparvi fosse lo stesso Doge, che aveva partecipato prevedentemente alla conquista di Milano...come erede, dato che il padrè morì alcuni anni prima.

A questo punto Venezia si trovò nella situazione peggiore che mai avrebbe passato. Nemici da tutti i fronti e solo un esercito per difendere la patria. Gli alleati non rispondevano a nessun appello di aiuto. La serenissima Repubblica era completamente isolata dal mondo esterno...doveva cavarsela da sola...Vivere o morire.
E sicuramente l'obiettivo per i Veneziani era vivere, come avevano già in passato fatto rifugiandoso su quelle isole per sfuggire alle infasioni barbare...

E il piano non tardò a venire. La crociata per Antiochia venne così indetta...ma il suo vero obiettivo non era la terra santa...era Palermo! Infatti venne deciso di riunire gli uomini nella crociata non per conquistare le terre sante ( e chi avrebbe potuto con tutti i problemi interni?), ma precisamente mettere contro i Siciliani )d'altronde a loro volta scomunicati) un 'esercito di ottima scelta e a costo zero. Praticamente con questa tattica venezia si era procurata un esercito forte e a costo zero...In breve tempo, alla guida dello stesso doge e precedente conquistatore di milano, e con l'aiuto del figlio Ennio, promettente generale, l'esercito crociato conquistò Bologna, poi Napoli e infine la capitale Siciliana, palermo, sconfiggendo i Siciliani di fronte in fronte. Nessuno poteva fermare la furia dei crociati...In meno di 8 anni i Siciliani erano sconfitti...una così grande potenza ridotta ad un cumulo di macerie in brevissimo tempo dalla furia Veneziana, che d'altra parte approfittò per fissare i propi domini in Italia.

E non finì qui. L'esercito francese sceso in Italia venne quasi subito sconfitto, e i superstiti liberati e costretti a fuggire oltre le alpi.

Questa Vittoria Lampo contro 3 super potenze lasciò sconcertato il mondo intero. Tutti pensavano che forse a lungo andare Venezia avrebbe potuto farcela, ma dopo molto tempo...e invece in 10 anni (5 turni di gioco naturalmente LOL) Venezia divenne più forte di quanto già non lo fosse. L'Italia era nelle sue mani e persino l'Impero tedesco, che stava anch'esso scendendo in Italia con le sue armate, fu costretto a chiedere una tregua alla ormai potenza Veneziana.

Era il 1180 e La Serenissima Repubblica di Venezia aveva vinto la sua guerra più grande. Aveva doppiamente vinto, innanzitutto perchè non fu lei a cercarsi la guerra contro quelle potenze, e secondo di tutto perchè cercò sempre di mantenersi in buoni rapporti con queste...che alla fine la tradirono comunque. Ed ora, eccola! Con in mano l'intera Italia (tranne Roma e Firenze in mano al papato) e l'Illyria, e persino temuta dalle più grandi potenze come Francia, Germania e Bisanzio.

Ma non è ancora tempo di adagiarsi. Adesso è l'ora di inizare a sviluppare il commercio e i trasporti.

Si spera solo che, dopo tutto ciò, un lungo periodo di pace possa attraversare la stanca Repubblica.

II PARTE (Iniziare da qui per chi avesse già precedentemente letto la prima parte)


La Repubblica sognava la pace...la sognava, la voleva....in ogni modo, ma non vi fù verso di averla.
Pensava di averla in mano, ma così non era. Ben presto i Magiari, popolo che si affacciava ai confini dei domini Veneziani in Illirya, voltarono le spalle alla Repubblica dichiarandogli guerra.
Fu un duro colpo per Venezia, che credevano i Magiari loro fidati alleati, e che fino ad allora avevano stretto rapporti amichevoli con essi.

E quindi, un'altro nemico si aggiungeva alla lunga lista...e assieme ai Magiari, continuarono ad attaccare i francesi, che ormai da decenni aspiravano ad invadere il nord Italia.
Il Sacro Romano impero preferì tenersi fuori...forse per paura o forse per altri suoi problemi.

Venezia dovette quindi dimenticarsi della sua agoniata pace...c'era ancora da combattare, combattere e ancora combattere...e le tante proposte diplomatiche a nulla servirono. A questo punto, Venezia dovette farsi avanti, ed attaccare a sua volta. Conquistò quindi Sofia e consolidò la sua conquista a Tessalonica, spazzando via i Bizantini per sempre da quelle terre. Conquistò anche Nicosia, facendone un punto di sbarco verso le terre sante e mandò alcune truppe a depredare i territori nemici fuori dai confini in modo da indebolirli.

Ma il destino continuava ad andare contro la Repubblica....anche il papa si mise contro di essa. I rapporti tra i Veneziani e il pontefice si fecero sempre peggiori...il papa preferiva appoggiare i Magiari nella loro lotta, anzichè i veneziani...il destino andava contro la Repubblica, e ad essa non rimaneva altra scelta che soccombere alle scelte di tal crudel destino, oppure plasmarlo a suo piacimento...ma per questo dovevano essere fatti ancora molti sacrifici.

Il consiglio quindi si riunì...Il doge, fu l'unico a parlare:

"Ma perchè? percheeeè? Tutti, tutti contro venezia...abbiamo mai fatto un torno a qualcuno? Abbiamo mai attaccato per primi? Milano dite voi? Ebbene si, quella volta attaccamo per primi. MA i nostri peccati sono ben poco paragonabili a ciò che tutti stanno facendo contro di noi. Non capiscono che vogliamo stare per i fatti nostri? nelle nostre terre che ci siamo per sacrosanto diritto guadagnati col sudore delle nostre fronti e col sangue dei nostri fratelli?

Ed ora....ed ora anche il papa. Era nostro grandissimo alleato...abbiamo avuto sempre buoni rapporti con esso...ma il nuovo papa eletto...facente parte di un popolo Nordico, i Danesi, e contro di noi....solo perchè il suo popolo è alleato col nostro nemico, i Magiari. E non possiamo nemmeno difenderci....perchè? perchè rischieremmo la scomunica.

E allora, sapete cosa vi dico? Roma e Firenze, saranno ben presto nostre. Uccideremo il papa, spezzeremo la tranquillità che vige nel Vaticano, annienteremo le loro forze....e lasceremo a bocca aperta il mondo intero...perchè i primi ad attaccare una chiesa corrotta....questo è l'unico modo, SIGNORI, per liberarci una volta per tutte di una chiesa simile e sdradircarla dall'Italia, perchè qui, noi, NON LA VOGLIAMO! Loro sono i veri ERETICI, non NOI!"

Il discorso fu breve ma deciso. Una strana forza legava tutti i Veneziani, gli infondeva forza e li faceva andare avanti nella vita di tutti i giorni. Una vita senza amici ma con soli nemici. Essa era la forza della speranza...la speranza che un giorno avrebbero vissuto in pace, nella loro Italia...la loro vera patria..le terre che gli aspettavano veramente di diritto.

Gli eserciti Veneziani, tra il 1200 e il 1250 marciarono contro Firenze. Un esecito composto da Miliziani si scontrò contro le armate Pontificie vicino Firenze...decretando così l'inizio degli scontri.

Battaglia di Firenze 1200 d.C


I due grandi eserciti marciavano l'un l'altro. Non tirava un'alito di vento...il terreno era quasi perfettamente pianeggiante.

I pontifici avevano schierato un esercito formato in gran parte da guardie papali e da cavalleria pesante...all'incirca 5 o 6 unità...ma molti balestrieri pavesi.
I Veneziani avevano una fanteria peggiore...I lancieri della milizia italiana non potevano resistere al confronto con la famosa guardia papale...inarrendevole milizia. In compenso avevano eguale schermaglia ed una cavalleria superiore.

Lo scontro ben presto iniziò. Il generale Veneziano, parente stretto dello stesso doge, era ben sicuro di vincere. Il terreno era pianeggiante e non andava a svantaggio di nessuna delle due armate, l'unico problema era la fanteria pontificia...ma sarebbe diventata inerme una volta caricata da dietro....dopo naturalmente aver affrontato la cavalleria papale.

Lo scontro ebbe così inizio. I reggimenti di balestrieri iniziarono da entrambi gli schieramenti a tirare...Fanteria e cavalleria rimanevano dietro gli schermagliatori...pronti a qualsiasi ordine. Le shermaglie andarono così avanti per del tempo. Il generale Veneziano iniziò a spostare gran parte della cavalleria verso il fianco destro dell'armata, pronto per attuare il suo piano...il piano era si il solito aggiramento dell'armata nemica per mezzo della cavalleria...ma era molto temuto...la cavalleria veneziana, se pur molto debole e non di ottima qualità rispetto a i cavalieri Francesi, Bizantini o germani, era molto agile e veloce, quindi difficile da fermare....per non parlare della grande disciplina e dell'elevato morale di cui erano dotati i cavalieri veneziani...difficili da buttare giù.

A battaglia inoltrata, lo svantaggio delle schermaglie iniziò però a farsi vedere. I balestrieri pavesi pontifici erano molto più esperti e preparati di quelli veneziani. Quindi, non restava altra soluzione che arrivare immediatamente alla mischia, tentando, grazie alla cavalleria miliziana Veneziana, di mandare in rotta la potente fanteria pontificia con una forte carica alle spalle.

Il generale Veneziano, Ennio, ordinò quindi alla fanteria di muovere verso il nemico a fronte compatto. I balestreri si ritirarono dietro lo schieramento e l'intera cavalleria si mosse e iniziò l'aggiramento, assieme allo stesso Ennio.

I pontifici mossero la prima linead i fanteria, dispiegata in due linee, al contrario di quella veneziana, formata da una singola linea con i fianchi rinforzati.

Le due fanterie caricarono, dando inizio alla vera battaglia. La cavalleria Veneziana inizò la carica, incurante della cavalleria pontificia. Il piano era infatti mandare subito in rotta la fanteria papale...la cavalleria era un problema secondario risolvibile in seguito.

Quindi, Ennio ordinò alla cavalleria di spezzarsi in 3 parti. Una parte sarebbe andata contro la cavalleria Pontificia, tentendola così occupata, le altre due dovevano andare addosso malla fanteria impegnata in mischia:



Ma purtroppo i piani non andarono come dovevano. La cavalleria Veneziana distaccatasi dal resto andò ad impelagarsi nei balestrieri pontifici, che fermarono in modo decisivo la carica della cavalleria....che dovette quindi ritirarsi, fare un giro molto più lungo, e ritentare la carica da dietro...che non fece molti danni all'armata pontificia. La seconda linea caricò quindi per rinforzare la prima (che da sola avrebbe comunque vinto. Le file veneziane iniziarono a cedere, e persino i balestrieri veneziani rimasti andarono in mischia per tentare di rinforzare quei buchi che andavno formandosi per tutta l'armata. Nel frattempo la cavalleria Veneziana si ritirò e caricò invece alle spalle di quella pontificia, impagnata con parte di quela Veneziana. La cavalleria pontificia venne quindi in gran parte eliminata e il generale pontificio ucciso...ma anche la cavalleria Veneziana aveva subito ingenti perdite...e la disperata carica sull'armata Veneziana fu inutile...l'armata papale continuò assidutamente a combattere anche dopo la morte del loro generale...la fanteria veneziana era oramai esausta e spezzata in due parti, dato che il centro dello schieramento era stato completamente eliminato e i superstiti erano andati in rotta. Poco dopo la cavalleria pontificia rimasta si riprese e attaccò nuovamente quella veneziana.

Ennio non ncredeva ai suoi occhi. Era stato sconfitto. Aveva combattuto precedentemente al fianco del padre, ex-doge di Venezia, contro i Siciliani e poi contro i Francesi invasori...una sconfitta tale...era del tutto incredibile per un generale che predentemente aveva conquistato vittorie su vittorie, soprattutto contro i Francesi, che a causa sua subirono le sconfitte più schiacianti e disonorevoli...

Resosi quindi conto della sconfitta, ordinò la ritirata, in modo di salvare i pochi uomini rimasti. Assieme alla poca cavalleria rimasta tentò di agevolare la ritirata dei fanti, per poi fuggire anch'esso, promettendo Venedetta eterna contro il papa e contro una chiesa oramai da tempo corrotta.

Su 1600 uomini Veneziani schierati, ne periroono più di 1000, superstiti circa 300. I pontifici sembrarono non aver avvertito troppe perdite...su 1800 uomini erano morti circa 500...tra cui molti curati. La perdita peggiore per i pontifici fu quella del generale alla guida dell'armata...un grandissimo comandante, il primo a sconfiggere il generale Ennio...a costo però della vita.

La ripresa

E così venezia aveva perso la sua battaglia...e le cose continuarono ad andare di male in peggio. I Francesi varcarono nuovamente i confini, stavolta assieme ai Tedeschi e ai Magiari, che approfittarono della scomunica Veneziana per invadere l'Italia.

La sconfitta sembra quasi certa. Venezia aveva l'Italia senza più forze...le uniche regioni difese erano la Grecia e l'Illirya...d'altronde difese da un solo esercito...che doveva badare a Magiari e Bizantini assieme. Non poteva sicuramente andare fino in Italia.

Si deciso così di reclutera subito dei mercenari, per far fronte all'imminente attacco Francese e Tedesco. Nel frattempo le file dell'esercito di Ennio, vennero riempite di nuovi soldati, se pur meno addestrati ed esperti.
A questo punto un nuovo esercito partì alla volta di Firenze...mente un'altro, composto in gran parte da Mercenari, tentava una estenuante resistenza al nord Italia.

La nuova armata di Ennio, composta anche da un carro del gonfalone e rinominata come "Contingente Miliziano Scelto della Speranza", alla guida di Ennio stesso a di altri 2 generali Veneziani, partì quindi alla volta di Firenze...lasciata dallo stato pontificio con a difesa un 700-800 uomini. La città venne ben presto presa e saccheggiata, per rinfoltire le casse dello stato a 0.

Lo stupore crebbe in tutti i Veneziani. Firenze presa e parte dell'esercito Pontificio sconfitto!. Nuovo morale e nuova voglia di vivere si erano infusi nel cuore di tutti i Veneziani. C'era ancora speranza! E come quindi vediamo, fu ancora la speranza a guidare Venezia, e lo sarà ancora negli anni a venire, finchè vi sarà voglia di pace nel cuore degli uomini.

I Francesi venivano sconfitti su tutti fronti in italia...i Tedeschi, alla conquista di Firenze, si erano nuovamente ritirati, rinunicando all'invasione dell'Italia. I magiari intanto continuavano a contendersi l'Illirya.

Adesso era però la volta di ROMA, Città eterna!.

Aaah, Roma [SM=g27836] ! Quanto tempo è passato, mia cara. Ricordo ancora il giorno in cui mossi guerra al senato pur di averti e formare assieme a te l'Impero...ma oggi, oggi ti voglio perchè fai parte della mia Italia...non ho più nessuna intenzione di Ricostruire ciò che era Roma una volta. Il mio obbiettivo ora è l'Italia e l'Illiria (quest'ultima perchè teatro della più grande e indimenticabile battaglia che combattei a Rome), e poi...la pace.
vabè...bando ai sentimentalismi...e torniamo alla storia LOL [SM=x506634]


L'esercito di Ennio marciò quindi su Roma, sicuro di avere le spalle protette a Nord...e con il solo obbiettivo di mandare via lo stato pontificio dall'Italia..."vendetta vendetta TREMENDA vendetta" ripeteva tra se e se. [SM=x506658]

Qui ad aspettarlo, vi era l'ultima difficoltà da superare. Tutto l'esercito pontifico rimasto, per un totale di 2000 uomini circa, si era appostato vicino al tevere, pronto a dare battaglia all'armata Veneziana.

Ennio accettò la sfida...Era preoccupato, sapeva quanto era forte la fanteria Papale, ma stavolta non l'avrebbe sottovalutata.

Lo scontro si svolse sull'apice di un colle, vicino Roma e vicino il Tevere.

Ennio schierò stavolta l'esercito, formato da 10 Lancieri Italiani della Milizia, su due linee. 2 balestrieri Pavesi della milizia avanti e 4 lancie spezzate (la nuova cavalleria Veneziana, dotata di una carica molto più potente rispetto alla cavalleria miliziana), più 1 cavalleria della milizia, lui e gli altri due generali dietro tutta l'armata. Per ultimo il carro del gonfalone, Un totale di 971 uomini, contro i 1690 uomini pontifici. Stavolta l'armata pontificia era composta da solo la cavalleria del Generale, e il resto erano lancieri e qualceh balestriere...

Lo schieramento pontificio era lo stesso usato nella precedente battaglia.

I due grandi eserciti si trovarono quindi faccia a faccia, pronti per la sfida decisiva che avrebbe deciso il destino di Venezia. Se avesse perso, la Conquista di Roma e il desiderio di unificare l'Italia sarebbero andati persi per molto altri tempo ancora...forse per sempre.

I due Generali, quello Pontificio ed Ennio, diedero inizio alle schermaglie.
Esse non durarono molto Ennio si rese contro fin da subito che esse erano oramai perse. Chiamò a se tutta la cavalleria e assieme si mosse verso destra. Uno dei 3 generali ebbe invece l'ordine di disturbare le schermaglie papali, in modo tale da sfidare l'esercito pontifico e costringerlo ad attaccare per primo. Ennio, cosciente dell'enorme inferiorità di fanteria, preferiva almeno sfruttare la compattezza dell'esercito, e lasciare così la carica all'armata nemica.

Quindi, la cavalleria del generale scelta da ennio disturbò le schermaglie e si ritirò quasi subito. L'esercito Pontifico avanzò velocemente di 50 metri circa. Ennio notò però che l'armata si stava fermando...non aveva intenzione di attaccare.

Il piano era fallito, ma non perse in nessuno caso le speranze...Diede l'ordine di avanzare velocemente alla fanteria, fino a farla arrivare faccia a faccia a quella nemica, ma senza farla caricare...

Il piano di Ennio era quello di caricare con l'Intera cavalleria addosso al generale pontificio, per poi voltarsi e caricare alle spalle della fanteria Pontificia.

Il piano di Ennio poteva sembrare un suicidio, ma non lo era. Egli fece infatti muovere la fanteria avanti in modo da mettere sotto scacco la prima linea dei fanti Pontifici...che avendo i veneziani d'avanti non potevano voltarsi e dargli le spalle in mdoo da aiutare il generale in difficoltà...non potendo farlo avrebbero infatti direttamente attaccato la fanteria veneziana. Restava solo la seconda di linea, ma non era un problema...doveva essere un piano mordi e fuggi.

Quindi, appena la fanteria pontificia venne mesa sotto scacco, Ennio Diede ordine di caricare, e lui, assieme agli altri 2 generalo, erano d'avanti, pronti a dare la vita per la patria.

Il generale pontificio si volse verso la cavalleria Veneziana e vide ciò che non si sarebbe mai aspettato...Ennio faceva caricare la cavalleria con la seconda linea di fanti libera? Non capiva proprio il perchè. Ma oramai era troppo tardi per reagire...aveva commesso un errore enorme...sottovalutare Ennio!

La possente carica delle lancie spezzate si abbattà quindi con tutta la sua forza. La cavalleria del generale Pontificio venne traovlta, e lo stesso generale catte dal cavallo (oramai fuggire era inutile) e morì.

A questo punto, la prima linea pontificia caricò, proprio come si aspettava Ennio. La seconda andrò contro la cavalleria veneziana, che però fece in tempo a ritirarsi. A questo punto anche la seconda linea caricò contro la fanteria veneziana. Ennio si mise quindi in posizione ed ordinò una seconda carica. D'avanti a lui vi erano i balestrieri PAvesi nemici, che potevano indebolire la carica, ma Ennio non aveva più tempo per fare un giro più largo. Doveva caricare ora o la fanteria Veneziana, già barcollante, sarebbe andata completamente in Rotta. Posizionò quindi il suo cavallo, gridò gloriosamente "VVENEZIANI, CARICAAAAAAA!!!" e assieme a tuta la cavalleria si gettò per un'ultima grande carica. Per quando i balestrieri avessero potuto indebolire la carica delle lance spezzate, Ennio assieme a tutta la cavalleria continuarono ad andare avanti, penetrando nel cuore dell'esercito nemico...e continuavano ancora ad avanzare...anche se oramai la carica era esaurita, la cavalleria Veneziana continuava ad avanzare, schiacciando la fanteria Pontificia addosso a quella veneziana.

Sembrava propio che non volessero arrendersi...sembrava quasi che tutto si era dimostrato inutile...ma ad un tratto, la gloriosa carica ebbe i suoi frutti!

I fanti pontifici a poco a poco iniziarono ad arrendersi e ad andare in rotta.

La battaglia era vinta, e la via verso Roma libera!
Tale battaglia costò per i veneziani la perdita di uno dei 2 familiari che accmompagnavano Ennio, e la perdita della metà dell'armata...ma nulla furono tali perdite in confronto ai 1500 uomini che i nemici parsero....chi morto su campo e chi....purtroppo...giustiziato in seguito

E' Forse l'inizio della pace...

Roma era stata conquistata ed occupata, ma non razziata ne sterminata. Il papa rimase ucciso durante l'occupazione. Ennio prese il controllo della città e vi morì poi alcuni anni dopo.

I tedeschi avevano rifirmato la tregua mentre Francesi e Magiari continuarono a minacciare i confini, ma non più con la stessa frequenza di prima.

Era il 1220 circa, e solo nel 1250, dopo molti sacrifici ancora, Venezia ottenne la riconciliazione (dopo altri 2 papi morti dopo che, vagando per le terre veneziane in cerca di una dimora, avevanbo più volte minacciato La Sicilia e la Grecia) e il papato venne esiliato in Corsica, isola data dai Veneziani allo stato pontifico come nuova dimora.

Sembrva che finalmente Venezia avesse ottenuto la sua pace. I confini erano stati stabilizzati. Venne persino indetta una crociata e conquistata Gerusalemme, per grande felicità del papa, d'altronde Veneziano.

Era il 1260, e Venezia aveva in mano l'Italia, la Grecia e l'Illirya, con le isole Corsica, Sardegna, Sicilia, Creta, Rodi e Cipro.

Ora bisognva solo sperare che Magiari e Francesi cessassero le ostilità, che da trompo tempo andavano incessantemente e inutilmente avanti. Si era però molto vicini all'obbiettivo che venezia si era prefissato...


Nei prossimi giorni posterò la terza parte.
Vi raccono solo la trama: "Purtroppo le cose non andranno come devono...gli obbiettivi di Venezia risulteranno irrealizzabili in anni e anni di sacrifici, e dopo quasi un secolo di dfesa dei confini, essa stessa sarà costretta a fare qualcosa....qualcosa che non sarebbe mai dovuta avvenire nei suoi piani...qualcosa che cambierà per sempre il destino dell'Europa.

la storia si ripeterà ancora una volta."

A presto per la terza puntata! LOL


Scusate se ho ripostato la prima parte, che avevo già scritto...ma mi sembrava utilemettere tutto assieme senza spezzettare le due parti, una i un topic e una in un'altro.






L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

09/12/2006 18:07
OFFLINE
Post: 380
Registrato il: 19/11/2006
Città: PESARO
Età: 31
Sesso: Maschile
Principalis
Guarda.....sono senza parole.......da scriverne un film!
Bravo!!Molto bravo!!!!
Il tuo caro nemico Magiaro heheheh, si.......facevi bene a dubitare della mia pace...... [SM=x506658]
La spada librerà per il Signore, lo scudo parerà per il Signore.

"E sorpendente quanto fragili possano essere gli umani..." -Disse un Teutonico-
09/12/2006 20:45
OFFLINE
Post: 26
Registrato il: 10/11/2006
Sesso: Maschile
Miles
Re: I e II parte

Scritto da: Celioth 07/12/2006 13.12
Riscrivo su questo Topic la storia che avevo postato tempo fa sulla mia campagna...aggiungendo anche altri elementi.........................................................................




Ma te stai male....(in modo simpatico te lo dico ovviamente)
10/12/2006 11:06
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Assedio di Zagabria, il III assedio di Gaza
Inverno del 1405. I Tartari stanno assediando Acri, la città è pronta al peggio, non c'è alcuna speranza di vittoria. Zagabria è stata messa sotto assedio e poi assalita, la bombarda gigante ha fatto meraviglie, il primo colpo ha sfondato il portone, il secondo e il terzo hanno abbattuto le torri del posto di guardia, il quarto e il quinto hanno aperto due varchi nelle mura, le truppe si sono riversate dentro la città ma hanno trovato una forte resistenza, maggiore di quella prevista. I Veneziani erano asserragliati nella piazza e sparavano con trabucchi e bombarde, essendoci molti picchieri la cavalleria bizantina non è potuta intervenire, si è proceduto a colpi di spada, mentre le bombarde piccole e la gigante (chiamata La Madre di Dio)hanno aperto immensi buchi tra le file nemiche ammassate, gli arceri hanno sparato frecce infuocate per ore appoggiati dagli archibugeri mercenari. Dopo 3 ore di lotta la piazza è stata finalmente presa, Zagabria è bizantina. Intanto gli infami Danesi, dopo aver preso Milano e Firenze e averci lusingato con falsi attestati di stima, hanno messo sotto assedio Venezia. Conquistata Tripoli l'armata imperiale si sta ora dirigendo verso Tunisi, ma la strada via terra è molto lunga. A Gaza si rafforzano le difese contro i Tartari.

Estate del 1407. I Danesi hanno attaccato Venezia ma la loro armata, troppo esigua, è stata distrutta fino all'ultimo uomo, i prigionieri sono stati giustiziati. I Tartari, dopo essersi diretti verso Antiochia, hanno invertito la marcia e hanno assalito Gerusalemme, di nuovo. Non si capisce cosa possano ancora saccheggiare in quella sventurata città.

Inverno del 1407. Gerusalemme è stata conquistata ed è divenuta capitale del regno tartaro. Ora le truppe di questi animali si sono divise. Un'armata sta puntando su Gaza, un'altra verso Acri, le altre tre si sono divise in altre direzioni. Venenzia è di nuovo sotto assedio danese, questa volta l'armata è molto consistente. I Danesi stanno assediando Bologna, capitale, e ultima città, milanese. Tunisi è stata presa d'assalto dalle nostre truppe che non hanno trovato alcuna resistenza, qui l'armata si riposerà e attenderà i rinforzi da Tripoli prima di ripartire verso ovest.

Inverno del 1408. Gaza è assediata da 890 Tartari, il governatore Ogulan, un mongolo rinnegato, ha rafforzato le mura e portato il presidio al numero massimo (1200 uomini). Si aspetta l'assalto, che Iddio ci protegga. Sofia ha respinto un assalto magiaro senza problema.

Estate del 1409. I Tartari hanno assalito Gaza. Ogulan ha schierato le truppe nella seconda cinta, davanti alle porte ha posto le 2 bombarde e 3 unità di lanceri bizantini. I Tartati hanno aperto due brecce nella prima cinta con le gran bombarde e si sono riversati dentro la città. Le bombarde imperiali hanno iniziato a sparate, 40 arceri a cavallo sono stati eliminati dai lanceri. La carica tartara ha però travolto i lanceri e gli artiglieri che sono scappati. Fuggendo dentro la seconda cinta, i nostri hanno aperto le porte al nemico che è entrato nella seconda cinta. Le truppe del Latinkon erano però pronte e hanno fermato l'avanzata sotto l'arco d'ingresso aiutati da tutte le truppe a piedi mentre gli arceri sparano senza sosta dalle mura. Le prime unità tartare sono respinte ma intanto arrivano le bombarde che si stanno posizionando per sparare. Il generale Ogulan, coraggiosamente, esce dalle mura e con i suoi 31 uomini si getta sulle artiglierie sterminando le due unità e mettendone in fuga i superstiti ma viene investito dalla carica di tutte le truppe tartare, per evitare di farle entrare nella seconda cinta, il generale si ritira verso l'esterno della città ma è raggiunto dal nemico e, dopo dura lotta, fatto a pezzi con i suoi. La sua testa, infissa su una picca, è mostrata ai nostri soldati. I Tartari portano gli arieti, che gli arceri non riescono a bruciare, e sfondano il portone. Per la seconda volta il Latinkon e tutti i fanti si gettano nell'ingresso e bloccano il nemico, il generale tartaro, detto Il Pio, è colpito da una freccia e finalmente muore, stolto, per tre volte gli emissari avevano cercato di comprarlo ma aveva rifiutato sempre, ora ha ciò che merita. La lotta è furibonda, ma alla fine i Tartari iniziano a fuggire, la fanteria imperiale esce dalle mura e li insegue per le strade, sono tutti pazzi di violenza e sangue, nessuno è risparmiato, nè chi si arrende, nè chi è ferito, chiunque sia tartaro deve morire. Le truppe bizantine raggiungono la prima cinta e le torri del posto di guardia, alcune unità salgono sulle mura e riattivano le bombarde delle torri che sparano sui fanti tartari che, all'esterno della città, aspettavano di intervenire, è una strage, i Bizantini escono dalla città e, nella spianata davanti alle mura, stanchi ed esausti, ma non sazi di sangue eliminano tutti quelli che incontrano. Alla fine questo è il risultato, le nostre truppe hanno perso 540 uomini su 1200 soldati compreso il generale Ogulan, i Tartari hanno perso tutta l'armata al completo, 890 uomini, compreso il generale. Si dice che qualche soldato sia riuscito a fuggire, è possibile, se è così ora il khan è informato di cosa lo attende a Gaza. Questa è stata la più grande vittoria contro i Tartari, che ora fanno molta meno paura. Intanto i magiari stanno assediando Sofia.

Inverno del 1409. I Tartari stanno assediando Acri. Intanto a Gaza si riparano i danni e si colmano i vuoti nei ranghi. A Sofia le nostre truppe hanno compiuto una sortita e hanno messo in fuga i Magiari. Giunge intanto una triste notizia, le truppe del Papa hanno conquistato Palermo, il regno di Sicilia è scomparso,il principe Piero deve così consolare sua moglie Costanza, figlia del re normanno, che ha perso il padre, la famiglia e la sua patria. Un giorno questi eventi saranno vendicati.

[Modificato da Antioco il Grande 10/12/2006 11.18]

-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
13/12/2006 21:24
OFFLINE
Post: 3.773
Registrato il: 02/11/2005
Città: GENOVA
Età: 31
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Servo del Lato oscuro
Re: Re: I e II parte

Scritto da: jacopo16 09/12/2006 20.45


Ma te stai male....(in modo simpatico te lo dico ovviamente)


u.u io ho fatto anche di peggio [SM=x506658]
Chiedi a celta cosa sto scrivendo per ulteriori informazioni [SM=x506644]


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



13/12/2006 21:34
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
Re: Re: I e II parte

Scritto da: jacopo16 09/12/2006 20.45


Ma te stai male....(in modo simpatico te lo dico ovviamente)




E non sei il primo che me lo dice LOOOOOL

Un mio amico stava per ricoverarmi per questo... [SM=x506651] [SM=x506651] LOOL






L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

16/12/2006 21:10
Germania
La storia del Sacro Romano Impero.

"Sviluppo e Pace"

Tratto dal diario dell'Imperatore Heinrich

Germania,1080 dopo Cristo.

Poche lune sono passate da quando mio padre,Imperatore del Sacro Romano Impero è morto,sepolto qui a Francoforte,nostra capitale.
Sono il I ed ultimo genito della nostra reale famiglia e sono chiamato in causa dal concilio dei principi Germanici per reggere e condurre l'Impero al posto di del defunto mio genitore.

Io non sono come lui,lui uomo di guerra,uomo spietato,uomo guerrafondaio,uomo rude...Io ho il cuore e l'animo buono,volgio la pace e la proserpità,tuttavia mio padre è stato un Imperatore che ha saputo,anche se di poco,estenedere i nostri domini e ampliare la nostra potenza militare sulla terra e sul mare,ha saputo farsi rispettare e servire da tutti i suoi sudditi fino all'ultimo istante della sua morte,avvenuta per cause naturali.
Ma dietro al suo operato,che apparirebbe agli occhi di tutti mite e votato all'Impero,si cela una triste verità,alla quale ora devo farci io i conti.
Le campagne sono devastate,le città vivono isolate e nella fame,senza strade e senza campi di cotura,le casse reali sono agli sgoccioli e il nostro esercito,anche se potente,è impegnato in ogni confine dell'Impero,essendo il nostro regno al centro dell'Europa Cristiana.
Come agire in una situazione del genere?Circondato da nemici,spoglio dei beni,privo di capitale e diviso in ogni regione...la situazione è critica,devo agire.

Che vadano al diavolo i miei consiglieri,i nobiligli uomini di corte...Inetti!Io faccio da solo,non mi servono questi pagliacci vestiti d'oro,mi servono uomini veri!
E' da qui,sede del mio Impero,che comincerò la riforma che presto invaderà tutto i lnostro regno.Una riforma agraria.

Estate 1080 d.C. Francoforte

Il papa mi ha investito Imperatore e mi ha porso la corona,sono ufficialmente il nuovo Imperatore dello stato più potente d'Europa.Sono pronto ad agire.
I nobili temono il mio nuovo modo di fare e sembra che per ora non mi infastidiscano...giusto il tempo di riformare quello che desidero.
Con i pochi fiorini che abbiamo nelle casse ho ordinato la deforestazione di tutte le campagne intorno a tutte le città dell'Impero,liberando schiavi e soldati(che ho congedato) a lavorarci per creare e coltivare la nostra nuova terra.
Ho indebolito di molto l'esercito,non essendo ora nei miei interessi,e nemmeno dei miei confinanti,intraprendere una guerra...siamo troppo deboli ancora..dobbiamo agire per lo sviluppo dell'Impero.
Mio padre,nella sua enorme stupidità,ha fondato e costruito castelli per tutto l'Impero per garantirci la difesa da minacce esterne...stolto!Con la costruzione di questi castelli le nostre casse si sono svuotate!E' tempo che tornino quello che erano prima,città fiorenti e piene di risorse.
Ed è quello che ho ordinato.
Ho fatto smantellare tutte le mura dei castelli,venendo la mercanzia all'estero e ne ho ricavato un ingente guadagno per costruire intorno al castello delle case,campi,edifici pubblici,scali mercantili e quant'altro ci serve per risanare il paese...
I lavori che ho ordinato di fare in questi 6 mesi sono stati tanti ed entro un anno saranno compiuti.

Estate 1081 d.C. Bologna

Ho viaggiato per tutto l'Impero fino a Bologna per assicurarmi del lavoro svolto dai miei sudditi,è eccellente,i lavori stanno andando alla grande,sono terminati,i castelli sono ora città ed ho inviato coloni affinchè le animino e facciano si che siano ben popolate.
Ho mandato in ogni città un generale o mio familiare per farlo stare buono,chissà mai se dovvesse essere scontento del nuovo governo pacfico che ho in mente di attualizzare.
I campi stanno già dando i primi frutti e le mercanzie garantiscono l'autonomia alimentare del nostro paese,è quello che volevo,dipendere da me stesso.
Con i ricavi che ho ottenuto dalla vendita delle mercanzie rimaste all'estero ho ordinato la costruzione di mercati,fiere e cantieri mercantili in ogni città dell'Impero garnatendoci così un ulteriore guadagno nei prossimi 6 mesi nella quale ho già in mente cosa fare:agire diplomaticamente con gli altri popoli.

Inverno 1082 d.C. Bologna

Sono estremamente soddisfatto di come il mio impero sta lavorando,di come i miei sudditi mi amino e di come i nobili stiano al loro posto e non mi importunino con le loro richieste;l'importante è rimanere in buoni rapport con il papa,e fino ad adesso ci sono...tanto è che mi ha dato il permesso per conquistare Firenze che,oppressa dal governo dittatoriale,reclama giustizia e libertà,quella che gli offrirò io...non appena occupata.
Intanto le mie mosse diplomatiche sono state estremamente abili,ho mandato emissari e diplomatici in Francia,Venezia,Polonia,Danimarca e Bisanzio.
Con i francesi ho stretto un importante alleanza strategia ora che ho donato al principe francese mia figlia in isposa,saldando i nostri vincoli,un grande matrimonio,degno dell'Impero e del nostro benessere.
Inoltre gli Spagnoli ed i Portoghesi mi hanno offerto di trattare commercialmente con loro,ed io naturalmente ho accettato ora che il mio Impero è nettamente in salita.
Ho stretto un alleanza con l'Imperatore di Bisanzio,davvero un grande uomo.Due Imperatori,un Impero.
Perfino i Polacchi e i Danesi hanno acettato la mi offerta d'alleanza,nessun nemico ora minaccia le nostre frontiere,siamo finalmente sulla vi della pace.
Ma la cosa a cui vado più fiero è l'alleanza con Venezia,paese cui io temo moltissimo e che mai vorrei sfidare,se non obbligato.

Francesi,Polacchi,Danesi,Bizantini e Venziani sono tutti miei alleati,alleati sinceri che mai mi attaccheranno ora che i nostri legami sono così profondi.

Estate 1082 d.C. Accampamento nei pressi di Firenze

Difeso dalle alleanze e dagli accordi con gli altri popoli è sul fronte militare nella quale ora mi muovo.L'impero necessita di nuove terre,terre vaste e coltivabili,quale se non la ribelle firenze?Popolo stolto e incapace questo degli Italiani...sarà facile conquistarli.
Tutto procede secondo i piani,il mio esercito è appostato al di fuori delle mura di firenze,accampato in una vicina collina.
L'armata che conduco ammonta di circa 3000 sdoldati,più svariati plutoni di baliste,torri,catapulte e quant'altro.E' tutto pronto per assediare Firenze,in due giorni la prenderemo.

I Giorno

Le mie truppe si appostano per la battaglia,prima linea arcieri e balestrieri,seconda fanti,terza cavalieri.
La guardia cittadina di firenze è appostata sulle mura,attnede il nostro arrivo...che gli sia concesso!Marciamo miei uomini!Per l'Impero!

Racconto della battaglia da parte dello storico Imperiale:

"L'Imperatore Heinrich mi ha dato il suo diario personale,raccomandandomi di scrivere tutto lo svolgersi della battaglia,e così io farò.
Che inizi l'inferno!
Pietre infuocate,massi giganti,dardi e frecce vengono scagliati contro le mura e i difensori,le esili costruzioni cedono dopo poco insieme alle torri e i nostri uomini possono avanzare dentro la città.
La seconda linea marcia lenta,nessuna fretta,bisogna pazientare.Il loro esercito conta di 1000 uomini,ma sono appostati in difesa,dobbiamo stare attenti.
Arcieri nemici decimano i nostri contadini...buah,carne da macello...furbo l'imperatore a trarre in trappola questi stolti Italici...sprecano le loro munizioni!
Mentre i contadini,sbandati,si fanno decimare dal nemico,i nostri cavalieri corazzati e lancieri entrano dentro la città facendosi strada a colpi di spade.
La porta è abbattuta,due pezzi delle mura crollate,sarà in questi 3 punti cher attaccheremo!
"CARICA"Urla L'imperatore!I fanti corrono e decimano i poveri miliziani Italiani che in poco tempo si danno alla fuga...Rimarremo qui per questa notte,non ci vonviene avanzare."


II Giorno

"E' spuntata l'alba ed ho appena fatto in tempo a svegliarmi che la battaglia è cominciata.I nostri arcieri decimano i nemici che caricano i nostri,muoiono prima che possano raggiungere la salvezza...più niente ci divide dalla piazza e dal municipio nella quale andremo a catturare(l'Imperatore è magnanimo) il dittatotre di Firenze.
La popolazione esce dalle case e lancia fiori,rose,stoffe...urla libertà!
Tutta Firenze acclama il nostro arrivo,sorridenti alziamo le braccia al cielo e ringraziamo tale popolazione.Che a lungo il nostro magnanimo imperatore governi su questa splendida città!
Intanto il dittatore Marco de Medici è stato catturato,ma immediatamente liberato e riconsegnato alla popolazione,vivrà la sua nuova vita da privato cittadino.
La saggezza e la bontà del nostro Imperatore non ha limiti.
E' così che è finito l'assedio di Firenze,vittoriose le nostre armate,come sempre!"

Inverno 1083 d.C. Firenze

Due anni sono passati dalla conquista di Firenze,avvenuta celere,ora che l'Impero è più forte che mai.
Tutti i confini sono sicuri,ogni città di confine ha la sua armata Imperiale pronta a difenderla contro possibili invasori...ma chi potrebbe mai invadere il nostro glorioso Impero?Abbiamo solamente alleati e amici..la pace regna come volevo!
Anche qui a Firenze,ove per questi due anni ho risieduto,governa la pace.
Il popolo è felice,mi acclama e mi ringrazia...niente di più bello.
Ho però dovuto avvisare il mio seguito di tenersi pronto,presto partirò per il nord,in cerca di nuove terre da conquistare : Amburgo,Praga e Ajaccio.
Sono i nobili,stolti,che mi richiedono di conquistare questi territori..perchè devo fare ciò?
Non abbiamo bisogno di nuove terre,perchè mi obbligano a cercare la guerra?
Tuttavia devo sottostare almeno per questa volta al loro volere...se a me il denaro non interessa..per loro è la fonte di primario guadagno...sfruttano tutto ciò che trovano!
Non posso fare niente,è così che funziona,e lascerò che sia osì...poichè ho altro di cui preoccuparmi.

Diario mio,ti metterò a riposo per il tragitto...verrai affidato allo storico Imperiale...che presto continuerà a riempirti di alate parole.


Guerra e distruzione,queste le protagoniste dei prossimi tuoi capitoli.
16/12/2006 21:49
OFFLINE
Post: 4.525
Registrato il: 29/05/2006
Città: ROMA
Età: 31
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Pennywise

MA CHI SCRIVE QUI è UN POETA!COMPLIMENTI CELIOTH E PUBLIO SCIPIONE,DOVRESTE FARE DEI CORSI DI GIORNALISMO,CREDO CHE VI PRENDEREBBERO LEGGENDO QUESTE 2 RECENSIONI........
BRAVI!!!!! [SM=g27811] [SM=x506718]


----------------------------------------------------
Stephen King's,IT,1990




Video in italiano:
http://it.youtube.com/watch?v=PBhNkRCmF58

Video in inglese:
http://www.youtube.com/watch?v=8S91U829Ld8&feature=related

"Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno..." Pennywise Il Clown

"Io sono eterno, sono immortale, sono un Divoratore di mondi e di bambini, finirò per divorarvi tutti..." Pennywise Il Clown

"Credevate di esservi liberato di me?" Pennywise Il Clown

"Non lo vuoi un palloncino colorato?...galleggia...e se anche tu verrai quaggiù con me,galleggerai..." Pennywise Il Clown

"Beep-Beep, Richie!!" Pennywise Il Clown

"Quaggiù tutto vola..." Pennywise Il Clown

"Salve e addio." Pennywise Il Clown








18/12/2006 14:07
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Nuova cronaca Bizantina
Dopo l'inserimento della patch ho iniziato una nuova campagna con i Bizantini, il livello è vh/vh. Questo ne è il resoconto.

Inizia la Nuova Cronaca Bizantina, di Michele di Tessalonica, domestico delle scholai, a partire dall'anno del Signore 1080,anno primo di governo di sua altezza il basileus Alessio I Comneno.

Inverno del 1080.
Da pochi mesi,sul trono dei Cesari, siede sua maestà Alessio I Comneno,la situazione nell'Impero è catastrofica, da quando Romano IV è stato sconfitto a Manzikert, nove anni fa, l'Impero non ha avuto pace. Di tutte le province asiatiche ci restano solo Nicea e Cipro, in Europa, la Macedonia e la Grecia, più il territorio della nostra amata Capitale, faro di civiltà nella barbarie. I potenziali nemici non mancano, i Turchi a est, i Magiari e i Veneziani a ovest; l'Impero ha bisogno di amici e di ampliare i suoi confini, che mai sono stati così vicini alla Città Imperiale. Dopo aver a lungo pensato nel Gran Palazzo, il basileus (su suggerimento del concilio dei nobili)ha dato ordine all'armata di suo figlio Giovanni di marciare sulla ribelle Smirne e riannetterla all'Impero, intanto una seconda armata punterà dalla Capitale verso Sofia, nella ribelle Bulgaria, per creare spazio tra Costantinopoli e i Magiari.

Estate del 1081.
Smirne è sotto assedio; intanto una brutta sorpresa ci attende in Bulgaria, Sofia è assediata dai Magiari, l'armata bizantina devia quindi verso l'Epiro per prendere la ribelle Durazzo, intanto la principessa Anna Comnena è stata inviata per stringere alleanza con i Magiari.

Inverno del 1081.
Sirmne è caduta, l'armata del principe Giovanni, dopo aver lasciato un presidio in città, è ripartita per prendere la ribelle Rodi, c'è il rischio che i Veneziani, che occupano Creta, ci precedano. La principessa Anna è giunta a Sofia, ormai magiara e ha stretto un'alleanza tra i nostri popoli divenendo moglie diell'erede al trono. Durazzo è stata intanto messa sotto assedio.

Estate del 1082.
Rodi è sotto assedio, intanto una piccola armata veneziana è sbarcata presso Smirne, sono incerti i loro propositi, hanno comunicato ai nostri emissari di non avere intenzioni malvagie, comunque, il presidio di Smirne è stato rafforzato.
Dall'Epiro buone notizie, Durazzo è caduta.

Inverno del 1082.
Come previsto Rodi è stata presa, l'armata del principe Giovanni è salpata verso Adana, nell'Armenia Minore. Come si temeva gli infidi veneziani hanno attaccato mettendo il blocco navale a Corinto, per rappresaglia le loro truppe presso Smirne sono state attaccate e annientate. Un emissario siciliano ha stretto alleanza con l'Impero.

Estate del 1083.
Un'armata veneziana è sbarcata a Rodi, poco difesa. Le truppe di Smirne si sono imbarcate per darle man forte e sono sbarcate presso il campo veneziano, c'è stato un duro scontro, ma Rodi si è salvata. Intanto i Siciliani hanno rotto l'alleanza e hanno sbarcato truppe nel Peloponneso assediando Corinto, una unità di cavalleria è partita per aiutare la città, guidata dal generale Teofane.

Inverno del 1083.
Adana è sotto assedio. Le truppe di Teofane sono giunte a Corinto, hanno attaccato i Siciliani e li hanno vinti, è morto pure il loro erede al trono. I Veneziani hanno chiesto una tregua che è stata concessa.

Estate del 1084.
Una nuova armata siciliana è sbarcata in Epiro, le truppe di Teofane l'hanno intercettata e annientata, il nuovo erede normanno è morto nello scontro.

Inverno del 1085.
Una principessa normanna, Margherita, è giunta a Tessalonica per chiedere la tregua che è stata concessa.

Inverno del 1088.
Adana è caduta per fame, l'Impero ritorna nella Piccola Armenia. Una grande armata magiara ha lasciato Sofia ed è entrata nel territorio imperiale, non sappiamo per andare dove. Per sicurezza, un'armata si sta spostando dalla Capitale verso ovest, le nostre spie ci informano che Sofia è tenuta da 2 sole unità.

Estate del 1089.
Come sospettato i Magiari puntavano su Costantinopoli che è stata messa sotto assedio, la nostra armata si è diretta sull'indifesa Sofia e la sta assediando.

Inverno del 1090.
Sofia è stata presa, l'armata magiara sta lasciando il territorio imperiale. Intanto è giunta notizia che il papa Gregorio ha indetto una crociata per riprendere Antiochia che è assediata dagli Egiziani.

Estate del 1092.
Una crociata veneziana di oltre 1100 uomini sta assediando Durazzo, le truppe di Teofane stanno diriggendosi verso la fortezza per aiutarla. Gli Egiziani hanno lasciato l'assedio di Antiochia, che ora è assediata dai Turchi.

-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
18/12/2006 21:09
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
L'assedio di Durazzo
Inverno del 1093.
Le truppe di Teofane sono giunte a Durazzo e attendono che il nemico assalti il castello. I Turchi hanno preso Antiochia, intanto una crociata milanese sta navigando verso Oriente.

Estate del 1094.
La crociata veneziana ha dato l'assalto all'improvviso, le nostre truppe sono sparse per tutto il castello e velocemente devono posizionarsi davanti alla porta nord. Mentre i nostri si posizionano sulle mura, gli arceri iniziano a tirare frecce incendiarie sulla torre d'assedio che si avvicina con delle scale. Intanto le truppe di Teofane (6 unità di Vardarioti) hanno affrontato i 150 rinforzi veneziani, li hanno sconfitti e, tramite la porta ovest, sono entrati nel castello riunendosi ai nostri uomini. L'attacco veneto è stato feroce, tramite le scale e le torri i soldati nemici sono saliti sulle mura, mentre i Vardarioti tirano frecce senza sosta. Dopo quasi 30 minuti, buona parte delle truppe nemiche è in fuga o morta, la torre d'assedio va in fiamme allora, mentre sembra che la battaglia sia vinta, accade una cosa incredibile, i fanti veneti, lasciate scale e torre si riversano verso la porta che si apre facendoli entrare, diero di loro arrivano anche i cavalieri nemici guidati dal loro generale, il doge in persona. I nostri uomini, scesi dalle mura fanno velocemente tappo davanti alla porta aiutati da tutti i cavalieri, lo scontro è furibondo, anche se breve, il doge è preso prigioniero, un suo familiare muore, l'armata nemica fugge, vittoria totale, di 1100 crociati ne scappano 64, dei 560 Bizantini muoiono solo in 190. Si inviano emissari per richiedere il riscatto dei 234 prigionieri, la presenza del doge tra essi fa salire il prezzo a 12.000 fiorini, il governo veneziano però rifiuta di pagare, i prigionieri sono passati per le armi. Intanto l'armata magiara sta assediando Sofia.

Inverno del 1096. Le truppe di Sofia sono uscite dalla fortezza e hanno eliminato tutta l'armata magiara, il re ungherese ha chiesto e ottenuto la tregua. I Milanesi sono sbarcati in Siria e hanno preso Antiochia ai Turchi, gli Egiziani hanno richiesto l'alleanza bizantina che è stata concessa dietro la cessione di Acri che ora fa parte dell'Impero. Pure i MIlanesi sono divenuti alleati di BIsanzio. Non si è mai smesso dalla battaglia di cercare di comprendere perché la porta di Durazzo si fosse aperta davanti al nemico, alla fine si decide di inviare una spia nel nostro castello e questa inizia a investigare con discrezione. I Siciliani ci hanno attaccato di nuovo assediando Durazzo, ma la guarnigione è uscita e ha affrontato e vinto il nemico.

Estate del 1097.
La nostra spia a Durazzo ha fatto un ottimo lavoro, si è scoperto che nel castello c'era una spia veneziana, lei aveva aperto la porta, la spia, scoperta, è riuscita a fuggire.
Delle truppe ribelli hanno messo sotto assedio il castello di Adana, difeso dal principe Giovanni.

Inverno del 1097.
Sono state inviate truppe ad Adana da Cipro, con queste il principe Giovanni ha affrontato i ribelli e li ha vinti. La distruzione della crociata veneta non ha fermato i nostri nemici, sbarchi si susseguono a Rodi da parte di Veneziani provenienti da Creta, ma Rodi resiste coraggiosamente e vince le sue battaglie. Intanto i Milanesi di Antiochia si sono ribellati al loro governo che ha perso il controllo della città, solo il governatore con 30 uomini è rimasto fedele e ora vaga per la Siria. I rapporti con il papa sono sempre più tesi, la distruzione della crociata lo ha indisposto. La principessa normanna Margherita è tornata con proposte di pace che sono state accolte, si spera che si comprenda che solo la pace è ciò che vuole l'Impero. In questi mesi si spegne sua maestà Alessio I Comneno dopo 17 anni di glorioso regno, il bilancio è, nel complesso, positivo; l'Impero ha guadagnato molte province e ora è più solido di 17 anni fa. Suo figlio Giovanni è riconosciuto imperatore dei Romei, ma, per ora, non può allontanarsi da Adana.

Estate del 1098.
I Veneziani sono di nuovo sbarcati a Rodi;l'imperatore ha deciso di finirla con Creta,un'armata, salpata da Smirne è sbarcata presso Iraklion e l'ha posta sotto assedio.

Inverno del 1098.
Rodi ha vinto la sua battaglia, nel frattempo Creta è tornata ai suoi leittimi padroni. Si spera di allonatanare il pericolo veneto dall'Oriente. Una grossa armata papale, di 1300 uomini, è sbarcata presso Durazzo, un'altra armata siciliana è sbarcata presso Corinto. L'Impero è in allarme.

Estate del 1099.
L'armata papale ha superato Durazzo e ora sta puntando verso Tessalonica, che si prepara a un eventuale attacco; ai nostri emissari si ripete che il papa vuole la pace, ma nessuno ci crede. I Siciliani stanno risalendo la Grecia verso l'interno dell'Impero. Un'armata milanese è sbarcata presso Durazzo, si sta pensando di potenziare la flotta per evitare questi sbarchi incontrollati.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
20/12/2006 13:05
Poesia di Natale.

L'inghilterra m'ha attaccato
Io l'esercito ho preparato

A centinaia arrivan arcieri
Ma io ho solo dei picchieri

Ora attacca la cavelleria
I miei soldati la spazzan via

Il combattimento si fa duro
Io mi ritiro dal primo muro

Il nemico avanza troppo
Io lo fermo con un blocco

Poi gli muore il generale
Rideremo al suo funerale

Il nemico ora scappa
Era proprio una schiappa

L'inghilterra è alla frutta
Con i superstiti l'ho distrutta

Il nemico è sottomesso
Ma io devo andare al cesso
[SM=x506642]
20/12/2006 13:10
OFFLINE
Post: 8.931
Registrato il: 27/04/2006
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Fabbro del forum
Re:

Scritto da: Eli-Wan-Kenoby 20/12/2006 13.05
Poesia di Natale.

L'inghilterra m'ha attaccato
Io l'esercito ho preparato

A centinaia arrivan arcieri
Ma io ho solo dei picchieri

Ora attacca la cavelleria
I miei soldati la spazzan via

Il combattimento si fa duro
Io mi ritiro dal primo muro

Il nemico avanza troppo
Io lo fermo con un blocco

Poi gli muore il generale
Rideremo al suo funerale

Il nemico ora scappa
Era proprio una schiappa

L'inghilterra è alla frutta
Con i superstiti l'ho distrutta

Il nemico è sottomesso
Ma io devo andare al cesso
[SM=x506642]


dante ti fa un pippone!!!! grandissimo! mi hai fatto morire!
----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio
21/12/2006 17:43
OFFLINE
Post: 160
Registrato il: 18/06/2006
Sesso: Maschile
Immunes
Finita campagna breve con i milanesi h/h
ciao a tutti... ecco finalmente ho finito la mia prima campagna h/h. avevo gia concluso campagne cn bisanzio, spagna e inghilterra ma a livello m/m per impratichirmi.

Cs ne penso? beh a livello h/h le battaglie nn sono tr diverse dal livello precedente e la strategia è piu o meno la stessa da parte d tutte le fazioni. confermo che il gioco è veramente bello per unita edifici e personaggi (sacerdoti, mercanti in primis)!! ma nn si puo scappare dall unica pecca di qst serie la diplomazia è assurda... nn ha alcun senso.. sul fronte orientale uno pensa ke qlcn tra bisanzio, ungheresi e polacchi possa allearsi a te... invece nada... neanke offrendo somme spaventose durante le trattative!! sigh... (ma d qst argomento postero qlcs altrove).

la mia campagna... i milanesi sono fighi!! occupate le isole (corsica e sardegna) il gioco si semplifica molto.. berna e il suo castello sono ottimi bersagli anke loro. cn qst base eliminare i siciliani è facile (posseggono solo 2 province). controllando l italia anke venezia in fretta si puo sconfiggere!! FONDAMENTALE: controllate le alpi cn castelli il piu fortificati possibile e sarete in una botte d ferro! in italia costruite solo città e l economia sara irresistibile. la penetrazione in germania per forza è piu lenta data la distanza dalla base.. e i tedeschi almeno un paio darmate complete le hanno di solito.. ma nn bastano a controllare tt le loro citta e aggirando gli eserciti si puo tranquillamente prendere una citta dietro l altra fino alla fine!! in tutto cio gli unici a infastidirmi erano i francesi a volte cercavano di conquistare milano... erano alleati ai tedeschi (loro si ke s alleano)!!

un altra cs d estrema importanza è controllare il papato: reclutate il maggior numero possibile d sacerdoti (io ho mantenuto almeno un papa su 2 di tt qlli ke sono comparsi), la terra santa e un altra meta ke aiuta: Acri e il suo castello v danno una base sicura... le crociate fanno il resto (le armate vanno portate via mare).
22/12/2006 16:14
OFFLINE
Post: 136
Registrato il: 02/11/2005
Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Maschile
Immunes
Nuova Campagna SRI
Con la patch ho deciso di cominciare una nuova campana con i tedeschi che mi intrigavano molto a livello Vh/Vh. Ecco i racconto:

1080

La crisi in cui versa da anno il SRI è nota a tutti i popoli limitrifi. La sacra persona dell'Eccellentissimo Imperatore Heinrich ha disposto bolle imperiali in tutte le città e castelli dell'ìimpero per avviare una grande opera di modernizzazione delle infrastrutture cosi da velocizzare i commerci e tornare a essere una potenza rispettata da tutti.
Nuove piccole coscrizioni sono state avviate in molte città imperiale in previsione di attachi. La strategia varata dal Principe per preservare i confini fino al potenziamento dell'economia, consiste nella conquista immediata da parte dell'armata del nord di tutte le piazzeforti e città ribelli presenti ai confini dei nostri domini.queste regioni fortemente difese andranno a fare da cuscinetto alle eventuali invasioni francesi e danesi.
Dopo l'approvazione L'Operazione Sonni Tranquilli (n.d.r. [SM=x506644] )entra in atto con l'approvazione del concilio dei nobili, riunitosi per l'occasione a Bologna insieme al nostro Imperatore. Un distaccamento corposo di truppe parte da Bologna comandato direttamente dall'Eccellentissimo e dopo aver offerto a Firenze la possibilità di arrendersi senza combattere (questi bifolchi hanno rifiutato convinti di potersi asserragliare e resistere)la città e stata messà sotto assedio. Le nostre spie ci informano che la gurnigione è formata soprattutto da miliziano volontari semnza esperienza.I reparti professionisti a disposizione dell'Imperatore sono infoltiti anche dall'arrivo di un distaccamento mercenario reclutato sul posto.
Cmq la fanteria imperiale non fatica troppo a sfondare le difese della città e si riversa nelle strade della storica città saccheggiandola scrupolosamente, mentre l'unica patetica resistenza è offerta da qualke centinaio di miliziani messi in fuga solo dalla accennata carica dell'Imperatore e dalla sua gurdia personale.
Firenze entra a far perte dell'Impero. Essa sarà il cardine delle future operazioni in Italia.
Nel frattempo l'Armata del nord si è accampata nei pressi di Praga pronta per l'assalto.

I palazzi sono invasi da emissari Milanesi, Veneziani e Pontifici che dopo varie trattative hanno accettato di allearsi col nostro glorioso impero. Essi daranno un grande contributo ai commerci e hanno accettato di donarci, come rassicurazione delle loro ottime intenzioni, 2000 fiorini a testa che sono andate a rimpinguare le casse imperiali.

L'Imperatore teme molto i francesi e ha mandato sua figlia, la Principessa a Parigi per contrarre matrimonio con l'erede così da creare una situazione di armonia almeno per i prossimi anni.

-----Stilicone Ezio Ricimero gli ultimi invincibili!!!-----

Preferisco regnare all'Inferno che servire in Cielo.

Se la bibbia prova l'esistenza di dio, allora i fumetti provano l'esistenza di Nenbokid.

Il clero sà che io sò, che loro sanno di non sapere.

La paura crea dio.

Membro UUAR

Natzinger: l'unico Papa delle SS!

Nel 1945 Il Vaticano con l'operazione chiamata in codice Ratline fece fuggire grazie a documenti falsi i piu importanti Gerarchi Nazisti...Vergogna!

La Chiesa ha mandato alrogo più di 300000 donne per "stregoneria" Vergogna!

"Galileo aveva ragione.Le sue teoria erano esatte" Il Vaticano nel 1994. Dopo 400 anni. Vergona!
24/12/2006 13:31
OFFLINE
Post: 9
Registrato il: 29/11/2006
Sesso: Maschile
Miles
Sto giocando una campagna con i Turchi e devo dire che sono davvero molto forti; con la difficoltà vh/h i Bizantini mi hanno tradito rompendo l'alleanza dopo appena 5 turni. Con le mie spie mi accorgo che stanno formando un grande esercito, il quale è subito pronto ad invadere l'anatolia e i miei territori. Cerco di reclutare più gente possibile nelle schiere del mio troppo esiguo esercito cercando però di non andare in negativo per quanto riguarda i fiorini (che all'inizio sono davvero pochi!!)
Invio la maggior parte delle mie truppe lungo il confine, e intanto l'Impero bizantino fa la stessa cosa. Risultato: battaglia epica svoltasi nella Penisola Anatolica, nella parte più occidentale, non molto distante dalla costa. In quel punto ci siamo scontrati a più riprese e per più turni e io sembravo il più avvantaggiato poichè potevo inviare dei rinforzi dalla città vicina. Troppo fisso su quei scontri, non mi accorgo che una flotta bizantina ha sbarcato una grande esercito vicino alla città che mi forniva i rinforzi e, purtroppo l'ho persa [SM=x506643]

Ormai disperato cerco di raggruppare tutti i soldati non impegnati al confine, prendo i due generali più forti e metto insieme un bell'esercito pronto a riprendere la città perduta; riesco nel mio intento, ma ,non essendo arrivati rinforzi sul fronte nemico, il mio esercito è costretto a ritirarsi all'interno. I bizantini mi inseguono e attacano una mia città; dopo una dura battaglia sono riuscito a cacciarli ed è toccato a me il momento di attaccare. Dopo una vittoria lampante ho strappato loro Costantinopoli e i Veneziani miei alleati hanno preso Corinto; anche i Magiari hanno dichiarato guerra ai Bizantini e ora essi sono sull'orlo della sconfitta!!! [SM=x506718]

Ps= se qualcuno può dirmi come allegare le immagini vi farò vedere una mia battaglia (Turchi vs Bizantini) [SM=g27828] [SM=g27828]
24/12/2006 15:36
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
La battaglia di Tessalonica
Estate del 1100.
Un emissario egiziano è giunto ad Adana e ha proposto l'alleanza al nosto imperatore. Sua maestà ha richieto la cessione del castello di Acri. La proposta è stata accettata, l'Egitto ha ceduto Acri ed è nostro alleato. L'Impero però non ha potuto festeggiare, come si temeva l'armata papale ha messo sotto assedio Tessalonica, fortunatamente stanno arrivando i rinforzi, le truppe siciliane, risalita la Grecia, si sono poste anche loro presso Tessalonica.

Estate del 1101.
Si è svolta una grande battaglia presso Tessalonica. I 1100 papisti hanno affrontato 560 Bizantini, guidati da Teodosio, e le truppe di Tessalonica, 480 uomini, guidati dal governatore Michele. Lo scontro è avvenuto in un bosco presso la città, le truppe di Teodosio si sono schierate al riparo dei boschi per attutire i colpi dei balestrieri nemici molto numerosi e precisi. Intanto si aspettano i rinforzi. Nonostante gli alberi i balestrieri hanno falcidiato gli arceri a cavallo (di una unità sono rimasti 8 uomini su 45). Le truppe di Michele, si sono schierate tra gli alberi sul fianco destro del nemico, purtroppo, tranne pochi arceri mercenari, sono tutte milizie cittadine. Scatta l'attacco congiunto, le truppe di Michele attaccano il fianco, quelle di Teodosio di fronte, come temuto le milizie cittadine non sono all'altezza, la cavalleria pesante papale le travolge velocemente, mentre la fanteria si oppone alla fanteria bizantina, Michele è ucciso, la milizia fugge. I papisti si volgono contro il resto delle truppe e lo circondano, i Bizantini sono travolti, Teodosio, circondato dal nemico, è ucciso. L'armata è in rotta. Dei 1040 Bizantini schierati se ne sono salvati solo 340, i papisti hanno perso solo 430 uomini. Inoltre Tessalonica è rimasta indifesa ed è occupata dal nemico che stermina la popolazione.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
24/12/2006 19:08
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Disastro a Tessalonica
Estate del 1102.
Finalmente sono state preparate due armate che ora si diriggeranno verso Tessalonica. La prima, con il generale Vasilios e 560 uomini, viene da Costantinopoli dopo aver preso truppe a Sofia, la seconda è quella che ha preso Iraklion e che è stata sbarcata a Corinto, è guidata dal generale Teodoro e ha 480 uomini. Una flotta milanese ha messo sotto blocco il porto di Durazzo, l'alleanza è stata infranta. La principessa Teofano, da Adana, è stata inviata per sedurre il generale milanese Enrico che vaga per la Siria dalla perdita di Antiochia.

Estate del 1103.
Incredibilmente la principessa Teofano, invece di sedurre il generale Enrico, è stata sedotta ed è fuggita con lui, lasciando il nostro popolo. Un'armata milanese ha messo sotto assedio Durazzo; una seconda armata siciliana è sbarcata in Epiro.

Inverno del 1103.
Per rappresaglia il basileus Giovanni è uscito con tutta la cavalleria da Adana e ha ucciso in battaglia il generale milanese Enrico che paga le colpe del suo popolo e l'affronto recato all'Impero dal suo comportamento.
Alle Termopili il generale Teodoro ha vinto una piccola armata papale e punta sempre verso Tessalonica.

Estate del 1104.
Le nostre due armate si avvicinano alla città occupata, il prossimo inverno l'assedieranno su due lati, la città cadrà velocemente.

Inverno del 1105.
Disastro!! Un violento terremoto ha colpito la Macedonia, attorno a Tessalonica, non conosciamo i danni in città, ma le nostre 2 armate sono state decimate,i due generali sono morti. Che Iddio ci stia punendo?

Estate del 1106.
Un'armata papale ha attaccato le truppe del capitano Isacco che ha stravinto, per questo è stato adottato nella famiglia imperiale ed è divenuto generale. L'imperatore gli ha affidato le operazioni contro Tessalonica. Gli infami Egiziani hanno rotto l'alleanza e sanno assediando Acri.

Inverno del 1106.
Il generale Isacco ha riunito tutti i superstiti del terremoto e finalmente ha posto sotto assedio Tessalonica. Gli Egiziani hanno sferrato un violento assalto contro Acri, ma sono stati respinti con gravi perdite. Il Consilio dei nobili ha proposto di occupare Antiochia ma per ora l'Impero non ha truppe da inviare. Intanto un'armata mora è sbarcata in Epiro, dicono di essere venuti in pace, ma nessuno ci crede. In questo momento ci sono due armate siciliane (una in Epiro e l'altra presso Tessalonica), i Milanesi che assediano Durazzo, i Papali che occupano Tessalonica, i Mori che sono sbarcati in Epiro e gli Egiziani che si stanno avvicinando di nuovo ad Acri. Forse l'Impero non reggerà a tutti questi invasori, che la Vergine ci assista.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
28/02/2007 16:07
OFFLINE
Post: 3.773
Registrato il: 02/11/2005
Città: GENOVA
Età: 31
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Servo del Lato oscuro
Si potrebbe rimettere questo topic in evidenza?


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



01/03/2007 17:11
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
Anno 2030: dopo una Guerra durata almeno 400 anni, finalmente l'ultimo re Tartaro è morto....qui di seguito racconterò le mie memorie, memorie di una guerra durata assai, in cui
troppi ne morirono e le cui lacrime non saranno mai abbastanza nel ricordarla.
La storia è raccontata in prima persona....ed è molto generalizzata. Nel dettaglio non la ricordo molto bene, ma il mio scopo ora è narrarla unicamente in modo molto generico, e come già detto, in prima persona...senza nulla di inventato. Penso ci saranno molti errori si sintassi...ma spero che sarà scritta abbastanza bene per essere letta Dopo la storia racconterò brevemente anche le tattiche da me usate per ottenere la vittoria sul campo...che potrebbero servire a chi si dovesse trovare faccia a faccia con gli stessi invasori.
Beh, ripeto che ho fatto moltissimi errori, riguardo alla sintassi e ai tempi verbali...ma spero comuque che un pò di succo la storia l'abbia comunque.
A voi....

La Spagna si estendeva per mezza Francia, prendeva tutta la Spagna e tutta l'Africa fino a Tripoli, olte che a tutte le Americhe. Quando arrivarono i Mongoli, turni dopo i Russi vennero annientati, ma mi preoccupai poco. Stessa cosa quando arrivarono i Tartari. Passarono decine e decine di turni, finchè il messaggio "I Turchi sono stati annientati" non mi apparve sul monitor.
Mi preoccuapi così di vedere le stat dei Tartari,...e notai che erano abbastanza forti, soprattutto militarmente. Ma rimasi comunque indifferente alla questione e continuai a preoccuparmi delle mie campagne in Francia e America.
Poi un secondo messaggio arrivò "Gli Egiziani sono stati annientati"...a quel punto ho iniziato a preoccuparmi molto...e mandai un mio emissario a capire che territorio avessero i Tartari.
E poi...quando ancora il mio emissario doveva arrivare, ecco che un'armata Tartara si avvicina a Tripoli. Avevo ben capito che le sue intenzioni erano ostili, ma non sapevo che quell'armata avrebbe dato inizio ad una guerra abbastanza sfiancante, che sarebbe durata mezzo millennio!
Il turno dopo, come previsto, mi dichiara guerra e mi mette sottoassedio tripoli. Riesco a sventare l'attacco e gli distruggo l'armata, formata da qualche elefante. Quella battaglia mi ha lasciato abbastanza messo male, ma continuavo a non preoccuparmi. Turni dopo non vedo più alcuna armata tartara accanto a tripoli. Mando quindi una spia verso l'egitto e nello stesso tempo chiedo ai tartari le informazioni geografiche (intanto il mio diplomatico era arrivato a destinazione)...sorpresa! Occupavano Turchia, Grecia, Illirya, Egitto e si stavano lentamente estendendo verso la Russia, occupata dai Mongoli.
Turno dopo vedo una seconda armata avvicinarsi a Tripoli...che immediatamente me la conquista (la città era sguarnita, le forze erano salite a Tunisi per il riaddestramento).
Qualche pensiero oscuro e preoccupante inizia quindi ad infondermi paura...preoccupazione...avevo il presentimento che qualcosa non andava in quei Tartari.
1-2 turni dopo riesco a riprendere Tripoli, dopo una battaglia per niente facile. Nello stesso tempo la mia spia individua almeno 3 armate Tartare in viaggio verso Tripoli....osservo una delle armate, e vedo 6-7 elefanti, di cui alcuni esperienza argento. Tutti gli altri erano arceri, pistolieri e qualche cavaliere. Allora inizio veramente a preoccuparmi...
Prendo la pià saggia decisione possibile: rado al suolo Tripoli e parto verso Tunisi, per riaddestrare l'armata. Ma ad una scelta così saggia, commetto un'errore altrettanto costoso. Non mi rendo conto dell'importanza di Tunisi.
Infatti, turni dopo, i Tartari conquistano Tripoli e si fanno vedere vicino Tunisi. Anniento una delle loro armate con l'armata che avevo nella fortezza...li anniento a pochi passi dalla riva del fiume a sud della fortezza di Tunisi. Una vittoria importantissima! Il turno dopo un'altra armata ancora si avvicina...stavolta la battaglia la perdo...ma riesco comunque ad annientargli l'armata durante l'assedio di Tunisi.
E questo era solo un'assaggio della potenza dei Tartari... Per compensare le perdite faccio arrivare un'armata dal sud della Francia, la "Francia Spagnola"...il sud era in mano mio, il nord ancora in mano dei Francesi.
Qust'armata era composta da Moschettieri, picchieri del Tercio, gendarmi e basilischi. Una delle mie armate d'elite per quanto riguarda il tiro! Avevo visto la potenza di tiro dei Tartari, e pensavo quindi di mettergli contro la stessa arma...molto più potente a mio avviso.
Quando l'armata arriva la posiziono sul fiume, in attesa di un'altra armata ancora....che non tarderà a farsi vedere. E infatti eccola! Turni dopo ancora (scusate se non tengo il conto degli anni, ma era impossibile starvi appresso con preoccupazioni maggiori) arriva, e ci scontriamo sul fiume a sud di Tunisi....sconfitta schiacciante per le mie armate!
Avevo attaccato io i Tartari, non loro a me. Li avevo attaccati io mentre loro erano sul fiume, intento a prenderli a cannonate dall'altra sponda...ma mi hanno lasciato decisamente esterrefatto. I basilischi li avevo posizionati sulla sponda del fiume, i moschettieri e i picchieri un pò più indietro...ma a nulla era valsa. Iniziata la battaglia i loro cannoni su elefante hanno iniziato a bombardarmi i basilichi, distruggendomeli in breve tempo (avevo 3 unità di basilischi). Come se non bastasse i 10 elefanti che formavano quell'ennesima armata Tartara attraversano il ponte (e fortuna che ero io in attacco....) e mi mandano completamente in rotta l'armata...anzi, devo dire che sono stato io a dargli la ritirata, dopo che avevo visto come quei cavalieri e quei moschettieri mandati in difesa del ponte erano caduti come formiche d'innanzi ai Tartari.
Il turno dopo mi conquistano Tunisi...e questo fu un errore grossolano, sopratutto non insistere a riprenderla. Tunisi si trovava tra 2 fiumi ed era il punto di passaggio, l'unico punto di passaggio per le mie provincie in Africa.....la cui estenuante resistenza, durata poco più di 10 turni, non è servita a nulla. A questo punto ho dovuto prendere la mia potente flotta (formata da Gran carrack) e bloccare lo stretto di Gibilterra...giusto in tempo, dato che il turno dopo le armate Tartare iniziavano ad affollarsi presso lo stretto.
A questo punto mi ritrovavo solo con la Spagna, parte della Francia e le colonie in America.
Riunitomi in consiglio, e fatta una stima approssimata delle forze Tartare, decido che sia rimasta una sola cosa da fare: estendere l'impero fino alla Russia, conquistare la Grecia e bloccare i 2 passaggi di Bisanzio con le navi e bloccare il passaggio dei Tartari proprio a Nord, in Russia.
A questo punto avrei attaccato da Africa, Grecia e Russia, tentando di usare una tattica simile a quella usata contro i Macedoni in RT-Realism, in cui attaccai le sguarnite e ricche provincie macedoni in Grecia. In questo modo avevo provocato un impoverimento dei macedoni, che non potendosi più permettere armate, erano costretti a lottare con quelle rimaste (veramente troppe e troppo forti perchè con esperienza quasi al massimo)...che presto si esaurirono (grazie soprattutto a vittorie cruciali fatte attraverso tattiche tanto pazze quanto efficaci).
Insomma il mio piano era attaccare da più fronti e prendere provocare un impoverimento dei Tartari...ma la cosa non era per niente facile.
Iniziai quindi una velocissima campagna verso Nord. Le fazioni dell'IA non avrebbero mai potuto resistere contro i Tartari, ed io ero l'unico a poter sventare la minaccia....assolutamente non volevo rassegnarmi a vedere l'IA dominare al posto mio!
In brevissimo tempo occupai la Francia e la Germania, estendendomi verso l'Illirya e iniziando a combattere contro i Tartari in grecia. Dopo qualche altra decina di turni, presi a gran difficoltà la Russia (in particolare perchè i Danesi, che occupavano tutta la Germania e parte della Russia, avevamo molte armate e di ottima qualità), ottenendo grandi vittorie contro chiunque avessi d'avanti. In una cinquantina di turni avevo in mano tutta l'Europa. L'impero spagnolo si estendeva dalle Americhe alla Penisola iberica, per andare poi dalla Francia alla Germania fino alla Russia.
Solo allora iniziai a mettere in atto i piani...i veri piani. La grecia era ancora in mano ai Tartari. Quindi, per evitare che arrivassero i Rinforzi dalla Turchia, mandai la mia flotta ad occupare gli stretti di Bisanzio. Ciò mi garantii una facile conquista di tutta la Grecia e di tutta l'Illirya.
Ora era rimasto suolo un confine aperto, quello Russo.
Subii sconfitte su sconfitte, ma riuscivo a resistere, e per quante volte mi penetrassero arrivando fino in Dacia, riuscivo sempre a riprendermi e riposizionare i confini da Mosca a Kiev.
Per decine di turni la situazione rimase questa...confini fermi .... estenuanti guerre di frontiera...nel quale ebbi tempo per trovare buone tattiche contro gli elefanti tartari in particolare, ma di queste tattiche ne parleremo alla fine, più avanti. Sta di fatto che, grazie ad importanti tattiche specifiche contro le armate Tartare, formate da almeno 6 elefanti (se non 10-12) e molte armi da tiro, riuscii finalmente ad invertire le sorti. Proprio quando stavo per mollare il confine Russo, finalmente le mie armate iniziano la loro avanzata.
A sud conquisto Tunisi, e da qui riprendo tutta l'africa e inizio l'avanzata verso l'Egitto. Contemporantemanete dalla Grecia attacco la Turchia, e inizio una lenta conquista....dalla Russia la situazione rimane ancora in stallo, anzi a volte il fronte sembra voler cedere, ma è solo grazie ai gloriosi Gendarmi che il fronte riuscirà a resistere ancora a lungo, anzi, turni dopo riuscii anche ad avanzare.
Dall'africa, gli eserciti che avevano iniziato l'avanzata dalla Spagna, arrivarono a Gerusalemme, imbarcatisi a Tunisi. Dalla Grecia le armate impegnate in Turchia ebbero la meglio e arrivarono fino ad Adana, mentre dalla Russia la gloriosa cavalleria iniziò la sua lenta avanzata fino ad arrivare alle alte montagne Armene.
E qui, finalmente, dagli alti monti che sovrastavano la leggendaria terra dei cavalli, vidi per la prima volta, dopo tanto tempo, la fine della guerra...
Presto le armate chiusero in una morsa di ferro il Nemico Tartaro e, con un'ultima Crociata diretta a Gaza, l'ultima roccaforte Tartara venne conquistata, e quel dannato popolo sconfitto.
L'orda che formò venne battuta in mezzo al deserto, ad est da Gaza, e l'ultimo Re Tartaro, sfuggito dall'ultima battaglia, ebbe la sfortuna di incappare nelle Armate di Bisanzio che risiedevano ad Acri...e finalmente, anche l'ultimo Re dei Tartari cadde a terra morto, mettendo fine al buio più buio che l'Europa abbia mai visto, e che io stesso, in tutte le campagne che ho giocato fin da Medieval I, abbia mai vissuto.

"Dopo secoli di guerre, finalmente, l'oscuro signore dei popoli liberi delle terre d'Europa venne sconfitto, e la pace riportata in una terra che resterà per sempre segnata da questa lunga vicenda."



E' stata una delle campagne più difficili che abbia mai fatto, questo ve lo posso assicurare. Per la prima volta sono arrivato molto vicino alla sconfitta, cosa che mai mi era capitata prima d'ora....forse una volta con Rome Total Realism...ma nulla era in confronto a questa campagna. Sento infatti doveroso avvisare i giocatori che i Tartari sono tutto tranne deboli...in particolare per molti squilibri che hanno fin dalla versione liscia.

Innanzitutto hanno gli elefanti con costo di riaddestramento pari a 0, anche dopo che l'orda viene dispersa (e che conquistano qualche insediamento)...ciò vuol dire appunto che le armate saranno costituite prevalentemente da elefanti che non costeranno nulla ai Tartari...elefanti d'altronde sproporzionati, a partire da quelli col cannone "in groppa"...che è veramente antistorico (secondo me almeno) e sproporzinatamente forte per elefanti già esagerati per conto loro...Ora, se permettete, vorrei dare qualche consiglio ai giocatori che ne necessitano...qualche consiglio su come battere i Tartari o meglio: i loro elefanti.
Sulla mappa strategica cercate innanzitutto di combattere su in montagna, stando sempre in difesa e sul punto più alto. Ciò vi da molte chance di farcela. (Dovestre trovarvi in una situazione simile alla mia magari bloccate e tenete sicuri punti strategici come ho fatto io).
Non usate fanterie di alcun genere...prendete solo schermagliatori (che fanno anche da fanteria leggera) e cavalleria, molta cavalleria pesante. No, non sono pazzo...cariche frontali di 20 unità di cavalleria contro un'armata Tartarta formata da un 10 elefanti e molti arceri, pistolieri o altra cavalleria si è rivelata molto effiace...al contrario di quello che pensavo io (ero convinto in un suicidio fino a prova contraria).
Mentre gli schermagliatori sono ottimi per spaventare gli elefanti (come gli arceri) oppure per ucciderli (come i giavellottisti), la cavalleria ha un impatto di carica stupefacente che, anche se non uccide al primo colpo gli elefanti, gli crea molti malus di morale, a partire dal fatto che gli elefanti si troveranno circondati. Inoltre la fanteria appiedata nemica (casomai dovesse essercene) fuggirà all'impatto con la cavalleria, e ciò apportarà altri malus ancora agli elefanti.
Oltre a schermagliatori appiedati e cavalleria pesante (da usare compatta, naturalmente), potreste provare a usare schermagliatori a cavallo come i Jinete....efficacissimi verso gli elefanti e meno "suicidi" come la carica frontale di cavalleria (Che si dimostra comunque efficace, anche se abbastanza dispendiosa per quanto riguarda le perdite). I Jinete, infatti, con i loro giavellotti sono in grado di annientare intere unità di elefanti, avvantaggiati dal fatto che possono facilmente aggirarli prendendoli da dietro. Le molte vittime causate dai Jinete, inoltre, spesso fanno imperversare gli elefanti stessi...creando scompiglio nelle file nemiche e nelle altre unità di elefanti.
Infine, l'artiglieria più efficace non è affatto il cannone, il basilisco, la columbrina o la serpentina....nulla di tutto ciò. Non è nemmeno la bombarda o gran bombarda (& affiliati)...e neanche il mortaio.

L'artiglieria più efficace contro gli elefanti, e nello stesso tempo contro la fanteria, non è niente di meno che il cannone a organo...meglio ancora il cannone a organo gigante (che mi pare abbiano solo i Veneziani) oppure il lanciarazzi (che si può trovare mercenario in Russia).
Questa Artiglieria, benchè dotata di una portata limitata (non nel caso del lancia razzi), è dotata di un fuoco a ripetizione che evita quel lento caricamento ad ogni bordata nel caso dei cannoni...ed inoltre ha un raggio di azione molto esteso, che aumenta in modo incredibilmente alto le possibilità di centrare gli elefanti. Quindi, sapendo che un singolo colpo del cannone a organo mandato a segno è in grado di uccidere un elefante, qualunque esperienza esso abbia, un fuoco a mitraglia combinato ad un raggio di azione enorme è in grado di schiacciare anche intere armate di elefanti...anzi, più sono e meglio è...dato che le possibilità di beccare un elefante aumentano ancora di più.
L'unico svantaggio è che hanno corta gittata, quindi bisogna prendere buone precauzioni per far si che i genieri rimangano al loro posto mentre gli elefanti si avvicinano...del tipo tenere l'armata subito dietro all'artiglieria, evitando quindi di lasciarla troppo isolata.

Queste sono le tattiche che ho usato per vincere la campagna, permettendomi quindi di ribaltare la mia situazione e di iniziare una rapida e sognata avanzata verso il cuore del terrotorio Tartaro, diventando quindi da Invaso a Invasore.


Una delle ultime gloriose cariche di cavalleria.


Ecco i catastrofici effetti dei cannoni a Organo...ed è solo la prima bordata!



I cannoni a organo più alcuni lanciarazzi mercenari mentre svolgono il loro compito. Qui siamo in Russia, in una delle tante estenuanti guerre per mantenere il confine russo contro i pericolosi Tartari


Ora mentre guardo queste 3 scene mi immagino i soldati battagliare con una canzone tipo quelle di LOTR come sottofondo... [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Una campagna che scorderò molto difficilmante....quando ho letto il messaggio "tartari annientati" mi sono improvvisamente sentito molto più leggero...come se mi avessero levato da dosso tonnellate di carico [SM=g27828]

Beh, spero che vi sia piaciuta...

[Modificato da Celioth 01/03/2007 17.14]







L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

04/03/2007 18:54
OFFLINE
Post: 872
Registrato il: 26/02/2007
Città: ANCONA
Età: 45
Sesso: Maschile
Centurio
Antioco può informarci se il suo impero bizantino è poi sopravvissuto e come si sono svolti i fatti?

--------------------------------
La speranza oltre la speranza...
06/03/2007 20:48
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Devo ammettere che ho interrotto quella campagna, infatti ho avuto molto da fare e non ho potuto molto giocare, poi è uscito il mod Bellum Crucis e l'Impero è risorto lì, se volete vi posso narrare questa nuova campagna.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
07/03/2007 16:34
OFFLINE
Post: 136
Registrato il: 02/11/2005
Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Maschile
Immunes
Antioco io e te restituiremo ai romani l'antico splendore!!! Vogliamo la tua storia...
-----Stilicone Ezio Ricimero gli ultimi invincibili!!!-----

Preferisco regnare all'Inferno che servire in Cielo.

Se la bibbia prova l'esistenza di dio, allora i fumetti provano l'esistenza di Nenbokid.

Il clero sà che io sò, che loro sanno di non sapere.

La paura crea dio.

Membro UUAR

Natzinger: l'unico Papa delle SS!

Nel 1945 Il Vaticano con l'operazione chiamata in codice Ratline fece fuggire grazie a documenti falsi i piu importanti Gerarchi Nazisti...Vergogna!

La Chiesa ha mandato alrogo più di 300000 donne per "stregoneria" Vergogna!

"Galileo aveva ragione.Le sue teoria erano esatte" Il Vaticano nel 1994. Dopo 400 anni. Vergona!
07/03/2007 17:43
OFFLINE
Post: 872
Registrato il: 26/02/2007
Città: ANCONA
Età: 45
Sesso: Maschile
Centurio
Sì, però non rubate il titolo di legittimo erede di Roma all'Italia!!

P.S.
che mod è bellum crucis?

--------------------------------
La speranza oltre la speranza...
07/03/2007 21:19
OFFLINE
Post: 2.907
Registrato il: 20/01/2006
Città: ROMA
Età: 35
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re di bastoni
Amministratore reduce
Re:

Scritto da: Christof Romuald 07/03/2007 17.43
Sì, però non rubate il titolo di legittimo erede di Roma all'Italia!!

P.S.
che mod è bellum crucis?



L'Italia...si è vero. Sarà dua contendersi la penisola e l'eredità tra Siciliani, Milanesi, Veneziani e quei dannati papisti che non ti cedono Roma manco per tutto l'ordo del mondo...dopotutto si sa: "E' più facile prendere le cose alla gente quando è morta"...come al suo tempo disse Barbossa [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

[Modificato da Celioth 07/03/2007 21.19]







L'avidità è fonte dei peggiori guai dell'uomo.
_______________________________

Le bellezze della vita sono le difficoltà, sono esse che ti insegnano a vivere. Non piangervi sopra ma superale e impara da esse.
_______________________________

Non pensare o sperare negli errori del nemico. Per vincere costringilo a fare le tue mosse.

_______________________________

E non piangere perchè una bella cosa è finita, anzi sorridi e siine felice, poichè essa ci è stata.

07/03/2007 21:50
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Storia Romana
A grande richiesta inizio a postare la mia nuova campagna con Bisanzio, il livello di difficoltà è VH/VH, il gioco si svolge sul mod Bellum Crucis, buona lettura.

LIBRO I

Il governo di Alessio I Comneno (1081 - 1112)

Inizia l'esposizione della Storia Romana di Niceforo Callisto di Antiochia, Mega Duca della flotta imperiale dei Caraibi, dal decimo anno di impero di Alessio I Comneno fino a dove la volontà di Dio mi permetterà di arrivare.

Dopo che l'Impero fu umiliato a Manzikert nel 1071, la situazione andò peggiorando sempre più negli anni seguenti: sotto imperatori inetti le ricche province dell'Anatolia furono perdute per mano dei Selgiuchidi, un feroce popolo, che riuscirono a porre la loro capitale a Iconio e a creare da lì il Sultanato di Ar-Rum che in poco tempo si estese fino a conquistare anche la bella Nicea portando il confine turco alla periferia della nostra santa Capitale.

Tutta l'Anatolia fu perduta, compresa la ricca isola di Rodi, in Europa il thema d'Epiro si proclamò indipendente come la Serbia e la Croazia, mentre la costa fu occupata dai Veneziani che presero Zara e Ragusa; il territorio imperiale si ridusse alla sola Europa, più Creta e Cipro, isolato avamposto in Asia. Nell'Aprile del 1081 il generale Alessio Comneno, dopo un colpo di stato, fu incoronato basileus dei Romei in S. Sofia dal Patriarca di Costantinopoli; il compito che attendeva il nuovo sovrano era immenso, ridare potenza e gloria a un Impero da troppo umiliato. I primi dieci anni furono impiegati per risanare le forze morali e materiali del paese, la corruzione fu combattuta su tutti i fronti, nell'ambito civile come in quello militare, si decise di arruolare delle milizie per presidiare le città, mentre i presidi precedenti sarebbero stati impiegati sul campo per conseguire le prime vittorie.

L'Aprile del 1091 vide il decimo anniversario della presa del potere da parte di Alessio e l'inizio della riscossa. Per prima cosa furono aperte relazioni diplomatiche con Venezia, che controllava Ragusa e minacciava la costa occidentale, poi furono spediti emissari agli Ungheresi (che divennero alleati dell'Impero) e ai maledetti Turchi, con loro l'alleanza fu impossibile ma furono aperte relazioni commerciali. Quindi il Concistoro si riunì nel Gran Palazzo, si doveva scegliere quale sarebbe stato il primo bersaglio delle nostre truppe. La discussione fu lunga e laboriosa, alla fine i nobili proposero di assalire Durazzo, mentre il principe Giovanni avrebbe preferito Smirne per avere una prima testa di ponte in Asia (la città era ormai ribelle da molti, troppi, anni). Il basileus prese la parola e disse "entrambe le proposte sono valide, entrambe le città sono utili al nostro Impero, gli emissari mi avvisano che Venezia si appresta a occupare Durazzo, cosa intollerabile (da lì infatti, tramite la via Egnazia, un esercito invasore può raggiungere Tessalonica prima, e poi la nostra Capitale), ma anche i Turchi, prima o poi cercheranno di prendere Smirne, entrambe le città sono poco difese, Durazzo non ha nemmeno mura, pertanto decido che due armate partano contemporaneamente e riportino queste due traditrici in seno all'Impero". La proposta fu, con qualche mormorio, accettata. Ai primi di Maggio due armate, piccole ma decise, partirono per le loro destinazioni. Come il basilues aveva previsto gli attacchi a sorpresa travolsero i ribelli, Durazzo e Smirne furono riconsegnate al popolo romano. Il generale Eustazio (vincitore di Durazzo) ebbe l'incarico di amministrare l'Epiro e tramutare il villaggio di Durazzo in una fortezza inespugnabile, lo stesso avvenne a Smirne, Serdica e Tarnovo, una cintura di castelli avrebbe dovuto proteggere il cuore dell'Impero e la sua Capitale.

Eustazio ebbe appena il tempo di eriggere una palizzata attorno a Durazzo che si vide arrivare un'armata veneziana che senza alcuna offesa da parte imperiale mise sotto assedio la città da poco riconquistata; l'Impero avrebbe dovuto affrontare il suo primo, vero nemico dopo molti anni.
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
08/03/2007 19:35
OFFLINE
Post: 872
Registrato il: 26/02/2007
Città: ANCONA
Età: 45
Sesso: Maschile
Centurio
Mi affascina questo timbro storico, devo ammettere che vorrei giocarci anch'io, ma purtroppo non ho ancora M2TW. Che ne pensate di Europa Universalis 3? Ce l'ho da poco ma mi sembra piuttosto difficile impostare tutte le variabili, molto più che in EU2.

--------------------------------
La speranza oltre la speranza...
08/03/2007 21:25
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Durazzo e Creta
La notizia dell'assedio di Durazzo giunse a Palazzo come un fulmine a ciel sereno, il basileus fu colto da un'ira furiosa e impotente, le spese che l'Impero già sosteneva impedivano di arruolare un esercito di soccorso e comunque la via Egnazia era tanto danneggiata (in alcuni tratti era ormai scomparsa) che un esercito che fosse partito dalla Capitale non sarebbe mai arrivato in tempo a Durazzo. Non restava che sperare che il doux Eustazio trovasse una soluzione "creativa" per salvarsi da solo. Quando gli era stato affidato l'incarico, il basileus aveva avvertito Eustazio che l'Impero non avrebbe potuto mandargli alcun aiuto in caso di necessità e che egli avrebbe dovuto cavarsela da solo, nonostante ciò Eustazio accettò la nomina e partì.

L'assedio ormai durava da un anno ed Eustazio scrutava dalle mura il campo nemico in attesa di una qualche mossa che ponesse fine allo stillicidio dei suoi uomini che iniziavano a morire per la mancanza di cibo; i Veneziani, dal canto loro, sapevano benissimo che l'Impero non sarebbe intervenuto (le spie li informavano di ogni cosa), e aspettavano, vili come sono, che la fame lavorasse per loro.

In quelli stessi giorni, per distrarre la plebe dalle notizie che giungevano inquetanti dall'Epiro, il basileus diede il permesso al generale Maurizio, a Smirne, di assalire la indifesa Rodi. Il generale arruolò alcuni mercenari e sbarcò a Rodi che rapidamente fu travolta, l'isola delle rose ritornò così in seno all'Impero.

Un anno e mezzo era trascorso dall'inizio dell'assedio di Durazzo, Eustazio decise che era il momento di agire e ordinò alle truppe di uscire dalle mura: la fanteria fu schierata in prima linea mentre gli arcieri si posero in seconda, fortunatamente i Veneziani avevano pochi fanti ma molti balestrieri, Eustazio ordinò agli arcieri di iniziare a tirare sul generale nemico, mentre i fanti si gettarono sui balestrieri veneti. La lotta fu comunque accanita, alla fine Eustazio caricò i balestrieri veneti alle spalle mentre una freccia colpì il generale veneziano uccidendolo, le sue truppe si sbandarono e fuggirono, Eustazio si gettò all'inseguimento facendo strage e prigionieri, Durazzo era salva.

Degli 830 Veneziani si salvarono solo 36 uomini, 328 furono catturati e, dopo che il doge ebbe rifiutato di riscattarli, furono tutti uccisi. La notizia giunse subito a Palazzo dove, si dice, il basileus pianse per la gioia.

Il 1095 vide due fatti incredibili, una flotta siciliana sbarcò centinaia di uomini sulle spiagge di Creta, mentre un'immensa armata papale mettava piedi presso Durazzo. Queste notizie sconvolsero la Capitale, si iniziò a discutere della situazione e si pensava già di inviare un emissario a protestare con il Papa quando giunse notizia he una seconda armata pontificia era sbarcata in Epiro, Durazzo sarebbe caduta sicuramente. Il sovrano decise di intervenire, un emissario fu spedito da Eustazio con del denaro preso dal patrimonio imperiale e con un messaggio, il basileus autorizzava l'arruolamento di mercenari e il rafforzamento delle mura. Eustazio non perse tempo, mentre i Pontifici restavano nelle campagne presso il castello, una più potente cinta fu eretta velocemente mentre il doux arruolava tutti i mercenari possibili. Quando queste due azioni furono concluse si vide, con gioia e con stupore, che le due armate papali si imbarcavano di nuovo per tornare a casa, la guerra era stata evitata. Per timore di nuovi sbarchi si decise di armare una flotta a Corinto (che da fortezza era stata tramutata in centro commerciale); da anni infatti la marina imperiale era allo sbando e la cosa non era più tollerabile, si decise di costruire cinque dromoni incendiari, per il momento sarebbero stati sufficenti.

A Creta la situazione non era più sostenibile, Iraklion fu assediata da un'immensa e straoridnaria armata che però non aveva alcuna intenzione di assalire la città (che pure era malamente difesa). Il capitano che comandava la città decise di imitare Eustazio e tentò una sortita, ma i suoi peccati e il pessimo equipaggiamento delle sue truppe fecero fallire l'azione, il presidio fu distrutto, Iraklion e l'isola di Creta erano divenuti normanne; la notizia sdegnò terribilmente Alessio e ancor di più il principe Giovanni che decise di arruolare degli uomini ad Atene, afffidarli a un suo cugino (Michele) e spedirli a riprendersi Creta, prima però si sarebbe dovuto aspettare che l'armata d'invasione lasciasse l'isola meno difesa, quindi per il momento fu spedita una spia a osservare le mosse nemiche. Mentre questo avveniva, la principessa siciliana Matilda giunse con una proposta di tregua che fu, per il momento, accettata; questo avrebbe dato tempo all'Impero di preparare il contrattacco,Creta non sarebbe rimasta siciliana per molto.


-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
08/03/2007 23:10
OFFLINE
Post: 872
Registrato il: 26/02/2007
Città: ANCONA
Età: 45
Sesso: Maschile
Centurio
Uhm mi piacerebbe fare una bella partita al multigiocatore con antioco, peccato però che in questo nuovo gioco non ci siano gli Italiani come nel primo. ;)

--------------------------------
La speranza oltre la speranza...
09/03/2007 09:12
OFFLINE
Post: 136
Registrato il: 02/11/2005
Città: ROMA
Età: 36
Sesso: Maschile
Immunes
[SM=x506642] Grande Antioco! mi piace un sacco leggere i tuoi resoconti, sono veramente ben scritti e poi mi rivedo anche io nella campagna visto che pure la sto facendo con i bizantini e ne posto il resoconto! Grande continua così!
-----Stilicone Ezio Ricimero gli ultimi invincibili!!!-----

Preferisco regnare all'Inferno che servire in Cielo.

Se la bibbia prova l'esistenza di dio, allora i fumetti provano l'esistenza di Nenbokid.

Il clero sà che io sò, che loro sanno di non sapere.

La paura crea dio.

Membro UUAR

Natzinger: l'unico Papa delle SS!

Nel 1945 Il Vaticano con l'operazione chiamata in codice Ratline fece fuggire grazie a documenti falsi i piu importanti Gerarchi Nazisti...Vergogna!

La Chiesa ha mandato alrogo più di 300000 donne per "stregoneria" Vergogna!

"Galileo aveva ragione.Le sue teoria erano esatte" Il Vaticano nel 1994. Dopo 400 anni. Vergona!
Vota: 15MediaObject5,0010174
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 13:11. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.