Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 















La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Vota | Stampa | Notifica email    
Autore

Gaius Iulius Caesar

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2007 11:46
07/06/2006 18:45
rispondo io al quesito. Annibale una voltà salito al governo cartaginese, risollevò l'economia in maniera fortissima in primo luogo, eliminando la corruzione dei senatori cartaginesi, Creò una riforma agraria riguardanti i latifondi sia dei ricchi possedenti terrieri che quella dei poveri cittadini in modo che le tasse da pagare sulla proprietà dovevano essere regolate a seconda del ceto sociale. Piu terre hai e piu paghi. Poi fece una riforma economica in cui effettuava commerci verso il senegal e il centro africa in maniera massiccia attraverso carovane. Poi dato che la pace di scipione, aveva eliminato il 70 % della flotta mercantile (prima fonte economica), lui trovò lo stratagemma di creare una forte industria tessile della provincia cartaginese. Le fabbriche tessere che non furono toccate dai patti di pace, vennero moltiplicate e furono aperti commerci carovanieri tessiliverso la lybia e la phazania fino ad arrivare al gabon. Cartagine aveva ancora il monopolio della porpora e di materiali pregiatissimi e questi avevano un elevato valore di mercato. I senatori romani rimasero sempre sbigottiti nel vedere che annibale pagava puntualmente i debiti di guerra, anzi il deficit dell'erario punico, diminuiva in maniera progressiva sino a tornare in attivo e ben oltre
07/06/2006 19:45
OFFLINE
Post: 439
Registrato il: 24/04/2006
Città: CATANIA
Età: 38
Sesso: Maschile
Principalis
AAHHHHHHHHH Fantastico, finalmente qualcuno che spiega, così abbiamo una base per l'Annibale politico; Posso solo fidarmi della parola di Davide, visto che non ho altri riscontri, neanche da due biografie che ho letto di Annibale; Mi viene difficile da credere che sia stato proprio lui ad inaugurare i commerci col Senegal e il centro africa, dato che già si hanno notizie di spedizioni carovaniere circa un secolo prima di Annibale; Non so per gli altri due atti di governo. Ma fece tutto questo durante la sua breve carica di sufeta?


E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
07/06/2006 20:24
OFFLINE
Post: 681
Registrato il: 30/04/2006
Sesso: Maschile
Centurio
CHI SE NON DAVIDE.COOL......
[SM=x506672]
rispondo io al quesito
[SM=x506672] [SM=x506672] [SM=x506672] [SM=x506672] [SM=x506672] [SM=x506672]
___________________

..."Atqve nostris militibvs cvnctantibvs, maxime propter altitvdinem maris, qvi decimae legionis aqvilam ferebat, obtestatvs deos, vt ea res legioni feliciter eveniret: -"Desilite"- inqvit -"commilitones, nisi vvltis aqvilam hostibvs prodere: ego certe mevm rei pvblicae atqve imperatori officivm praestitero"-. Hoc cvm voce magna dixisset, se ex navi proiecit atqve in hostes aqvilam ferre coepit. Tvm nostri cohortati inter se ne tantvm dedecvs admitteretvr vniversi ex navi desilvervnt. Hos item ex proximis [primis] navibvs cvm conspexissent, svbsecvti hostibvs adpropinqvarvnt."

C.IVL.CAESAR COS.
"COMMENTARII DE BELLO GALLICO" -Liber IV, XXV.
08/06/2006 15:21
Re:

Scritto da: Tymoleon 07/06/2006 19.45
AAHHHHHHHHH Fantastico, finalmente qualcuno che spiega, così abbiamo una base per l'Annibale politico; Posso solo fidarmi della parola di Davide, visto che non ho altri riscontri, neanche da due biografie che ho letto di Annibale; Mi viene difficile da credere che sia stato proprio lui ad inaugurare i commerci col Senegal e il centro africa, dato che già si hanno notizie di spedizioni carovaniere circa un secolo prima di Annibale; Non so per gli altri due atti di governo. Ma fece tutto questo durante la sua breve carica di sufeta?



mi sono spiegato male allora. la fonte principale degli introiti cartaginesi è sempre stato il commercio navale. la pace di scipione aveva eliminato i lcommercio navale cartaginese. Annibale non inaugurò i commerci col senegal. c'erano già stati solo che venivano efettuati in maniera modestissima poichè era piu facile , economico e piu proficuo commerciare via mare. Annibale trasformò l'economia agricola cartaginese facendo riforma che riposrtasse i commerci carovanieri verso i paesi africani interni in maniera massiccia. L'altro punto fortissimo della rinascita cartaginese era il settore tessile come dissi nell'altra risposta. era solo per puntualizzare il fatto dei commerci carovanieri che c'erano già prima di annibale. Cartagine poi si rindebitò una volta autoesiliato annibale poichè venne la questione dei mercenari e della loro rivolta nelle guerre libiche che riesaurirono l'erario facendolo tornare in deficit in maniera pesante

L'impero economico cartaginese si può paragonare a quello odierno cinese. I prodotti fenici erano gli unici ad essere venduti a prezzi incredibilmente bassi. in modo da essere comperati anche da popoli meno abbienti come gli africani o i piu poveri paesi europei. Questa era la forza di cartagine.

[Modificato da davide.cool 08/06/2006 15.26]

08/06/2006 15:43
OFFLINE
Post: 354
Registrato il: 04/04/2006
Città: ENNA
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
Re: Re:

Scritto da: davide.cool 08/06/2006 15.21


mi sono spiegato male allora. la fonte principale degli introiti cartaginesi è sempre stato il commercio navale. la pace di scipione aveva eliminato i lcommercio navale cartaginese. Annibale non inaugurò i commerci col senegal. c'erano già stati solo che venivano efettuati in maniera modestissima poichè era piu facile , economico e piu proficuo commerciare via mare. Annibale trasformò l'economia agricola cartaginese facendo riforma che riposrtasse i commerci carovanieri verso i paesi africani interni in maniera massiccia. L'altro punto fortissimo della rinascita cartaginese era il settore tessile come dissi nell'altra risposta. era solo per puntualizzare il fatto dei commerci carovanieri che c'erano già prima di annibale. Cartagine poi si rindebitò una volta autoesiliato annibale poichè venne la questione dei mercenari e della loro rivolta nelle guerre libiche che riesaurirono l'erario facendolo tornare in deficit in maniera pesante

L'impero economico cartaginese si può paragonare a quello odierno cinese. I prodotti fenici erano gli unici ad essere venduti a prezzi incredibilmente bassi. in modo da essere comperati anche da popoli meno abbienti come gli africani o i piu poveri paesi europei. Questa era la forza di cartagine.

[Modificato da davide.cool 08/06/2006 15.26]




Straquoto. Io sapevo della sua lungimirante azione politica-economica per risollevare Cartagine, ma non sapevo con esattezza i fatti. Così è meglio...


RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


Principe del Senato di SPQR

_________________________________________________


Mod di Unione Europea - Membro dello Staff
_________________________________________________




----------------------------------------
"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
----------------------------------------
"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
---------------------------------------
"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
----------------------------------------
* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
----------------------------------------
08/06/2006 15:58
OFFLINE
Post: 439
Registrato il: 24/04/2006
Città: CATANIA
Età: 38
Sesso: Maschile
Principalis
Bene grazie Davide; Annibale quindi era un buon politico oltre ad essere un grande generale, ed era un uomo colto; ma è davvero paragonabile a Cesare in questi due aspetti?

[Modificato da Tymoleon 08/06/2006 15.58]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
08/06/2006 16:01
non vorrei addentrarmi i ndiscorsi troppo lunghi ma si può dire che, tutti e 2 non vennero visti bene dai senatori della loro città. sia prima che dopo. Cesare era dittatore, annibale era sufeto, a quel tempo quella carica non valeva niente. fu annibale a fargli tornare il prestigio di un tempo. Poi il discorso sarebbe lungo...
11/06/2006 13:54
OFFLINE
Post: 5.380
Registrato il: 03/02/2006
Età: 33
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Tymoleon e Augusto Carducci, se non sapete leggere bene i post andate a scuola che vi insegnano, sopratutto Augusto.
SI, Annibale era un grande uomo politico, che non si puo paragonare a Cesare perche ebbe altri problemi e aspirazioni come uomo politico.
SI, Annibale era un uomo colto, perche in perenne contatto con la cultura greca sin da piccolo.

NO augusto carducci, leggi bene il mio post, Annibale non risollevo l´economia cartaginese con un libro mentre stava fuori, o leggi bene ill mio post, o ti prendi una enciclopedia prima o cerchi nel grande internet.
----------------------------------------
_________________________________
Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



11/06/2006 14:07
OFFLINE
Post: 385
Registrato il: 09/04/2006
Città: PALERMO
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
Re:

Scritto da: Tercio Real 11/06/2006 13.54
Tymoleon e Augusto Carducci, se non sapete leggere bene i post andate a scuola che vi insegnano, sopratutto Augusto.
SI, Annibale era un grande uomo politico, che non si puo paragonare a Cesare perche ebbe altri problemi e aspirazioni come uomo politico.
SI, Annibale era un uomo colto, perche in perenne contatto con la cultura greca sin da piccolo.

NO augusto carducci, leggi bene il mio post, Annibale non risollevo l´economia cartaginese con un libro mentre stava fuori, o leggi bene ill mio post, o ti prendi una enciclopedia prima o cerchi nel grande internet.


Secondo me tymoleon e augusto nn intendevano dire che nn sai scrivere,ma che nn hai spiegato cm annibale ha risolevvato l'economia,perchè hai detto che c'era un libro cn alcuni frammenti e che annibale era un sufete niente di piu,io per esempio nn ho capito cm il cartaginese ha risollevato l'economia,tu nn l'hai certo detto
"Desidero che ciascuno di voi, viva felice ed in pace, ora che la guerre stanno per finire.
Tutti gli uomini mortali, da ora in avanti, vivranno uniti in un solo popolo e lavoreranno pacificamente per il bene comune.
Dovrete considerare tutto il mondo come il vostro paese, un paese con il migliore governo possibile, con delle leggi comuni, senza distinzione di razza.
Io non faccio distinzione, come altre menti ottuse fanno, fra Greci e Barbari. Non sono interessato alle origini razziali dei sudditi. Li distinguo solamente sulla base delle loro qualità.
Per me, ogni straniero è un greco ed ogni cattivo greco è un barbaro.
Se ci sono delle differenze fra di voi, non dovete risolverle con le armi, ma con la pace. Se ce ne sarà necessità, io agirò come vostro tramite.
Nn dovete pensare a Dio come a un despota autoritario, ma come ad un padre comune, cosicchè la vostra condotta assomigli a quella di tanti fratelli, che appartengono alla stessa famiglia.
Per quello che mi riguarda, io considero tutti, siano essi bianchi o neri, uguali.
E vorrei che non foste solo sudditi del mio impero, ma anche partecipi alleati.
Dovreste considerare il Giuramento che abbiamo fatto stanotte come un Simbolo di Amore".

Alessandro, dal discorso alle truppe a Babilonia

Avrebbe potuto restarsene a casa in Macedonia, sposarsi, avere una sua famiglia, sarebbe stato celebrato da morto. Ma non era questo Alessandro. Tutta la vita ha combattuto per liberarsi dalla paura e così lottando, così solo, è diventato libero. L'uomo più libero che abbia mai conosciuto. La solitudine crescente e l'impazienza di coloro che non riuscivano a capire furono la sua vera tragedia e se il suo desiderio di riconciliare greci e barbari finì nel baratro del fallimento...e che fallimento, il suo fallimento superò qualunque successo ottenuto dagli altri. Io ho vissuto una lunga vita Kadmo ma gloria e memoria apparterrano per sempre a coloro che seguiranno la propria grande visione e il più grande di questi è colui che ora chiamano Megas Alexandros, Alessandro il grande. (Dal film Alexander)

Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno(Giovanni Falcone)
11/06/2006 14:25
OFFLINE
Post: 5.380
Registrato il: 03/02/2006
Età: 33
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Esatto, hai ragione, nella traslazione del libro in cui ho le informazioni, ho saltato un pezzo.
Avete ragione.
Ma poi Davide lo ha spiegato benissimo e si capisce alla perfezzione come Annibale ha risollevato l´economia Cartaginese.
Percio non vedo il motivo per cui Tymoleon fa le sue domande con "malizia"
----------------------------------------
_________________________________
Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



11/06/2006 14:50
OFFLINE
Post: 439
Registrato il: 24/04/2006
Città: CATANIA
Età: 38
Sesso: Maschile
Principalis
Non c'era nessuna malizia, erano solo domande peraltro giustificate dalla tua mancata spiegazione; comprendo data la tua età che non sei ancora abituato a partecipare ad una discussione seria senza lasciarti andare a battute ridicole

Tymoleon e Augusto Carducci, se non sapete leggere bene i post andate a scuola che vi insegnano

devi imparare ancora molto su come ci si comporta caro Tercio...

[Modificato da Tymoleon 11/06/2006 14.53]



E così, nelle operazioni militari:
Se conosci il nemico e conosci te stesso, nemmeno in cento battaglie ti troverai in pericolo.
Se non conosci il nemico ma conosci te stesso, le tue possibilità di vittoria sono pari a quelle di sconfitta.
Se non conosci nè il nemico nè te stesso, ogni battaglia per te significherà sconfitta certa.
SUN TZU

La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell'anima umana è la storia del mondo.
BENEDETTO CROCE

La fede è la più alta passione di ogni uomo. Ci sono forse in ogni generazione molti uomini che non arrivano fino ad essa, ma nessuno va oltre
KIERKEGAARD
11/06/2006 17:52
OFFLINE
Post: 354
Registrato il: 04/04/2006
Città: ENNA
Età: 33
Sesso: Maschile
Principalis
Olè... ci si risponde per le rime!!!

Tercio si è offeso, credo, sopratutto per la frase che affermava che Tercio aveva detto che Annibale aveva risollevato l'economia cartaginese con un libro (che confusione!!)
Comunque una reazione spropositata...

Ma ora che ci penso l'agomento non era il divo Giulio!!
Mi sa che se aprò un post su Annibale "forse" si riuscirà a non parlare di lui... il "mago" è ovunque!!



RES PVBLICA SPQR REPUBBLICA ROMANA


Principe del Senato di SPQR

_________________________________________________


Mod di Unione Europea - Membro dello Staff
_________________________________________________




----------------------------------------
"Io sono Cesare, non re"
"Alea jacta est!" C.G.Cesare
----------------------------------------
"Cacciate dunque, occhi greci, la passione dell'occidente che aspetta... I santi monaci di Dio non inizieranno un giorno che Dio conosce bene... a incoronare di nuovo il re romano, ed ad attaccare un croce sul suo petto?"
I Bizantini
---------------------------------------
"Che cosa eri tu o Roma, intatta, se le tue rovine sono più grandi dell'intero mondo che ti è accanto?" Ildeberto di Lavardin
----------------------------------------
* "Nella vita di noi Italiani ci sono tanti Maggi radiosi e troppi Inverni lunghi"
* "La plebe Italiana è mutevole come il mare"
* "Non esistono vittorie totali, solo sconfitte incondizionate"
Caio Logero
----------------------------------------
11/06/2006 18:28
OFFLINE
Post: 3.773
Registrato il: 02/11/2005
Città: GENOVA
Età: 31
Sesso: Maschile
Praefectus Fabrum
Servo del Lato oscuro
Re:

Scritto da: Tercio Real 11/06/2006 13.54
Tymoleon e Augusto Carducci, se non sapete leggere bene i post andate a scuola che vi insegnano, sopratutto Augusto.
SI, Annibale era un grande uomo politico, che non si puo paragonare a Cesare perche ebbe altri problemi e aspirazioni come uomo politico.
SI, Annibale era un uomo colto, perche in perenne contatto con la cultura greca sin da piccolo.

NO augusto carducci, leggi bene il mio post, Annibale non risollevo l´economia cartaginese con un libro mentre stava fuori, o leggi bene ill mio post, o ti prendi una enciclopedia prima o cerchi nel grande internet.


Non mi sembra proprio il caso di rispondere con questo tono, visto soprattutto che non sei onniscente e che le tue conoscenze sono lacunose riguardo a cesare (molto lacunose), con cui fai il paragone...


----------------------------------------

"Per garantire che resteremo sempre uniti, che parleremo sempre con un'unica voce e che agiremo con un'unica mano la Repubblica dovrà cambiare. Dobbiamo evolverci, dobbiamo crescere. Siamo diventati un Impero di fatto, diventiamo un Impero anche di nome!
Siamo il primo Impero Galattico!
Siamo un Impero che continuerà a essere governato da questo nobile consesso!
Siamo un Impero che non ripeterà i maneggi politici e la corruzione che ci hanno feriti così profondamente!
Siamo un Impero che sarà governato da un unico sovrano eletto a vita!
Siamo un Impero governato da una maggioranza!
Un Impero governato da una nuova costituzione!
Un Impero di leggi,non di politici!
Un Impero votato alla salvaguardia della società onesta. Di una società unita e sicura!
Siamo un Impero che durerà diecimila anni!"

Discorso di Creazione dell'Impero, 19 BBY
Imperatore Palpatine



12/06/2006 10:05
OFFLINE
Post: 8.931
Registrato il: 27/04/2006
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Fabbro del forum
non intendevo offendere nessuno , solo mi era parso di capire che annibale avesse risolto i problemi economici di cartagine con un un libro!
mi pare che la domanda nasce spontanea sul come sia possibile!
i fraintendimenti sono possibili, ma le risposte che vengono date sembranano abbastanza pungenti....
scusatemi tanto, la prox volta non mi azzarderò più a fare domande!
----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio
12/06/2006 16:47
se non avete capito qualcosa su quello che dissi oppure se avete domande da farmi fate pure. che siano intelligenti però
13/06/2006 13:21
OFFLINE
Post: 8.931
Registrato il: 27/04/2006
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Fabbro del forum
Re:

Scritto da: davide.cool 12/06/2006 16.47
se non avete capito qualcosa su quello che dissi oppure se avete domande da farmi fate pure. che siano intelligenti però


grazie david, visto che solo tu hai parlato chiaramente e detto come stavano le cose.
altri si limitano a dire qualcosa di facilmente faintendibile, e poi alla prima obiezione ti si rivolgono tipo cani rabbiosi
----------------------------------------
Quisque est Barbarus alio
14/06/2006 21:36
OFFLINE
Post: 5.553
Registrato il: 24/07/2004
Città: PERGINE VALSUGANA
Età: 63
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Fondatore del forum
[SM=x506665] [SM=x506665] [SM=x506665]
-
-
Modred ========================
---------------------------------------

15/06/2006 17:49
OFFLINE
Post: 5.380
Registrato il: 03/02/2006
Età: 33
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Ho gia chiesto scusa in un topic precedente. Leggete.
Inoltre io non stavo confrontando Cesare con Annibale negli ultimi topic, solo dicevo i fatti storici che conosco benissimo su Annibale, come voi conoscete benissimo quelli su di Cesare.

[Modificato da Tercio Real 15/06/2006 18.31]

----------------------------------------
_________________________________
Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



20/08/2006 03:39
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 04:32
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 04:34
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
Re:

Scritto da: Tymoleon 08/06/2006 15.58
Bene grazie Davide; Annibale quindi era un buon politico oltre ad essere un grande generale, ed era un uomo colto; ma è davvero paragonabile a Cesare in questi due aspetti?

[Modificato da Tymoleon 08/06/2006 15.58]




Scusate se riapro una vecchia discussione...

Andiamoci piano nel definire annibale un bravo politico...

Qui si dice che dopo la sconfitta Annibale risollevò magnificamente l'economia cartaginese, ok questo è vero. Ma questo è l'Annibale economista non il politico. La domanda che ci si dovrebbe porre è come si è arrivati a questa sconfitta. Qui emerge l'Annibale politico.

La seconda guerra punica veniva chiamata dai romani "la guerra di annibale" perchè proprio questi la causò (scusate se evito di entrare nei dettagli che probabilmente conoscete).

Perchè Annibale pur vincendo battaglie come trebbia, ticino, transimeno e, soprattutto, come canne non riuscì a vincere la guerra? Perchè il fine politico che quelle battaglie si prefiggevano fallì miseramente: il distacco da roma di tutte le sue alleate e, quindi, del loro potenziale umano. Cito dal volume "canne 216 a.C." della osprey publishing: "Inoltre, egli non era inconsapevole che, nonostante i risultati di Canne, il potenziale militare romano restava enorme. In effetti, era stata necessaria la perdita di quasi 100.000 tra soldati romani e alleati dal 218 per ottenere le prime defezioni dalla confederazione. Ciò di cui egli aveva realmente bisogno erano altre battaglie come Canne. Sfortunatamente per Annibale, il senato sarebbe stato ora scortese con lui rendendo questa possibilità molto, ma molto improbabile. La più importante conseguenza di Canne fu la rivendicazione della strategia di Fabio, la cui premessa non avrebbe potuto ricevere verifica più minacciosa. La fazione degli Emili e dei Scipioni e i loro sostenitori si eclissò all'interno del senato e tra il 216 e il 203 i romani si astennero dal combattere battaglie campali con Annibale".

Il fine politico che Annibale si prefiggeva con queste vittorie, che gli alleati abbandonassero Roma, fallì. Egli probabilmente aveva una visione "cartaginese" del dominio di Roma sugli alleati: una città che domina e le altre suddite, in sostanza. Invece il sistema romano di singole alleanze, concessione di diritti e autonomia in cambio di aiuto militare ecc., resse all'urto. Gli alleati latini e anche alcune città greche preferivano e si sentivano a proprio agio sotto l'"ombrello" romano e non avevano interesse ad andare sotto il suo. Rimasero saldamente al suo fianco, nonostante le batoste subite.

In sostanza Annibale fallì nell'ottenere che Roma soffrisse del suo stesso handicap: la cronica, se non totale mancanza di rincalzi per il proprio esercito.

Il senato cartaginese, infatti, non mandò se non pochissime truppe al "suo" generale: Inopinatamente si potrebbe dire, ma la natura degli eserciti cartaginesi (per lo più truppe mercenarie) e motivi contingenti (avevano i loro problemi in libia, ben più vicina) non permetteva di far altro. Daltronde gli stessi cartaginesi pensavano fosse una guerra dei Barca e in senato ormai predominava la fazione aversa alla famiglia di Annibale, e anzi lo accusavano di averli gettati in una guerra non voluta.

I Romani invece a suo dispetto ricostituirono in poco tempo e con sforzo immane l'esercito perduto (rispetto alla batosta subita, che non dimentichiamolo, avrebbe costretto chiunque altro alla resa) e lo impiegarono per evitare che Annibale ottenesse rincalzi: conquistando l' intera hispania cartaginese per evitare che i suoi fratelli gli inviassero le bellicose truppe locali (fulcro del suo esercito). La battaglia sul metauro è il culmine di questa strategia operata dal Senato romano. E il Fato premiò tale costanza tirando fuori dal capello un certo Publio Scipione.

To be continued...

[Modificato da cannae 20/08/2006 5.02]

[Modificato da cannae 20/08/2006 5.06]

Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 04:52
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
Re: Re:

Scritto da: cannae 20/08/2006 4.34

To be continued...



Prima si è citato von Clausewitz "la guerra è il proseguo della politica con altri mezzi", io citerei Bismark "la guerra è la politica fatta ad alta voce". Qui si potrebbe dire che Annibale perse la guerra perchè in primo luogo sbagliò politica.

Le difficoltà economiche e sociali che nei primi anni dopo la disastrosa pace, esposti egregiamente da david.cool, dovette fronteggiare Annibale erano l'eredità della sua fallita politica. In fondo egli cercava di rimediare all'immane errore politico commesso: l'aver creduto possibile far crollare Roma con il "semplice" genio militare (e qui non intendo certo affermare che fosse un generale comune, il mio stesso nickname dimostra la mia ammirazione per il suo Genio). Causando così la completa rovina della sua patria, che infatti non gli sopravvisse a lungo.

Scusate, ma come politico lo ritengo disastroso...

Chiedo venia per la lunghezza e la noiosità del post. [SM=x506642]

[Modificato da cannae 20/08/2006 4.59]

Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 11:36
OFFLINE
Post: 619
Registrato il: 11/06/2006
Sesso: Maschile
Centurio
Sottoscrivo in pieno quanto scritto da cannae.

20/08/2006 12:52
OFFLINE
Post: 3.284
Registrato il: 28/07/2006
Città: CATANIA
Età: 46
Sesso: Maschile
- Moderatore -
Praefectus Fabrum
Sul divo Giulio si potrebbe scrivere per sempre. La sua grandezza è indiscutibile, fu certamente anche molto fortunato e forse a volte ingenuo. Sperava di farsi amare dai suoi concittadini pompeiani e per questo li perdonò tutti. Sperava così di farsi almeno rispettare e cercava di porre una grande distanza tra lui e Silla che invece dopo la vittoria su Mario aveva proscritto mezza Roma. Invece gli infami "repubblicani" prima giurarono di difenderlo e poi, appena ebbe sciolto la sua guardia germanica, lo assassinarono. Cosa portò questo? Quindici anni di guerre civili e in più, quando Ottaviano e soci vinsero, riapparvero le liste di proscrizione di sillana memoria, la fine dello zio aveva fatto capire ad Ottaviano come comportarsi. Certo Cesare ebbe comportamenti ambigui, in Gallia sterminò tutti senza problemi, ma nel De Bello Civili quasi si scusa per ogni romano morto. Sul fatto che fosse omosessuale, la cosa non è certa. Quel gran pettegolo di Svetonio racconta che i suoi soldati, durante il trionfo gallico da un lato dicessero "Uomini attenti, vi riportiamo l'amatore calvo, chiudete le mogli a casa. L'oro di Gallia lo hai finito con le puttane" e dall'altro gridavano "Cesare a sottomesso la Gallia ma Nicomede [re di Bitinia]ha messo sotto Cesare". Se questo basta per dire che fosse omosessuale vedete voi. Per i Romani comunque era una cosa molto più vergognosa che per i Greci. Ad Atene era tutta una questione di chi faceva l'uomo e chi la donna. Un cittadino che in un rapporto avesse avuto atteggiamenti passivi poteva perdere la cittadinanza. Cosa che non accadeva al contrario. A Roma la cosa era molto meno tollerata, addirittura Seneca diceva che il grattarsi la testa con un dito era segno di effeminatezza. Di conseguenza che nascessero storielle gay in ambito di propaganda politica era molto facile. Ciò detto anche se Cesare fosse stato un patito dell'amore greco ciò interessa poco dal punto di vista militare e storico. Il fatto stesso che dopo di lui il suo nome fu il simbolo dell'impero, non solo a Roma, ma anche in Germania e Russia, basta a far capire il suo peso. Per dirla col poeta "Questo fu Cesare, ne avremo mai un altro?"
-------------------------------------------------
"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
20/08/2006 14:24
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
A propositio del genio strategico di Cesare vorrei far notare che egli in molte campagne, Gallia, Pompeo e Africa, dovette affrontare un problema ben grave, lo stesso che affrontò Annibale: il proprio nemico che evita accuratamente di affrontarlo de visu, faccia a faccia, per logorarlo invece lentamente. L'arma che molti suoi nemici utilizzarono fu il tempo. Napoleone era solito dire che "lo spazio lo si può riguadagnare, il tempo perduto no".

Qualcuno potrebbe dire che fu fortuna ma la costanza di un certo elemento mi fa credere fosse invece, un preciso calcolo: prima di ogni decisiva battaglia Cesare aveva subito un qualche scacco minore, Gergovia, Dyrrachium e varie località africane. Sconfitte minori ma tali da rincuorare il nemico abbastanza da indurlo ad affrontarlo nella certezza di poterlo battere.

Una sconfitta nelle battaglie di Alesia, Farsalo e Tapso avrebbe portato alla sua eliminazione politica e anche fisica. Un bluff che lo costringeva a giocarsi il tutto in una mano, ma il solo modo per battere il suo solo vero nemico, il tempo. "Un altro giorno e avresti vinto tu" si dice abbia detto a Vercingetorige mentre questi si consegnava sconfitto.
In tali battaglie poi il nemico era indotto a sfruttare la sua arma migliore, quella che lo faceva ritenere superiore a Cesare: Vertingetorige il numero di guerrieri riuniti, la cavalleria di Pompeo (traltro guidata da Labieno, che proprio sotto Cesare in Gallia aveva ben dimostrato di saperla efficacemente condurre) e l'ottima posizione d'attacco per Scipione che si ritrovò ad affrontare un nemico in posizione disgraziata (senza via di fuga e in inferiorità numerica).

Per assurdo le contromosse materiali e psicologiche prese da Cesare, gli offrivano di contro, molte probabilità di vittoria: ad Alessia confidava nella superiorità tecnologica prima, ma soprattutto sulla manifesta superiorità del morale romano contro il facile scoramento solito dei galli; contro la cavalleria condotta da Labieno a Farsalo bastò una quarta linea (non aveva riserve!) formata dalle truppe migliori, armata di lunghe lancie e con l'ordine di mirare più al viso che ad uccidere, contando sul fatto che i nobili che la costituivano giudicasserò peggiore una vita passata con uno sfregio sul proprio bel viso da nobile romano che non la morte in battaglia (un capolavoro di intelligenza tattico/psicologica che ricorda l'Austerlitz di Napoleone, che infatti di Cesare fu fervente ammiratore). A Tapso, in quel che considero il suo capolavoro, la posizione scelta (mentre Scipione credeva di avercelo costretto) gli permetteva di attaccare con le poche legioni veterane su un ristretto fronte senza pericoli di aggiramento grazie al mare e alle paludi sulla sua sinistra. Gli imponenti elefanti di Scipione, il quale non aveva certo appreso la lezione del proprio avo, furono facilmente mandati in panico da truppe che mesi si eranno allenate a tale scopo e, fuggendo, travolsero le proprie schiere.

Fortuna? Macchiavelli diceva che la Fortuna è come un fiume, per usufrirne senza averne danno bisogna costruire dei forti argini che la contengano. E come dimostrò ad Alesia e a Dyrrachium, era un maestro nell'erigere contrafforti e muri.

Fu un grande stratega o fu fortunato? Personalmente ritengo sia stato un Geniale Stratega, sicuramente non ci avrei mai giocato a poker...

[SM=x506642]

[Modificato da cannae 20/08/2006 14.25]

Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 16:55
OFFLINE
Post: 619
Registrato il: 11/06/2006
Sesso: Maschile
Centurio
C'è anche da dire che le sconfitte di Cesare sono state gonfiate, vuoi dalla fazione repubblicana, vuoi da storici in malafede. Guardiamo ad altri grandi condottieri della storia: chi ricorda le sconfitte di Annibale contro Marcello, o a Grumento contro Nerone? Nessuno. Le sconfitte di Cesare, invece, vengono esagerate, prese a dimostrazione di scarso talento, ora tattico ora strategico. Anche a Ruspina, dove si dice fu sconfitto da Labieno, emerge la grandezza di Cesare... qualsiasi altro generale sarebbe stato annientato in quelle condizioni. Cesare riuscì a cavarsela, con la forza del suo genio e del suo carisma.

20/08/2006 19:24
OFFLINE
Post: 5.380
Registrato il: 03/02/2006
Età: 33
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Aninbale non aveva altra strategia disponobile. Nessuna. Perció la strategia che fece fu quella migliore, era l´unixca che aveva possibilitá di sconfiggere Roma.
Inoltre senza l´appoggio del senato le cose si complicano mooooolto di piú.
----------------------------------------
_________________________________
Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



20/08/2006 21:10
ma si parla di annibale ovunque? metto in chiaro una cosa na volta per tutte poi però non voglio piu sentire quel nome qua dove si parla di giulio.

Annibale barca divenne generale in iberia qualche anno dopo la morte del padre. il senato cartaginese non sapeva cosa esso voleva fare ne sue idee guerresche. i soldati li ha presi quasi tutti in iberia, con l'ausilio di soldati che reclutava strada facendo. decise di attraversare le alpi per i seguenti motivi:

1 cartagine non controllava il mare
2 per l'effetto sorpresa: nessuno le aveva mai attraversate prima se non bypassandole via mare oppure via costa
3 il senato romano sapeva che dopo sagunto annibale volesse arrivare diretto in italia ma si aspettavano via mare

annibale sapeva tutto dall'inizio. sapeva che andava in un paese che contava piu di 300.000 soldati in arme e doveva arrivarci con la forza dato che doveva passare per la gallia inferior e sicuramente i galli non li facevano passare facilmente.

Annibale sbagliò piu volte la scalata perchè guide galliche li portavano sulla strada sbagliata apposta. una volta crocifissi tutti, fece esplodere grandi parti di valico utilizzando l'aceto come miscela esplosivo combinata ad altre sostanze. ijnoltre i sentieri non erano larghi talmente da far passare elefanti quindi dovette creare lui la strada con la forza

annibale sapeva che non poteva assediare roma poichè non aveva ne macchine d'assedio ne navi che bloccavano la foce del tevere. il suo scopo diversamente da quello che pensa molta gente qua era quello di sottomettere le tribu del nord prima, attirare i romani in battaglie campali e vincere e poi sottomettere una ad una le alleanze italiche con dimostrazioni di forza a volte o con la diplomazia. il nord dopo la trebbia si uni ad annibale. già dopo l'assedio e la distruzione di torino i popoli del nord aspettavano una vittoria contro roma di proporzioni gigantesche per passare dalla sua parte. i rinforzi inviati dai galli morirono di peste e pestilenze durante l'attraversamento della pianura padana. decise allora di passare al sud dato che c'era capua la seconda città piu grande dell'italia e il sud d'italia era il granaio d'italia. rimase li a sterminare città, villaggi e a oziare sino a che i romani non mandavano eserciti contro .senza grano si muore e i romani reclutarono l'esercito piu imponente della sua storia per fermare quello scempio. intanto a cartagine i senatori mandarono uomini in iberia per proteggere quelle zone dato che annibale aveva prelevato tutti gli uomini dalle guarnigioni. dopo cannae il sud passò ad annibale. gli uomini cominciavano a diminuire giorno dopo giorno. annibale allora decise di fare tappa a roma! non per assediarla, ma per prendere per il culo i romani e per attirarli in una battaglia al di fuori della città. mandarono asdrubale a roma a trattare la resa ma il senato non l ofece neanche entrare in città. poi annibale tornò al sud e mandò magone con gli anelli di cannae a cartagine per chiedere aiuto totale ma essi lo rispedirono indietro con i loro saluti. ecc ecc ecc ecc ecc ecc

annibale non era sovrano ne capo di stato ne console. era il generale capo di stato maggiore e doveva obbedire agli ordin idel senato. la guerra con roma fu idea sua e non fu appoggiata da nessuno. eccc eccc eccc eccc

adesso basta parlare di annibale qua
20/08/2006 21:12
OFFLINE
Post: 44
Registrato il: 19/10/2004
Sesso: Maschile
Miles
Re:

Scritto da: Tercio Real 20/08/2006 19.24
Aninbale non aveva altra strategia disponobile. Nessuna. Perció la strategia che fece fu quella migliore, era l´unixca che aveva possibilitá di sconfiggere Roma.
Inoltre senza l´appoggio del senato le cose si complicano mooooolto di piú.



La strategia di Annibale fu geniale: colpire Roma calando dalle Alpi, proprio da dove nessun quirita si sarebbe aspettato! E portandosi appresso perfino gli Elefanti...
Altra cosa è la politica. Politica e strategia sono due cose ben distinte.

Per quanto riguarda Annibale e il suo Senato, si può affermare con sicurezza che ad Annibale andò meglio; perlomeno non fu mai dichiarato nemico pubblico e nessun esercito cartaginese gli fu mandato contro

[Modificato da cannae 20/08/2006 21.13]

Non, nisi parendo, vincitur
20/08/2006 21:30
OFFLINE
Post: 5.380
Registrato il: 03/02/2006
Età: 33
Sesso: Maschile
Praefectus Castrorum
Re: Re:

Scritto da: cannae 20/08/2006 21.12


La strategia di Annibale fu geniale: colpire Roma calando dalle Alpi, proprio da dove nessun quirita si sarebbe aspettato! E portandosi appresso perfino gli Elefanti...
Altra cosa è la politica. Politica e strategia sono due cose ben distinte.

Per quanto riguarda Annibale e il suo Senato, si può affermare con sicurezza che ad Annibale andò meglio; perlomeno non fu mai dichiarato nemico pubblico e nessun esercito cartaginese gli fu mandato contro

[Modificato da cannae 20/08/2006 21.13]





CI mancherebbe!!!!! Magari é ancor peggio che reclutessero due eserciti con Annibale in Italia soffrendo con Quinto Fabio Massimo senza ricevere manco un soldato da Cartagine.
I senatori cartaginesi erano degli ottusi interessati solo al comercio, non avevano una visione "mondiale" come aveva Roma.


Comuque basta Annibale. É il migliore.

Una cosa che sempre mi ha colpito sono stati i 92 anni che visse Massinissa...
----------------------------------------
_________________________________
Come i nostri predecessori gli indiani ci accomuna un certo timore del sesso un eccesso di lamentazione per i morti e un costante interesse per sogni e visioni- JIM MORRISON



Vota: 15MediaObject4,509196
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:29. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.