Sirius 21, 13/10/2011 14.07:
Ecco un buon esempio di inattendibilità di Wikipedia.
In questo articolo
it.wikipedia.org/wiki/Palchi si descrivono i palchi, le appendici presenti sulla testa dei cervidi e si dice chiaramente che, seppur comunemente definiti corna in linguaggio comune, questi non possono essere chiamati in questo modo, perché corna e palchi sono cose diverse.
In questo articolo
it.wikipedia.org/wiki/Corno_(biologia) (che è linkato nel precedente), si descrivono le corna e si dice che i cervidi le possiedono. Si dice solo "sono dette palchi" ma non si afferma che quelle dei cervidi sono biologicamente diverse dalle vere e proprie corna. Quindi questo articolo afferma che la parola "palchi" è solo una variante linguistica e non una cosa scientificamente diversa.
Dei due l'uno. O è corretto il primo articolo, o è corretto il secondo. Non possono essere vere entrambe le cose, che sono totalmente in contraddizione. Ditemi voi se questa è un'enciclopedia.
Ed hai ragione ad inquietarti, i due sono esempi di pagine piuttosto scarne e, mi sembra, senza fonti. Chi apre wikipedia pensando di consultare un'enciclopedia, hai perfettamente ragione, si sbaglia di grosso, e soprattutto non capisce che, appena giunti alla voce voluta e si comincia a leggere, la ricerca è appena cominciata. Detto questo secondo me non si può assolutamente estendere un giudizio di inaffidabilità all'intero sito, essendo le pagine scritte da un gruppo estremamente eterogeneo di persone, con competenze, conoscenze e fonti diverse, non poche delle quali sono affidabili.
Quello che voglio dire è che, su milioni di pagine una buona parte ( il 40, 30, 20%?), delle informazioni sia affidabile e che in alcune pagine questa affidabilità sia concentrata: ci sono bibliografie, ci sono collegamenti ad altre pagine ( queste ultime non scritte dalle stesse persone ), e soprattutto il testo cambia, credo per il meglio essendo vagliato dalla critica degli utenti: e anche se questo non succede, perlomeno qualcosa di scritto lo trovi, leggi un nome per la prima volta e magari dici - che diavolo è? -, ed allora hai uno stimolo a saperne di più, ad esigere sempre maggiore affidabilità, ed a non accontentarti solo di una cosa scritta su Internet, si cresce anche così.
Inoltre, come ho detto riferendomi al tuo esempio, quando non ci sono fonti e/o c'è scarso contenuto, viene naturale dubitare delle informazioni, essere insoddisfatti e scettici: non è che uno sia nato ieri e si vada ad "istruire" solo su wikipedia, le cose si capiscono ( guarda Waterloo ed il vulcano Tambora ), ed inoltre si hanno mille altri mezzi per reperire informazioni. Secondo me Internet offre mille vantaggi che, se usati in maniera corretta, integrano ottimamente i metodi di ricerca e di studio "tradizionali".
Non so cosa dire, io la vedo così. So che sto esprimendo un'idea "pericolosa", ma sono fermamente convinto che ci si possa informare correttamente a livelli medi, con gli strumenti adatti, anche usando siti come wikipedia: personalmente lo faccio, ho trovato errori, grosse mancanze, molte volte non sono stato capace di valutare la veridicità di un'informazione, ma in linee generali ho imparato molto da Internet, e, dopo ricerche fatte con scrupolo, sui libri ed in ambito didattico ho trovato sempre riscontri.
[Modificato da Legio XIII gemina 13/10/2011 23:54]
« ... Urbem fecisti, quod prius orbis erat. »
Claudius Rutilius Namatianus, De Reditu suo, Liber I
« Aufklärung ist der Ausgang des Menschen aus seiner selbstverschuldeten Unmündigkeit. Unmündigkeit ist das Unvermögen, sich seines Verstandes ohne Leitung eines anderen zu bedienen. Selbstverschuldet ist diese Unmündigkeit, wenn die Ursache derselben nicht am Mangel des Verstandes, sondern der Entschließung und des Mutes liegt, sich seiner ohne Leitung eines andern zu bedienen. Sapere aude! Habe Mut, dich deines eigenen Verstandes zu bedienen! Ist also der Wahlspruch der Aufklärung. »
Immanuel Kant, Beantwortung der Frage: Was ist Aufklärung? 1784
« Pallida no ma più che neve bianca
che senza venti in un bel colle fiocchi,
parea posar come persona stanca:
quasi un dolce dormir ne' suo' belli occhi
sendo lo spirto già da lei diviso,
era quel che morir chiaman gli sciocchi:
Morte bella parea nel suo bel viso. »
Francesco Petrarca, I Trionfi, Triumphus Mortis, I, vv. 166-172
« Di loro ora ci rimane solo un ricordo flebile, ma ancora vivo: certo soffriamo ogni volta che lo strappiamo dal nostro cuore per comunicarlo agli altri. Ma lo facciamo ugualmente perchè solo così il loro sacrificio non andrà mai perduto. »
Alpino dell'ARMIR sui compagni caduti
« Sfiòrano l'onde nere nella fitta oscurità, dalle torrette fiere ogni sguardo attento stà! Taciti ed invisibili, partono i sommergibili! Cuori e motori d'assaltatori contro l'immensità! Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino! Colpir e seppelir ogni nemico che s'incontra sul cammino! E' così che vive il marinar nel profondo cuor del sonante mar! Del nemico e dell'avversità se ne infischia perchè sa che vincerà!... »
Canzone dei sommergibilisti italiani nella seconda guerra mondiale