Antioco hai composto un bel rescritto, ma rinnovo le mie forti obiezioni sulla "grandezza" di Teodosio.
Io non riesco a trovare grandi in nulla degli imperatori che presero a picconate un mondo, quello classico, che aveva fatto la gloria di Roma, e non solo di Roma. Gettando l'Europa e il mondo intero in un millennio di barbarie dominate dalle superstizioni.
Tu che sei un ardente culture della grecità, come puoi solo mettere a paragone il ferreo razionalismo greco-romano con l'ignobile misticismo bizantino e barbaro?
Per me non c'è paragone, ma suppongo che per i cristiano dotti, ed edotti a loro volta, questo genere di imperatori rappresentasse l'apogeo della "loro" civiltà.
Mi dispiace, ma per me l'apogeo fu quello di Augusto fino a Traiano, stop. La civiltà che venne dopo il III secolo fu qualcosa che non aveva nulla a che fare con la romanità classica.
E non credo sia un caso che la stessa Grecia moderna (non parliamo dell'Italia, che dopo il periodo fascista ha apertamente disprezzato il suo passato romano, e continua a farlo, comportamento veramente ignobile), non si dichiare e non si sente, erede di Bisanzio, se non molto alla lontana, ma erede della Grecia di Pericle, di Aristotele, di Alessandro, di Atene, Sparta e Tebe.
Non credo che la verità stia nel mezzo, la storia non è una scienza esatta, ma si scrive e si riscrive a seconda del periodo storico, immutate sono solo le spinte dell'agire umano.
Per questo, non potendo io astrarmi dal mio contesto, e dalle mie credenze, di cosa fu giusto e cosa sbagliato, pur cercando di descrivere le cose in dati oggettivi come storico, sto dalla parte di Zosimo, Marcellino ed Eutropio, non di un Lattanzio, il (pseudo)Cicerone cristiano, o un Gregorio di Nazianzo e altre lingue servili.
Suvvia un po' di obiettività, i resoconti cristiani di quel periodo sono pieni di falsità storica e vanno pesantemente purgati per avere una lettura onesta.
Molto meglio affidarsi agli scritti pagani, finché durarono, il che possiamo dire fino a Zosimo, al massimo, ultima luce del mondo classico, e mi stupisce che gli avessero permesso di pubblicare i suoi scritti e di praticare la sua religione pur essendo un funzionario pubblico.
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La speranza oltre la speranza...