Total War Warhammer 24 Maggio 2016 (nuova data)

Intervista

Total War Warhammer conduce eroi e mostri sul campo di battaglia

Se c'è un elemento di Total War Warhammer che colpisce immediatamente l'osservatore, questo è l'impatto visivo. La maniera in cui i pistoleri imperiali si disperdono allorché uno wyvern plana su di loro. Il modo in cui gli orchi boyz waaagh saltano come scimmie mentre si gettano all'assalto dello schieramento nemico, in preda ad un'irrefrenabile euforia. La maniera in cui i cavalieri in sella ai grifoni si librano in volo come rapaci quando schiacciano i selvaggi ed ululanti orchi boar boyz.
Il modo in cui un goblin sommozzatore della rovina delira mentre sta aprendo faticosamente un varco nel primo strato del suolo, evitando per un soffio di andare a sbattere contro una linea di lancieri.
Total War Warhammer possiede un'energia sconosciuta ai precedenti titoli, ma è esattamente così che io ho sempre immaginato Warhammer: Fantasy Battle.

La battaglia del passo del Fuoco Nero è l'evento rappresentato nella dimostrazione. I ragazzi di Creative Assembly me l'hanno mostrata nel loro studio, situato nella cittadina rurale di Horsham.
L'impero e i pelleverde si fronteggiano per il controllo di un fondamentale canyon costellato di lava, che costituisce tradizionalmente l'unica via percorribile tra i regni delle due fazioni nel Vecchio Mondo di Warhammer. La tipologia di scontro è inusitata per la serie Total War, ma risulterà familiare ai giocatori di “Endless Legend”: una battaglia inserita in una catena di missioni da compiere. Ad ogni personaggio presente nel vostro esercito sarà infatti associata una teoria di incarichi da portare a termine, per poi ottenere nuovi oggetti, abilità e cavalcature. La battaglia al passo del Fuoco Nero rappresenta l'ultima prova a cui il capo dell'umanità – l'imperatore Karl Franz - dovrà sottoporsi.

“Vincete questo scontro e l'imperatore potrà brandire il leggendario martello di Sigmar.”

Qualora il giocatore scelga di continuare con la catena e vinca questa battaglia, l'imperatore avrà la possibilità di impugnare il leggendario martello di Sigmar. Tuttavia, non sarà una passeggiata. Sebbene l'impero abbia condotto in battaglia i suoi reparti scelti, macchine da guerra e maghi, le truppe dei pelleverde lo fanno apparire quasi insignificante.

Oltre agli spietati boyz, ai feroci orchi, agli impietosi orchi neri, ai goblin dalla pelle gelatinosa – a cavallo di varie bestie, quali cinghiali, lupi e ragni -, l'armata dei pelleverde è temibile per la sua vasta gamma di unità mostruose fra i suoi ranghi. Imponenti troll effettuano attacchi ad area, saltando per poi schiacciare gli spadaccini imperiali, scagliandoli così lontano, oppure vomitando le peggiori schifezze sui malcapitati. I giganti afferrano gli alabardieri e, con atteggiamento meditabondo, li mangiano come fossero stuzzichini. Gli enormi ragni arachnarok, con un manipolo di arcieri goblin sul dorso, vagano per il campo di battaglia. L'arsenale a disposizione dell'impero, più tradizionale, comprende cannoni, carri armati alimentati a vapore e razzi. Esso può colpire i varchi nello schieramento nemico, ma non contenere la carica delle truppe avversarie.

“Molto cura è stata profusa nelle animazioni, affinché il combattimento apparisse maggiormente dinamico e reattivo” dice Roxburgh. “Il mero numero delle animazioni è considerevole – anche solo soffermandoci sui diversi scheletri, trenta generi differenti, mentre nei Total War precedenti essi non erano più di cinque o sei.”.

Al di sopra delle truppe appiedate, i wyvern cavalcati dai signori della guerra orchi intraprendono un combattimento aereo con Karl Franz e il suo grifone, “Artiglio della morte”.
Questa è la prima volta in cui un titolo Total War abbia potuto vantare creature volanti e, sebbene la resa sia fluida, è un lavoro completamente in itinere - “Gli scontri in cielo sono ancora, ovviamente, in via di costante perfezionamento” comunica Roxburgh.

Vi sono anche eroi orchi sul campo di battaglia, come il generale Grimgor “Pelle di ferro”, un orco nero in spalla ad un troll e, nello schieramento imperiale, cacciatori di streghe e sacerdoti guerrieri.
Il vero potere riposa in sciamani e stregoni, i quali annientano interi reparti nemici, evocando un piede gigantesco o luminose lune per abbattere gli avversari, oppure servendosi di delicate macchine da guerra, come le luminarche di Hysh, per rovesciare i giganti. A onor del vero, lo scontro è posto al termine da un mago celeste, che ha scagliato la cometa di Casandora per distruggere il centro del campo di battaglia. Fortunatamente, i venti magici che incrementano il potere di lanciare incantesimi soffiano soltanto in determinate aree, e ciò avviene in maniera casuale, all'inizio di ogni battaglia, di modo che questo dominio esercitato dalle arti magiche sia ridimensionato.

In quest'alfa, ho assistito unicamente a scontri. La squadra di Creative Assembly mi ha confessato che la mappa di campagna è più indefinita. Qui, eroi e signori appaiono come tradizionali agenti, presenti in ogni titolo Total War, dotati di abilità specifiche – però, se li si aggrega ad un'armata, essi faranno la loro comparsa sul campo di battaglia. Ciò nonostante, siate prudenti: mentre i cosiddetti eroi, come Karl Franz, possono solamente venir feriti nella mischia, il vostro arcimago – da poco giunto agli altari della gloria – corre il concreto rischio di morire.

Alcuni elementi basilari della serie Total War – edificazione delle città, diplomazia, reclutamento delle truppe – rimarrà invariato, almeno per quel che riguarda l'impero. Altre caratterizzazioni della campagna sono proprie di ogni fazione. Per esempio, i pelleverde avranno il loro sistema di waaagh, che aumenta la loro resistenza mentre sono in combattimento, ma li penalizza nei periodi di pace.

“Avete tale equilibrio fra incoraggiare questo slancio, far sì che la battaglie siano incessanti, mantenere in agitazione i boyz, o farli patire la loro animosità” dice Roxburgh. Ogni fazione è differenziata in maniera analoga. “Stiamo giocando con ogni razza, come richiede lo spirito dei Total War” interviene Simon Mann, designer delle battaglie di Total War Warhammer. “Esse sono così diverse tra loro, desideriamo che ciò venga alla luce”.

Godendosi Warhammer come suggerito, si dovrebbero salvare centinaia di soldi spesi in modellini e altrettante ore trascorse nella pittura di questi ultimi – e principalmente, è la via più facile, rapida ed entusiasmante per intraprendere epiche battaglie nel mondo del fantasy. Questa potrebbe essere la ragione per cui Games Worshop ci abbia messo tanto ad approvare il progetto -, ma sarei pronto a scommettere che non se ne pentiranno.