Il Reno e il Danubio sono i più grandi fiumi europei escluso solo il volga mi sembra, per cui attestarsi su quelle posizioni non era un'idea affatto malsana. Per spostare il confine sull'Elba (e poi allora sull'Hoder?) e agevolare i movimenti interni di truppe bisognava dotare di infrastrutture enormi un territorio fatto solo di paludi e foreste. Ciò comportava costi enormi, oltre all'arruolamento di nuove legioni per presidiare il territorio, con conseguente emorragia finanziaria non ripianabile se non nel giro di secoli (comunque ci sarebbe voluto troppo tempo).
Quando nel Medioevo la Germania comincia a dotarsi di una certa statalità si era ormai al tempo di Ottone III (morto nel 1002), e bisogna considerare che l' "erosione" di territorio barbaro, dato alla civiltà, era iniziato dal Reno Orientale (Sassoni) alla fine dell' VIII secolo con Carlo Magno, per poi progredire lentissimamente (ricordiamo che alla fine del IX secolo quando si disgrega totalmente l'unità imperiale occidentale, il Regno Orientale, cioè quello tedesco, era ancora compreso tra Reno ed Elba)... senza contare che questo sviluppo ad est era dovuto ad una sovrappolazione, e fu permesso dal fatto che non c'era praticamente più nessuno lì (al tempo dei Romani invece sì, Quadi e Marcomanni)
[Modificato da Costantinus 30/04/2010 15:44]
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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)
"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)
"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)