scusa erghmanico,ragioniamo insieme.
Gli USA sono in una guerra a metà,ovvero hanno avviato due operazioni militari contro due Paesi non per sconfiggere il Paese stesso(esempio lampante la 2^ guerra mondiale),ma per rovesciarne la forma di governo interna.
E questa la novità di questa guerra USA,ed è stramaledettamente simile alla situazione del Vietnam,dove da condiglieri militari(che in realtà erano mezzi sicari)si è passati a mezzo milione di uomini nella boscaglia.
Ora,quando parli di "tutto il potenziale bellico",devi per forza riferirti allo sganciare l'inferno atomico su quelle lande già martoriate.E spero ne converrai che è una stronzata(scusate il termine).
E se non fosse questo a cui ti riferivi,ti devo informare che gli USA non stanno in guerra adesso,ma si trovano come amministratori che aiutano a gestire i Paesi con i nuovi governi amici,perciò sganciare napalm dalla mattina alla sera non avrebbe senso.Il potenziale bellico,come dice la parola,si esprime in guerra.Ergo la guerra è finita e ci si trova in un mezzo limbo dove il pericolo non sono le divisioni corazzate,ma i possibili attentati suicidi o dinamitardi vari.E contro questi non c'è esercito che tenga.Infatti il generale Petraeus ha capito che il trucco era nel più assiduo controllo del territorio,visto che adesso i morti soldati sono quasi spariti.Non lasciando spazio alle operazioni nemiche,ne imbavagli la progettazione,e la popolazione si sente psicologicamente anche più serena nel vedere che ci sono truppe sempre presenti e nei posti giusti(non le ronde a cazzo di cane che si facevano e si continuano a fare tuttora in Afghanistan).
Hai capito ora l'assurdità delle tue parole?