Difendo le teorie della mia prof perché, alla luce di quanto ho letto in tutti questi anni, mi sembrano più convincenti di "dopo M. Aurelio non c'è più nulla", di certo non bado all'ipse dixit. Certamente l'impero romano del III, IV, V, VI sec fu profondamente diverso rispetto a quello del II sec. ma questo è un processo naturale di un'entità vivente che muta per adattarsi alle nuove sfide. Può piacere o meno ma io vi trovo tanti punti interessanti e stimolanti (anche se preferisco la storia del IV sec, al turbolento III sec.), per quanto riguarda l'Impero alla morte di Teodosio certo che mi sembra solido e unito (anche se non come ai tempi di Traiano), territorialmente era tutto lì (tranne la Dacia), c'erano è vero dei problemi, anche gravi, con i Goti che giravano per le province, ma nulla che un buon sovrano non avesse potuto controllare (e finché ci fu Stilicone i Goti furono tenuti a bada), non credo che Teodosio morendo temesse che il suo stato sarebbe in parte finito in pezzi in meno di cent'anni, quando prese il potere Aureliano la situazione era stata ben peggiore.
[Modificato da Antioco il Grande 05/04/2008 08:35]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)