breve significa difendibile con minor dispendio di uomini e risorse e maggior velocità di movimento e comunicazione, e poi parliamo sempre di fiumi, non di certo di ruscelli...
ovviamente c'era il problema delle tribù barbare, ma una politica simile a quella bizantina delle deportazioni di tribù all'altro capo dell'impero dove avrebbero dato meno fastidio trovandosi in terre sconosciute e colonizzazione della germania con cittadini romani provenienti da altre parti dell'impero avrebbe avuto successo.
dal 200d.C. in poi è un po' avanti il discorso, visto che si parlava di cosa avremmo fatto al posto di Tiberio, ci sono state anche le guerre civili in mezzo a mietere vittime...
Il guadagno di ricche pianure nell'europa centrale avrebbe funto da valvola di sfogo per l'esercito, visto che obiettivamente dopo augusto non ci furono più guerre di conquista e la prassi di concedere terra ai veterani in congedo dovette venire mutata con compensi monetari visto che una volta distribuita tutta la terra coltivabile dell'impero non ce n'era più per pagare altri soldati...
mi sembra davvero impossibile che non ci arrivi...il discorso è semplice, se alcune tribù di fronte all'avanzata romana verso la polonia decidono di spostarsi verso lo Jutland o attraversare il mare e stanziarsi in scandinavia (insomma non credo che tutti sarebbero arretrati in direzione della steppa russa), queste migrazioni avrebbero aumentato la popolazione di quelle terre che si sarebbero gradualmente trasformate (come successe alle tribù ammassate lungo il limes renano-danubiano) in confederazioni di tribù come quelle dei franchi e degli alamanni, diventando vicini problematici per Roma ben prima dei sassoni.
[Modificato da Xostantinou 30/04/2010 14:08]
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Κωνσταντίνος ΙΑ’ Δραγάσης Παλαιολόγος,
Xρoνoκράτoρ και Koσμoκράτoρ
Ελέω Θεού Βασιλευς και Αυτοκράτορ των Ρωμαίων.
"Ci sono quattro grandi cause per cui vale la pena di morire: la Fede, la Patria, la Famiglia ed il Basileus. Ora voi dovete essere pronti a sacrificare la propria vita per queste cose, come d'altronde anch'io sono pronto al sacrifico della mia stessa vita.
So che l'ora è giunta, che il nemico della nostra fede ci minaccia con ogni mezzo...Affido a voi, al vostro valore, questa splendida e celebre città, patria nostra, regina d'ogni altra.
Miei signori, miei fratelli, miei figli, l'ultimo onore dei Cristiani è nelle nostre mani."
"Ed allora questo principe, degno dell'immortalità, si tolse le insegne imperiali e le gettò via e, come se fosse un semplice privato, con la spada in pugno si gettò nella mischia. Mentre combatteva valorosamente per non morire invendicato, fu infine ucciso e confuse il proprio corpo regale con le rovine della città e la caduta del suo regno.
Il mio signore e imperatore, di felice memoria, il signore Costantino, cadde ucciso, mentre io mi trovavo in quel momento non vicino a lui, ma in altra parte della città, per ordine suo, per compiervi un'ispezione: ahimè ahimè!."
"La sede dell'Impero Romano è Costantinopoli e colui che è e rimane Imperatore dei Romani è anche l'Imperatore di tutta la Terra."
"Re, io mi desterò dal mio sonno marmoreo,
E dal mio sepolcro mistico io ritornerò
Per spalancare la murata porta d'Oro;
E, vittorioso sopra i Califfi e gli Zar,
Dopo averli ricacciati oltre l'Albero della Mela Rossa,
Cercherò riposo sui miei antichi confini."
"Un Costantino la fondò, un Costantino la perse ed un Costantino la riprenderà”