Come hai detto giustamente, il cambiamento non è politico ma sociale. Cambiare un popolo significa cambiare la testa di 50 milioni di italiani, una testa forgiata non da anni, non da decenni, ma da secoli di storia. Ogni qual volta che si cerca di cambiare (poche volte) in italia scoppia il putiferio. Guarda le liberalizzazioni dei tassisti, per esempio. L'idea di "casta chiusa" è vecchissima, risale all'età dei comuni, e di fatti non appena si è cercato di scardinarla con un provvedimento riformista ecco che la gente è scesa in piazza per difendere i propri interessi. Qui ognuno si sente in dovere di scendere in piazza e protestare, perchè o lo stato fa quello che uno vuole (il proprio guadagno) o qualsiasi altra cosa non ha ragione di esistere.
Sextus