la popolazione in italia durante la repubblica e l'impero......molti degli italiani di oggi discendono dagli schiavi di roma....secondo questo articolo:
P.S. ne posto solo un pezzo il resto qui....http://mytuscany.splinder.com/archive/2006-02
giovedì, 16 febbraio 2006
LA SCHIAVITU' NEL MONDO ANTICO
GLI SCHIAVI IN ITALIA 2000 ANNI FA (erano il 50- 60% della popolazione libera) SONO GLI ITALIANI DI OGGI
GLI EXTRACOMUNITARI DI OGGI (6% della popolazione italiana) SARANNO GLI ITALIANI DI DOMANI
" Per l' 82 a. c. , anno in cui Augusto fece il suo primo censimento l'Italia contava:
Popolazione cittadina
Capitale..500.000
Italia peninsulare (Regioni dalla I alla VII) 1.750.000
Gallia Cisalpina ( Regioni dalla VIII alla XI) 1.000.000
Schiavi
( Roma e Italia peninsulare) 1.500.000
Gallia Cisalpina 500.000
TOTALE POPOLAZIONE DI CITTADINI 3.250.000
TOTALE DI SCHIAVI 2.000.000
un totale cioè di cinque milioni e 1/4 di anime; e se facciamo ascendere a 1/4 di milione i peregrini qui non calcolati, 5 milioni e mezzo di abitanti . La cifra che concerne gli schiavi si fonda interamente sopra una semplice valutazione ed è quindi possibile che essa sia troppo alta di mezzo milione, più bassa magari di uno. L'errore eventuale è veramente circoscritto in ristretti confini quanto alla popolazione cittadina
Giacchè al tempo di Annibale, 225 a.c., si può quasi dire che in Italia non vi fossero peregrini non Italici residenti, possiamo far ascendere la popolazione libera complessiva della penisola a 2.700.000 abitanti.e in 2.500.000 quella a sud dell'Appennino (tra schiavi e liberi sarà da ammetterne una di 3.000.000 circa, quindi 500.000 schiavi) .Certamente la schiavitù esisteva da tanto tempo in Italia. Nel 357 a.c. venne imposta una tassa sulle manomissioni e il provento relativo venne depositato in oro al Campidoglio come fondo di riserva per le spese impreviste. Del gran numero degli schiavi in Roma alla fine del III secolo a.c. depone l'impiego che durante la guerra annibalica se ne fece su larga scala per usi di guerra. Ciò non di meno la penisola era allora in grande prevalenza un paese di lavoro libero. La guerra, per via delle grandi masse di prigionieri, portò un forte incremento del numero degli schiavi. E' caratteristico che negli anni successivi ebbe luogo una serie di sollevazioni servili. Prima nel 198 nel Lazio; poi il 196 in Etruria; finalmente al 185 in Apulia.
Che quindi il II secolo abbia veduto in Italia accrescersi considerevolmente la popolazione servile è....continua QUI
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[Modificato da Quintilio Varo II 04/09/2007 23:38]