e con Nolte:"...era Mussolini.La guerra colse il nemico della Germania vestito da tedesco e lui,il guerriero,non osò opporre resistenza ne cercare coraggiosamente la morte.Dalla schiera dei partigiani qualcuno esclamò:"perchè hai tradito il socialismo?".Tutto quello che aveva segnato in maniera decisiva la sua vita gli veniva per l'ultima volta incontro e di fronte a tutto egli non poteva che riconoscere la propria sconfitta.
(...)
La morte di cui morì fu poco meno che un assassinio ma costituì nello stesso tempo una sottile grazia:ebbe la morte dei guerrieri e dei rivoluzionari senza essere stato in fondo nel'uno ne l'altro.
Con la sua sensibilità intellettuale e nervosa aveva però avvertito e compreso che la guerra e la rivoluzione,ancora molto tempo rpima del loro travolgente apparire,erano le realtà di fondo del suo tempo:e questo rende tanto più rappresentativo un uomo che passò attraverso tutte le idee e posizioni politiche di un epoca,delle quali il fascismo al mondo sembrò la più importante ma probabilmente a lui non fu la più cara."
« Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
George Orwell
"Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
Lei ha ragione...
E allora perchè dovrei fuggire?"
Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"