Total War: THREE KINGDOMS (23 Maggio 2019)

Risposte e poi chiudo la querelle poiché fare polemica non mi interessa.
Questo è uno dei migliori se non il migliore totalwar in assoluto. Ha dei punti ancora da affinare come una mappa strategica e politica più chiara o un'interfaccia più user-friendly e l'AI in battaglia è ancora da migliorare, però ci siamo, la via è quella.Per quanto riguarda il gioco mi riferisco alle provviste militari che semplicemente consumi se stai in territorio nemico, ovvero consumi del tuo...poi è chiaro che se vai a conquistare qualcosa, puoi , nelle scelte, saccheggiare ...ma il punto non è quello. Poniamo il caso che io voglia soggiornare o muovermi semplicemente in territorio straniero, per sopravvivere devo consumare del mio e non semplicemente gravare sui territori che attraverso. E' una cosa presente in Britannia ad es. ed è anche un modo per fare pressione senza per forza impegnarsi in battaglie. Questo aspetto non c'è. Peccato.

Per quanto riguarda il periodo: premetto che ho studiato storia giapponese, cinese e dell'asia in generale quando ho dato due annualità di storia della filosofia dell'estremo oriente all'università, dove la conoscenza storica era prevista. Potrei citare bibliografia e testi universitari. non lo faccio perché questa non è la sede. Concordo che paragonare è alquanto generico, tuttavia è assai utile agli studenti per avere una idea approssimativa della timeline, altrimenti si tende a vedere o concepire per settori.

Ora, parlare di Cina è anche improprio perché oggi i cinesi non sono i discendenti degli Han tanto per dire e varie etnie si sono alternate nel vasto continente cinese...era improprio anche al tempo dei tre regni poiché il concetto di terra era legato al signore o all'imperatore e non esisteva il concetto di patria o nazione. Tuttavia paragonare cina e occidente europeo è possibile e anche lecito visto che la cina è più grande dell'europa tutta, non solo ma nel passato sono venuti a contatto e per un pelo per altro non hanno avuto uno scontro diretto. Il paese dei Seri (i cinesi chiamati così per la seta che arrivava a Roma ) era conosciuto, tanto che persino Strabone, il geografo greco ce lo descrive. Ancora di più, quando Traiano conquista Ctesifonte, la capitale dei parti, nel 116. a poche miglia da quel territorio avrebbe trovato degli avamposti militari cinesi, messi lì per un accordo con i parti e per proteggere ad intervalli regolari la via della seta e alcune tavolette ritrovate hanno testimoniato di quella presenza registrata dagli scout romani. Traiano non si spinse oltre anche perché poi era oneroso tenere una capitale come ctesifonte così lontana dal centro dell'impero e al suo successore Adriano, non importava. uno scontro ipotetico però non era del tutto campato per aria. in quel caso l'esercito romano al suo massimo splendore avrebbe fatto strame, ripeto, di qualsiasi esercito cinese, del resto anche tecnologicamente inferiore come qualità di armi. il gladio romano era composto del famoso ferrum noricum (così era chiamato l'acciaio per altro proveniente da tradizione celtica con cui i romani erano venuti a contatto già dal V° sec AC) mentre il ferro delle lame cinesi era ferro dolce e avevano in genere un solo taglio. il gladio era a doppio taglio e molto più maneggevole.
Per quanto riguarda i generali, mi dispiace ma il modo di combattere cinese era molto rituale (faceva parte della loro filosofia), cosa che per altro, mutatis mutandum, li accomunava ai giapponesi pur con delle differenze e seppure in epoca Tang (successiva al periodo dei tre regni) ci fu un'evoluzione della manovra tattica, al tempo degli Han uno scontro era preceduto da un impatto dall'una e dall'altra parte di reparti di arcieri, i quali, finite le frecce, si ritiravano più o meno e avveniva lo scontro di fanterie, le cavallerie erano in genere leggere e armate di lancia, usate più a supporto o inseguimento dei nemici o confronto con altre cavallerie simili, mai come impatto. gli scontri erano per lo più una sequenza di scontri singoli, uno vs uno e non una manovra compatta.
Non c'era nulla di tattico in ciò. Anche i generali, talvolta si sfidavano, non sempre (amavano farlo di più i giapponesi). in ogni caso le spade lunghe e le lance, potevano permettere solo scontri con spazio di manovra ampio, ecco perché c'erano scontri singoli.
Per finire...non esisteva quella genialità non dico solo del solito Cesare (che pure è stato uno geniale) ma la genialità di un annibale, le tattiche dello schieramento a falange obliqua di alessandro, derivate dallo schieramento tebano di Epaminonda. Pensate solo alla mossa vincente di Scipione...davanti agli elefanti, prese dei porci, tanti porci, li fece impeciare, gli diede fuoco e quelli impazziti andarono contro gli elefanti che si sturbarono e caricarono all'indietro...persino i cani usavano i romani. E un colpo di balista si portava via anche 10 uomini per volta se non di più. Giusto per dire.
Comunque resta un gioco molto bello
Ad maiora