04/04/2008 21:01 |
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Christof Romuald, 04/04/2008 20.56:
L'impero "romano", io lo considero morto, dopo Severo, anche se qualche aspetto si salvò ed ogni tanto si riaffacciò nel III secolo, dove combatté la sua ultima battaglia. Ciò non significa che dopo ci sia il nulla, significa che un modo di vedere le cose, di intendere la vita e il mondo era finito, e ne nacque uno nuovo.
Un mondo che ruppe col proprio passato in maniera molto più netta di quanto avesse fatto l'ellenismo o la romanità rispetto agli antichi greci dai tempi della guerra di Troia.
Con ciò non significa che il periodo successivo non sia da studiare, anzi. Ma da qui a dire che non fu crisi, che il IV secolo fu addirittura un periodo di "fioritura", ce ne passa.
Che lo dimostrassero gli autori di storia moderni, che a mio avviso hanno cambiato parere in odio al fascismo e alla romanità classica, che il colono legato alla terra del IV secolo, sempre esposto ai briganti e alla rapacità dei famigerati agentes in rebus, che spesso si prendevano anche le sue donne, viveva bene quanto un libero contadino del I secolo o del II. Per non parlare poi della struttura dello Stato e della società nel suo complesso.
Questo non lo dicono però, come mai antiochio? Per me a sta gente che vede la storia con fette di prosciutto ideologico sugli occhi andrebbe tolto l'insegnamento.
esauriente!
quoto e approvo!
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