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Ma i gladiatori davvero militavano nell'esercito?

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2014 18:57
25/07/2014 14:54
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Per quanto mi riguarda, considero la varietà, non la moltitudine, un probabile indicatore di ricchezza.
Sinceramente, non reputo paragonabile l'esempio deii gladiatori a quello delle donne lancia sassi o a quello dei bambini combattenti; essi, storicamente furono molto meno "evidenti", assai meno popolari.

Allo stesso modo, non reputo abbastanza paragonabile la presenza dei porci incendiari (che pure sarebbero alquanto citati dalle fonti, e in battaglia avevano una valenza presumibilmente notevole, essendo destinati all'offensiva)a quella dei tori, utilizzati solamente per eludere il nemico.

TafanoCA, 25/07/2014 13:28:




Ripeto, quello che dici avrebbe senso se l'obiettivo di Rome 2 fosse di ricreare al 100% il periodo storico, esattamente e senza nessun errore. Cosi' non e', e fin dall'inizio si e' sempre detto che l'accuratezza storica sarebbe stata un ispirazione ma non avrebbe dettato le scelte di design.


EDIT: scusate il doppio post




Scusa Tafano, ma se si tiene comunque in considerazione una prerogativa poco "storica" come i gladiatori, ciò implica di non ricreare il periodo storico al 100 %. Infatti, introducendo elementi non "storici", la storicità non sarebbe mai completa: noi vorremmo intendere questo; che Rome 2 non debba essere accurato storicamente al 100 %, ma che almeno rispetti quanto si possa rendere storico, che lo rendi tale.
[Modificato da Iulianus Apostata 25/07/2014 15:04]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

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Re: Re: Re:
andry18, 25/07/2014 13:54:


ora dovrei linkarti le battaglie in cui ci sono state cariche di cavalleria, escludendo le fazioni ellenistiche, vero? xD



Se potessi si, sarebbe gradito. e' sempre bello imparare cose nuove no?

Leonida.7742, 25/07/2014 13:02:

TafanoCA, 25/07/2014 12:57:


Che poi queste non siano storicamente accurate al 100% non vuol dire che non siano divertenti da usare in quello che e' e rimane un videogioco.
Poi ovviamente, fermo restando che "de gustibus.."




Scusami tanto Tafano,ma non capirò mai cosa vuol dire "è e rimane un videogioco"







Voglio dire che l'obiettivo di un videogioco come Rome e' essere divertente, non insegnare o riprodurre la storia.

Di conseguenza se c'e' da scegliere se fare per esempio una cavalleria con caratteristiche propriamente storiche ma poco divertenti o una antistorica ma piu' piacevole da usare, probabilmente si scegliera' quello che e' piu' divertente. Stesso dicasi per tutte le altre unita' o feature del gioco che sono un po' fantasiose o esagerate.





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25/07/2014 15:04
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Ora capisco meglio l'obiettivo della CA.
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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@iulianus: infatti la questione non era paragonare due o più casi tra loro ma, se vogliamo (sarebbe ot), discutere del fatto che questi casi particolari e straordinari (o meglio, alcuni di questi) siano stati resi un qualcosa del tutto ordinario, facente quindi parte dell'esercito regolare della fazione X

@tafano: se permetti tra meccaniche di gameplay storicamente discutibili come lo strapotere, specie in carica, della cavalleria e questioni quasi puramente estetiche come la presenza di unità fantasiose ce ne passa. i gladiatori o le catapulte di scorpioni non aggiungono nessuna dinamica né ampliano alcunché, quindi anche in questo caso alla fin fine c'è poco da confrontare o portare a paragone esempi del tutto estranei alla tematica analizzata ;)
poi è vero, sono cose che chi ama la varietà apprezzerà, chi vuole accuratezza storica no, eviterà di utilizzare e magari criticherà pure. è una cosa normalissima (e appunto ritorniamo al punto di partenza: no, non c'entrano niente con l'esercito romano, la loro presenza è una vaccata come per altre unità)

PS: che poi potrei tranquillamente puntualizzare che un bilanciamento della cavalleria ad esempio, non porterebbe ad una castrazione dell'esperienza di gioco ma il contrario, primo perché le cariche si potrebbero sempre fare, ma con la maggior parte delle unità sarebbe inefficace (se non per il morale), secondo porterebbe ad una maggiore varietà e caratterizzazione delle tecniche di combattimento tra fazione e fazione
quindi tu, caio sempronio, se vuoi giocare di cariche di cavalleria non potrai scegliere i romani, ma dovrai prenderti i seleucidi ad esempio, e le tue strategie e tecniche di combattimento dovranno adattarsi tra fazione e fazione, in base alle unità e alle caratteristiche che queste hanno. tutte cose ben presenti nei total war ed anche in questo, ma non con la cavalleria però u.u (si nota principalmente con le unità di tiro e la differenza di equipaggiamento della fanteria, ma per la cavalleria...no, non ci siamo)
[Modificato da andry18 25/07/2014 15:22]


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
25/07/2014 15:10
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Infatti, il punto che provo a fare e' questo: sono stati inclusi questi casi (se vogliamo) straordinari per rendere l'esperienza di gioco piu' piacevole e varia. Tutto qua.
Per alcuni il compromesso e' accettabile per altri no, pace.
Per quelli che vogliono un esperienza piu' storicamente accurata ci sono tantissimi mod, ma pretendere una specifica visione da parte di CA solo perche' e' la visione che piu' accontenta i nostri gusti personali mi sembra eccessivo (siano questi gusti supportati storicamente o meno).


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25/07/2014 15:26
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Re:
andry18, 25/07/2014 15:04:

@iulianus: infatti la questione non era paragonare due o più casi tra loro ma, se vogliamo (sarebbe ot), discutere del fatto che questi casi particolari e straordinari (o meglio, alcuni di questi) siano stati resi un qualcosa del tutto ordinario, facente quindi parte dell'esercito regolare della fazione X



Su questo posso concordare. Infatti sarebbe d'uopo limitare di molto la possibilità di reclutare gladiatori, proprio per non renderli truppe "ordinarie" dell' esercito. Dovrebbero essere "straordinari".


[Modificato da Iulianus Apostata 25/07/2014 15:26]
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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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25/07/2014 15:41
Re: Re:
Iulianus Apostata, 25/07/2014 15:26:


Su questo posso concordare. Infatti sarebbe d'uopo limitare di molto la possibilità di reclutare gladiatori, proprio per non renderli truppe "ordinarie" dell' esercito. Dovrebbero essere "straordinari".




Sì, scusate se son uscito dal filo del discorso principale con il mio intervento sulla cavalleria romana. Intendevo soltanto agganciarmi a quanto detto da Andry.
Al limite, si potrebbe pensare di renderli reclutabili in determinate "situazioni" come guerre intesine, pericolo esterno, et cetera...


25/07/2014 15:44
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Capisco Tafano,ma ci si può divertire anche con un titolo molto molto più rigoroso di Rome II.
Esempio gli appassionati di automobili si "divertono" tantissimo con Assetto corsa,eppure esso è la quinta essenza della simulazione e non da spazio alle "romanzature"
Perchè io appassionato di storia antica non posso divertirmi con Rome II? con un Rome II che sia un trattato di storia antica,come Assetto corsa è un trattato di meccanica e fisica?

ps:Assetto corsa è un simulatore di automobilismo.


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
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Lungi da me volere entrare in polemica con Tafano. Capisco che la pezza d'appoggio "sono stati usati in due o tre battaglie" ce l'avete sempre e capisco che tutto sommato è un gioco e qualche concessione ci può stare ... ma nonostante ciò io arcani, porci incendiari e gladiatori proprio non li digerisco. Sono semplicemente ridicoli. Già l'idea che il mirmillone si schieri accanto la legionario mi dà proprio il voltastomaco. Poi si accetta tutto, va bene, non facciamo drammi. Però almeno diciamoci onestamente e senza girarci attorno che sono delle unità ridicole, proprio sotto il punto di vista militare, della possibilità d'uso concreto, più sul piano prettamente storico.

Sia chiaro che non intendo "ridicoli" in senso spregiativo od offensivo, ma proprio nel senso letterale di "fanno ridere".
[Modificato da Sirius 21 25/07/2014 15:46]
25/07/2014 16:30
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Ci sarà un motivo se, gladiatori esperti come Spartaco ed i suoi 70 uomini, la prima cosa che fecero fu prendere le armature dei legionari uccisi ed usarle! Forse un gladiatore mezzo nudo contro un legionario le prendeva??

A questo punto vorrei un reparto di vecchiette lancia tegole (sicuramente più utili di quel cavolo di folla), storicamente attestate, chiedete a Pirro che ne pensa.

Un reparto di donne armate di tutto punto per difendere le mura (le donne di Argo, per evitare che gli Spartani occupassero la città mentre i loro uomini erano in missione, si travestirono da soldati e si misero di guardia sulle mura. Gli Spartani credettero che gli Argivi fossero tornati e si ritirarono. Da notare che, come per Pirro, l'azione si svolge ad Argo, donne intraprendenti le Argive. Una bella unità di "Donne argive" per la fazione spartana ci starebbe proprio).

Ma tutta questa varietà come si arriva a vedere? Io completo la campagna prima di sviluppare l'ultimo livello di caserma (sia con Roma, sia con i Macedoni, sia con i Seleucidi), quindi i reparti super fighi già non li vedo mai combattere, se mi mettessi a produr truppe del cavolo non vedrei nemmeno quelli di medio livello (senza contare che i Macedoni producono quasi tutto con un tipo di caserma, fanti, cavalieri e tiratori, lo stesso i Romani, i Seleucidi richiedono tre caserme diverse).


Ma che ci sarebbe di piacevole e vario nello spendere soldi e tempo per arruolare truppe ridicole che si faranno ammazzare al primo scontro, con il rischio di perdere battaglie o insediamenti?
[Modificato da Antioco il Grande 25/07/2014 16:32]
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"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

"Ingiuriare i mascalzoni con la satira è cosa nobile, a ben vedere significa onorare gli onesti" (Aristofane)
25/07/2014 17:01
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Re: Re: Re: Re:

Di conseguenza se c'e' da scegliere se fare per esempio una cavalleria con caratteristiche propriamente storiche ma poco divertenti o una antistorica ma piu' piacevole da usare, probabilmente si scegliera' quello che e' piu' divertente. Stesso dicasi per tutte le altre unita' o feature del gioco che sono un po' fantasiose o esagerate.



L'abbiamo purtroppo capito ma questa è una mostruosità, fermo restando che:
- se la scelta della CA è stata (è) questa è solo perchè questo orrore è ciò che chiede il mercato;
- sarebbe bene cominciare a puntare di più sulla qualità cercando anche di stuzzicare il mercato con unità storicamente corrette (e belle a vedersi, quindi con elmi ben fatti e via dicendo), piuttosto che con pelli di coccodrillo e scorpioni.

Esiste anche una questione "culturale" ed "educativa" che andrebbe rispettata.

Ci sta nel mondo del marketing e soprattutto del far quadrare i bilanci ma questo è un punto a sfavore in termini di "mission" della CA.

Rimango col dubbio che forse un DLC con le Legioni romane differenziate per provincia di arruolamento (con scudi quindi differenziati) sarebbe stata molto più gradita al mercato che non certe "trovate" sugli animali e via dicendo, che se mi è permesso.....di divertente non hanno nulla se non nella testa di chi li ha concepiti. Quindi Marketing o meno che sia, forse c'è qualcuno in CA che pensa troppo "alle cose divertenti" e poco alle cose di spessore.

Intendiamoci, nulla di personale, si parla internos fra italiani e quindi un pò di parte per Roma.
Roma non è completa, e se vogliamo dirla tutta.....ad esempio la qualità dei disegni sugli scudi è pessima. Vedendo certi mod (GRATUITI), Kaziel ad esempio, qualcuno dovrebbe sentirsi inbarazzato alla CA e porvi rimedio, e qui il fatto di essere più o meno divertente non c'entra nulla.

Kaziel 4.0, e qui non c'entra solo la risoluzione utilizzata.
SCUDI


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SCUDI CAVALLERIA


SCUDI CAVALLERIA 2


Questa unità è presente nelle UI ma è assente nel gioco.
SCUDI AUXILIA


Sulla questione della mancanza del gladio imperiale stile POMPEI non ci sono scuse che tengano, anche per la CA. Storicità o meno che sia, Roma è ancora incompleta. Mi ripeto, per quel che serve.
[Modificato da Flavio(71) 25/07/2014 17:21]
25/07/2014 18:05
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Ma senza contare che davvero credono che avrebbero venduto di meno se non avessero messo le papere incendiarie e le capre volanti?

Non sia mai che qualcuno impari qualcosa mentre gioca, meglio lasciare la gente convinta che tra i legionari c'erano i gladiatori, o che gli Spartani facevano ancora i fighi come ai tempi di Leonida.

Stesso discorso per l'artiglieria ai barbari. Giochi con i barbari? Cavoli tuoi, l'artiglieria non ce l'hai; se la vuoi usa fazioni più civili! Fermo restando che l'impero lo crei comunque anche non usando catapulte. Però vuoi mettere lo spasso di vedere il bombardamento di Dresda effettuato dagli Iceni?
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25/07/2014 18:07
Re:
Antioco il Grande, 25/07/2014 16:30:

Ci sarà un motivo se, gladiatori esperti come Spartaco ed i suoi 70 uomini, la prima cosa che fecero fu prendere le armature dei legionari uccisi ed usarle! Forse un gladiatore mezzo nudo contro un legionario le prendeva??

A questo punto vorrei un reparto di vecchiette lancia tegole (sicuramente più utili di quel cavolo di folla), storicamente attestate, chiedete a Pirro che ne pensa.

Un reparto di donne armate di tutto punto per difendere le mura (le donne di Argo, per evitare che gli Spartani occupassero la città mentre i loro uomini erano in missione, si travestirono da soldati e si misero di guardia sulle mura. Gli Spartani credettero che gli Argivi fossero tornati e si ritirarono. Da notare che, come per Pirro, l'azione si svolge ad Argo, donne intraprendenti le Argive. Una bella unità di "Donne argive" per la fazione spartana ci starebbe proprio).

Ma tutta questa varietà come si arriva a vedere? Io completo la campagna prima di sviluppare l'ultimo livello di caserma (sia con Roma, sia con i Macedoni, sia con i Seleucidi), quindi i reparti super fighi già non li vedo mai combattere, se mi mettessi a produr truppe del cavolo non vedrei nemmeno quelli di medio livello (senza contare che i Macedoni producono quasi tutto con un tipo di caserma, fanti, cavalieri e tiratori, lo stesso i Romani, i Seleucidi richiedono tre caserme diverse).


Ma che ci sarebbe di piacevole e vario nello spendere soldi e tempo per arruolare truppe ridicole che si faranno ammazzare al primo scontro, con il rischio di perdere battaglie o insediamenti?



Concordo appieno. Coi Romani non ho avuto nemmeno la necessità di reclutar altre truppe oltre legionari veterani: una volta ottenuti, ero già sicuro di poter contare su soldati decisamente validi, dopo la mediocrità estrema degli astati. Infatti non son andato oltre la caserma manipolare con riforma coortale: andavo benissimo, senza alcuna penalità d'ordine pubblico e squallore. A che mi sarebbe giovato costruirmi la caserma successiva, che oltretutto mi avrebbe danneggiato l'ordine pubblico? :dentoni

25/07/2014 19:44
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le chiacchiere stanno a 0...se tutti volessero la storicità assoluta si giocherebbe a europa barbarorum e non alla serie total war, che con tutti i pro ed i contro è un videogioco, come dice tafano, che deve divertire. La completa storicità nel dettaglio a molti, la maggioranza, non diverte...è troppo complicata, va studiata e va capita...qui invece essendo un gioco ci si diverte semplicemente: cavallo carica - fante picchia
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Re:
Antioco il Grande, 25/07/2014 16:30:






Ma che ci sarebbe di piacevole e vario nello spendere soldi e tempo per arruolare truppe ridicole che si faranno ammazzare al primo scontro, con il rischio di perdere battaglie o insediamenti?



Semplicemente, non si dovrebbero spendere troppi soldi né troppo tempo per arruolare i gladiatori; i quali, proprio perché si tratta di un videogioco non troppo "storico", sarrebbero abbastanza efficaci nel combattimento da non farsi ammazzare subito.
Non occorrerebbe necessariamente sbloccare gli ultimi livelli di caserma per arruolare gladiatori; questi potrebbero essere reclutabili, in modo limitato, grazie ad altre condizioni che darebbero al giocatore la possibilità di vederli senza "farsi vecchio"... (es. eventi particolari)
Sarebbero come truppe d'elite; non vedo perché andrebbero tolti come unità (è un mio parere).
Ad esempio, gli Eroi di Sparta (che sono truppe d'elite) immagino possano comparire a breve termine, anche se sono rari.


[Modificato da Iulianus Apostata 25/07/2014 20:12]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

25/07/2014 20:13
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Allora facciamo un esempio di "più divertente" perchè mi sfugge il concetto.

Facciamo un DLC:
- sulle truppe ausiliarie romane piuttosto che sulle Legioni (troppo lavoro forse?;
- sulle baliste che sparano scorpioni, serpenti, i cani e via dicendo.

Scelgo la seconda perchè è più divertente? Questa sarebbe la logica? Per me questa è la logica del "bimbo minchia" (passatemi il termine visto che va di moda online).

Se vogliamo allora parlare di "Hollywood" piuttosto che di "più divertente" (il concetto è più o meno analogo), qualcuno potrebbe obiettare che in R2TW, ad es., i Pretoriani sono un pò....come dire...stati un pò trascurati (anche sotto l'aspetto grafico. Un DLC sui Pretoriani non farebbe vendere?

Per me sono solo scelte sbagliate, perchè il "più divertente" è tutto da verificare.

P.S.: il discorso dei barbari con le catapulte romane è storia vecchia....era così anche in RTW. Ci passiamo sopra anche se è un abominio.
25/07/2014 20:19
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Fossi in te eviterei di utilizzare termini offensivi nei confronti di un orientamento diverso dal tuo.

Comunque sono d'accordo con te, in un certo senso, per l'esempio che hai fatto (io preferirei il DLC sugli ausiliari)

Ma per i gladiatori, li trovo "piacevoli" da vedere e, perché no, anche divertenti.
Magari preferirei gli ausiliari anche ai gladiatori.
Diciamo che la cosa è molto relativa.

[Modificato da Iulianus Apostata 25/07/2014 20:40]
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Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

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(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

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«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

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25/07/2014 20:36
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restiamo calmi e con toni distesi per favore, e rimane comunque il fatto che se a te non piacciono nessuno ti da il diritto di offendere e sparare a 0 su loro. Io anche sono contrario, ma capisco le logiche di mercato, il fatto che è un videogioco e non un simulatore di storia..prendila per quello che è
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25/07/2014 22:30
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Nessuna offesa e ci mancherebbe.
Ho scritto "passatemi il termine" perché quell'appellativo, seppur forte, esprime bene il concetto. Siamo inter nos, giusto per capirci senza stare a scrivere troppo.
[Modificato da Flavio(71) 25/07/2014 22:31]
26/07/2014 00:17
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Re:
Antioco il Grande, 25/07/2014 14:03:

InIo personalmente ho arruolato solo astati, principes e triari, veliti e qualche reparto di cavalleria, più le artiglierie. Tutte le altre pittoresche unità le ho lasciate belle belle a dormire dove si trovavano (a cominciare da tutte le truppe ausiliarie, che con un limite di 16 legioni vorrei vedere chi si fa l'armata di ausiliari al posto di quella legionaria!).




Non che le artiglierie siano qualcosa di poco pittoresco, ribadisco sempre il confronto tra balliste e cannoni Parrot o Armostrong di Shogun 2, se non sono potenti uguali è perché le balliste lo sono il doppio...



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26/07/2014 00:19
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Re: Re: Re: Re:
TafanoCA, 25/07/2014 15:00:




Scusami tanto Tafano,ma non capirò mai cosa vuol dire "è e rimane un videogioco"







Voglio dire che l'obiettivo di un videogioco come Rome e' essere divertente, non insegnare o riprodurre la storia.

Di conseguenza se c'e' da scegliere se fare per esempio una cavalleria con caratteristiche propriamente storiche ma poco divertenti o una antistorica ma piu' piacevole da usare, probabilmente si scegliera' quello che e' piu' divertente. Stesso dicasi per tutte le altre unita' o feature del gioco che sono un po' fantasiose o esagerate.








Scusate per il doppio post... Allora perché non mettono anche i cavalieri dello Zodiaco?




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26/07/2014 00:20
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Re:
Augusto.Carducci, 25/07/2014 20:36:

il fatto che è un videogioco e non un simulatore di storia..prendila per quello che è



Proprio per questo ho detto che dopo tutto Rome II,secondo i miei punti di vista,è il migliore TW,dato che se ci guardiamo indietro alla fine non troviamo nulla,a parte ottime mod, e strafalcioni su strafalcioni.
Mi hanno deluso non poco le parole di Tafano,i TW rimarranno sempre dei semi arcade e mai dei simulatori tattici e gestionali;mentre in altri campi (assetto corsa) si "divertono" a suon di fisica e meccanica. aaahhhhh!


@Maximus: avevo capito benissimo che voleva dire Tafano.




[Modificato da Leonida.7742 26/07/2014 01:59]


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
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Re:
andry18, 25/07/2014 09:08:

infatti con l'esercito non c'entravano assolutamente nulla, è semplicemente una vaccata come varie altre u.u



Verissimo, i gladiatori erano disprezzati da romani.


26/07/2014 06:03
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@Antioco: occhio a scherzare sulle donne in battaglia che, visto ciò che si nasconde in certi file del gioco, mi sa tanto che presto ti accontentano!

@Flavio(71): la logica purtroppo non è "del bimbominchia", bensì del giusto mezzo. Cercano di raggiungere un buon compromesso fra storicità, spettacolo, divertimento e gasamento da idioti tipo "yeeeeeaaaahh-I'll-burn-Rome-down-with-my-barbarian-artillery-WOOOOOAAAH!!!!". È sempre stato così e sempre sarà così con i Total War.


Un gioco come i Total War non sarà mai come i simulatori sportivi, perché lì ricreare la fisica del movimento della palla o dell'automobile è l'essenza del gioco stesso, qui no. Onestamente, diciamocelo, al 90% (e sono generoso) dei videogiocatori del gladio stile Pompei non frega una cippa. E ricordiamoci che, comunque, Rome 2 è molto più accurato storicamente del tanto decantato Rome. Sia per quanto riguarda le fazioni rappresentate, sia per quanto riguarda le truppe a disposizione e i dettagli delle loro armi, armature e formazioni di battaglia. Dico, vi ricordate come erano fatte le falangi oplitiche di Rome? Quindi, per tirare le somme, la mancanza del gladio Pompei o dell'elmo vattelappesca può essere un errore grave per un documentario di History Channel, ma per un videogioco o per un film non saranno mai un errore gravissimo, al più una svista. Il film e il videogioco prima devono offrire divertimento, poi se possono offrono anche realismo. Ma lo spettacolo viene sempre prima. Ci sarà un motivo se la gente paga un biglietto per vedere acrobati che fanno cose eccezionali al circo e non lo paga per vedere me che corro sul tapis roulant. Poi ognuno ha la sua soglia di "accettazione delle min***ate", quindi io vedo un film di Van Damme (per fare un esempio) e mi diverto, un altro lo guarda e magari pensa "che caxxata, nessuno nella realtà combatterebbe così o potrebbe prendere tante botte e stare ancora in piedi". Potremmo fare centinaia di altri esempi, il punto è che ognuno ha i suoi gusti, ma alla fine l'obiettivo della stragrande maggioranza del pubblico è godersi uno spettacolo. E gli intrattenitori questo fanno: spettacolo. Quindi alla fine, io detesto porci incendiari, arcani e gladiatori, ma mi limito a non usarli e non rimprovero CA per averli messi nel gioco. Certo che se mi sento dire da uno di CA "furono usati in due battaglie storicamente, ergo sono giustificati sul piano storico" mi sento preso in giro, dai! E' più onesto dire semplicemente "abbiamo grandemente esagerato una cosa che ha una pallida parvenza di storicità per mettere nel gioco un elemento di puro divertimento". L'avrei presa meglio. E comunque lo stesso link da riportato da Tafano non dice
TafanoCA, 25/07/2014 11:39:

Marco Aurelio li uso' nel 167


bensì

In 167 CE, troop depletions by plague and desertion may have prompted Marcus Aurelius to draft gladiators at his own expense


Ossia "nel 167, la scarsità di truppe a causa di malattie e diserzione potrebbe aver spinto Marco Aurelio ad assoldare gladiatori a sue spese". È cosa ben diversa. E poi credo che le ricerche storiche le facciate su libri scritti da stimati professori di storia che hanno una reputazione, non su wikipedia, voglio sperare!
[Modificato da Sirius 21 26/07/2014 07:09]
26/07/2014 08:46
Re:
Sirius 21, 26/07/2014 06:03:

@Antioco: occhio a scherzare sulle donne in battaglia che, visto ciò che si nasconde in certi file del gioco, mi sa tanto che presto ti accontentano!

@Flavio(71): la logica purtroppo non è "del bimbominchia", bensì del giusto mezzo. Cercano di raggiungere un buon compromesso fra storicità, spettacolo, divertimento e gasamento da idioti tipo "yeeeeeaaaahh-I'll-burn-Rome-down-with-my-barbarian-artillery-WOOOOOAAAH!!!!". È sempre stato così e sempre sarà così con i Total War.


Un gioco come i Total War non sarà mai come i simulatori sportivi, perché lì ricreare la fisica del movimento della palla o dell'automobile è l'essenza del gioco stesso, qui no. Onestamente, diciamocelo, al 90% (e sono generoso) dei videogiocatori del gladio stile Pompei non frega una cippa. E ricordiamoci che, comunque, Rome 2 è molto più accurato storicamente del tanto decantato Rome. Sia per quanto riguarda le fazioni rappresentate, sia per quanto riguarda le truppe a disposizione e i dettagli delle loro armi, armature e formazioni di battaglia. Dico, vi ricordate come erano fatte le falangi oplitiche di Rome? Quindi, per tirare le somme, la mancanza del gladio Pompei o dell'elmo vattelappesca può essere un errore grave per un documentario di History Channel, ma per un videogioco o per un film non saranno mai un errore gravissimo, al più una svista. Il film e il videogioco prima devono offrire divertimento, poi se possono offrono anche realismo. Ma lo spettacolo viene sempre prima. Ci sarà un motivo se la gente paga un biglietto per vedere acrobati che fanno cose eccezionali al circo e non lo paga per vedere me che corro sul tapis roulant. Poi ognuno ha la sua soglia di "accettazione delle min***ate", quindi io vedo un film di Van Damme (per fare un esempio) e mi diverto, un altro lo guarda e magari pensa "che caxxata, nessuno nella realtà combatterebbe così o potrebbe prendere tante botte e stare ancora in piedi". Potremmo fare centinaia di altri esempi, il punto è che ognuno ha i suoi gusti, ma alla fine l'obiettivo della stragrande maggioranza del pubblico è godersi uno spettacolo. E gli intrattenitori questo fanno: spettacolo. Quindi alla fine, io detesto porci incendiari, arcani e gladiatori, ma mi limito a non usarli e non rimprovero CA per averli messi nel gioco. Certo che se mi sento dire da uno di CA "furono usati in due battaglie storicamente, ergo sono giustificati sul piano storico" mi sento preso in giro, dai! E' più onesto dire semplicemente "abbiamo grandemente esagerato una cosa che ha una pallida parvenza di storicità per mettere nel gioco un elemento di puro divertimento". L'avrei presa meglio. E comunque lo stesso link da riportato da Tafano non dice

bensì

In 167 CE, troop depletions by plague and desertion may have prompted Marcus Aurelius to draft gladiators at his own expense


Ossia "nel 167, la scarsità di truppe a causa di malattie e diserzione potrebbe aver spinto Marco Aurelio ad assoldare gladiatori a sue spese". È cosa ben diversa. E poi credo che le ricerche storiche le facciate su libri scritti da stimati professori di storia che hanno una reputazione, non su wikipedia, voglio sperare!



Concordo appieno. Ovviamente un maggior grado di realismo storico non farebbe male, ma, come tu hai giustamente osservato, le truppe introdotte " basandosi su una minima parvenza storica" non storpiano l'esperienza di gioco: basta non usarle. L'ideale sarebbe optare per la soluzione proposta da me è da Iulianus qualche messaggio precedente (utilizzo in particolari momenti di crisi".
Bellissima la battuta sul tapis roulant. :dentoni
Sulle ricerche storiche condotte da "stimati professori" avrei qualche cosa da obiettare:
Exempli gratia, l'esistenza della Dodecapoli etrusca nel 272 a.C. (per non parlare dello stesso popolo etrusco), tralasciando il caso veneto: i Veneti, fedelissimi alleati plurisecolari di Roma, contro l'Urbe e in combutta con gli Etruschi!!! La formazione a testuggine era stupenda in Rome 1 (peccato solo che il tempo impiegato a schierarsi a testudo fosse eccessivo): come si fa ad avvicinarsi alle mura nemiche, avendo i fianchi scoperti nonostante la testuggine!!! Sono soltanto errori a mio parere abbastanza pesanti. :banned Per la cronaca: io ci tengo al gladius mod. Pompei! :up



26/07/2014 09:24
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Certo Sirius,ma come un gioco di calcio sta alla fisica,così un RTS dovrebbe stare alla tattica ed alla gestione,e dato che lo vogliamo tutti,cavolo curatelo un po di più l'aspetto storico.Per il fatto del gladio non è importante se ci sia o meno,ma qui si è lavorato troppo di fantasia e l'aspetto gestionale è fin troppo semplice.
Mi ripeto è il mio TW preferito,proprio perchè se mi giro dietro non trovo titoli "capolavoro",forse Shogun 2 lo era,ma il periodo storico non gli ha giovato ed infatti nemmeno lo comprai.Detto questo la CA dovrebbe chiedersi cosa fare da grande e dirsi: sono carne o sono pesce?
faccio l'arcade o l'RTS come si deve? lavoro di fantasia o mi attengo alla storia?
Questa domanda all'Amleto le altre case videoludiche gia da tempo se le sono fatte e si sono pure risposti.Infatti per rimanere in tema automobilistico,gli italiani di Assetto corsa hanno optato per la simulazione dura e pura,mentre l'Ea va sull'arcade Need for speed.
Le vie di mezzo non mi appagano mai del tutto,mi lasciano l'amaro in bocca,come se mancasse qualcosa.
Pienamente d'accordo con te sulle logiche di mercato e politica aziendale.

ps Quando parlo di "TW preferito" intendo che è il migliore vanilla di tutte le edizioni.
[Modificato da Leonida.7742 26/07/2014 09:30]


"La morte è bella,quando il prode combatte in prima fila e cade per la Patria." Tirteo I,10
26/07/2014 10:47
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Re:
Leonida.7742, 26/07/2014 09:24:

Certo Sirius,ma come un gioco di calcio sta alla fisica,così un RTS dovrebbe stare alla tattica ed alla gestione,e dato che lo vogliamo tutti,cavolo curatelo un po di più l'aspetto storico.Per il fatto del gladio non è importante se ci sia o meno,ma qui si è lavorato troppo di fantasia e l'aspetto gestionale è fin troppo semplice.


Stai facendo una confusione enorme. L'aspetto gestionale-tattico-strategico non ha nulla a che vedere con l'aspetto storico. Un videogioco di ambientazione fantasy o fantascientifica può benissimo avere solide basi strategiche ed eccellenti simulazioni tattiche. Per essere ancora più chiari, i videogiochi strategici non sono necessariamente di ambientazione storica. La strategia è pianificare a lungo termine lo sviluppo della "macchina" che stai guidando, sia essa uno stato o un'azienda, per farne esplicare al meglio tutte le potenzialità e raggiungere gli obiettivi prefissati. E nei videogiochi questo non si può mai rendere se non con semplificazioni.
Stessa cosa nelle battaglie. La tattica è l'arte di sfruttare gli uomini e i mezzi a disposizione per conseguire l'obiettivo, tipicamente battere un avversario. Nei videogiochi non puoi in ogni caso rappresentare la battaglia realisticamente. Ai tempi dei romani occorrevano messaggeri per fare arrivare gli ordini alle unità, occorreva portarsi dietro cibo e materiali (da custodire in un accampamento che nel gioco non esiste e che se veniva preso poteva significare la sconfitta totale dell'armata), occorreva cercare di intuire cosa facesse il nemico semplicemente osservando tutto a livello del terreno (invece che con una telecamera che inquadra dall'alto), occorrevano giornate intere per una battaglia, mesi o anni per un assedio. Tutto ciò non può esistere in un gioco, altrimenti non sarebbe un gioco. Quindi la semplificazione ci sta tutta.
Ma ciò non ha niente a che fare con la storia, né con l'accuratezza della riproduzione storica. Si può avere un alto livello di accuratezza storica in un gioco semplificato nelle sue dinamiche, così come un gioco altamente complesso nei suoi meccanismi ma totalmente inaccurato o privo di aderenza storica.


26/07/2014 10:53
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Quoto Sirius, però ho un dubbio.

Per creare il legionario devono per forza prevedere un gladio di qualche tipo. Ora cosa costa mettere quello corretto? Dovranno pur cercare una foto di un gladio per disegnarlo, ce li hanno i consulenti, e se sì, li ascoltano? O fanno: "Ci serve un gladio", un usciere prende un libro di militaria romana, apre una pagina a caso ed indica una foto "ecco il gladio!" "Ma è una lancia da gladiatore!" "Va beh, la accorciamo un po'!"


Devono disegnare l'elmo, cosa costa disegnare quello giusto? va bene risparmiare tempo e denaro, ma che elefanti indiani ed africani siano diversi lo sanno tutti (e lo sanno anche alla CA visto che lo dicono nella presentazione della battaglia di Rafia), però poi le beste hanno orecchie e dimensioni uguali "tanto son sempre elefanti!"

Perché inserire l'amphitheatron per gli ellenistici, cosa che non esiste, e che dovrebbe essere, ad occhio, un banale teatro? Volevano risparmiare tempo nel disegnare l'edificio ovale (poi usato per l'anfiteatro romano)? Ma l'odeon in forma corretta l'hanno messo, perché non usare lo stesso modello per il teatro, al posto di un amphitheatron fasullo che sembra un anfiteatro romano?

Preghierina finale per la Ca: se volete inserire le Amazzoni, almeno mettete un comandante donna, non come R1 dove le guidava un tizio barbuto!
[Modificato da Antioco il Grande 26/07/2014 10:54]
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Re:
Antioco il Grande, 26/07/2014 10:53:


Preghierina finale per la Ca: se volete inserire le Amazzoni, almeno mettete un comandante donna, non come R1 dove le guidava un tizio barbuto!


:rofl :lol :uhuh :stralol
Hai ragione! Non me la ricordavo questa! Ho trovato anche un'immagine delle amazzoni col capo barbuto!
26/07/2014 11:28
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da recenti studi, pare che il detto "beato tra le donne" derivi proprio dal comandante barbuto delle amazzoni

beato lui


"Per una scodella d'acqua, rendi un pasto abbondante; per un saluto gentile, prostrati a terra con zelo; per un semplice soldo, ripaga con oro; se ti salvano la vita, non risparmiare la tua. Così parole e azione del saggio riverisci; per ogni piccolo servizio, dà un compenso dieci volte maggiore: chi è davvero nobile, conosce tutti come uno solo e rende con gioia bene per male" - Mahatma Gandhi

"Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo." - Mahatma Gandhi

"You may say I'm a dreamer, but I'm not the only one" - Imagine, John Lennon

"ma é bene se la coscienza riceve larghe ferite perché in tal modo diventa più sensibile a ogni morso. Bisognerebbe leggere, credo, soltanto libri che mordono e pungono. Se il libro che leggiamo non ci sveglia con un pugno sul cranio, a che serve leggerlo? Affinché ci renda felici, come scrivi tu? Dio mio, felici saremmo anche se non avessimo libri, e i libri che ci rendono felici potremmo eventualmente scriverli noi. Ma abbiamo bisogno di libri che agiscano su di noi come una disgrazia che ci fa molto male, come la morte di uno che ci era più caro di noi stessi, come se fossimo respinti nei boschi, via da tutti gli uomini, come un suicidio, un libro dev'essere la scure per il mare gelato dentro di noi." - Franz Kafka

"Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L'indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.
L'indifferenza è il peso morto della storia. L'indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l'intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l'assenteismo e l'indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un'eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch'io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l'attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c'è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti." - Antonio Gramsci

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
https://www.youtube.com/watch?v=QcvjoWOwnn4
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