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fanteria!

Ultimo Aggiornamento: 05/03/2010 16:22
20/11/2009 21:26
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Re:
Antioco il Grande, 20/11/2009 20.15:

Allora, a parte il fatto che il rispetto dovuto alle persone, al di là della propria inclinazione sessuale, travalichi il fatto che siano morte 2.000 anni fa e non sia quindi ammissibile parlare di omosessuali con termini notoriamente dispregiativi (cosa per la quale si prenderanno provvedimenti che si stanno valutando in domus), suppono che abbiate qualche idea poco chiara sul concetto di omosessualità nel mondo greco.

Per un greco adulto e libero, cittadino di una qualsiasi polis, era naturale avere un amante maschio. Amante che però doveva essere al massimo di 15/16 anni, comunque un giovane che non avesse ancora la barba. Inoltre l'adulto doveva avere un ruolo "attivo" nel rapporto, rapporto che era anche educativo e preparatorio alla vita politica attiva nella polis per il giovane, che aveva nella coppia il ruolo diciamo femminile. A queste condizioni il rapporto poteva avere vita. Quando il ragazzo raggiungeva la pubertà e gli spuntava la prima barba la relazione finiva, il ragazzo, ormai uomo avrebbe preso moglie e procreato figli scegliendosi a sua volta un amante ragazzino a cui essere maestro di vita.

Nel caso in cui l'adulto avesse avuto rapporti con altri adulti, oppure avesse tenuto un ruolo passivo, da donna come dicevano i Greci, in quel caso l'adulto era omosessuale, in quel caso era deriso e schernito dalla popolazione. Ad Atene la legge vietava che un gay dichiarato avesse i diritti di cittadinanza, anzi poteva perderli proprio. Nell'orazione "Contro Timarco", l'oratore ateniese Eschine, per screditare le pretese del suo avversario Demostene, non attaccò il grande oratore, attaccò Timarco che aveva proposto di premiare Demostene. L'accusa mossa da Eschine era chiara, Timarco era un gay noto a tutti, quindi non doveva avere il diritto di proporre premi nell'assemblea cittadina, proprio perché aveva perduto la cittadinanza, quindi Demostene non poteva essere premiato su proposta di Timarco.

Detto questo il rapporto di Alessandro con Efestione è molto complesso, è più probabile che il re fosse bisessuale. Infatti tenne Barsine, moglie di Memnone di Rodi, come amante, ma sposò Rossane e Statira, figlia di Dario. Del resto però, dato l'alto concetto che i Greci avevano della donna, nulla di più che un forno dove far sviluppare la discendenza, non vi stupite se poi preferissero stare tra maschi. Era nel rapporto tra eguali, tra uomini che vanno in palestra e fanno la guerra e la politica, che il Greco sentiva di stare a proprio agio. Il Battaglione Sacro rendeva istituzionale questo modo di sentire del popolo greco. La stessa poetessa Saffo ha composto le più belle poesie d'amore di tutti i tempi cantando il suo strugimento verso le sue alunne che preferiscono stare con un uomo piuttosto che con lei, ma questa preferenza non impedì comunque alla poetessa d'avere un marito ed almeno una figlia, a cui dedicò poesie. Inoltre la leggenda disse che si fosse suicidata per amore di un uomo.

Quindi prima di dare giudizi con l'ascia, sarebbe meglio che vi documentaste.






Quotato in pieno, alcuni giudizi ed espressioni poco fini rischiano di trasformare il topic in una taverna di porto. Senza contare che ci sono persone che potrebbero sentirsi discriminate da quel linguaggio e rimanere offese da certe espressioni...


Exaudi, regina tui pulcherrima mundi,
inter sidereos, Roma, recepta polos

« L'imperatore mio figlio è un sovrano capace, ma non di questi tempi, perché vede e pensa grandi cose, quali servivano ai tempi felici dei nostri avi. Invece oggi, che gli eventi ci incalzano, non di un imperatore ha bisogno il nostro stato, ma di un amministratore. Ho paura che dalle sue idee e iniziative deriverà la rovina di questa casata. »





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