Antioco il Grande, 22/10/2014 14:39:
Infatti quando Costantino vuol duplicare la capitale la prima cosa che fa è munire Costantinopoli di un secondo senato (che non c'era a Treviri, a Nicomedia, a Milano o a Ravenna ed in nessun altro posto).
Certo, se ci fosse l'opzione di spostare la capitale, il giocatore la userebbe, forse, con criterio, ma l'Ai no, quindi piuttosto che vedere Cagliari capitale d'Occidente senza un perché (con tutto il rispetto per Cagliari), meglio niente. Poi se uno vuol tenere il proprio imperatore acquartierato a Milano o Ravenna lo può fare, ma la capitale rimane quella di partenza, fin quando i barbari non te la fregano!
Il Senato contava ormai come il due di picche e da un paio di secoli almeno. Roma rimaneva "La Capitale" su base tuttavia solo simbolica e onorifica (come Totti
...) ; ormai le sedi operative/imperiali o Capitali, chiamiamole come vogliamo (tutto sta ad intendersi sui termini), erano per forza di cose altre. E' vero che Costantino duplica il senato a Costantinopoli, il Synklētos, ma il suo è un gesto altamente simbolico fatto per "punire" la classe senatoria romana per aver dichiaratamente appoggiato Massenzio, poi travolto a Ponte Milvio... Il Synklētos a Costantinopoli, come il Senato a Roma , non contavano una beata mazza, se non per apporre "timbri e bolli"... la realtà è che terminata l'era repubblicana ed il primo periodo del principato, ormai il senato era per lo più decorativo e simbolico, tanto che dal terzo secolo in poi gli imperatori li elegge l'esercito... Ricordiamo che già Caligola (37-41 DC !! ),leggenda dice, nomina il proprio cavallo senatore ed organizza cene in cui si tr@mba le mogli dei poveri porporati tra una portata e l'altra (Svetonio ci racconta che Caligola, dopo questi piaceri, pubblicamente parlava dei difetti fisici o dei pregi delle suddette).... Nei primi due secoli dell'Impero la contrapposizione tra autorità politica e potere militare si era comunque mantenuta all'interno di un certo equilibrio,pur con le guerre civili, garantito anche dalle ricchezze delle conquiste. Dal III secolo tutte le energie dello Stato venivano spese per difendere i confini dalle invasioni. Ergo, il peso politico delle legioni finì per essere assolutamente preponderante con tutto quello che sappiamo, con il risultato che l'esercito nomina imperatori in serie e le legioni renane si contrappongono a quelle africane o danubiane.
Detto questo, concordo sui rischi dell'IA. Effettivamente, io gioco sempre con Roma e giocherei Attila con l'impero d'occidente e quindi mai metterei capitali "strane". Tuttavia si potrebbe rendere la cosa + interessante facendo in modo che SOLO nelle capitali si possano reclutare delle truppe d'elite da impiegare subito nella campagna bellica. Questo imporrebbe di eleggere capitale città con mura ( non paisielli di 5000 anime) non lontano dalla linea del fronte...Addirittura si potrebbe estendere questa opzione, a scelta del giocatore, fino a 3-4 città contemporaneamente per coprire la mappa con sedi operative strategiche difensive; secondo me renderebbe più interessante la campagna rispetto all' avere una capitale statica e immutabile a Roma o Ravenna. E' una mia personalissima opinione ovviamente...
[Modificato da Ricimero 23/10/2014 11:22]