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strategie antigermaniche

Ultimo Aggiornamento: 30/05/2010 20:57
30/04/2010 19:35
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Re:
Augusto.Carducci, 30/04/2010 15.11:

vivere nelle marche non vuol dire che sei originario di li, cmq...
per la cosa detta sopra: potevano metterci iberici galli...ma dove? non ho capito riferito a cosa.
se vi riferite alla germania "conquistata" spero ve ne rendiate conto di quello che avete detto...
un conto è ripopolare una regione, un conto è ripopolare una NAZIONE.
i romani non ci riuscirono quasi mai a ripopolare le zone depresse, figuriamoci una nazione come la germania.
cioè io capisco che a posteriori siamo tutti capaci di dire, fai questo fai quello, ma qui dobbiamo pure capire che stiamo parlando di 2000 anni fa, di popoli interi, e di nazioni da ripopolare.
se ripopoli la germania intera in maniera decente vuol dire che hai spopolato un'altra regione no? o cmq hai impoverito le altre in generale.


infatti i galli senoni non eran certo originari delle marche ne' i Boi erano bolognesi (mica mangiavano tortellini [SM=g8218] ) quanto alla ripopolazione della Germania mica la dovevano fare in un giorno. Traiano cambiò la composizione etnica della Dacia perchè mai non avrebbero potuto farlo in 50 o 100 anni con i germani? [SM=g8144]
e poi se le zone depresse erano depresse ci sarà stato un motivo ...
[Modificato da Sertorio64 01/05/2010 07:23]
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perchè la dacia è molto più piccola della germania
perchè in dacia ci furono stragi, ma non esodi della popolazione
perchè Traiano aveva come scopo lo spezzare la forte tradizione culturale della regione prima che ripopolarla, per evitare altre sommosse
perchè la politica, da quando che esiste, non ha mai fatto piani a fine centennale, i risultati si devono vedere quasi subito sennò vieni marchiato come incompetente ed i frutti del tuo lavoro fatto 100 anni prima se li becca il successore.
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La Dacia era completamente diversa, anzi diciamo che fu invasa esattamente per il motivo per cui non lo fu la Germania dopo Augusto. Oltre ai problemi di Decebalo il motivo era che c'era una scarsità di moneta dovuta al poco argento ed oro in circolazione, tanto che Nerone quarant'anni prima aveva dovuto ridurre legerrissimamente la percentuale d'argento nel denario in modo da poter coniare molte più monete, ma con lo stesso valore nominale, evitando così l'inflazione.
Dato che una politica inflazionistica era suicida per l'epoca, così come una deflazionistica (Diocleziano docet), Traiano colse 2 piccioni con una fava: eliminava i Daci, che già sotto Domiziano avevano bastonato i Romani, e contemporaneamente entrava in possesso delle ricchissime miniere d'oro della Transilvania, permettendo per quasi un secolo un'ottima situazione economica.
Inoltre il saliente oltredanubiano così creatosi divideva in due gli Sciti Iazigi, rendendoli più deboli e riducendo così anche un po' le spese militari.

___________________________________________

"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

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Re:
Costantinus, 30/04/2010 20.06:

La Dacia era completamente diversa, anzi diciamo che fu invasa esattamente per il motivo per cui non lo fu la Germania dopo Augusto. Oltre ai problemi di Decebalo il motivo era che c'era una scarsità di moneta dovuta al poco argento ed oro in circolazione, tanto che Nerone quarant'anni prima aveva dovuto ridurre legerrissimamente la percentuale d'argento nel denario in modo da poter coniare molte più monete, ma con lo stesso valore nominale, evitando così l'inflazione.
Dato che una politica inflazionistica era suicida per l'epoca, così come una deflazionistica (Diocleziano docet), Traiano colse 2 piccioni con una fava: eliminava i Daci, che già sotto Domiziano avevano bastonato i Romani, e contemporaneamente entrava in possesso delle ricchissime miniere d'oro della Transilvania, permettendo per quasi un secolo un'ottima situazione economica.
Inoltre il saliente oltredanubiano così creatosi divideva in due gli Sciti Iazigi, rendendoli più deboli e riducendo così anche un po' le spese militari.


d'accordo lo so ma qui si parlava di popolazione: come è stato fatto in Dacia si poteva deportare la popolazione in tutto o in parte e mescolarla con elementi provenienti da ogni parte dell'impero che non avrebbe guadagnato miniere d'oro ma molta sicurezza. che vale parecchie miniere d'oro. poi non è detto che Roma doveva annetterla direttamente:una volta deportata la popolazione e rimpiazzatala con elementi non pericolosi si poteva fare una dozzina di staterelli cuscinetto su cui continuare ad irradiare l'influenza della cultura latina. [SM=g8361]

[Modificato da Sertorio64 01/05/2010 07:13]
01/05/2010 07:16
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Re:
Augusto.Carducci, 30/04/2010 19.59:

perchè la dacia è molto più piccola della germania
perchè in dacia ci furono stragi, ma non esodi della popolazione
perchè Traiano aveva come scopo lo spezzare la forte tradizione culturale della regione prima che ripopolarla, per evitare altre sommosse
perchè la politica, da quando che esiste, non ha mai fatto piani a fine centennale, i risultati si devono vedere quasi subito sennò vieni marchiato come incompetente ed i frutti del tuo lavoro fatto 100 anni prima se li becca il successore.


dalla Dacia mi risulta che furono deportati centomila giovani maschi e femmine scelti tra i più belli e forti.
il problema degli imperatori non era di sicuro quello di farsi rieleggere ed il problema dei meriti ai successori non li toccava. è l'unico merito della monarchia rispetto alla democrazia.


[Modificato da Sertorio64 01/05/2010 07:21]
01/05/2010 09:51
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Re: Re:
Sertorio64, 01/05/2010 7.08:


d'accordo lo so ma qui si parlava di popolazione: come è stato fatto in Dacia si poteva deportare la popolazione in tutto o in parte e mescolarla con elementi provenienti da ogni parte dell'impero che non avrebbe guadagnato miniere d'oro ma molta sicurezza. che vale parecchie miniere d'oro. poi non è detto che Roma doveva annetterla direttamente:una volta deportata la popolazione e rimpiazzatala con elementi non pericolosi si poteva fare una dozzina di staterelli cuscinetto su cui continuare ad irradiare l'influenza della cultura latina. [SM=g8361]





tu dimentichi che la guerra costa, costa troppo.

perche tiberio avrebbe dovuto annettere la germania e deportare gli abitanti?
infondo la germania, come la vedeva lui non avrebbe mai nuociuto all'impero, meglio usare la tecnica del dividi et impera.
spostare i confini non avrebbe risolto nulla;altri barbari altri problemi.

poi spiegami chi si sarebbe trsferito nelle foreste della germania?
tu con la tua famiglia lo avresti fatto?

la dacia?
non centra un ciufolo con le tribù barbare che i romani chiamavano germani.
era uno stato con una certa civilizzazione,con citta fatte apposta per essere conquistate [SM=g8119] e con le miniere d'oro che avrebbero ripagato l'impresa.

roma diventa insicura perche sono gli stessi romani a distruggersi aiutati dalle pestilenze con conseguente calo demografico.





"chi non ha paura della morte, non muore!"

"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"

"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"
01/05/2010 13:18
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Re: Re: Re:
=massimoXmeridio=, 01/05/2010 9.51:




tu dimentichi che la guerra costa, costa troppo.

perche tiberio avrebbe dovuto annettere la germania e deportare gli abitanti?
infondo la germania, come la vedeva lui non avrebbe mai nuociuto all'impero, meglio usare la tecnica del dividi et impera.
spostare i confini non avrebbe risolto nulla;altri barbari altri problemi.

poi spiegami chi si sarebbe trsferito nelle foreste della germania?
tu con la tua famiglia lo avresti fatto?

la dacia?
non centra un ciufolo con le tribù barbare che i romani chiamavano germani.
era uno stato con una certa civilizzazione,con citta fatte apposta per essere conquistate e con le miniere d'oro che avrebbero ripagato l'impresa.

roma diventa insicura perche sono gli stessi romani a distruggersi aiutati dalle pestilenze con conseguente calo demografico.





veramente Tiberio voleva continuare la guerra contro i germani fu fermato da Ottaviano. In Britannia chi ci voleva andare? nessuno ma con le buone o le cattive qualcuno ci andò. Io con la mia famiglia? Se fossi stato un morto di di fame dei suburbi di Roma costretto a vivere tra ratti e scarafaggi e mi avessero promesso cento ettari di terra in riva al Reno possibilmente nei pressi di una robusta guarnigione romana ci sarei andato di corsa. [SM=g8147] Avrei lasciato solo la suocera [SM=g8140] .... tu saresti rimasto tra gli scarafaggi? beh il mondo è bello perchè vario ... [SM=g8144] non dimentico che la guerra costa sono un ammiratore del Trivulzio (per fare la guerra occorrono tre cose: denaro, denaro e ancora denaro.)
A volte però costò molto di più non farla. Schiacciare i germani quando erano deboli e divisi sarebbe stato un gran guadagno.

[Modificato da Sertorio64 01/05/2010 13:22]
01/05/2010 14:22
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Avete perso completamente di vista il problema!!!
All'epoca di Traiano c'era una scarsezza senza paragoni di moneta circolante (ossia le casse stavano bene tutto sommato, ma non si potevano coniare nuove monete!!), dovuto anche al fatto che Domiziano aveva aumentato la paga dell'esercito.
La presa delle miniere d'oro della Dacia fu la valvola di sfogo che permise di immettere liquidità, in parte usata per rimborsare le spese militari.

In Germania a parte il ferro (che poi credo si trovi quasi tutto nella Germania già Romana), che non finanziava niente, non c'era nulla!! Le spese militari sarebbero state scoperte per decenni, forse secoli. Insomma, servivano più tasse, ma ottenendo 0 tasse dalla Germania, si sarebbe dovuta aumentare la pressione fiscale nelle altre zone, con conseguenze ben note visto quello che accadde dai Severi in poi.

Per quanto riguarda la Britannia la questione è diversa perchè:

1) Esisteva una popolazione semi-celtica, quindi semi-civilizzata

2) L'Inghilterra è molto più erbosa che piena di foreste, quindi è più facile creare agglomerati urbani

3) più facili le comunicazioni marittime, che potevano sopperire in parte a quelle terrestri (in Germania cosa impossibile)

4) Esistendo già città e villaggi c'era qualcosa da poter tassare e soprattutto da romanizzare

5) La Britannia è un isola, per cui i Romani che avevano il predominio dei mari non avevano nulla da temere, nessuna migrazione di popoli, dovevano solo mantenere l'ordine e proteggersi dalle scorrerie di Pitti e quant'altri

6) Credo ma non sono sicuro che in Britannia ci siano giacimenti di stagno (o rame?), necessario per creare il bronzo. L'aumento di materia prima ovviamente genera una diminuzione dei prezzi favorendo l'economia

7) Già i Romani notavano che in Inghilterra c'erano buoni cani (non so fino a che punto potessero servire però [SM=g8113] [SM=g8231] )

8) Fa notare credo Tacito che i Britanni erano addirittura più portati dei Galli ad imparare il latino, per cui si integravano facilmente

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01/05/2010 14:34
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guadagno?
cosa?
ettari di bosco dallo scarso potere produttivo a cosa serve?
poi ai romani, che terre ne avevano in abbondanza?
naaaahhhhhhh

certo se cera l'occasione di conquista non la si lasciava scappare ma la germania era un osso duro...di piu della gallia.
ma il gioco non valeva la candela.

l'impero era grande abbastanza, i nemici erano ormai ridotti a fastidiose zanzare, meglio spendere i soldi per altro:esempio miglirare la produttività agricola, migliorare le difese di confine, finanziare la politica del dividi et impera.



cmq in ogni caso l'impero, visto come sono andate le cose, sarebbe caduto lo stesso: auto-distruzione.



[Modificato da =massimoXmeridio= 01/05/2010 14:36]


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01/05/2010 14:50
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Re:
Costantinus, 01/05/2010 14.22:

Avete perso completamente di vista il problema!!!
All'epoca di Traiano c'era una scarsezza senza paragoni di moneta circolante (ossia le casse stavano bene tutto sommato, ma non si potevano coniare nuove monete!!), dovuto anche al fatto che Domiziano aveva aumentato la paga dell'esercito.
La presa delle miniere d'oro della Dacia fu la valvola di sfogo che permise di immettere liquidità, in parte usata per rimborsare le spese militari.

In Germania a parte il ferro (che poi credo si trovi quasi tutto nella Germania già Romana), che non finanziava niente, non c'era nulla!! Le spese militari sarebbero state scoperte per decenni, forse secoli. Insomma, servivano più tasse, ma ottenendo 0 tasse dalla Germania, si sarebbe dovuta aumentare la pressione fiscale nelle altre zone, con conseguenze ben note visto quello che accadde dai Severi in poi.

Per quanto riguarda la Britannia la questione è diversa perchè:

1) Esisteva una popolazione semi-celtica, quindi semi-civilizzata

2) L'Inghilterra è molto più erbosa che piena di foreste, quindi è più facile creare agglomerati urbani

3) più facili le comunicazioni marittime, che potevano sopperire in parte a quelle terrestri (in Germania cosa impossibile)

4) Esistendo già città e villaggi c'era qualcosa da poter tassare e soprattutto da romanizzare

5) La Britannia è un isola, per cui i Romani che avevano il predominio dei mari non avevano nulla da temere, nessuna migrazione di popoli, dovevano solo mantenere l'ordine e proteggersi dalle scorrerie di Pitti e quant'altri

6) Credo ma non sono sicuro che in Britannia ci siano giacimenti di stagno (o rame?), necessario per creare il bronzo. L'aumento di materia prima ovviamente genera una diminuzione dei prezzi favorendo l'economia

7) Già i Romani notavano che in Inghilterra c'erano buoni cani (non so fino a che punto potessero servire però [SM=g8113] [SM=g8231] )

8) Fa notare credo Tacito che i Britanni erano addirittura più portati dei Galli ad imparare il latino, per cui si integravano facilmente



in britannia c'era lo stagno e l'ambra in germania l'ambra ed il ferro
ma come ripeto è vero che la germania non valeva nulla economicamente ma far fuori i germani finchè era possibile rendeva un termini di sicurezza e la sicurezza è un valore. immateriale ma elevato.
che l'impero si sarebbe autodistrutto lo sappiamo ora ma Tiberio non lo sapeva. [SM=g8258]
i cani in britannia servivano per la caccia e la guerra ma ce n'era anche in germania. Avrebbero sempre potuto venderli ai ristoranti cinesi!
concordo che insegnare il Latino ai tedeschi sarebbe stata dura, basta guardare il papa vive in italia da cinquanta anni ma ancora ha un accento come se fosse arrivato ieri. In ogni caso ripeto che Carlo Magno Docet. risolse il problema sassone in parte con efferati massacri (Verdun) e per il resto con le deportazioni: la sassonia rimase all'inizio vuota poi franchi senza terra gradualmente la ripopolarono mescolandosi ai pochi susperstiti. i bellicosi Iuti (danesi) presso i quali si era rifugiato Vitichindo capo dei Sassoni rimasero così impressionati che non mossero un dito contro i franchi.
anche gli avari che da secoli vessavano l'occidente e e Bisanzio vennero dispersi ai quattro venti (quelli che si salvarono
ovviamente) [SM=g8113]


perchè "semiceltica" l'altra metà cos'era?
[Modificato da Sertorio64 01/05/2010 15:03]
01/05/2010 15:05
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Re:
=massimoXmeridio=, 01/05/2010 14.34:

guadagno?
cosa?
ettari di bosco dallo scarso potere produttivo a cosa serve?
poi ai romani, che terre ne avevano in abbondanza?
naaaahhhhhhh

certo se cera l'occasione di conquista non la si lasciava scappare ma la germania era un osso duro...di piu della gallia.
ma il gioco non valeva la candela.

l'impero era grande abbastanza, i nemici erano ormai ridotti a fastidiose zanzare, meglio spendere i soldi per altro:esempio miglirare la produttività agricola, migliorare le difese di confine, finanziare la politica del dividi et impera.



cmq in ogni caso l'impero, visto come sono andate le cose, sarebbe caduto lo stesso: auto-distruzione.






ho capito meglio gli scarafaggi.
01/05/2010 16:17
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Re: Re:
Sertorio64, 01/05/2010 14.50:




ma far fuori i germani finchè era possibile rendeva un termini di sicurezza e la sicurezza è un valore. QUOTE]


i romani erano SICURI!!!!!!!!!

spostare il confine non avrebbe cambiato nulla!!!!!!!!!

avere il confine sul reno o sull elba era ininfluente per la sicurezza dell'impero!!!!!!!


p.s.
il discorso poi che ti piace il freddo e gli ettari di boschi incoltivabili lasciamolo stare [SM=g8290]








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02/05/2010 07:30
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Re: Re: Re:
=massimoXmeridio=, 01/05/2010 16.17:




i romani erano SICURI!!!!!!!!!

spostare il confine non avrebbe cambiato nulla!!!!!!!!!

avere il confine sul reno o sull elba era ininfluente per la sicurezza dell'impero!!!!!!!


p.s.
il discorso poi che ti piace il freddo e gli ettari di boschi incoltivabili lasciamolo stare [SM=g8290]








i Romani non erano fatto sicuri finchè c'erano i Germani le cui potenzialità belliche furono intuite prima ai tempi di Mario e poi di Cesare; nei boschi "incoltivabili" v'erano molti animali commestibili. certo più commestibili degli scarafaggi ma i gusti sono gusti .... [SM=g8122]

02/05/2010 10:21
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Re: Re: Re: Re:
Sertorio64, 02/05/2010 7.30:


i Romani non erano fatto sicuri finchè c'erano i Germani le cui potenzialità belliche furono intuite prima ai tempi di Mario e poi di Cesare; nei boschi "incoltivabili" v'erano molti animali commestibili. certo più commestibili degli scarafaggi ma i gusti sono gusti .... [SM=g8122]




quindi per te la strategia giusta è quella, diciamo, alla "mongola" [SM=g8246] conquistare tutta la terra [SM=g8138]

mi pare cmq che alla fine di roma è rimasto qualcosa ed è durato molto piu a lungo dell 'impero mongolo.

per il discorso scarafaggi, ti invito a prendere una cartina dell'impero romano e noterai che, vista l'estensione, di terre ce nerano in abbondanza.

ti ricordo anche che i "nemici mortali" non erano insediati nell'attuale germania bensi nel est europa(goti vicino al mar nero,vandali in polonia,unni in asia ).




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02/05/2010 10:35
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io continuo a non capire perchè avete questa idea che i germani andavano eliminati a tutti i costi.
dopo secoli di vicinato le popolazioni germaniche di confine furono i migliori alleati di roma nei momenti difficili, nonchè una fonte preziosissima di militari.
il cuscinetto per la discesa dei vandali ed unnni poi furono proprio loro, i germani.
quindi io capisco che i germani agli occhi del mondo furono la fine dell'impero, ma lo sappiamo tutti che non era così.
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02/05/2010 10:50
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Re:
Augusto.Carducci, 02/05/2010 10.35:

io continuo a non capire perchè avete questa idea che i germani andavano eliminati a tutti i costi.
dopo secoli di vicinato le popolazioni germaniche di confine furono i migliori alleati di roma nei momenti difficili, nonchè una fonte preziosissima di militari.
il cuscinetto per la discesa dei vandali ed unnni poi furono proprio loro, i germani.
quindi io capisco che i germani agli occhi del mondo furono la fine dell'impero, ma lo sappiamo tutti che non era così.




quoto

p.s.
una cartina della germania ed i popoli dopo augusto

it.wikipedia.org/wiki/File:Germania_Magna_jpg.jpg
[Modificato da =massimoXmeridio= 02/05/2010 10:50]


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02/05/2010 21:03
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Ελέω Θεού Βασιλευς
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forse voi dimenticate che PER ROMA la strategia era identica a quella mongola del "sottomettiti o scompari", poi se ne fece di necessità virtù quella della coesistenza, quando non avevano più la forza per annientare i nemici, ma all'inizio la politica romana era proprio quella della tabula rasa.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


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Xostantinou, 02/05/2010 21.03:

forse voi dimenticate che PER ROMA la strategia era identica a quella mongola del "sottomettiti o scompari", poi se ne fece di necessità virtù quella della coesistenza, quando non avevano più la forza per annientare i nemici, ma all'inizio la politica romana era proprio quella della tabula rasa.




non credo , basta guardare la "lentezza" delle sue conquiste.

mi pare che nelle conquiste roma fosse abbastanza lenta a confrono con i mongoli.









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02/05/2010 23:35
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Come si può paragonare il metodo di conquista di Roma con quello dei Mongoli?Se non fosse altro per la durata e ciò che è rimasto nelle popolazioni dopo la fine di tali dominazioni?


I germani erano barbari, nè più ne meno degli altri.Rimasero una minaccia latente fino al V secolo, ma prevalsero perchè il sistema di controllo delle popolazioni ultrarenane era collassato..
Nel IV secolo erano fortemente romanizzati e si stava procedendo in modo molto intelligente e mirato al loro insediamento come coloni e reclute in zone disabitate dell'Impero.
Senza le gravi conseguenze di Adrianopoli questa politica non sarebbe stata incremenata fino a andare fuori controllo, e sicuramente la storia sarebbe stata ben diversa...
[Modificato da Claudio II 02/05/2010 23:37]
03/05/2010 09:55
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Tribunus Angusticlavius
Ελέω Θεού Βασιλευς
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Claudio, Adrianopoli fu un fatto, non puoi imputare la crisi dell'impero (già in atto da decenni) alla sola disfatta di Adrianopoli...

massimoXmeridio anche se non furono realmente determinanti, Carre e Teutoburgo segnano idealmente due battute d'arresto per Roma, infatti con l'esclusione della parentesi dacica Roma non ebbe più possibilità di espandersi, mentre fino ad Augusto tutto ciò che gli si parava davanti veniva inesorabilmente annesso e sottomesso, e questo è innegabile. Ma da Augusto in poi l'impero si ferma, Teutoburgo e la rivolta dell'Illirico paralizzano ed azzerano l'armata d'invasione pronta per prendere la Boemia ed indebolisce tutti i fronti, e le guerre civili ed i problemi interni impediranno il ritorno del disequilibrio economico-militare a favore d Roma fino a Traiano, ma dopo di lui anzi la crisi si acuì ancor di più.
Il paragone con i mongoli è per fare un esempio, ma non credere che sia così campato in aria, se a Gengis Khan fossero succeduti uomini altrettanto capaci e carismatici forse ci sarebbe stato un impero longevo ed efficiente come quello romano ad unire oriente ed occidente.



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Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.





"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."

"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."

"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”


03/05/2010 10:40
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guarda che se conquisti la germania poi avrai il confine con altri popoli e probabilmente ostili anche loro.
il discorso che fai non regge, perchè non puoi conquistare per stare tranquillo, sennò dovresti conquistare il mondo intero, così da non avere confini.
spero ti renda conto di quello che dici.
oltretutto la politica di avanzamento è stata lenta, ben studiata, e soprattutto mirata a delle regioni che fruttavano, guarda caso al 90% zone commerciali, con miniere, adatte all'agricoltura o cmq regioni il quale regno che vi era aveva abbastanza tesori da giustificarne la conquista.
se i romani decisero di fermarsi con i germani un motivo c'era.
con varo roma aveva mezza germania, e dopo la rivolta e l'eliminazione delle legioni, non ci tornarono per un semplice motivo, NON NE VALEVA LA PENA.
oltre ovviamente af avere 3 legioni in meno.
non puoi conquistare tutto, è inutile dispendioso e non porta a nulla.
poi se invece parliamo di Rome Total War e di come gestiamo la campagna in Single Player allora è diverso.
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Quisque est Barbarus alio
03/05/2010 11:42
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ma è quello che ha sempre fatto Roma, ti ricordo che lo stesso Augusto voleva arrivare all'India per emulare le conquiste del grande Alessandro, se non lo fecero è proprio perché dopo Teutoburgo non avevano più risorse per mantenere i confini e contemporaneamente conquistare altro, ma la politica di Roma è sempre stata quella espansionista, Roma voleva dominare il mondo conosciuto, non ragionare con la logica di uno stratega del XXI° secolo, erano certi che i loro avversari fossero di gran lunga inferiori e non vedevano perché non avrebbero dovuto annientarli. All'epoca mica sapevano quanti popoli c'erano alle spalle della germania.



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."

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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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03/05/2010 12:16
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Tribunus Laticlavius
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è una visione molto sommaria la tua.
stai riducendo la strategia romana a quella di un bambino che vuole tutto.
direi che era ben altra la trategia.
se guardi alla storia ti rendi ben conto della loro strategia e del perchè fecero quello che fecero.
dopo cartagine andarono in grecia e macedonia perchè macedonia era alleata di cartagine, ed il tutto era giustificato sia politicamente che economicamente dalle ricchezze della grecia.
la gallia fu presa per questioni politiche, dove Cesare doveva acquistare un certo peso per portare le sue ragioni al senato.
l'odierna anatolia fu presa per l'ostilità di Mitridate che attaccò lui stesso i confini romani.
l'egitto era una fonte importantissima di risorse, ed una su tutte IL GRANO.
la costa della palestina e siria erano fiorenti di città mercantili ricche, ed avrebbero dato il mediterraneo in mano al 100% ai romani.
la mesopotamia ci provarono ripetutamente per vari motivi:
ricca
terra dei parti prima
dei sassanidi dopo, ma sempre nemici mortali di roma (e non per dispetto ma perchè i parti volevano uno sbocco sul mare mediterraneo ed i romani volevano la via della seta)
La Dacia, ne abbiamo già parlato, e non fu per schiribizzo

ti sembrano tutte conquiste idiote alla "prendo tutto perchè posso"?
a me non sembrano e sinceramente non credo che in 1000 anni di storia romana si siano susseguiti solo scemi che volevano solo conquistare.
è proprio quella la differenza con gli imperi che duravano 20 anni
gengis khan
alessandro
Attila
solo grandi generali...
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Quisque est Barbarus alio
03/05/2010 13:58
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beh scusami tanto se mi baso sulle analisi fatte da incompetenti che analisti di storia militare lo sono per professione...non nego assolutamente quanto hai detto, le ragioni sono giuste e fondate, ma comunque non puoi ignorare la base culturale che stava a fondamento di tutti gli imperi dell'antichità, ovvero possedere tutto il mondo conosciuto, è sempre esistita. E' vero che la germania non era molto attraente ma era un pericolo da sradicare per sempre perché una situazione di guerra endemica dissanguava tanto quanto una guerra aperta, e sappiamo benissimo quanto nella mentalità romana queste cose non piacessero. La pax romana era quella che si portava con le armi, non con la romanizzazione pacifica, ricordi le parole di Tacito nel "Vita di Agricola"?



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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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03/05/2010 14:16
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Tribunus Laticlavius
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un conto è il sogno effimero di un generale che per gloria ed onore vuole conquistare, un conto invece la politica sottile e ragionata del senato o di un imperatore col senno che ragiona sul da farsi per ottenere il massimo con il minimo sforzo ed avere frutti nell'immediato e se possibile anche a lungo termine.
nessun imperatore con il senno (ma anche quelli senza) si lanciarono in imprese di conquista alla cieca tanto per "sradicare" come dici tu, o per avere il mondo in pugno (pare una frase del mignolo col prof più che storia).
la campagna in germania fu lunghissima e molto difficile, con battute d'arresto notevoli, finite con la tragedia di teutoburgo.
li i romani si sono detti: vale la pena prendere questa regione?
no ovviamente.
meglio tenersi le poche scorribande che faranno, e con le conseguenti incursioni punitive nostre.

gli storici che dici tu...io non so che hai letto ma dubito che uno storico sensato abbia mai detto che i romani conquistarono per il gusto di conquistare e per dominare il mondo.
è una visione altamente semplicistica che non condivido io (e vabbè) ma non condivide nessuno degli storici che io abbia mai letto.

non confondere la determinazione e l'onore romano con l'insensatezza della conquista fine a se stessa.
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Quisque est Barbarus alio
03/05/2010 14:25
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Re:
Augusto.Carducci, 03/05/2010 14.16:

un conto è il sogno effimero di un generale che per gloria ed onore vuole conquistare, un conto invece la politica sottile e ragionata del senato o di un imperatore col senno che ragiona sul da farsi per ottenere il massimo con il minimo sforzo ed avere frutti nell'immediato e se possibile anche a lungo termine.
nessun imperatore con il senno (ma anche quelli senza) si lanciarono in imprese di conquista alla cieca tanto per "sradicare" come dici tu, o per avere il mondo in pugno (pare una frase del mignolo col prof più che storia).
la campagna in germania fu lunghissima e molto difficile, con battute d'arresto notevoli, finite con la tragedia di teutoburgo.
li i romani si sono detti: vale la pena prendere questa regione?
no ovviamente.
meglio tenersi le poche scorribande che faranno, e con le conseguenti incursioni punitive nostre.

gli storici che dici tu...io non so che hai letto ma dubito che uno storico sensato abbia mai detto che i romani conquistarono per il gusto di conquistare e per dominare il mondo.
è una visione altamente semplicistica che non condivido io (e vabbè) ma non condivide nessuno degli storici che io abbia mai letto.

non confondere la determinazione e l'onore romano con l'insensatezza della conquista fine a se stessa.




quoto [SM=g8320]

p.s.
ecco come si conquista il mondo

www.youtube.com/watch?v=lvYifWZLvu8&feature=related

[SM=g7792]

[Modificato da =massimoXmeridio= 03/05/2010 14:28]


"chi non ha paura della morte, non muore!"

"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"

"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"
03/05/2010 14:36
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Re:
Augusto.Carducci, 03/05/2010 14.16:

un conto è il sogno effimero di un generale che per gloria ed onore vuole conquistare, un conto invece la politica sottile e ragionata del senato o di un imperatore col senno che ragiona sul da farsi per ottenere il massimo con il minimo sforzo ed avere frutti nell'immediato e se possibile anche a lungo termine.
nessun imperatore con il senno (ma anche quelli senza) si lanciarono in imprese di conquista alla cieca tanto per "sradicare" come dici tu, o per avere il mondo in pugno (pare una frase del mignolo col prof più che storia).
la campagna in germania fu lunghissima e molto difficile, con battute d'arresto notevoli, finite con la tragedia di teutoburgo.
li i romani si sono detti: vale la pena prendere questa regione?
no ovviamente.
meglio tenersi le poche scorribande che faranno, e con le conseguenti incursioni punitive nostre.

gli storici che dici tu...io non so che hai letto ma dubito che uno storico sensato abbia mai detto che i romani conquistarono per il gusto di conquistare e per dominare il mondo.
è una visione altamente semplicistica che non condivido io (e vabbè) ma non condivide nessuno degli storici che io abbia mai letto.

non confondere la determinazione e l'onore romano con l'insensatezza della conquista fine a se stessa.




ma renditi comunque conto che i romani non sapevano quello che sappiamo noi, per quanto ragionata comunque la strategia di un imperatore romano si basava su informazioni di qualità che non superavano di 100km il limes, perché di cosa c'era oltre si sapeva solo sulla base di racconti...non c'è nulla di insensato nell'idea di "conquistare il conquistabile perché oltre a quelli non rimane più nulla che valga la pena conquistare", ha la sua logica validissima. Il problema germania i romani lo incontrarono durante le campagne di Cesare in gallia, quando incontrarono la prima volta i germani, ma sarebbe potuto venire quasi completamente azzerato con la campagna di Germanico contro i Marcomanni, l'unico pericolo veramente grosso sulle rive del Danubio...




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So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
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Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."

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03/05/2010 14:58
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innanzi tutto non è per niente vero che non sapevano.
che sapessero meno è fuori ogni dubbio, ma neanche troppo.
il 90% di quello che sappiamo oggi dei germani deriva dalla "germania" di Tacito, quindi vedi bene che non erano così sprovveduti.
oltretutto i romani incontrarono i germani con cimbri e teutoni molto prima di cesare, in italia, combattuti da Mario.
per quanto riguarda "l'oltre germania" c'erano idee, che erano idee certo, nulla di provato, ma che descrivevano fino all'"isola" della scandinavia (non potevano sapere che era una penisola).
con il passare degli anni cominciarono a conoscere bene anche le popolazioni slave fino agli urali.
i sarmati erano secoli che servivano nelle fila romane.

quindi come vedi non è come dici tu che non conoscevano.
c'erano pure voci sull'impero cinese, figurati.
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03/05/2010 15:29
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Penso che, America, sud Africa e Siberia esclusa, i Romani abbiano conosciuto la geografia quasi quanto gli Europei dell'Ottocento. I Romani risalirono il Nilo per migliaia di km, arrivando quasi al lago Tanganica credo (gli Europei ci arrivarono alla fine dell'Ottocento). In Oriente (Cina) risultano ambasciate romane mille anni prima di Marco Polo, millequattrocento anni prima dei gesuiti (ricordo che la Cina ebbe relazioni brevi con l'Occidente dopo Marco Polo, visto che il domninio mongolo si frantumò e divennero difficili le comunicazioni). Come è stato detto inzialmente non sapevano molto dell'oltre Germania, ma nel IV, V secolo diciamo che si erano fatti una buona idea di quello che c'era fino agli Urali e in effetti anche oltre (sapevano che c'erano le steppe, ed in effetti è così).

p.s. Io ho letto la Germania di Tacito e vi assicuro che Tacito arriva a descrivere i Germani fino all'incirca la Polonia (gli Harii credo), ed inoltre parla dell'esistenza della Scandinavia, anche se naturalmente parla molto più a lungo dei popoli Renani e Danubiano
[Modificato da Costantinus 03/05/2010 15:31]

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"Vi abbiamo insegnato a distinguere se (i legionari che incontrerete) sono delle reclute o se sono veterani. Se sono reclute potete provare ad affrontarli; se sono veterani tiragli addosso tutto quello che avete e scappate il più in fretta possibile." (discorso di Flavio Giuseppe ai suoi soldati)

"A nessuno capita qualcosa che non sia in grado di sopportare" (Marco Aurelio)

"Se avessi avuto simili soldati avrei conquistato il mondo" (Pirro, riguardo i legionari romani)

03/05/2010 15:33
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Costantinus, nel IV-V secolo il problema neppure si pone più...



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