C'era anche Venusia ma qui il problema era soprattutto la posizione, quindi in effetti Luceria è perfetta.
Grande la mappa con tutte le fazioni! Finalmente si potranno avere i Numidi sulla mappa di RSII.
Ma i Garamanti??
p.s. - Bononia dovrebbe stare altre due punti più a ovest ed uno più a sud, anche se temo che li vi scorra un fiume ( Reno ), quindi si dovrebbe fare un ritocco.
- Genova assolutamente da spostare a metà dell'"arco di circonferenza" della costa ligure.
- Arezzo nella realtà sta quasi sopra il Trasimeno ed un poco più ad ovest, anche quella va spostata.
- Rimini è sul mare e lo era anche all'epoca, già avevo detto qualcosa in merito ma hai deciso di non avvicinare ulteriormente gli insediamenti costieri al mare.
- Roma potrebbe essere meglio messa adiacentemente al Tevere.
[Modificato da Legio XIII gemina 22/03/2013 18:49]
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale