F.Macchiarini, 25/09/2014 18:56:
Per me è una mossa commerciale: implementare un gioco, uscito un anno fa pieno di bug, non si sa quanti nuovi possibili acquirenti possono prendere. Invece con un nuovo titolo con un nome che conoscono tutti (Attila)
e tutte le migliorie che non ci son state in Rome 2 per me possono raccattare nuovi utenti oltre ai fedelissimi quindi più soldi. Non so se mi son spiegato al meglio..
Hai centrato perfettamente il punto. Investire tempo e risorse umane nell'implementare albero genealogico, nuova UI e miglioramenti sostanziali su un titolo già piazzato sul mercato, già venduto, che non porta più tonnellate di vendite, è commercialmente poco sensato. E quindi hanno puntato sull'espansione indipendente, da riempire di tutto quello che abbiamo sempre desiderato da Rome 2. Così le risorse investite producono un gioco spacciabile come nuovo, che porterà molti più soldi. Perché invece di aggiungere qualche nuovo acquirente a quelli che hanno già Rome, genera una nuova ondata di acquirenti. Se mettono l'albero genealogico a Rome 2, chi ha il gioco non lo ricompra mica, scarica solo la patch. Se mettono l'albero in uno pseudo titolo nuovo, chi ha Rome 2 deve comprare il nuovo titolo. Quindi generi vendite nuove per milioni di copie, invece di aggiungere poche centinaia di copie o qualche migliaio ai milioni che già hanno comprato Rome 2 in un anno.