Penso che, America, sud Africa e Siberia esclusa, i Romani abbiano conosciuto la geografia quasi quanto gli Europei dell'Ottocento. I Romani risalirono il Nilo per migliaia di km, arrivando quasi al lago Tanganica credo (gli Europei ci arrivarono alla fine dell'Ottocento). In Oriente (Cina) risultano ambasciate romane mille anni prima di Marco Polo, millequattrocento anni prima dei gesuiti (ricordo che la Cina ebbe relazioni brevi con l'Occidente dopo Marco Polo, visto che il domninio mongolo si frantumò e divennero difficili le comunicazioni). Come è stato detto inzialmente non sapevano molto dell'oltre Germania, ma nel IV, V secolo diciamo che si erano fatti una buona idea di quello che c'era fino agli Urali e in effetti anche oltre (sapevano che c'erano le steppe, ed in effetti è così).
p.s. Io ho letto la Germania di Tacito e vi assicuro che Tacito arriva a descrivere i Germani fino all'incirca la Polonia (gli Harii credo), ed inoltre parla dell'esistenza della Scandinavia, anche se naturalmente parla molto più a lungo dei popoli Renani e Danubiano
[Modificato da Costantinus 03/05/2010 15:31]
___________________________________________
"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)
"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)
"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)