È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

 















La più grande comunità italiana sui videogiochi Total War di Creative Assembly
  

Total War: Warhammer | Total War: Attila | Total War: Rome 2 | Total War: Shogun 2
Napoleon: Total War | Empire: Total War | Medieval II: Total War | Rome: Total War

LEGGETE IL NOSTRO REGOLAMENTO PRIMA DI PARTECIPARE. PER FARE RICHIESTE DI SUPPORTO, LEGGETE PRIMA QUESTA DISCUSSIONE.

 

 
Stampa | Notifica email    
Autore

rappresentazione sbagliata di romani e barbari

Ultimo Aggiornamento: 09/09/2013 13:25
08/09/2013 20:32
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 19:55:

Non sono d'accordo , tanto per cominciare non esiste una razza romana , a meno di non parlare dei romani delle origine , secondo molti deri cosidetti romani che affrontavano gli alti galli o germani erano essi stessi di origine gallica il che contraddice la presunta nozione di 1 Romano come razza e 2 Romano come basso .

Romano era il cives , cittadino che onorava la patria con il sacrificio estremo del suo servizio militare, a distinzione dal quirite cittadino semplice . La cittadinanza poteva essere acquisita anche col servizio militare . Quindi in generale parlare dei romani come bassi e tozzi è totalmente inesatto oltre che storicamente scorretto . nè è vero che fossero alti e biondi come vorrebbero teorie nordiciste e similari .
La verità p che sono lo specchio delle nostre radici, le proporzioni tra noi e gli scandinavi sono le stesse tra romani e germani antichi ...

L'unica differenza è che siamo tutti un poi piu alti adesso ... la classe patrizia romana è quella che meno si è mescolata ed è rimasta la classe dominante che con migliore alimentazione arrivava anche ad altezze normali per noi , Come Cesare ( 1.80 ) il germano medio era anche piu basso in teoria 1.76 - 180 il Celta piu basso del germano di media ... e il romano italico piu basso del celta di media ... ma considerando l'altezza minima per entrare nella legione a 1.70 e volendo esagerare l'altezza media di tutti i barbari a 1.80 , nel gioco la differenza dovrebbe essere di un minimo 5% calcolando le proporzioni ... non di questa assurde rappresentazione fatta dalla CA , dove i Germani sembrano dei giganti , proprio come Gandalf ( germani ) con i nani ( romani ) nel film the hobbit .



Io non parlo di razza romana, né affermo che fossero tutti bassi o tozzi, ma semplicemente che ci fossero biondi e bruni, alti e bassi, come è oggi la popolazione italiana. E in generale i Romani erano più mediterranei, più scuri, dei Germani o Celti.
E non venirmi a dire che i legionari Romani che affrontarono i Galli e i Germani avessero, loro stessi, origini galliche..nulla di più falso. Almeno fino al I secolo a.c., la fanteria pesante legionaria proveniva solo dall'Italia ; niente Galli, che semmai formavano reparti ausiliari, che non erano composti da cittadini romani, quindi non da "romani".
I cittadini venivano chiamati alla leva, e i più poveri (i plebei credo) erano i Velites, che non avevano abbastanza denaro per pagarsi armature.
Almeno in età repubblicana, il "munus" serviano allo Stato lo dovevano tutti i cittadini, che comprendevano anche i plebei se non erro.
Il fatto di guadagnare la cittadinanza romana dopo il servizio militare riguarda solo il periodo imperiale, quando reparti ausiliari di origine extra-italica entravano ufficialmente nell'esercito romano; gli Italici, ossia tutti gli abitanti della Penisola dalla Calabria fino alla Liguria, dal I secolo a.c., dopo la Guerra Sociale, erano tutti cittadini romani (Jus Italicus),e a partire da Gaio Mario, la presenza dei plebei italici nelle legioni fu massiccia.
[Modificato da Iulianus Apostata 08/09/2013 20:39]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/09/2013 20:35
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Scusate se scrivo a tratti ma sto lavorando. Di conseguenza l'immagine che la Ca da ai soldati mediterranei su per giù è giusta oddio forse hanno esagerato un po' ma anche perchè cmq è una standarizzazione necessaria. Insomma non ci appigliamo a sciocchezze che i problemi di questo gioco sono ben altri.
08/09/2013 20:41
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
ma che poi plebei era un termine non per povero o disgraziato. Era coloro che i loro antenati non erano i compari di romolo. Molti plebei fin dagli albori della repubblica ma anche durante la monarchia erano diventati senatori.
Il dilecto era per tutti i cittadini romani che avevano un tot di reddito(non ricordo quale anche perchè nel tempo fu anche abbassato). Non capisco perchè si discutte dei plebei come se fossero dei pezzenti o marmaglia con cui un patrizio manco ci si sposava. Evidente che alcuni di voi traggono nozioni o ragionamenti della storia romana solo dai film xD. Certo un plebeo poteva anche essere un nullatenente ma poteva anche essere ricchissimo e essere un triario, i patrizi in genere erano i comandanti delle legioni come potevano essere anche i plebei.
Varrone il console sconfitto a canne insieme al collega emilio paolo(patrizio) era plebeo, flaminio che costruì la via flamminia morto nella battaglia del trasimeno erano plebeo.
Caio mario era plebeo, giunio bruto era plebeo, Catone il censore era plebeo mica pensavate che era patrizio, la gens porcia si come no lol
[Modificato da pierluigipecorale 08/09/2013 20:42]
08/09/2013 20:42
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
pierluigipecorale, 08/09/2013 20:20:

Non ho letto tutti i post vogliate scusarmi.
In linea di massima tutt'ora siamo indoeuropei, io per esempio sono basso, capelli castano, occhi verdi ma pelle bianchissima anzi un detersivo. Dalle mie parti ci sono biondi naturali, rossi e generalmente la carnagione è chiara. Ma rimane il fatto che anche storicamente accertato i legionari romani erano più bassi dei celti e dei germani. Nel de bello gallico prima della battaglia di vesontio cesare deve calmare i legionari che hanno paura dei germani per la loro ferocia, ma anche per la loro altezza e prestanza fisica. Cosi anche ad aquae sextie mario convince i legionari che se anche sono più debolucci fisicamente dalla loro hanno l'addestramento e la disciplina.
Le legioni romane non vincevano perchè erano erculei, ma per la loro spietata disciplina e per l'organizzazione impeccabile. Singolarmente un legionario romano soccombeva contro un germano ma era l'esercito che in campo aperto non aveva rivali.
Da come alcuni (non ricordo il nome) mettono la questione un esercito nell'antichità vinceva con i muscoli, è un errore. Anche nell'antichità una disposizione tattica, il terreno, il morale, le armi(il famigerato pilum) l'organizzazione, la disciplina e un pizzico di fortuna di cui anche il clima, sono fattori che facevano vincere o perdere le battaglie.
Vi consiglio di leggere "il guerriero, l'oplita, il legionario. Gli eserciti nel mondo classico" di giovanni brizzi ed. Il mulino. Dove tra l'altro esprime chiaramente come la legione vinceva per l'organizzazione e per la mentalità del legionario romano e italico.
Tra le sue conclusioni(non parla mai di un fattore fisico) discitubili o meno ma cmq ragionate, l'ispanico era il guerriero migliore, il legionario era il soldato migliore. Mentre per i greci parla più della componente strategica che difatti ha insegnato ai romani a usarla laddove prima faceva affidamento solo a una componente tattica consolidata(sistema a scacchiera a manipoli).
Sarebbe capire la differenza tra soldato e guerriero ovviamente nel periodo di armi bianche adesso non ha più valore.
E' errato anche pensare al modello indoeuropeo come biondo e alto, purtroppo è un rimasuglio di idee sbagliate dell'800 dove anche le madonne venivano dipinte bionde e gli occhi azzurri. Ma è sbagliato anche il celta o il germano dell'antichità c'erano elementi tozzi e mori(litavicco nel de bello gallico è descritto cosi)

P.S. da come ho scritto inizialmente sembra che avalli la tesi che siamo alti, biondi con gli occhi azzuri, no non intedevo questo anche perchè l'italia è un ponte del mediterraneo di conseguenza la nostra componente dna è molto variegata ma in linea generale dico siamo ancora indoeuropei.



Ho letto anche io il libro di Brizzi, l'ho finito ieri :) Anche io, in quello che ho scritto in post precedenti (nascita della coorte nel II secolo a.c.) mi sono basato sulla sua narrazione.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/09/2013 20:42
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
forse dovresti leggere solo quello relativo alla protesta sull'aspetto dei germani della CA rispetto agli hobbit Romani .

una cosa è una differenza di altezza unaltra è una esagerazione razziale . guardali direttamente in gioco e vedi come sono come mezzi giganti.

per quanto riguarda le altezze dei romani ho riferito ai patrizi perche sono la classe piu elite e meno mescolata certo che potevano capitare matrimoni misti , ma è assolutamente errato affermare che fossero la norma, anzi ne erano una eccezione che capitava .

PEr quanto riguarda la inferiorità dei romani al combatimento corpo a corpo dissento vivamente , innanzitutto non cìp alcuna prova che un gallo o un germano fosse migliore nel corpo a corpo anzi al contrario vi sono riferimenti a duelli anche a singolar tenzone tra un capo gallo ed un generale romano risoltosi con la vittoria di quest'ultimo. Il che fa capire come molte dei luoghi comni fossero in parte invenzioni artistiche per esacerbare la differenza tra il mondo barbarico e brutale dei giganti oltralpe e la civiltò romana , in pratica propaganda all scopo di spaventare il lettore comune civile romano e giustificare le campagne al tempo stesso come difesa da un pericolo barbarico .
in pratica il diavolo non è sempre cosi brutto come lo si dipinge .
08/09/2013 20:43
OFFLINE
Post: 1.119
Registrato il: 07/12/2005
Città: APRILIA
Età: 50
Sesso: Maschile
Centurio Primus Pilus
Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 19:01:

Quindi a tuo onesto parere Giuliano , é giusto e santo che una casa di videogiochi diffonda una immagine errata storicamente basata su una netta distinzione razziale tra persone europee .
Ovviamente i giochi sono la base della crescita e dello sviluppo dei bambini e della formazione . Sottovalutare questo aspetto non è solo pericoloso , ma anche deprecabile.
I giochi sono parte dell'educazione . Un gioco che si fregia dell'aggettivo storicamente corretto , basato su storia ed eventi e fatti reali , dovrebbe per sua stessa natura evitare certe classificazioni razziali e stereotipate che non fanno altro che acuire l'acredine tra i popoli.
Ora che tu sia e rimanga passivo di fronte a tale scempio non solo da un punto di vista culturale ma anche da un punto di vista storico ci sta e nessuno ti obbliga ad importartene o prendertene cura .
Ma accusare me od altri di essere "idioti" o "bambini" perchè ci si mette di impegno a contrastare stereotipi razziali e culturali va ben oltre la passività ma ti pone allo stesso livello di chi accusa se stesso essendo tu Italiano.

Il gioco specificatamente rappresenta le culture nordice come esageratamente "migliori" da un punto di vista fisico non solo nella altezza , stazza , prestanza etc ma anche ad un livello tecnologico paritario ... si infatti puoi trovare baliste galliche e navi germaniche .

Infine tutto questo è di lecita discussione inqueanto questo stesso forum è basato su un gioco o sbaglio? Quindi prendersela se mi fanno i Galli alti due metri ed i romani un metro e un tappo mi pare del tutto legittimo e non ipocrita come discorso al contrario . Io personalmente e non sono il solo mi sento offeso da questa rappresentaizone presapericulistica di una compagnia straniera che fa un gioco sull'antica Roma e non si è neanche preoccupata di farne una versione Italiana tradotta per intero ... dove la prima nazione oggetto del loro interesse è stata guarda un po ' la germania con la battaglia di teutoburgo ...
E non ultimo forse dovresti darti una letta agli articoli d'oltralpe su questo gioco , dove non è raro trovare riferimenti di reviewers tra i romani ed italiani e ci mettono anche i n mezzo Berlusconi , sempre con un tono da presa per il culo che onestamente a me fa incazzare e dovrebbe fare incazzare qualunque altro italiano .

Scusate il linguaggio.




Ma quale distinzione razziale? io ho fatto delle battaglie custom con unità romane (veliti, legatus e hastati) e sono dei cristiani come gli altri, morfologicamente sviluppati in maniera corretta ok? Sono più bassi e meno nerboruti dei germani? probabilmente era così anche storicamente...ma sono stati i puristi del realismo e della storicità a chiedere unità differenziate in altezza, per me potevano rimanere uguali come è sempre stato nei precedenti total war, anche perchè un gioco strategico si basa su altri aspetti.
I giochi, per me, sono solo fonte di divertimento, non hanno una funzione pedagogica nè sono la base dello sviluppo e della crescita dei bambini, ma per carità... (tra l'altro trovo difficile che un bambino si metta a giocare a rome 2), all'educazione e alla crescita ci devono pensare i genitori casomai, e poi la scuola. Qui si continua a distorcere il significato e la funzione del videogioco. L'aggettivo "storicamente corretto" ai total war l'hai messo tu perchè ti piace che siano così, ma sai benissimo che non lo sono, perchè gli stessi sviluppatori lo ripetono ormai da oltre 10 anni che il gioco non è un documentario nè una lezione di storia, per quanto possibile si parte da una base storica poi si concilia con il gameplay.
Ho scritto io non aprirei un thread così, non ho scritto tu non dovresti aprirlo, potrei essere pure più nazionalista di te, ma questo aspetto lo tiro fuori quando serve, qui per me è fuori luogo. Dici pure una cosa inesatta poi perchè la prima battaglia mostrata è stata l'assedio di cartagine con i romani vittoriosi...lì niente razzismo?
Il discorso della traduzione non completa è un altro ancora, ed è che steam ha scritto una cosa non corrispondente alla realtà e la gente può aver comprato basandosi su questa informazione sbagliata, ma le scelte di tradurre o meno completamente un gioco hanno logiche commerciali e non razziali....quanto mi costa la localizzazione completa nel paese x? quanto prevedo di vendere nel paese x sulla base di quanto venduto in passato?
[Modificato da Giuliano l' Apostata 08/09/2013 20:44]

08/09/2013 20:47
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
per quanto riguarda la nascita dei manipoli e coorti vi consiglio invece di leggere de rebus militum vol I.
08/09/2013 20:50
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
Re: Re:
Giuliano l' Apostata, 08/09/2013 20:43:




Ma quale distinzione razziale? io ho fatto delle battaglie custom con unità romane (veliti, legatus e hastati) e sono dei cristiani come gli altri, morfologicamente sviluppati in maniera corretta ok? Sono più bassi e meno nerboruti dei germani? probabilmente era così anche storicamente...



Forse dovresti riguardare queste immagini :

Testo nascosto - clicca qui


Scus tu questo lo chiami storicamenteo corretto? Quando sono stato in Danimarca è vero che erano tutti alti ma Mai ho incontrato dei messi giganti ed io sono 1.83 !

[Modificato da Sirius 21 09/09/2013 13:18]
08/09/2013 20:51
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 20:42:

forse dovresti leggere solo quello relativo alla protesta sull'aspetto dei germani della CA rispetto agli hobbit Romani .

una cosa è una differenza di altezza unaltra è una esagerazione razziale . guardali direttamente in gioco e vedi come sono come mezzi giganti.

per quanto riguarda le altezze dei romani ho riferito ai patrizi perche sono la classe piu elite e meno mescolata certo che potevano capitare matrimoni misti , ma è assolutamente errato affermare che fossero la norma, anzi ne erano una eccezione che capitava .

PEr quanto riguarda la inferiorità dei romani al combatimento corpo a corpo dissento vivamente , innanzitutto non cìp alcuna prova che un gallo o un germano fosse migliore nel corpo a corpo anzi al contrario vi sono riferimenti a duelli anche a singolar tenzone tra un capo gallo ed un generale romano risoltosi con la vittoria di quest'ultimo. Il che fa capire come molte dei luoghi comni fossero in parte invenzioni artistiche per esacerbare la differenza tra il mondo barbarico e brutale dei giganti oltralpe e la civiltò romana , in pratica propaganda all scopo di spaventare il lettore comune civile romano e giustificare le campagne al tempo stesso come difesa da un pericolo barbarico .
in pratica il diavolo non è sempre cosi brutto come lo si dipinge .



L'unico riferimento di un comandante romano che uccide un capo barbaro è solo claudio marcello nella battaglia di clastidium(222 a.c.) che uccide viridomaro, che appunto fu l'ultimo comandante romano che consegno le spoglie opime. E anzi la tradizione ne parla come un evento sbalorditivo.
Il combattimento dei legionari era solo di addestramento sul palo; coprirsi con lo scudo e colpire dal basso verso l'alto di punta ecco perchè avevano una spada corta ed per questo se lasciato solo anche per un problema di arma contro un germano l'80% era spacciato. L'unica cosa fisica era la capacità di resistenza e camminata. Il passo del legionario, il passo contratto il passo a riposo erano i 3 passi che i legionari imparavano avendo adosso tutta l'armatura e gli effetti personali, gli inpedimenta(termine ancora in discussione perchè alcuni lo citano come macchine d'assedio) c'erano i famosi muli.

Fonte wikipedia:

M. CLAUDIUS M. F. M. N. MARCELLUS AN. DXXXI
COS. DE GALLEIS INSUBRIBUS ET GERMAN
K. MART. ISQUE SPOLIA OPIMA RETTULIT
REGE HOSTIUM VIRDUMARO AD CLASTIDIUM
INTERFECTO
Questo a testimonianza della grandezza dello scontro e ricordo ultimo comandante romano ad uccidere un suo avversario

08/09/2013 20:51
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 20:42:


PEr quanto riguarda la inferiorità dei romani al combatimento corpo a corpo dissento vivamente , innanzitutto non cìp alcuna prova che un gallo o un germano fosse migliore nel corpo a corpo anzi al contrario vi sono riferimenti a duelli anche a singolar tenzone tra un capo gallo ed un generale romano risoltosi con la vittoria di quest'ultimo. Il che fa capire come molte dei luoghi comni fossero in parte invenzioni artistiche per esacerbare la differenza tra il mondo barbarico e brutale dei giganti oltralpe e la civiltò romana , in pratica propaganda all scopo di spaventare il lettore comune civile romano e giustificare le campagne al tempo stesso come difesa da un pericolo barbarico .
in pratica il diavolo non è sempre cosi brutto come lo si dipinge .


Nel combattimento corpo a corpo, i legionari romani risultarono, nel II secolo a.c., inferiori rispetto agli spadaccini celtiberi, tanto che si dovette procedere ad un addestramento intensivo per farli competere con quei forti guerrieri di Hispania (lo ha scritto Brizzi in "Il guerriero, l'oplita, il legionario").
Il fattore principale, che rendeva il legionario meno preparato, doveva essere il suo incivilimento, per cui era meno aggressivo rispetto al barbaro.
Se i legionari seppero battere, in seguito, i barbari del Nord nel corpo al corpo, lo ripeto, fu grazie all'addestramento durissimo e non alla forza fisica, che generalmente era inferiore.
Con ciò non voglio dire che un ufficiale romano non potesse risultare più alto di un germano tozzo e moro (come dice giustamente perluigicaporale, ce ne erano di germani bassi..).

Degli impedimenti parla Cesare nel "De Bello Gallico".


[Modificato da Iulianus Apostata 08/09/2013 20:54]
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/09/2013 20:52
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Come ho sottolineato hanno esagerato sulle proporzioni ma insomma lasciamo stare non credo che sia volontario.
08/09/2013 20:54
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re:
pierluigipecorale, 08/09/2013 20:52:

Come ho sottolineato hanno esagerato sulle proporzioni ma insomma lasciamo stare non credo che sia volontario.



Si probabile.


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/09/2013 21:00
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Che poi un uomo basso è più agile di uno alto, in genere ovviamente non è mica na regola, di conseguenza nella calca di una battaglia un uomo agile può anche prevalere su uno alto, anzi che io sappia era più semplice un uomo alto può colpire dall'alto verso il basso di conseguenza mette più decisione nel troncare arti ma nulla di più.
Il discorso di iulianus non sono completamente d'accordo dato che cmq dopo l'esperienza di caio mario che usò i lanisti come addestratori non ebbe seguito anche perchè non serviva. Il sistema a coorti semmai, cioè la disposizione tattica non si sa chi l'ha inventato,(brizzi parla a ragione di scipione ma non ne siamno certi) sui germani risultò vincente.
08/09/2013 21:03
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
Re: Re: Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 20:50:



Forse dovresti riguardare queste immagini :

Testo nascosto - clicca qui


Scus tu questo lo chiami storicamenteo corretto? Quando sono stato in Danimarca è vero che erano tutti alti ma Mai ho incontrato dei messi giganti ed io sono 1.83 !



ti ripeto che la prima foto come prova che vuoi portare è totalmente fuorviante, ti sei accorto o no che i veliti sono abbassati?


[Modificato da Sirius 21 09/09/2013 13:18]
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






08/09/2013 21:09
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Adesso mi so ricordato, goldsworty nel suo libro l'esercito romano mette in dubbio che i soldati auxilia del periodo imperiale siano stati tutti peregrini ma ipotizza che nelle schiere degli auxilia c'erano anche cittadini romani e che non era detto dell'automatismo della concessione delle cittadinanza, e inoltre ricorda che (facendo riferimento alla lorica muscolata che qualcuno a postato) non siamo certi che i comandanti romani lo indossasero se e quando, pertanto, inoltre, poteva anche essere idealizzata come grandezza(ipotizzqa infatti che era solo di parata). Vi ricordo che allora l'alimentazione anche da parte di un ricco non era completa poteva essere carente di molte vitamine e che i ricchi soffirvano di gotta molto probabilmente erano anche grassi o corpulenti(le tombe degli scipioni lo testimonia)
08/09/2013 21:10
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
e tu li hai guardati in gioco ? Fai una foto e postala se non ci credi che ti devo dire .
08/09/2013 21:13
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 21:10:

e tu li hai guardati in gioco ? Fai una foto e postala se non ci credi che ti devo dire .



ma perchè fraintendi quello che ti diciamo sistematicamente?

ho detto che non ci credo?? dico che se vuoi provare un problema sull'altezza dei soldati e mi posti uno screen dove uno dei due soldati è abbassato a che serve l'immagine? a niente!...anzi enfatizza più del dovuto capito??

ciò non toglie che i germani siano comunque più alti ma nello screen che hai messo i veliti sembrano la metà!

[Modificato da Tito Flavio 08/09/2013 21:14]
"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






08/09/2013 21:27
OFFLINE
Post: 590
Registrato il: 14/02/2013
Città: SANTO STEFANO DI CAMASTRA
Età: 52
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re: Re: Re:
Tito Flavio, 08/09/2013 21:03:


ti ripeto che la prima foto come prova che vuoi portare è totalmente fuorviante, ti sei accorto o no che i veliti sono abbassati?






In effetti c'è troppa sproporzione...dai ragà!
Cmq è da considerarsi, semmai, un errore di valutazione tecnica.
Certo che le "leve" dovrebbero usare una "leva" per saltare addosso al fante celtico per colpirlo nel corpo a corpo.
Ricordate, per esempio, il balzo di Achille con il fendente di spada (in Troy) per abbattere lo spilungone prima della battaglia??
[SM=g8329] <<YAAAAHHHHH!!>> [SM=g8329]

[SM=g7792] [SM=g7792] [SM=g7792] [SM=g7792]
[Modificato da LouisAquila 08/09/2013 21:32]







08/09/2013 21:33
OFFLINE
Post: 2.079
Registrato il: 24/03/2009
Sesso: Maschile
Tribunus Angusticlavius
Re: Re: Re: Re: Re:
LouisAquila, 08/09/2013 21:27:




In effetti c'è troppa sproporzione...dai ragà!
Cmq è da considerarsi, semmai, un errore di valutazione tecnica.
Certo che le "leve" dovrebbero usare una "leva" per saltare addosso al fante celtico per colpirlo nel corpo a corpo.
Ricordate, per esempio, il balzo di Achille con il fendente di spada (in Troy) per abbattere lo spilungone prima della battaglia??
[SM=g8329] <<YAAAAHHHHH!!>> [SM=g8329]

[SM=g7792] [SM=g7792] [SM=g7792] [SM=g7792]



quoto


-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
IULIANUS IL VOLSCO

Ecco il mio breve libro, un mio impegno per un approfondimento della storia locale nell'antichità del mio territorio: origini del nome, storia e topografia dell'antica Antium.

Marco Riggi, "Antium: memorie storiche nel territorio di Anzio e Nettuno", Youcanprint, 2019.

Su Amazon.it
https://www.amazon.it/Antium-memorie-storiche-territorio-Nettuno/dp/8831646443



«..il moderno Anzio. Comune di 3500 abitanti, è di recente costituzione (1858), essendo stato sempre un appodiato di Nettuno (Comune di 5500 ab.), il vero centro abitato erede e continuatore degli antichi Anziati. Scorrendo pertanto le memorie antiche di questo popolo, noi non possiamo separare, specialmente nell'età antica, Anzio da Nettuno, perché ogni anticaglia trovata ad Anzio o a Nettuno spetta ad uno stesso centro. Epigrafi anziati trovansi a Nettuno come in Anzio. […] Del resto è certo che la evoluzione del centro abitato [di Nettuno] nel medio evo, fu esclusivamente agricola. Difatti la terza notizia, che ce n'è pervenuta, è quella importantissima dell'essere stata in Anzio [l’antica Antium] fondata una "domusculta", ossia villaggio sparso nel vasto sub antico territorio. Ciò avvenne sotto il papa Zaccaria (a. 741-752) come ne fa fede il citato Liber Pontificalis (ivi, pag. 435). Contemporaneo fu l'abbandono del porto neroniano e lo spostamento od accantonamento degli Anziati a Nettuno. Quindi cessa il nome di Anzio e succede il nome dell'altro, che va divenendo soggetto alle vicende politiche della difesa del mare.»

(Giuseppe Tomassetti, "La Campagna romana antica, medioevale e moderna", vol. II, 1910, pp. 366 e 381-382).

«Che ti importa il mio nome? Grida al vento: 'Fante d'Italia!', e dormirò contento!»

-SOLDATO IGNOTO-

«Le genti che portavano il nome di Umbri sono infatti quelle che diedero vita alla civiltà più antica dell’Italia, come ricorda Plinio, il grande scienziato e storico romano, del quale tutti ricordano la frase "Umbrorum gens antiquissima Italiae". Una civiltà che dal 13° secolo avanti Cristo in poi si estese dalla pianura padana al Tevere, dal mare Tirreno all‘Adriatico, come ricordano gli storici greci, e poi (con l‘apporto safino) pian piano fino all’Italia Meridionale; una civiltà alla quale spetta di diritto il nome di “italica”, come la chiamiamo noi moderni, anche se gli storici greci e romani parlano inizialmente di “Umbri” per la metà settentrionale del territorio, e di “Ausoni” per la metà meridionale. Sul fondamento dei dati linguistici, infatti, possiamo affermare che l’Italia fu una realtà culturalmente unitaria ben prima che Roma realizzasse l’unità politica...»

-Prefazione del dottor Augusto Lancillotti al saggio "La lingua degli Umbri", di Francesco Pinna JAMA EDIZIONI-

«furono i riti italici ad entrare in Grecia, e non viceversa».

-Platone, "libro delle leggi"-

«Cavalcava la tigre di se stesso.E cosa fu la sua vita se non una disperata fedeltà ai propri sogni? La grandezza di Annibale è quì racchiusa,nella sublimazione della vittoria come fine a se stessa,come strumento di passione.Egli non aveva nessuna certezza di piegare il nemico fino in fondo,di vincere la guerra.Forse non l'ebbe mai.Ma la battaglia era il suo palpito d'uomo,e di quel fremito soltanto visse.»

Gianni Granzotto, "Annibale"

«..Tristezza e follia sono compagne.Lo spettacolo era desolante e amaro.Non restò più nulla di ciò che Annibale a Cartagine aveva visto e vissuto.Non restò più nulla di Cartagine.E tutto quello che fin quì abbiamo narrato è costruzione della memoria,ciò che è stato tramandato a noi dei fatti,dei detti,dei luoghi:le regioni dei ricordi,disperse e abbandonate nel grande cerchio del tempo,il solo che eternamente esiste.»

Gianni Granzotto,"Annibale"

08/09/2013 21:34
OFFLINE
Post: 7.868
Registrato il: 18/02/2007
Città: BARI
Età: 37
Sesso: Maschile
Tribunus Laticlavius
Il Pagano
scusate ma come faccio ad avere nella mia armata sia soldati romani che germani per poterli accostare?

"TV REGERE IMPERIO POPVLOS ROMANE MEMENTO, PARCERE SVBIECTIS ET DEBELLARE SVPERBOS",(ricordati o romano, che dovrai reggere col tuo potere le genti, perdonare i vinti e domare i superbi, Virgilius, Aeneis liber VI, vv. 852-854)






08/09/2013 21:35
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
Re:
pierluigipecorale, 08/09/2013 21:09:

Adesso mi so ricordato, goldsworty nel suo libro l'esercito romano mette in dubbio che i soldati auxilia del periodo imperiale siano stati tutti peregrini ma ipotizza che nelle schiere degli auxilia c'erano anche cittadini romani e che non era detto dell'automatismo della concessione delle cittadinanza, e inoltre ricorda che (facendo riferimento alla lorica muscolata che qualcuno a postato) non siamo certi che i comandanti romani lo indossasero se e quando, pertanto, inoltre, poteva anche essere idealizzata come grandezza(ipotizzqa infatti che era solo di parata). Vi ricordo che allora l'alimentazione anche da parte di un ricco non era completa poteva essere carente di molte vitamine e che i ricchi soffirvano di gotta molto probabilmente erano anche grassi o corpulenti(le tombe degli scipioni lo testimonia)



Forse non sai di altri esempi come il tribuno Titus Manilus Torquatus? o di MArcus Valerius Corvus? Antistius turpio ? oppure che I generali stessi che hanno dovuto richiamare i soldati per la brama di combattere e punire chi si ostinava a duellare uscendo dalla formazione? Titus Pullo e Lucius Vorenus ti ricorda niente?
Qui ragazzi state cadendo nei soliti tipici luoghi comuni ... Quello è piu grosso qundi mena di piu ed è piu forte ... sono solo cavolate .
non vince mai il piu grosso o il piu forte , vince il piu abile ed il piu addestrato a combattere.
I romani sapevano combattere ed erano altamente addestrati , il loro addestramento includeva anche corpo a corpo , attività fisiche di resistenza allenamento militare tattico e di schermaglia , non solo un palo , scudo e spada .
08/09/2013 21:37
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
prova a fare una battaglia custom con un alleato computer, usa i giavellottisti , solo che il problema è che si muovono sempre e non stanno mai fermi ecco perchè la mia foto era mossa .. .prova magari coi lancieri ...

Ah e già che ci sei dai una occhiata a come ttti i romani senza elmo siano praticamente affeti da calvize e siano quasi tutti spelacchiati ... non v pare strano? AHi voglia a dire che la folla poteva includere anziani ( cosa cmq non rispecchiata dai volti che sono gli stessi ) ma si estende ad ogni mediterraneo senza elmetto !
08/09/2013 22:06
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 21:35:



Forse non sai di altri esempi come il tribuno Titus Manilus Torquatus? o di MArcus Valerius Corvus? Antistius turpio ? oppure che I generali stessi che hanno dovuto richiamare i soldati per la brama di combattere e punire chi si ostinava a duellare uscendo dalla formazione? Titus Pullo e Lucius Vorenus ti ricorda niente?
Qui ragazzi state cadendo nei soliti tipici luoghi comuni ... Quello è piu grosso qundi mena di piu ed è piu forte ... sono solo cavolate .
non vince mai il piu grosso o il piu forte , vince il piu abile ed il piu addestrato a combattere.
I romani sapevano combattere ed erano altamente addestrati , il loro addestramento includeva anche corpo a corpo , attività fisiche di resistenza allenamento militare tattico e di schermaglia , non solo un palo , scudo e spada .



Scusa eh, primo ti ho detto che claudio marcello fu l'ultimo e quelli che citi tu non erano contro celti e germani tipo valerio corvo che se ricordo bene era contro i sanniti o gli epiroti(non ricordo bene) ed era prima del 222 a.c. che appunto come ti ho scritto claudio marcello fu l'ultimo a raccogliere le spoglie opime ed era contro un re degli insubri.
Secondo ma tito pullo e lucio voreno era di un film a puntate "roma" dove primo i succitati sono esistiti ma erano centurioni ambedue e tutto quello che hai visto è inventato di sana pianta, secondo in quel film a puntante dice na marea di cazzate anche della società romana e mi dici a me che ti cito storici autorevoli ed epigrafe che cado nei luoghi comuni, semmai sei tu che cadi nelle stronzate cinematografiche. scusa eh ma il famoso palo lo scrive anche goldsworthy che è un autorità in materia ancora indiscussa. Poi rifletti, se c'era allenamento muscolare che serviva la spada corta? a che serviva non uscire dai ranghi? ti sei posto il perchè di queste punizioni? Anzi ti dirò di più manlio torquato puni il figlio per averlo fatto proprio perchè l'esercito romano si basava su una disciplina feroce.
Che i romani sapevano combattere si, ma il punto che non erano muscolosi tutt'altro e si allenavano ti ripeto su un palo con scutum e gladio hispaniensis colpendo di punta, guai a lui se colpiva di fendente.


08/09/2013 22:10
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Lo sai qual è il punto e che ti credi la battaglia all'arma bianca come piccolo scontri personali, ma ovviamente non era assolutamente cosi, guarda ti invito a leggere brizzi.
08/09/2013 22:19
OFFLINE
Post: 66
Registrato il: 02/03/2005
Sesso: Maschile
Miles
Re: Re: Re:
pierluigipecorale, 08/09/2013 22:06:



Scusa eh, primo ti ho detto che claudio marcello fu l'ultimo e quelli che citi tu non erano contro celti e germani tipo valerio corvo che se ricordo bene era contro i sanniti o gli epiroti(non ricordo bene) ed era prima del 222 a.c. che appunto come ti ho scritto claudio marcello fu l'ultimo a raccogliere le spoglie opime ed era contro un re degli insubri.
Secondo ma tito pullo e lucio voreno era di un film a puntate "roma" dove primo i succitati sono esistiti ma erano centurioni ambedue e tutto quello che hai visto è inventato di sana pianta, secondo in quel film a puntante dice na marea di cazzate anche della società romana e mi dici a me che ti cito storici autorevoli ed epigrafe che cado nei luoghi comuni, semmai sei tu che cadi nelle stronzate cinematografiche. scusa eh ma il famoso palo lo scrive anche goldsworthy che è un autorità in materia ancora indiscussa. Poi rifletti, se c'era allenamento muscolare che serviva la spada corta? a che serviva non uscire dai ranghi? ti sei posto il perchè di queste punizioni? Anzi ti dirò di più manlio torquato puni il figlio per averlo fatto proprio perchè l'esercito romano si basava su una disciplina feroce.
Che i romani sapevano combattere si, ma il punto che non erano muscolosi tutt'altro e si allenavano ti ripeto su un palo con scutum e gladio hispaniensis colpendo di punta, guai a lui se colpiva di fendente.




Scusa ma prima di risponderti ti invito a cercare i sudetti nominativi onde evitare di deragliare il thread su discorsi storici .
quando vedrai chi sono ed a cosa si riferiscono ti accordgerai dell'errore . Inoltre ti invito a leggerti dei famosi oramai Pullo e Voreno nel de bello Gallico , non mi riferivo certo a quelli del serial televisivo , da cui cmq sono tratti .

08/09/2013 22:25
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Oh mio dio, mi so ricordato di valerio corvo. Ma santa pace è una palese leggenda che uccise un capo gallo perchè un corvo si posò sull'elmo del gallo e gli beccò gli occhi. Ma tutti gli studiosi ritengono che i romani non cacciarono i galli ma che semplicemente i galli dopo il sacco se ne andarono e secondo le cronache greche furono presi come mercenari al soldo di siracusa.
08/09/2013 22:31
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re: Re: Re:
PROMETHEUSts, 08/09/2013 22:19:


Scusa ma prima di risponderti ti invito a cercare i sudetti nominativi onde evitare di deragliare il thread su discorsi storici .
quando vedrai chi sono ed a cosa si riferiscono ti accordgerai dell'errore . Inoltre ti invito a leggerti dei famosi oramai Pullo e Voreno nel de bello Gallico , non mi riferivo certo a quelli del serial televisivo , da cui cmq sono tratti .




Si ti ho anche detto se leggi bene, che erano personaggi realmente conosciuti ma tu hai fatto riferimento non al passo del de bello gallico che parla della loro morte contro i belgi(i nervi o gli eburoni in questo momento non ricordo) ma di un fatto che ho visto su quel serial tv, di cui tra parentesi fa vedere una cosa ancora molto discussa del passaggio delle file romane tenendosi con una specie di corda o spago e anche del famoso fischietto, che appunto non si sa anzi storici seri come il goldsworthy dice che è na stronzata palese.
Per favore cita storici o epigrafi o cronache del tempo non leggende o film e non dirmi che adesso te lo sei letto nel de bello gallico che voreno e pullo si so messi a duellare in singolar tenzone perchè da quello che scrivi sembra che cosi immagini le battaglie all'arma bianca.

08/09/2013 22:38
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Treccani su valerio corvo:

"... Le sue imprese sembrano esagerate dall'annalista Valerio Anziate."

Sempre la treccani:

Valèrio Anziate ‹... -z-› (lat. Valerius Antias). - Storiografo latino (1º sec. a. C.). Nei suoi Annales in 75 libri, perduti, dalla fondazione di Roma all'età di Silla, inserì annotazioni nazionalistiche, falsando gli avvenimenti per aumentare l'entità dei successi militari dei Romani e, pare, per glorificare la gente Valeria. Fu letto e citato da Livio, Dionisio di Alicarnasso, Plutarco.
[Modificato da pierluigipecorale 08/09/2013 22:38]
08/09/2013 23:22
OFFLINE
Post: 812
Registrato il: 09/06/2006
Città: ROMA
Età: 17
Sesso: Maschile
Centurio
Re: Re: Re:
pierluigipecorale, 08/09/2013 22:06:



Scusa eh, primo ti ho detto che claudio marcello fu l'ultimo e quelli che citi tu non erano contro celti e germani tipo valerio corvo che se ricordo bene era contro i sanniti o gli epiroti(non ricordo bene) ed era prima del 222 a.c. che appunto come ti ho scritto claudio marcello fu l'ultimo a raccogliere le spoglie opime ed era contro un re degli insubri.
Secondo ma tito pullo e lucio voreno era di un film a puntate "roma" dove primo i succitati sono esistiti ma erano centurioni ambedue e tutto quello che hai visto è inventato di sana pianta, secondo in quel film a puntante dice na marea di cazzate anche della società romana e mi dici a me che ti cito storici autorevoli ed epigrafe che cado nei luoghi comuni, semmai sei tu che cadi nelle stronzate cinematografiche. scusa eh ma il famoso palo lo scrive anche goldsworthy che è un autorità in materia ancora indiscussa. Poi rifletti, se c'era allenamento muscolare che serviva la spada corta? a che serviva non uscire dai ranghi? ti sei posto il perchè di queste punizioni? Anzi ti dirò di più manlio torquato puni il figlio per averlo fatto proprio perchè l'esercito romano si basava su una disciplina feroce.
Che i romani sapevano combattere si, ma il punto che non erano muscolosi tutt'altro e si allenavano ti ripeto su un palo con scutum e gladio hispaniensis colpendo di punta, guai a lui se colpiva di fendente.





Non mi risulta che Pullo e Voreno siano morti nel De Bello Gallico, ma mi risulta anzi, che uno salvò l'altro, che mi pare si fosse staccato dal manipolo, proprio perchè era nata una sorta di competizione tra centurioni e nella frenesia di sangue, si era distratto e caduto in un fossato o una buca rimettendoci quasi le penne.
Fuggirono insieme, proteggendosi dai giavellotti gallici.

Dov'è che avrebbe detto cazzate la serie Rome, sulla società romana?

08/09/2013 23:32
OFFLINE
Post: 675
Registrato il: 26/08/2006
Città: TERAMO
Età: 46
Sesso: Maschile
Centurio
Si sulla società romana con i patrizi che schifavano i plebei, in quel periodo soprattutto non esiste proprio prendendo lo stereotipo della lotta tra patrizi e plebei che in quel periodo ormai era tramontanto da parecchio tempo, semmai in quel periodo c'era la lotta sfociata nelle guerre civili tra populares e boni che non c'entra na mazza patrizi e plebei. Inoltre in quel film tv ci sono comportamenti dei personaggi storici completamente sballati(un ottaviano che viene spinto dalla madre ad andare in gallia, da scompisciar dal ridere, ma cmq è funzionale allo spettacolo), poi la percezione degli ideali romani è sbagliata i romani anche durante l'impero vedevano la vita agreste come desiderabile e condivisa come sogno(vedere storia universale di aurelio bernardi suo contributo ne la società romana, ed mondadori)
Guarda come ho scritto non ne sono sicuro, cioè non me ne ricordo ma sfide in singolar tenzone so certo che nel de bello gallico non ce ne. Se ricordo bene voreno muore durante l'imboscata degli eburoni o nervi con aurelio cotta come legato. Adesso non ho sottomano il de bello gallico e perciò non me ne ricordo.
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:18. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com


© The Creative Assembly Limited.
All trade marks and game content are the property of The Creative Assembly Limited and its group companies.
All rights reserved.