Xostantinou, 30/04/2010 14.08:
breve significa difendibile con minor dispendio di uomini e risorse e maggior velocità di movimento e comunicazione, e poi parliamo sempre di fiumi, non di certo di ruscelli...
ovviamente c'era il problema delle tribù barbare, ma una politica simile a quella bizantina delle deportazioni di tribù all'altro capo dell'impero dove avrebbero dato meno fastidio trovandosi in terre sconosciute e colonizzazione della germania con cittadini romani provenienti da altre parti dell'impero avrebbe avuto successo.
dal 200d.C. in poi è un po' avanti il discorso, visto che si parlava di cosa avremmo fatto al posto di Tiberio, ci sono state anche le guerre civili in mezzo a mietere vittime...
Il guadagno di ricche pianure nell'europa centrale avrebbe funto da valvola di sfogo per l'esercito, visto che obiettivamente dopo augusto non ci furono più guerre di conquista e la prassi di concedere terra ai veterani in congedo dovette venire mutata con compensi monetari visto che una volta distribuita tutta la terra coltivabile dell'impero non ce n'era più per pagare altri soldati...
mi sembra davvero impossibile che non ci arrivi...il discorso è semplice, se alcune tribù di fronte all'avanzata romana verso la polonia decidono di spostarsi verso lo Jutland o attraversare il mare e stanziarsi in scandinavia (insomma non credo che tutti sarebbero arretrati in direzione della steppa russa), queste migrazioni avrebbero aumentato la popolazione di quelle terre che si sarebbero gradualmente trasformate (come successe alle tribù ammassate lungo il limes renano-danubiano) in confederazioni di tribù come quelle dei franchi e degli alamanni, diventando vicini problematici per Roma ben prima dei sassoni.
spostare il confine non avrebbe cambiato di un millimetro la sorte dell'impero romano
[Modificato da =massimoXmeridio= 30/04/2010 14:15]
"chi non ha paura della morte, non muore!"
"ci sono due cose infinite:l universo e la stupidita umana, ma della prima non sono sicuro!"
"fratelli, quel che facciamo in vita, riecheggia nell eternita"